Referendum caccia. La giunta non accorpa con le amministrative. Un capolavoro politico e amministrativo di Cota che ci costa 25 milioni di euro.

La decisione sulla data del referendum sulla caccia segna un punto di certezza in una vicenda in cui l’assessore Sacchetto e il presidente Cota hanno brillato per pochezza politica e propaganda.
Prima non sono stati in grado di risolvere la vicenda politicamente, trovando una soluzione legislativa che andasse nel senso delle richieste dei referendari, e hanno reso così necessaria la consultazione.
Poi hanno attaccato il referendum sostenendo che costava troppo per le casse in crisi, salvo rifiutare la proposta di accorparlo alle elezioni amministrative nel timore di facilitare l’afflusso ai seggi, e hanno fissato una data successiva, facendo così spendere alla Regione 25 milioni di euro che potevano essere risparmiati. Un capolavoro politico e amministrativo.
PD VCO
Ufficio stampa

Reschigna scrive a Cattaneo su trasparenza costi gruppi consiliari: deluso dalla maggioranza.

Aldo Reschigna

Il capogruppo regionale PD Aldo Reschigna ha scritto una lettera al presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo, dopo la bocciatura in prima commissione dell’emendamento PD alla legge finanziaria che prevedeva una forte trasparenza nella rendicontazione delle risorse affidate alla gestione dei gruppi consiliari, nonché la pubblicizzazione dei bilanci degli stessi in una forma chiara e comprensibile ai piemontesi.
Non ti nascondo l’amarezza per quanto accaduto”, scrive Reschigna, “perché avverto in modo sempre più forte la necessità di rendere assolutamente comprensibile l’utilizzo di risorse, che sono pubbliche, proprio in un momento nel quale, anche su queste basi, si corre il rischio di costruire una ancora più netta separazione tra cittadini e politica”.
Reschigna chiede che il presidente e l’intero ufficio di presidenza si attivino su questo tema, riconoscendo “gli sforzi che avete compiuto in questi anni nel dare una risposta politica al disagio che percepiamo”.
Qualora ciò non risultasse possibile”, conclude Reschigna, “è evidente che questo gruppo consiliare riproporrà in termini autonomi il tema nel dibattito in aula sulla legge finanziaria per l’anno 2012”.

Sanità: Cota si dia una regolata.

Dopo che il suo partito ha inondato le città di manifesti rassicuranti sulla sorte della Sanità piemontese, diffondendo slogan pubblicitari del tipo: “meno spese, più servizi” e “stiamo costruendo una sanità più vicina alla gente” e “il paziente al centro della sanità”, anche lui, finalmente, prende atto della situazione drammatica.
Davanti alla decisione degli amministratori torinesi di bloccare i ricoveri degli anziani non autosufficienti, peraltro già ridotti al lumicino in tutto il Piemonte, il Presidente Cota non trova di meglio che scagliarsi con violenza contro questa decisione, che discende dall’ammissione di non avere risorse finanziarie sufficienti, perché i trasferimenti da Roma sono stati drasticamente ridotti.
Egli va in televisione a raccontare la sua verità, addossando all’attuale governo la responsabilità del taglio dei fondi, a causa del quale il suo partito ha scelto di stare all’opposizione.
Ci vuole una bella faccia tosta!
E’ vero che le risorse sono state tagliate; la causa sta nella disastrosa situazione economica, che il suo partito ha contribuito a creare nella decina d’anni e più in cui ha governato l’Italia e che ha lasciato in graziosa eredità a questo governo.
I cittadini lo sanno e sono molto, ma molto arrabbiati. Presidente Cota si dia una regolata.
Anche il “nuovo” piano sanitario, reso pubblico dopo che il precedente era stato sonoramente bocciato in tutte le zone nelle quali era stato presentato, è il solito coacervo di grandi dichiarazioni, non suffragate da alcun programma operativo.
Il risultato globale è sicuramente peggiorativo, perché non si trova scritto chiaramente, come invece riportava il precedente piano, come per es. sarà organizzata la rete ospedaliera, quanti DEA rimarranno e dove saranno collocati.
Assistiamo però a periodici colpi di mano, che a poco a poco vanno a cambiare il panorama dell’assistenza sanitaria piemontese, senza che si conosca con esattezza l’obbiettivo finale.
E’ questo il modo per coinvolgere il territorio e costruire un sistema condiviso, di cui si vanta sempre il suo partito? A quale “gente” si rivolge? Noi non siamo “gente”; siamo cittadini che lavorano e pagano le tasse, compreso il suo stipendio. Abbia più rispetto!

Comitato salute VCO – Comitatosalutevco (chiocciola) libero.it
Verbania 20 febbraio 2012

Tagli ai servizi sociali: campagna manifesti del PD

Segnaliamo – nella foto – la campagna di manifesti del PD che, il gruppo regionale del Piemonte e il coordinamento provinciale del  VCO, hanno lanciata in questi giorni sui “muri” del VCO. Campagna contro i tagli ai servizi sociali attuati dalla giunta Cota e che si stanno ripercuotendo, con gravi conseguenze, sui servizi del nostro territorio.

 

 

 

A ventanni dalla scomparsa incontro ad Omegna per ricordare Pasquale Maulini

Pasquale Maulini (a destra) con Jean Paul Sartre (in centro)

Riportiamo di seguito il programma della manifestazione in ricordo dell’on. Pasquale Maulini organizzata da ANPI, Sezione di Omegna e Zona Cusio, ed Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola “Piero Fornara” – Novara.
Sabato 25 febbraio, ore 9,45 al Cinema Teatro Sociale di Omegna
l’incontro  “il Pasqualino”, ricordo dell’on. Pasquale Maulini a vent’anni dalla scomparsa.
Interventi di Mauro Begozzi su “Maulini partigiano e ideatore del Premio Letterario della Resistenza”, Lino Cerutti su “I libri del Pasqualino”, On. Gianni Motetta su “Dalla Cobianchi al Parlamento”,  Alberto Buzio “Il Pasqualino, Sindaco degli Omegnesi” e di altri amici e compagni del Pasqualino.
Conclusioni dell’on. Diego Novelli, ex Sindaco di Torino, Presidente Regionale ANPI Piemonte. Moderatore Gianni Cerutti, Direttore Scientifico dell’Istituto Storico “P. Fornara”.
In collaborazione con: Circolo Operaio “F. Ferrraris”, CGIL VCO, Federazione della Sinistra (Comunisti Italiani – Partito della Rifondazione Comunista), Italia dei Valori, Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà.