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Sanità: CI VUOLE UN PROGETTO COMPLESSIVO PER LA SANITÀ DEL VCO. COTA E CATTRINI DEVONO PRESENTARLO!

Aldo Reschigna

Dopo la conferenza dei Sindaci dell’ASL 14 di lunedì scorso credo che sia urgente che il commissario straordinario dell’ASL presenti un progetto completo di come intende riorganizzare la sanità nel VCO.
Non è accettabile che il tema venga affrontato sfogliando un petalo per volta una margherita ormai rinsecchita; è però quello che si sta facendo e non è accettabile.
Gli interventi che lunedì sono stati presentati come conseguenza del piano ferie che ridurrà il personale nel corso dell’estate non hanno, infatti, questo limite territoriale: sono destinati a durare perchè le condizioni di fondo che stanno riducendo all’osso i servizi non si modificheranno dopo l’estate perchè tali condizioni sono determinate in gran parte della delibera sul personale che è stata assunta dalla Giunta Regionale e che impone limiti pesanti all’assunzione del personale.
Chiedo un piano complessivo perchè i cittadini del VCO hanno il diritto di sapere come si vuole riorganizzare la sanità garantendo una continuità di prestazioni.
Un piano che deve riguardare gli ospedali ma anche il territorio perchè l’altra sera ed anche i commenti dei giorni successivi tutta l’attenzione o gran parte della stessa è stata dedicata al tema degli ospedali, dimenticandosi in gran parte della popolazione anziana, dei disabili, dei malati mentali, dei tossicodipendenti ed anche del servizio di guardia medica e dell’emergenza territoriale.
Anche questa è sanità ed anche di questo il commissario deve parlare.
Per quanto riguarda la riorganizzazione degli ospedali io credo che sia giusto ulteriormente rafforzare la caratterizzazione degli ospedali della nostra ASL ma ciò va fatto con un progetto chiaro, completo e comprensibile.
Questo è urgente fare altrimenti si riapre una stagione di contrasti tra territori e tra gli amministratori e la comunità.
E’ bene che ciascuno si assuma la propria responsabilità ed al commissario straordinario compete la responsabilità della proposta ed il dovere del confronto.
Aldo Reschigna
Capogruppo PD in consiglio regionale

COMUNICATO STAMPA CIRCOLO PD DOMODOSSOLA
La Sanità allo sbando.
L’ Assemblea dei Sindaci di inizio settimana ha evidenziato almeno due fatti gravi.
1) Il presidente Cota, tramite il suo Commissario Straordinario Corrado Cattrini, continua a non presentare alcun progetto o strategia complessiva per il futuro della Sanità piemontese ed, in particolare, per quella del VCO.
2) La “politica del carciofo” adottata da questa Giunta (interventi apparentemente scoordinati ed occasionali fanno progressivamente sparire servizi, altri vengono interrotti e/o mutilati, con grave sofferenza del Territorio), mostra l’ incapacità a gestire problemi oggettivi ed a stabilire rapporti chiari  e leali con gli Enti Locali e, più in generale, con i Cittadini.
La nostra preoccupazione è che tutto questo possa innescare l’ ennesima “guerra tra poveri”, all’ interno della quale Domodossola ed il San Biagio siano, ancora una volta, soccombenti.
Così come nei mesi scorsi, il nostro Circolo riafferma la necessità che il San Biagio venga potenziato: l’ EMODINAMICA e la 2a ALA di DEGENZA  costituiscono i due presidi strategici preliminari al raggiungimento di questo obbiettivo.
Invitiamo i Cittadini di tutta l’Ossola – singolarmente e come Associazioni presenti sul Territorio – alla massima vigilanza nel condividere queste scelte vitali per il futuro del nostro Ospedale.
Sollecitiamo i Referenti Locali delle Forze Politiche che in Regione sono maggioranza ad unire, nella chiarezza e distinzione di ruoli, la propria volontà e la propria voce alla nostra volontà ed alla nostra voce.
Per quanto ci riguarda, noi non accetteremo, per il San Biagio, alcuna soluzione che non contenga sia l’ Emodinamica che la 2a Ala di Degenza.

