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Dal 7 al 16 agosto 2025 la Festa dell’Unità alla Lucciola: 79° edizione.

Da giovedì 07 a sabato 16 agosto, si svolgerà la festa dell’Unità alla Lucciola edizione 2025, 79esima edizione.

A breve il programma completo.

La festa sarà caratterizzata come sempre dalla partecipazione di esponenti della politica e dai dibattiti sui temi della politica locale.
Troverete come consuetudine l’ottima cucina con i suoi menù regionali, la friggitoria del pesce, le costine alla griglia, le specialità della paninoteca e della toppia, l’ottima pizzeria ed ovviamente le piadine, gli aperitivi, i cocktail, i vini da degustare.
Come sempre, grande spazio alle danze nella nostra rinomata balera, dove ballerini ed amanti della musica saranno intrattenuti dalle migliori orchestre locali e di livello nazionale.
Gli intrattenimenti si terranno anche presso l’arena ed il piano bar, con cover, concertini, ed ottima musica di svariati generi.
Per i bimbi si ripeterà la consueta babydance, i laboratori per le bolle di sapone con spettacolo finale ed intrattenimenti con letture.
E poi ancora la giornata della solidarietà in collaborazione con ANFFAS, gare di burraco, il torneo di beach volley ed altre cose ancora…
Stiamo lavorando agli allestimenti, manca solo di iniziare ed ovviamente la vostra partecipazione.
Arrivederci a presto.
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Un anno di nulla: il bilancio dell’amministrazione Albertella

Il 24 giugno 2025 segna il primo anno di mandato dell’amministrazione Albertella. Un anniversario celebrato dal Sindaco con toni autocelebrativi, rivendicando come principali successi il taglio del verde e una maggiore pulizia delle strade. Ma davvero, dopo dodici mesi, questo è tutto?

A Verbania abbiamo assistito a un’amministrazione ripiegata su sé stessa, senza progettualità, che si accontenta dell’ordinaria amministrazione – peraltro delegata agli uffici tecnici – e che scarica su altri responsabilità e mancanze. Il primo anno di governo dovrebbe essere il tempo della visione, dell’ambizione, della spinta verso il futuro. Ci è toccato invece leggere della soddisfazione di un Sindaco (e della sua evanescente giunta) per quella che a tutti gli effetti non è null’altro che ordinaria amministrazione: cura urbana e pulizia, argomenti sicuramente centrali nella vita di una città ma che vengono demandati più al prezioso lavoro di dirigenti e funzionari degli appositi uffici che non al compito di un primo cittadino.

A fronte delle critiche, arrivate da forze politiche e cittadini, la musica è sempre la stessa: non appena gli argomenti si elevano leggermente al di sopra della linea di sopravvivenza, la “colpa” delle mancanze magicamente non ricade mai sull’amministrazione in carica, ma sempre su qualcun altro.

La Giunta precedente, la Regione (dove però, fino a prova contraria, governano proprio i referenti politici del nostro “civico” sindaco), il Ministero (idem come sopra): ultimamente ha rischiato di essere inserito nella lista dei cattivi persino il Parco Valgrande, reo di non aver avallato il piano immobiliare previsto dal Sindaco per l’area naturale del Monterosso e per questo prontamente stigmatizzato dai responsabili locali della Lega, sempre più il riferimento naturale di Albertella e dei suoi soci.

A fronte delle dichiarazioni roboanti e dello scarico continuo di responsabilità, quale è la reale situazione che si trova a vivere la Città? 

Proviamo a vederla insieme, punto per punto:

Traffico, viabilità e urbanistica: un disastro annunciato

Tra i temi più sentiti dai cittadini, il traffico. Lavori mal coordinati sulla SS34, l’inversione del senso di marcia a Suna,  il disastro in Piazza Garibaldi – vittima di una trasformazione a metà che è riuscita allo stesso tempo ad aumentare la pericolosità del transito su quell’area, danneggiare strutture architettoniche pregiate e costose come quelle della pavimentazione senza aumentare, come promesso, i parcheggi nell’area – sono il segno di un disegno urbanistico che nella migliore delle ipotesi potremmo definire casuale. Il risultato è una città paralizzata. Nessun presidio politico nei tavoli con ANAS o Provincia, solo l’ennesimo “non è colpa mia” da parte del Sindaco.

