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GRAVE E INACCETTABILE IL POST DEL SINDACO DI VERBANIA SULLO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELL’IGIENE AMBIENTALE.

GRAVE E INACCETTABILE IL POST DEL SINDACO di Verbania SULLO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELL’IGIENE AMBIENTALE. Chi ha scelto di scioperare (per migliorare il contratto di lavoro) ha difeso anche i diritti di chi è rimasto in servizio.

Verbania, 17 ottobre 2025 – Incredibile quanto accaduto oggi a Verbania. Mentre Fp CGIL, Fit CISL, UIL Trasporti e Fiadel hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore nel settore dell’igiene ambientale per chiedere il rinnovo del contratto collettivo, salari più giusti, maggiore sicurezza sul lavoro e il pieno riconoscimento della dignità professionale, il Sindaco di Verbania, Albertella, ha scelto di pubblicare un post di ringraziamento “a chi garantisce il servizio nonostante lo sciopero”.

Un messaggio che, pur mascherato da comunicazione istituzionale, trasmette un contenuto politico profondamente divisivo e inaccettabile, perché contrappone i lavoratori tra “buoni” e “cattivi” e riduce un diritto costituzionale a un fastidio da aggirare.

Il ruolo di un’amministrazione comunale – e ancor più di un Sindaco – dovrebbe essere quello di ascoltare e mediare, non di schierarsi contro chi esercita un diritto tutelato dalla Costituzione e regolato dalla legge 146/1990, che garantisce la continuità dei servizi essenziali senza negare la libertà sindacale.

Chi oggi ha lavorato lo ha fatto con senso di responsabilità; ma chi ha scelto di scioperare ha difeso anche i diritti di tutti, inclusi quelli di chi è rimasto in servizio.
Un’amministrazione davvero vicina ai cittadini dovrebbe ricordarlo, invece di alimentare contrapposizioni e svilire il valore del lavoro.

Il diritto di sciopero è democrazia. Il rispetto dei lavoratori è il primo segno di una città giusta.

Riccardo Brezza
Segretario PD VCO

Giacomo Molinari
Segretario Circolo Pd Verbania

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Case popolari: le inefficienze di ATC continuano. Lo denunciano anche i Sindaci di centro destra.

Le recenti affermazioni dei vertici di ATC Piemonte Nord (l’Agenzia Territoriale per la Casa), sul Villaggio Sisma di Villadossola non fanno che confermare quanto il Partito Democratico denuncia da tempo. Se persino il sindaco di Villadossola, Bruno Toscani, è costretto a sollecitare l’ente per le condizioni precarie degli alloggi, significa che il problema non è una lamentela isolata, ma una realtà concreta che coinvolge centinaia di famiglie.

“Non si può liquidare tutto come ‘poco condivisibile’ – dichiara Riccardo Brezza, segretario provinciale del PD – quando a chiedere risposte è lo stesso primo cittadino. Le inefficienze di ATC non sono una nostra invenzione, ma un dato che chiunque viva o entri in una casa popolare nel VCO può constatare. È troppo comodo rifugiarsi in comunicati stampa: servono risposte vere, risorse adeguate e una programmazione chiara degli interventi”.

Fabio Gibertoni, segretario del circolo PD di Villadossola, aggiunge: “I cittadini non hanno bisogno di rassicurazioni generiche, ma di vedere i lavori partire davvero. Le promesse e i numeri snocciolati dall’ente non riparano le piode, non asciugano le infiltrazioni, non sistemano gli impianti, non restituiscono dignità a chi abita questi alloggi. Chiediamo al presidente Marchioni di battere un colpo e dimostrare che non è solo un amministratore nominato in questo o quell’ente pubblico, ma una persona, un dirigente capace di battersi per questo territorio e per i suoi abitanti”.

Il Partito Democratico ribadisce che il tema delle case popolari non è e non deve diventare un terreno di scontro sterile. Qui si parla di diritti fondamentali, di famiglie che aspettano da anni soluzioni concrete e che si vedono spesso trattate con sufficienza. È dovere di ATC garantire manutenzione, trasparenza e tempi certi, non scaricare responsabilità sugli inquilini o sui Comuni.