La Segreteria del PD – Circolo di Domodossola e Trontano.

Domodossola, 06/07/2011.

Sanità: siamo alla paralisi! Scena muta del commissario Cattrini!

Siamo al grottesco.
Nella riunione di ieri con i sindaci dell’Asl 14 per discutere del futuro della sanità del nostro territorio si è assistito alla paradossale scena di un commissario straordinario dell’ASL, (Cattrini) muto.
A parlare il direttore sanitario Sandrini che ha illustrato solamente i pesantissimi tagli a cui sta andando incontro il nostro territorio.
Ma la persona che doveva illustrare le strategie, presentare un piano, idee e proposte per la sanità del VCO è stato zitto. Scena muta.
Il rappresentante della giunta Cota (fiero leghista per sua stessa ammissione) non ha detto nulla di nulla.
Persino il consigliere regionale Marinello dopo ben 5 minuti ha lasciato la riunione senza proferire parola.
Le uniche cose certe sono i tagli: il punto nascite di Domodossola che chiude per tutta l’estate per carenza di personale (per il blocco al turnover voluto dal Presidente Cota), i ridimensionamenti annunciati da Sandrini sia per Verbania che per Domodossola, un 118 depotenziato, la guardia medica che sparisce da alcune zone soprattutto nelle valli e così via.
Ancora una volta, clamorosamente, non è stato illustrata da Cattrini un progetto complessivo per la gestione della sanità nel VCO.
Siamo in una situazione drammatica dove le riduzioni non colpiscono solo le strutture ospedaliere ma soprattutto i servizi sul territorio.
Ci sono solo delibere regionali che tagliano senza un disegno complessivo e preciso.
In quest’ottica il rischio di una guerra tra “poveri”, tra Omegna, Verbania e Domodossola che, ancora una volta, si dividono per difendere quel poco che rimane è sempre più reale.
Ma questo è un modo di gestire il problema folle e senza senso da parte delle forze politiche che governano la regione.
Attendiamo dal presidente Cota e dal commissario straordinario Cattrini, finalmente, la presentazione di un progetto, di uno straccio d’idee per il futuro della sanità nel VCO.

PD VCO
Ufficio Stampa

Emergenza e 118: meno ambulanze! il PD prende posizione

Nell’intervista a La Stampa (del 29 giugno) il direttore generale della sanità, dott. Monferino,  sostiene che i tagli dei piccoli ospedali, (lui preferisce chiamarle
riconversioni e non tagli, ma di questo si tratta) verranno compensati con l’incremento del servizio di soccorso avanzato.
Questa sarebbe una logica di intervento sanitario, discutibile certo, ma con una sua razionalità.
Peccato che non corrisponda al vero.
La delibera adottata dalla Giunta regionale lo scorso 29 maggio, giusto un mese fa, infatti taglia le ambulanze di soccorso avanzato, quelle con a bordo il medico, da 62 a 25. Vengono affiancate da 30 auto con a bordo un medico e un infermiere che, si ipotizza, potrebbero essere utilizzate anche per trasportare il paziente in caso di necessità, ma é evidente che non sono la stessa cosa.
Le cosiddette auto “medicalizzate”, infatti, sono strumenti inadatti a un reale soccorso avanzato. Un’auto medica non è la stessa cosa di un’ambulanza
medica, soprattutto quando è necessario il trasporto d’urgenza del paziente in gravi condizioni, come è dimostrato anche da recenti casi di cronaca. Il
risparmio, in questo caso, è davvero minimo, solo quello della vettura.
Ma gli effetti sulla reale capacità di intervento di emergenza sono concreti e rilevanti.
Nel quadrante Novara, VCO, Biella e Vercelli, ad esempio, le attuali 16 ambulanze con medico (nel solo VCO ora sono 3) diventeranno 6, e saranno
coadiuvate da 7 auto con medico. E’ evidente il calo della qualità del servizio.
Meglio sarebbe stato risparmiare sulla istituzione della nuova struttura di maxiemergenza che dovrebbe intervenire nei grandi eventi, come le
alluvioni, con cui si crea un nuovo primariato.
Per queste ragioni chiediamo alla Giunta regionale di revocare la delibera del 29 maggio che, come al solito nella pratica del presidente Cota, non è stata
discussa con nessuno, e di aprire un confronto sul merito delle scelte.
In attesa di questo, si smetta di raccontare cose non vere, come quanto sostenuto nell’intervista “che avere un’ambulanza di soccorso avanzato a
disposizione sarà come avere l’ospedale sotto casa”.
Aldo Reschigna
capogruppo Consiliare Partito Democratico
regione Piemonte

IN VALLE SENZA GUARDIA MEDICA?

Presentata oggi l’interpellanza del consigliere PD in Provincia, Stefano Costa, all’indomani della paventata riorganizzazione del sistem a sanitario locale che prevedrebbe la soppressione del servio di guardia medica in Valle Antigorio. L’interpellanza è stata presentata dopo l’organizzazione e la proposta di una petizione aperta a tutti gli abitanti delle Valli Antigorio Formazza agli altri rappresentanti politico-amministrativi del territorio, sindaci dei 4 comuni, Corda, Signorini, Braito e Antonietti da essi condivisa.

Riportiamo per esteso il testo.

INTERPELLANZA

IN MERITO ALLA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE (GUARDIA MEDICA)

– Vista la proposta avanzata all’asl 14 dalla Regione Piemonte e riportata dalla stessa azienda al comitato di gestione nei giorni scorsi in merito alla riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale territoriale meglio conosciuto come guardia medica;

– considerato che tale proposta prevede la chiusura di n° 5 presidi della stessa e più precisamente: la Centrale Operativa, Stresa, Cannobio, Vanzone e Baceno;

– considerato che il servizio di continuità assistenziale garantisce pari dignità alla popolazione residente in realtà marginali della nostra provincia quali le valli;

– considerato, in particolare,  che, ad esempio, il presidio di Baceno oltre a rappresentare uno storico punto di riferimento per il servizio di guardia medica delle Valli Antigorio e Formazza e Divedro, ricopre un’importanza fondamentale di supporto alle frequenti situazioni di emergenza che si verificano in strutture sanitarie e assistenziali quali l’R.S.A. di Baceno, la R.A.F. “Villa Clorina” di Baceno e la Casa di Riposo di Varzo e che analogo discorso può essere ripetuto per il presidio di Vanzone;

– considerato infine il prezioso servizio che la guardia medica stessa svolge nei periodi di maggior flusso turistico delle due valli, in continuo incremento grazie anche a realtà in crescita quali le terme di Premia, l’Alta Val Formazza e le aree protette del Veglia e del Devero nonché di località lacuali importanti e rinomate quali Stresa e Cannobio;

In qualità di consigliere provinciale del gruppo del Partito Democratico chiedo alla S.V.:

–     Se la Provincia del suddetto progetto di riorganizzazione;

–     Quali sono le iniziative che ella intende intraprendere a difesa di un servizio così fondamentale per il nostro territorio.

Per la presente interrogazione si richiede l’inserimento al primo Consiglio Provinciale utile con risposta scritta resa a verbale di tale seduta.

VERBANIA, 14 giugno 2011

 

 

COQ di Omegna: esperienza a rischio?

Siamo allo stato confusionale più incredibile tra gli amministratori di centro destra sul tema sanità.
Nei giorni scorsi il PD omegnese aveva preso ufficialmente posizione per denunciare la possibilità che il reparto di Medicina dell’ospedale omegnese fosse a rischio e per sottolineare la necessità di una stabilizzazione urgente dell’esperienza del centro ortopedico di quadrante (per permettere di avere investimenti e un futuro certo).
In queste ore abbiamo letto le dichiarazioni del sindaco di Omegna Quaretta e del presidente della provincia Nobili che, in qualità di membri del CDA dello stesso centro ortopedico di quadrante, ripetono le nostre stesse preoccupazioni attaccando frontalmente la direzione dell’Asl 14 del commissario Cattrini.
I vertici dell’Azienda Sanitaria sono stati assenti alla riunione del CDA che doveva discutere del tema e i due componenti Nobili e Quaretta attaccano affermando “ speriamo vivamente che ciò non sia conseguenza di una scelta premeditata e che siano presenti alla prossima riunione del CdA fissata per l’11 luglio. Vogliamo credere che a tutti i livelli territoriali ci sia la volontà di assicurare non solo la prosecuzione della sperimentazione che dal 2003 ha consentito di avviare questo percorso al Madonna del Popolo, ma di trovare in tempi brevi per questa gestione sperimentale, per la quale c’è più di un positivo riscontro, una forma organica e definitiva nell’assetto dell’offerta sanitaria regionale”.
Due considerazioni.
Uno: evidentemente le preoccupazioni sollevate dal PD omegnese sono più che fondate ed il rischio che un altro taglio alla sanità venga effettuato è reale.
Due: è altrettanto evidente che si defila una guerra all’interno del centro destra sul tema della sanità tra Lega Nord e PDL.
Infatti, Nobili attacca apertamente e pubblicamente il commissario ASL in quota Lega Nord Cattrini per gettare sull’ASL la colpa di possibili tagli alla sanità nella città di Nobili e Quaretta.
Ricordiamo che Nobili è un dipendente ASL in aspettativa e che se voleva sapere i motivi dell’assenza della dirigenza ASL 14 alla riunione del CDA del COQ bastava una telefonata (ha perso il numero di Cattrini?)
Invece al posto di lavorare per risolvere il problema, se ne è uscito con una dichiarazione pubblica, un chiaro modo per gettare la colpa ad altri di possibili futuri tagli.
Ricordiamo però a Nobili che Cattrini l’ha scelto una giunta  regionale di cui fa parte il suo stesso partito e che sarebbe necessaria una politica condivisa sulle scelte ragionali in materia di sanità.
Invece siamo di fronte a guerre intestine, ad attacchi personali e al gioco dello “scarica barile” tra PDL e Lega.
Il rischio è che a pagarne le conseguenze saranno i cittadini del VC0 con meno servizi e meno risorse per la sanità pubblica.

COMUNICAT STAMPA
PD VCO
Ufficio stampa

SANITA’: ZACCHERA “DIMENTICA” L’ASSEMBLEA DEI SINDACI

Siamo consapevoli che nella proposta della Giunta Cota, in merito alla riorganizzazione della sanità piemontese, l’assemblea dei Sindaci viene azzerata.
Ci chiediamo, ironicamente, – afferma il segretario provinciale del PD Antonella Trapani – perché il sindaco di Verbania Zacchera ha anticipato i tempi?
In un momento di grande confusione intorno al nostro sistema sanitario assistenziale ed ospedaliero, dove si rincorrono voci di privatizzazioni, chiusure, dislocamento di personale e a lanciare gli allarmi sono stati spesso primari e medici, non si senta l’esigenza di un confronto in seno al nostro territorio.
Si ritiene forse che non serva la discussione ed il confronto territoriale?
Il sindaco di Villadossola  – prosegue la Trapani – ancora oggi chiede che tale momento di dibattito tra il commissario dell’ASL Cattrini e i rappresentanti eletti dei cittadini sia subito attivato. Il sindaco è il primo riferimento per il cittadino, perché deve esser l’ultimo ad ottenere le informazioni?
Prima di essere un esponente politico del PDL (magari in contrasto con le scelte regionali?) l’on. Zacchera è un sindaco e per questo, a nostro modesto parere, interessato al riassetto della nostra sanità provinciale.
Siamo alle porte dell’estate, si stanno organizzando le ferie estive non vorremmo trovarci, alle chiusura delle scuole, di fronte a reparti”chiusi per ferie estive”.

PD VCO
Ufficio Stampa