Il tanto promesso “sindaco dei parcheggi” ha poi visto diminuire gli stalli complessivi, con pochi nuovi posti (spesso in zone già servite) e nessun investimento sul trasporto pubblico. Verbania resta ostaggio di un’idea vecchia e autocentrica di mobilità, in totale controtendenza rispetto alle altre città europee.

Cantieri infiniti, verde trascurato

Promesse disattese anche sui cantieri: Piazza Ranzoni è ancora un punto interrogativo, e si annunciano nuovi lavori (come la rotonda della Beata Giovannina) che aggraveranno il traffico. Il decantato “verde curato” si smentisce con una semplice passeggiata nei quartieri e nelle frazioni, tra incuria e sporcizia.

Turismo: rilancio mancato

Il “rilancio” turistico si è concretizzato nel Trenino della Bellezza (già guasto), qualche serata musicale e una programmazione culturale povera. Le idee innovative annunciate – podcast, infopoint – sono ferme al palo, mentre la stagione turistica è già iniziata. Nulla di nuovo, molto in ritardo.

Politiche sociali e giovanili: grandi assenti

L’amministrazione resta immobile sui temi sociali: nessun nuovo servizio, nessuna strategia per attrarre giovani, zero progettualità per la casa. Le politiche giovanili non hanno neppure un assessorato dedicato, e la Consulta dei Giovani forse vedrà finalmente la luce dopo una surreale discussione consiliare sugli emendamenti proposti dalla minoranza. Solo grazie all’impegno dei dipendenti comunali alcuni servizi sono stati garantiti.

Cultura: tra propaganda e smobilitazione

Pochi eventi degni di nota, alcune iniziative di parte mascherate da cultura (come la rassegna “Verbalia” e la presentazione del libro dell’eurodeputata Sardone), mentre festival di successo come “È stato il maggiordomo” rischiano la cancellazione. La creatività culturale cittadina resiste nonostante – non grazie a – questa amministrazione.

Ambiente: non pervenuto
Da un anno le politiche ambientali sono rimaste circoscritte alla cura del verde del lungo lago, in particolar modo di Intra e Pallanza. 

Come se la città fosse un set cinematografico, la facciata è perfetta ma il resto è deserto e degrado; le aree verdi dei quartieri periferici e delle frazioni sono dimenticate, così come le spiagge di Suna, nonostante l’inizio della stagione turistica.

Le aree dei fiumi sono abbandonate, il progetto della nascente comunità energetica è fermo e non sembra esserci una ripresa all’orizzonte, le piste ciclabili sono ammalorate e i passaggi pedonali chiusi con roboanti cartelli, come nel caso della strada pedonale dietro le scuole Ranzoni e la pista ciclabile sul Toce.

Una città che era in cammino, oggi è ferma

Verbania stava crescendo, diventando un polo turistico e di servizi. Oggi è bloccata da una giunta che guarda al passato, incapace di costruire un futuro.

Il tempo dei proclami è finito: servono idee, coraggio e governo vero.

I gruppi e le forze politiche del centrosinistra verbanese

Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Verbania Si Prende Cura, Verbania Civica – Volt, Europa Verde, Una Verbania a Sinistra.

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Turismo: la revoca a Chiarelli è una scelta giusta.

Turismo: la revoca a Chiarelli è una scelta giusta. Ora servono visione, coerenza e programmazione. Emanuele Vitale (PD): “Nel Distretto dei Laghi troppa improvvisazione, servono meno bandierine di partito e più coraggio condiviso”.

La scelta del presidente Cirio di togliere le deleghe a Turismo e Sport all’assessora Chiarelli è una scelta giusta. Giusta, e che conferma quanto denunciamo da mesi: l’improvvisazione totale con cui questa amministrazione regionale ha gestito le politiche turistiche.

Nel distretto turistico forse più importante, sicuramente più snobbato del Piemonte – quello dei Laghi – l’assessora, dopo un esordio fatto di promesse di presenza, collaborazione e grandi eventi, ha saputo proporre soltanto una confusa idea di fusione delle ATL.

Una proposta calata dall’alto, che ha cancellato anni di lavoro di amministrazioni pubbliche e operatori del territorio, impegnati a costruire e difendere un’autonomia mantenuta proprio su proposta del presidente Cirio e con il sostegno del sottosegretario Preioni.

Insomma, lo scontro interno tra Fratelli d’Italia e Lega continua a lasciare morti e feriti sul campo: ma di un vero cambio di marcia e di risultati, ancora oggi, non se ne vede l’ombra.

