essere di sinistra

"[..] Come in un albero dove i rami si piegano verso l’alto per far prendere maggiore luce possibile alle foglie, così dovrebbe essere la società, un organo coeso che dalle radici agisce e si muove per riscontrare i propri successi nelle foglie, i cittadini: un albero senza rami e foglie muore; uno Stato che non si cura dei cittadini cessa di esistere. [..]"

Così scrive Livia, 18 anni ed alla sua primissima esperienza politica, quando le chiedo un commento ad un odg che presenteremo all’Assemblea Costituente dei Giovani Democratici del Piemonte.

Mai sarei stato in grado di descrivere con occhi belli, ingenui e semplici cosa significa per me essere di sinistra, cercare il bene collettivo, curarsi delle foglie più fragili affinché anch’esse possano portare risorse ed energie al tronco.
Così ho pensato di scriverlo qui, senza dirle di questa citazione per non farla arrossire e balbettare quando le chiedi di parlare alle nostre riunioni ristrette.

Faccio quello che mi ha chiesto tu, Livia, qualche giorno fa: prendo quello che mi dici per cercare di farne qualcosa di meglio e utile per gli altri. Ti dò voce.

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