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Personale: interpellanza del Pd in provincia. Si faccia chiarezza

Nei giorni scorsi il Partito Democratico in consiglio provinciale, con il suo consigliere Lilliana Graziobelli, ha presentato una interrogazione al Presidente Nobili in merito alla questione personale ed assunzioni.
Interpellanza nel pieno delle polemiche in merito apparse sugli organi  di stampa: si va dall’inchiesta sulle «timbrature facili» ai due ricorsi al Tar, dall’attenzione della magistratura sul concorso per istruttore direttivo amministrativo sino ad scicolo aperto in procura dopo la selezione che ha portato all’assunzione della fidanzata del vice presidente!
La gestione del personale in un ente locale è indubbiamente complessa e fonte di contrasti e ricorsi: anche in passato qualche polemica è sorta in materia. Ma è innegabile come l’attuale Amministrazione si stia distinguendo per il numero di ricorsi, lettere anonime, inchieste giornalistiche, a nostro avviso suscitate da una conduzione delle risorse umane improntata a “superficialità”
Abbiamo già parlato della  vicenda che  ha visto  susseguirsi graduatorie “aperte” e “chiuse” in base alla necessità di  chi assumere, concorsi con modalità di espletamento originali  ricorsi al giudice del lavoro da parte di personale convinto di essere vittima di soprusi, assunzioni e promozioni in settori finalizzati esclusivamente a favorire l’immagine  mentre altri, di reale servizio ai cittadini, restano sguarniti.
Sono sintomi di una politica del personale  di corto respiro,  mentre sulla Provincia e sui suoi dipendenti incombono questioni gravi.
A fronte di questo scenario che, in ogni caso, porterà alla trasformazione della Provincia del VCO in modo molto diverso dall’attuale configurazione, non si appalesa una strategia concreta e indiscutibile su come affrontare, dal punto di vista della gestione del personale, questo passaggio. Tanto per fare un esempio, sembra  che i dirigenti provinciali si muovano in ordine sparso: in alcuni casi concedono il nulla-osta alla mobilità ai dipendenti che hanno già autonomamente trovato sistemazione presso un altro ente, in altri casi negano tale nulla-osta.
L’interrogazione chiede di  sapere quali azioni concrete intenda porre in essere per gestire questa delicato passaggio che rischia di incidere pesantemente sul personale attualmente impiegato in Provincia.
In particolare si chiede di sapere, anche per evitare un “fuggi fuggi” caotico in cui trovino sistemazione in pochi a scapito della maggioranza dei dipendenti, se
1.    sia in progetto di compiere una valutazione sulla disponibilità delle pubbliche amministrazioni di ogni ordine e grado presenti nel VCO ad accogliere gli eventuali dipendenti della Provincia posti in esubero, soprattutto verificando quali ruoli e/o livelli siano di più difficile collocazione;
2.    sia in progetto l’elaborazione di linee guida comuni a tutti i Settori provinciali che, sulla base della disponibilità , vincolino i dirigenti a tenere un unico comportamento a fronte di richieste di mobilità interna e/o esterna.

PD VCO
Ufficio stampa

Trasporti: ancora tagli dalla regione. La provincia cosa fa?

Il Partito Democratico in provincia, attraverso il consigliere Lilliana Graziobelli, ha presentato un’interpellanza in merito alla questione della diminuzione delle risorse per il trasporto pubblico locale. Infatti, la Regione Piemonte ha ulteriormente appesantito i tagli a questo settore con un aumento della contrazione dei finanziamenti sui capitoli di bilancio saliti dal 10% del 2011 al 15%per il 2012. I risultati di questa politica sono facilmente immaginabili.
Meno fondi per i trasporti significano minor numero di percorrenze di pullman e quindi contrazione e impoverimento della qualità del servizio del trasporto pubblico a disposizione dei cittadini.
Parallela ai disagi sopportati dagli utenti, la riduzione del finanziamento regionale colpisce le Aziende che si trovano a sostenere l’aumento delle spese generali, il mancato ammortamento del parco mezzi e dell’attrezzaggio di supporto.
E, ultimo ma non meno importante, a fare le spese di questo circolo vizioso sono chiamati anche i dipendenti delle Aziende del settore, a rischio licenziamento senza che – apprendiamo da fonte sindacale – la Regione abbia sinora indicato ammortizzatori sociali e percorsi di ricollocazione per l’eventuale manodopera passata in esubero.
Questi i motivi di fondo che hanno spinto a presentare l’interpellanza, per conoscere innanzitutto quale sia lo stato dell’erogazione dei trasferimenti regionali al Verbano-Cusio-Ossola nel 2011 e 2012 e per conoscere cosa in concreto l’Amministrazione Provinciale stia facendo per contrastare la logica regionale improntata ai tagli indiscriminati a questi fondi.

Pd VCO
Ufficio Stampa

Di seguito riportiamo per intero l’interpellanza.

Al presidente del consiglio Provinciale
Al Presidente della Provincia
Oggetto : Interpellanza sul trasporto pubblico locale
La Regione Piemonte con DGR n. 35-2942 del 28 novembre 2011 ha ulteriormente appesantito il taglio al Trasporto Pubblico Locale (TPL). Con la citata DGR la contrazione dei finanziamenti che sostengono il TPL è stata infatti ulteriormente incrementata, per il corrente anno 2012, dal 10% al 15%. Uno scenario reso ancor più difficile dal fatto che, a tutt’oggi, non sono ancora note le risorse che lo Stato ha trasferito alle Regioni e quali fra queste siano tenute al vincolo del TPL.
L’efficacia della ricordata DGR n. 35-2942 è stata, a onor del vero, sospesa da una sentenza del TAR Piemonte. Ma il valore politico della delibera regionale è chiaro, a prescindere dalle valutazioni tecnico-giuridiche sulla sua legittimità: anche in un settore importante come quello del TPL la maggioranza Lega-PDL intende calare con forza la scure dei tagli.
I risultati di questa politica sono facilmente immaginabili. Meno fondi per il TPL significano minor numero di percorrenze di pullman e quindi contrazione e impoverimento della qualità del servizio di trasporto pubblico a disposizione dei cittadini. E, parallela ai disagi sopportati dagli utenti, la riduzione del finanziamento regionale colpisce le Aziende che si trovano a sostenere l’aumento delle spese generali, il mancato ammortamento del parco mezzi e dell’attrezzaggio di supporto. E, ultimo ma non meno importante, a fare le spese di questo circolo vizioso sono chiamati anche i dipendenti delle Aziende del settore, a rischio licenziamento senza che – apprendiamo da fonte sindacale – la Regione abbia sinora indicato ammortizzatori sociali e percorsi di ricollocazione per l’eventuale manodopera passata in esubero.
Tutto ciò premesso e considerato
SI INTERROGA LA SIGNORIA VOSTRA
1. Per conoscere innanzitutto quale sia lo stato dell’erogazione dei trasferimenti regionali relativi al TPL, in particolare quanto spettava al Verbano-Cusio-Ossola nel 2011 e quanto è stato erogato, quanto spetta alla nostra Provincia nell’anno in corso e quanto è stato erogato.
2. Per conoscere cosa in concreto l’Amministrazione Provinciale stia facendo per contrastare la logica regionale improntata su tagli indiscriminati ai fondi del TPL, logica che depaupera il servizio, mette in crisi le Aziende operanti nel settore e delinea inquietanti prospettive di perdita del lavoro per le maestranze.
Si richiede risposta scritta ed in aula.
Cordiali saluti
Lilliana Graziobelli

LA PROVINCIA SA CHE SI VOTA A DOMODOSSOLA? CONVOCATO IN CONTEMPORANEA IL CONSIGLIO PROVINCIALE.