Emblematico che proprio mentre Cirio riceveva a Torino l’amministrazione comunale e gli operatori di Baveno per valorizzarne le progettualità turistiche, nella stessa giornata bocciasse clamorosamente la sua stessa assessora. Un messaggio chiaro, che conferma la bontà dell’operato di chi lavora, rispetto a chi promette. Un approccio operativo anche all’interno dell’assemblea del Distretto Turistico dei Laghi, dove chiediamo sempre numeri, dati, progettualità – contro annunci generici e idee fumose.

Rivolgo allora un appello al nuovo assessore regionale e ai colleghi amministratori, soprattutto a chi ha prima difeso l’autonomia del Distretto senza se e senza ma, e poi è corso a sostenere la fusione del quadrante con la stessa determinazione: servono meno scelte di convenienza partitica e più visione strategica nell’interesse di tutti.

Da anni chiediamo che si apra un confronto vero su come strutturare l’offerta turistica regionale valorizzando quella vincente del VCO: promozione e ricezione, rilancio di progetti condivisi, destagionalizzazione, mobilità interna, coordinamento dei calendari.

Denunciamo da tempo anche lo stato disastroso della rete viaria e ferroviaria, senza alcun ristoro concreto per cittadini, imprese e visitatori. Da anni aspettiamo investimenti strutturali e sostegno per l’organizzazione di grandi eventi. Il territorio è pronto, ma serve la politica della Regione.

Ogni anno chiediamo, in fondo, una cosa sola: programmazione. E ogni volta questa richiesta viene vissuta come una polemica.

In realtà è, semplicemente, un gesto di disponibilità a lavorare nell’interesse di tutti. Con serietà e buon senso.

Emanuele Vitale
Capogruppo Partito Democratico Consiglio Provinciale VCO

Foto da La Stampa

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Simone Martoccia è il nuovo Segretario dei Giovani Democratici del VCO

Venerdì 13 giugno 2025, si è tenuto il Congresso dei Giovani Democratici del Verbano-Cusio-Ossola, per stabilire chi guiderà l’organizzazione giovanile del VCO da qui ai prossimi 3 anni.

Simone Martoccia, 21 anni, Consigliere Comunale di Verbania, Capogruppo del gruppo consiliare Verbania si prende cura, è stato eletto all’unanimità segretario dei Giovani Democratici con la sua mozione “Restare per Resistere”, un manifesto che delinea le priorità per il VCO: dalla rigenerazione degli spazi politici giovanili, alla lotta per un trasporto pubblico gratuito, dalla difesa dei diritti dei pendolari a un femminismo intersezionale che vada oltre l’emergenza.

Le parole del nuovo Segretario: “Restare in provincia è un atto di resistenza. Vogliamo costruire uno spazio dove approfondire, discutere e fare politica, partendo dai bisogni concreti dei giovani. La nostra sfida è riportare la politica vicino alle persone, cercheremo di farlo con impegno e dedizione. Sarà difficile ma pensiamo che anche quando le battaglie sembrano perse in partenza vadano combattute fino in fondo.”

Tra i punti chiave del manifesto segnaliamo:
– Istruzione. Proposta di un piano straordinario contro la dispersione scolastica, con doposcuola, laboratori e patti educativi educativi di comunità.
– Mobilità. Trasporto pubblico gratuito per under-25, potenziamento delle corse, integrazione digitale e abbonamenti integrati per pendolari.
– Diritti. Promozione del Patto dei Comuni per la parità di genere nei consigli comunali e iniziative su temi di genere.
– Formazione politica. Scuola di formazione per giovani amministratori e cittadini consapevoli, con focus su temi locali e globali.

L’elezione di Martoccia rappresenta un passo verso la ricostruzione di una giovanile dinamica e radicata, in sintonia con la segreteria provinciale PD guidata da Riccardo Brezza . “ Resistere – ha concluso il neosegretario – è l’unico modo per trasformare il diritto a restare in un’opportunità di crescita collettiva.”

Partito Democratico
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Sanità VCO: il Ministero smentisce la Regione. Solo un DEA può esserci nel VCO. Ora basta bugie! Si realizzi il nuovo ospedale baricentrico.

