Borghi: «Il Pd apra al Terzo polo»

Enrico Borghi, coordinatore regionale del Piemonte dell’associazione 360 che fa riferimento ad Enrico Letta, sindaco di Vogogna, presidente Uncem e del Tecnoparco del Lago Maggiore, commenta in una nota diffusa ai media la situazione politica italiana all’indomani del voto di fiducia al governo Berlusconi e alle successive iniziative politiche del Terzo Polo e del Pd.
“La sopravvivenza del governo Berlusconi grazie al trasformismo – afferma Borghi -, la nascita ufficiale del Terzo Polo e l’intervista con la quale Pierluigi Bersani disegna la nuova prospettiva del Pd sono i tre fatti essenziali di questa settimana, e probabilmente della legislatura. Sul fatto che da qualche giorno siamo tutti appesi alla volubilità di tali Scilipoti, Razzi e Cesario è meglio non commentare neppure. Sul fatto che il governo si sia salvato grazie alla giravolta di tale Calearo, già capolista Pd in Veneto, conferma che la classe dirigente politica non si improvvisa e non si seleziona con le logiche del casting televisivo.
Più interessante invece la nascita ufficiale di una aggregazione centrista di opposizione al governo, e soprattutto il fatto che il segretario del Pd indichi nella collaborazione con il Terzo Polo la prospettiva del Partito Democratico, non per andare contro Berlusconi ma per andare oltre Berlusconi.
In questo senso il Pd potrà ritrovare il suo spirito originario di partito innovatore e plurale, e costruire proposte di governo coerenti sui profili istituzionali, economici e di politica estera che sono ii pilastri di qualunque esperienza di governo.
La costruzione del dopo Berlusconi nasce da qui, dalla capacità di mettere in campo le nostre idee e le nostre proposte di cambiamento, e costruire con interlocutori adeguati come il Terzo Polo il programma di cambiamento di cui l’Italia necessita.
Un cambiamento fondato sull’uscita dell’Italia delle contrapposizioni ideologiche e dalle camicie di forza degli schieramenti, e che metta al centro le questioni reali: rilancio dell’economia, futuro dei giovani, competitività delle aziende, riforma delle istituzioni e conseguente diminuzione della spesa pubblica.In tal senso, la collaborazione con il Terzo Polo si può già iniziare a sperimentare nelle elezioni amministrative che sono alle viste tra pochi mesi.”

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