Non è certo il massimo della correttezza istituzionale convocare un consiglio provinciale nel giorno stesso del voto e dello scrutinio a Domodossola.
Ma questo è successo nonostante la richiesta al presidente del consiglio Porini, del consigliere Graziobelli, di spostare la convocazione sapendo anche che, nell’ordine del giorno della seduta, non ci sono punti urgenti in discussione.
Una convocazione che mette in difficoltà alcuni consiglieri provinciali del capoluogo ossolano, messi di fronte alla scelta “se partecipare a uno piuttosto che all’altro importante momento democratico” (essendo anche Graziobelli rappresentate di lista).
Siamo di nuovo a sollecitarne lo spostamento, come fatto anche dal consigliere Lilliana Graziobelli con la lettera al prefetto che qui sotto riportiamo.
Ricordiamo al presidente del VCO Massimo Nobili che Domodossola è comune della sua provincia.

Lettera al Prefetto
La sottoscritta Lilliana Graziobelli, nell’esercizio delle funzioni di consigliera provinciale, sottopone alla Sua cortese attenzione la seguente questione.
In data 29 e 30 maggio prossimi venturi è previsto il ballottaggio per l’elezione del sindaco di Domodossola. La scrivente, nell’occasione, intende recarsi ai seggi in qualità di candidata al Consiglio comunale e rappresentate di lista.
Lunedì 30, nonostante l’importante appuntamento elettorale fosse di sicuro ben noto anche al Presidente del Consiglio provinciale, sig. Cesarino Porini, quest’ultimo ha convocato una seduta consigliare, mettendo la sottoscritta (e con me, credo, anche il consigliere Sterpone e l’assessore Pizzi, entrambi domesi) di fronte alla scelta se partecipare a uno piuttosto che all’altro importante momento democratico.
A nulla è valsa la mia richiesta di spostare la convocazione, istanza a mio giudizio non certo inammissibile, anche perché nell’odg del Consiglio non sono previsti punti che prevedano insormontabili scadenze temporali.
Tutto ciò premesso,
CHIEDO  alla S. E.
di voler intervenire, utilizzando la sua riconosciuta e indiscussa moral suasion,  presso il Presidente del Consiglio provinciale del Verbano Cusio Ossola per sollecitare lo spostamento in altra data della seduta del 30 maggio o, quantomeno, per censurare un comportamento incomprensibile che impedisce alla scrivente di poter pienamente esercitare le sue funzioni di candidata/rappresentate di lista e consigliera provinciale.
Distinti saluti.
Lilliana Graziobelli, consigliere provinciale PD

PD Ufficio stampa

Expo 2015: Milano sigla accordi con la confinante provincia di Foggia e la repubblica del Togo.

image In questi giorni Lilliana Graziobelli, consigliere provinciale del Partito Democratico, ha depositato in provincia un’interpellanza rivolta al Presidente Massimo Nobili relativa all’Expo 2015 e ai protocolli d’intesa firmati con la provincia di Foggia e la Repubblica del Togo
La sottoscrizione dei citati protocolli d’intesa (ultima di una serie di analoghi documenti siglati dagli organizzatori dell’evento con enti di vario genere) sta a significare che la macchina organizzativa di Expo 2015 procede. Con grande acume e tempismo, la Provincia del VCO, durante la passata amministrazione, scrisse al sindaco Letizia Moratti due lettere in cui il presidente Ravaioli ricordava gli storici legami tra la nostra terra e il capoluogo lombardo e, soprattutto, individuava alcuni possibili spunti di collaborazione, tra i quali l’opportunità di soggiorno o visita delle nostre splendide località oppure i modi d’impiego della pietra ossolana nelle opere pubbliche connesse all’Expo in progetto.
Ma da allora non risulta più nessun atto della Provincia per concretizzare la presenza del VCO nell’organizzazione dell’evento milanese. Capiamo che l’enorme distanza che ci separa dalla lombarda Milano, induca il Presidente Nobili a non spingere troppo in questa direzione. Condividiamo che la lontananza geografica, storica e culturale con il capoluogo meneghino ci spinga a focalizzarci su altri obiettivi. Comprendiamo pure coloro che si preoccupano per l’eventuale flusso di turisti che, si dice, possano giungere nei giorni dell’Expo: “Dove li metteremo?”
Fa bene, quindi, il Presidente Nobili a dedicarsi ad altro.
Così come fa bene a non spingere troppo la nostra pietra locale perché non sapremo come trasportarla a così tanta distanza.
Ebbene, crediamo che, sarcasmo a parte, questa vicenda dimostri il grave immobilismo dell’amministrazione provinciale che, anche su questa vicenda, esplicita la sua incapacità di creare reali e concrete opportunità per il nostro territorio.
Ci viene da sorridere oggi nel rileggere le dichiarazioni di Zacchera su “La Stampa” del gennaio 2009, quando, sempre sull’Expo 2015, testualmente sosteneva :”Di sicuro non possiamo restare a guardare. Ci sono in ballo anche cospicui finanziamenti, sarebbe un peccato perderli. Andiamo a sgomitare, facciamoci avanti”.
Chissà, forse ha sgomitato invano. Speriamo, per il territorio, che ci sia ancora tempo per raggiungere qualche obbiettivo..

PD Ufficio stampa

Al Presidente della Provincia del
Verbano Cusio Ossola

Nello scorso mese di novembre sono state siglate due protocolli d’intesa tra Milano e, rispettivamente, la Provincia di Foggia e la Repubblica del Togo. I due documenti sono relativi all’Expo 2015 e – si apprende da internet – intendono, nel primo caso, porre le basi per una “collaborazione concreta, pluriennale e vantaggiosa tra due grandi città italiane…un’intesa che diffonda le opportunità dell’Esposizione Universale nel Sud come nel Nord Italia, rilanciando le potenzialità culturali, economiche, attrattive e di capitale umano come quelle della Provincia di Foggia”; nel secondo caso, invece, l’idea è di lavorare attorno a un progetto di sviluppo in favore di giovani donne del Togo impegnate nella filiera della produzione e trasformazione del pomodoro.

La sottoscrizione dei citati protocolli d’intesa (ultima di una serie di analoghi documenti siglati dagli organizzatori dell’evento con enti di vario genere) sta a significare che la macchina organizzativa di Expo 2015 procede, nonostante i rallentamenti e le lungaggini, causati dalle diatribe fra Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano su chi deve fare cosa e su quali siano le scelte organizzative più efficienti per la miglior riuscita dell’iniziativa, avessero addirittura fatto ventilare l’ipotesi che la titolarità dell’evento fosse trasferita a Smirne, la città turca che aveva perso il confronto con Milano per aggiudicarsi l’Expo 2015.

un’ipotesi (quella del trasferimento dell’Expo 2015 in Turchia) che, se concretizzata, sarebbe stata d’indiscutibile danno all’immagine e agli interessi del capoluogo lombardo e dell’Italia interna poiché, ancorché ridimensionata nella ambizioni e nelle dotazione finanziaria dai tagli governativi, la manifestazione rappresenta un importante momento di crescita e di investimento, di vetrina del sistema Italia e di grande richiamo turistico.

Il VCO può dirsi dunque soddisfatto nell’apprendere che la macchina organizzativa procede e la “minaccia” turca sia stata superata. Come la Provincia pugliese o la Nazione africana, anche la nostra Provincia può infatti nutrire interesse e speranza che Expo 2015 possa essere di vantaggio per il territorio. Anzi, non bisogna essere laureati in geografia per capire che, per storici e consolidati legami sociali ed economici e per prossimità territoriale, ancor più di Foggia e del Togo la nostra Provincia potrà rinsaldare una collaborazione concreta e vantaggiosa col capoluogo lombardo

E infatti, con grande acume e tempismo, la Provincia del VCO, durante la passata amministrazione, scrisse al sindaco Letizia Moratti due lettere (una addirittura nell’ottobre 2007, quando Milano si apprestava alla sfida decisiva con Smirne e, dunque, non era ancora sede ufficiale della manifestazione) in cui il presidente Ravaioli ricordava gli storici legami tra la nostra terra e il capoluogo lombardo e, soprattutto, individuava alcuni possibili spunti di collaborazione. Scriveva infatti Ravaioli una prima volta: “…l’ipotesi che Milano diventi sede di Expo 2015 ci affascina e ci coinvolge. Soprattutto laddove il progetto stima in 29 milioni i visitatori attesi. Credo che un tale flusso di persone necessiti di soluzioni logistiche che giocoforza debbano guardare al territorio al di fuori dei confini metropolitani, assicurando però al contempo le necessarie garanzie di professionalità e stile nella proposta turistica. E allora, signor Sindaco, perché ad esempio non iniziare a discutere assieme – raccogliendo il Suo invito ad allargare il progetto al di fuori dei confini milanesi – su proposte che offrano anche l’opportunità di soggiorno o visita delle nostre splendide località? Oppure perché – rifacendoci all’esempio storico della fabbrica del Duomo – non studiare modi d’impiego della pietra ossolana nelle opere pubbliche connesse all’Expo in progetto?…”

Nel gennaio 2009, con la seconda missiva il presidente Ravaioli tornò alla carica col sindaco Moratti sollecitando un incontro per definire le modalità di una possibile collaborazione tra VCO e Milano sotto il segno dell’Expo 2015.

A questo secondo scritto Letizia Moratti rispose con una cortese nota (acquisita al protocollo della Provincia il 16/02/2009) con la quale si diceva “a disposizione, insieme alla struttura del Comitato di Pianificazione dell’Expo, per un incontro più operativo finalizzato a valorizzare i progetti condivisi, da recepire in un Protocollo d’Intesa che sarò lieta di poter siglare con l’ente da Lei presieduto”.

Tale disponibilità non poté concretizzarsi entro la fine del mandato della passata amministrazione (e non per cattiva volontà di quest’ultima), ma dopo quasi due anni dalla ricordata lettera del febbraio 2009 e la salita al governo del VCO di una maggioranza dello stesso “colore” di quella che regge Milano, non risulta che il protocollo d’intesa sia stato ancora siglato e, quel che è peggio, non è dato sapere, al di la della firma o meno di un documento, quali concrete iniziative siano state intraprese per rilanciare le potenzialità culturali, economiche, attrattive e di capitale umano del Verbano-Cusio-Ossola nell’ambito dell’Expo 2015
Tutto ciò premesso e considerato
SI INTERPELLA LA S.V.

per conoscere cosa concretamente la Provincia del VCO stia facendo per predisporre progetti condivisi con i soggetti che stanno lavorando all’organizzazione di Expo 2015, al fine di promuovere le potenzialità culturali, economiche, attrattive, ricettive e di capitale umano della nostra terra nell’ambito della grande manifestazione espositiva milanese.