Sanità VCO: il Ministero smentisce la Regione. Solo un DEA può esserci nel VCO. Ora basta bugie! Si realizzi il nuovo ospedale baricentrico.
È finalmente arrivato il parere del Ministero della Salute sul progetto di edilizia sanitaria per il Verbano Cusio Ossola, ed è un parere che conferma in pieno quanto il Partito Democratico del VCO sostiene da anni: la proposta avanzata dalla Giunta Cirio di mantenere e riqualificare i due ospedali esistenti di Verbania e Domodossola non è mai stata percorribile.
Il Ministero è chiarissimo: solo un presidio unico potrà conservare il DEA e l’intero spettro di discipline previste dal DM 70/2015. Non c’è spazio per soluzioni di comodo o promesse elettorali senza fondamento. Quella del doppio ospedale è sempre stata una bugia politica, smentita ora nero su bianco dal Governo nazionale.
“Cirio e la destra di governo sono ora davanti all’unica scelta possibile: mettere in campo la realizzazione di un nuovo ospedale baricentrico, moderno, funzionale e all’altezza dei bisogni di tutto il territorio del VCO”, dichiara Riccardo Brezza, segretario provinciale del PD.
Ma le responsabilità non si fermano a Torino. “Chiediamo al sindaco di Verbania Giandomenico Albertella di smetterla di fare lo struzzo: come presidente della rappresentanza dei sindaci ASL ha il dovere di agire. È passato oltre un anno di silenzi, ambiguità e bugie. Ora è il momento della verità e del coraggio”, incalza Brezza.
Il Partito Democratico del VCO ribadisce la propria disponibilità a lavorare, da subito, per una soluzione concreta e condivisa, ma avverte: “Non c’è più tempo da perdere. La sanità non può aspettare le beghe interne al centrodestra. Chiediamo che entro l’estate si chiuda questo teatrino fatto alle spalle dei cittadini e del loro diritto alla salute”.

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Caos viabilità e trasporti nel VCO: il territorio abbandonato da Regione e Provincia! Intervenga il Prefetto. 

🟢 Caos viabilità e trasporti nel VCO: il territorio abbandonato da chi guida Regione e Provincia! Quando finiranno i lavori? Intervenga il Prefetto. 

«Il territorio del Verbano Cusio Ossola è in questi giorni gravemente penalizzato da una sovrapposizione di cantieri gestiti da Autostrade per l’Italia e ANAS. Una situazione indegna e vergognosa, che vanifica gli sforzi compiuti dalle istituzioni locali – e in particolare dal nostro gruppo consiliare in Provincia – per promuovere un coordinamento efficace attraverso tavoli di lavoro dedicati.

Di fronte a tale disorganizzazione, chiediamo l’intervento del Prefetto affinché ogni futura attività di manutenzione straordinaria venga concertata e co-programmata con tutti i soggetti coinvolti. Non è più tollerabile un approccio scollegato dalle reali esigenze del territorio.
Inoltre, è probabile che i lavori di ANAS sul ponte del Toce non termineranno entro le date indicate così come tante altre opere, con il rischio che il protrarsi per tutti il mese di giugno diventi insostenibile per residenti, imprese e turisti.
A questa criticità si somma il disastro del trasporto pubblico locale. La rete ferroviaria continua a operare con un servizio ridotto, con l’interruzione della linea che si protrarrà per tutta l’estate. Il servizio di bus sostitutivi, già fragile, è oggetto di continue segnalazioni da parte degli utenti per inefficienze e disservizi gravi. Questo quadro complessivo è il sintomo di una fragilità istituzionale che il nostro territorio non merita, una difficoltà cronica nel far valere le proprie esigenze presso i livelli decisionali superiori.
In cima a questa piramide della fragilità istituzionale troviamo il nostro rappresentante in Giunta regionale, il sottosegretario Alberto Preioni, completamente sparito dal dibattito pubblico e assente da ogni tavolo strategico. In sua assenza, emerge con crescente frequenza la figura del consigliere comunale di Domodossola Tandurella, che sembra ormai aver assunto un ruolo guida per il centrodestra locale, partecipando a conferenze stampa e incontri con esponenti regionali e nazionali. Non ci è chiaro quale sia il suo ruolo istituzionale, ma a questo punto ci domandiamo: dobbiamo continuare a rivolgerci a Preioni per avere risposte sulle inefficienze dei governi regionale e nazionale o dobbiamo chiedere ufficialmente a Tandurella di rispondere di queste responsabilità?
Un dato è certo: quando si tratta di governare il centrodestra scappa.
Emanuele Vitale – Consigliere provinciale e Capogruppo del Partito Democratico della Provincia del Verbano Cusio Ossola
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