Con l’occasione porgo cordiali e sinceri saluti

Lilliana Graziobelli

Gli eletti nell’assemblea provinciale del PD

image La commissione per il congresso del PD VCO segnala i 58i eletti nell’Assemblea provinciale PD del VCO, il principale organo di direzione politca. Oltre al nome e cognome trovate il circolo per cui è stato eletto.
1.    Allevi    Ezio, Ghiffa
2.    Arrigoni Angelo, Valle Vigezzo
3.    Bartolucci Marzio, Villadossola
4.    Bergamaschi Valerio, Alto Verbano
5.    Bertinotti Paola, Baveno
6.    Borsotti Franco, Valle Antrona
7.    Bozzuto Anna    , Verbania
8.    Brignoli Diego, Verbania 9.    Buzio    Alberto, Omegna
10.    Camona Ottavia, Gravellona Toce
11.    Cattaneo Franco, Omegna
12.    Corsini Leonora, Villadossola
13.    Costa    Stefano, Valle Formazza
14.    Cotti    Francesco, Arizzano
15.    David    Giovanni, Stresa
16.    D’Elia    Francesco, Mergozzo
17.    Desanti Giovanni, Omegna
18.    Ferrante Bruno, Piedimulera
19.    Filippi    Flavia,    Belgirate
20.    Fortis    Claudia, Omegna
21.    Gagliardini Marco, Vogogna Premosello
22.    Gallacci Renata, Domodossola
23.    Gallarotti Nadia, Omegna
24.    Garofalo Ciro,  Alto Verbano
25.    Gaudio Annamaria, Villadossola
26.    Giani    Gianmaria, Verbania
27.    Giudici Mauro, Casale Corte Cerro
28.    Graziobelli Lilliana, Domodossola
29.    Grieco    Giuseppe, Verbania
30.    Grilli Davide,    Mergozzo
31.    Guglielmi Patrizia, Verbania
32.    Maffioli Lorenzo, Mergozzo
33.    Magistrini  Silvia, Verbania
34.    Marchionini Silvia, Cossogno
35.    Marino Alessandro, Villadossola
36.    Mauro    Rosario, Domodossola
37.    Medali     Maria Grazia,    Pieve Vergonte
38.    Mellano Maria Adelaide, Omegna
39.    Minacci Moreno, Valle Antrona
40.    Nobili    Alberto, Gravellona Toce
41.    Oberoffer Damiano, Valle Anzasca
42.    Perriccioli Giovanni, Domodossola
43.    Piazza    Pietro,    Omegna
44.    Pollini    Giorgio, Belgirate
45.    Rampini Marianna, Domodossola
46.    Reschigna Aldo, Verbania
47.    Ruffini    Enrico,    Cambiasca Valle Intrasca
48.    Sangalli Giulia, Verbania
49.    Soressi    Alberto, Omegna
50.    Stefanetti Ferruccio, Varzo Trasquera
51.    Sulas Paolo, Verbania
52.    Tartari    Marco,     Verbania
53.    Trapani Antonella, Crevoladossola
54.    Travaglini Marco, Omegna
55.    Varallo Rosa Rita, Omegna
56.    Vesci Irene, Crevoladossola
57.    Zani Sauro, Domodossola
58.    Zaniboni Giorgio, Alto Verbano

Domo: fornitura gas, ritirato il bando. Conferenza stampa del PD

image Bando per la fornitura del gas ritirato dall’amministrazione domese: discussione accesa nei giorni scorsi in consiglio comunale; il pd cittadino è tornato sulla questione con una conferenza stampa.
<Grave inerzia dell’amministrazione di Domo nell’affidamento del gas: persi finora 2 milioni di euro>. Così ha tuonato il Partito Democratico domese. Hanno spiegato: si tratta di una situazione che si trascina dal 2005, da quando il capoluogo ossolano in base a nuove normative avrebbe potuto mettere a gara la concessione del gas per 8000 utenti, in cambio di un canone annuo stimato di 500 mila euro. <Nonostante le nostre ripetute sollecitazioni l’amministrazione non si è mossa – hanno detto i democratici – fino al 2009. Il bando pero’ presentava forti lacune ed ora è stato ritirato>.  <E’ un mancato introito che in una società per azioni porterebbe subito all’allontanamento del responsabile – spiega Antonio Leopardi della segreteria PD domese – tutti i cittadini sono azionisti del comune di Domodossola. Ci hanno promesso un nuovo bando per gennaio 2011 ma noi non sappiamo cosa pensare, i cittadini devono stare ai fatti>. Graziobelli ha parlato di <responsabilità politiche gravissime verso la città>. Un danno che – è stato aggiunto – va a sommarsi all’aumento del 25% della tassa sull’immondizia e alla discarica rinvenuta presso l’ex macello. Dal pd anche l’invito a verificare gli scarichi del depuratore domese. <Questo governo cittadino ha una grande capacità di presentare la propria immagine in modo efficace ma – ha concluso Leopardi- i fatti concreti sono che ha creato forti danni e non ha svolto il suo compito. Per stendere un bando corretto era sufficiente copiare quanto fatto da altre amministrazioni come Verbania e Crevoladossola>.