Per questo chiediamo che l’ente apra finalmente un confronto vero con le amministrazioni locali, con gli inquilini e con le forze politiche, per definire un’agenda chiara di interventi, con cronoprogrammi verificabili e impegni concreti. Non ci accontenteremo più di risposte evasive: le famiglie del VCO meritano rispetto e meritano case sicure, dignitose e vivibili.

Riccardo Brezza – Segretario provinciale PD VCO
Fabio Gibertoni – Segretario circolo PD Villadossola

Foto da sito VCO24.it
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Un anno di nulla: il bilancio dell’amministrazione Albertella

Il 24 giugno 2025 segna il primo anno di mandato dell’amministrazione Albertella. Un anniversario celebrato dal Sindaco con toni autocelebrativi, rivendicando come principali successi il taglio del verde e una maggiore pulizia delle strade. Ma davvero, dopo dodici mesi, questo è tutto?

A Verbania abbiamo assistito a un’amministrazione ripiegata su sé stessa, senza progettualità, che si accontenta dell’ordinaria amministrazione – peraltro delegata agli uffici tecnici – e che scarica su altri responsabilità e mancanze. Il primo anno di governo dovrebbe essere il tempo della visione, dell’ambizione, della spinta verso il futuro. Ci è toccato invece leggere della soddisfazione di un Sindaco (e della sua evanescente giunta) per quella che a tutti gli effetti non è null’altro che ordinaria amministrazione: cura urbana e pulizia, argomenti sicuramente centrali nella vita di una città ma che vengono demandati più al prezioso lavoro di dirigenti e funzionari degli appositi uffici che non al compito di un primo cittadino.

A fronte delle critiche, arrivate da forze politiche e cittadini, la musica è sempre la stessa: non appena gli argomenti si elevano leggermente al di sopra della linea di sopravvivenza, la “colpa” delle mancanze magicamente non ricade mai sull’amministrazione in carica, ma sempre su qualcun altro.

La Giunta precedente, la Regione (dove però, fino a prova contraria, governano proprio i referenti politici del nostro “civico” sindaco), il Ministero (idem come sopra): ultimamente ha rischiato di essere inserito nella lista dei cattivi persino il Parco Valgrande, reo di non aver avallato il piano immobiliare previsto dal Sindaco per l’area naturale del Monterosso e per questo prontamente stigmatizzato dai responsabili locali della Lega, sempre più il riferimento naturale di Albertella e dei suoi soci.

A fronte delle dichiarazioni roboanti e dello scarico continuo di responsabilità, quale è la reale situazione che si trova a vivere la Città? 

Proviamo a vederla insieme, punto per punto:

Traffico, viabilità e urbanistica: un disastro annunciato

Tra i temi più sentiti dai cittadini, il traffico. Lavori mal coordinati sulla SS34, l’inversione del senso di marcia a Suna,  il disastro in Piazza Garibaldi – vittima di una trasformazione a metà che è riuscita allo stesso tempo ad aumentare la pericolosità del transito su quell’area, danneggiare strutture architettoniche pregiate e costose come quelle della pavimentazione senza aumentare, come promesso, i parcheggi nell’area – sono il segno di un disegno urbanistico che nella migliore delle ipotesi potremmo definire casuale. Il risultato è una città paralizzata. Nessun presidio politico nei tavoli con ANAS o Provincia, solo l’ennesimo “non è colpa mia” da parte del Sindaco.

Il tanto promesso “sindaco dei parcheggi” ha poi visto diminuire gli stalli complessivi, con pochi nuovi posti (spesso in zone già servite) e nessun investimento sul trasporto pubblico. Verbania resta ostaggio di un’idea vecchia e autocentrica di mobilità, in totale controtendenza rispetto alle altre città europee.

Cantieri infiniti, verde trascurato

Promesse disattese anche sui cantieri: Piazza Ranzoni è ancora un punto interrogativo, e si annunciano nuovi lavori (come la rotonda della Beata Giovannina) che aggraveranno il traffico. Il decantato “verde curato” si smentisce con una semplice passeggiata nei quartieri e nelle frazioni, tra incuria e sporcizia.

Turismo: rilancio mancato

Il “rilancio” turistico si è concretizzato nel Trenino della Bellezza (già guasto), qualche serata musicale e una programmazione culturale povera. Le idee innovative annunciate – podcast, infopoint – sono ferme al palo, mentre la stagione turistica è già iniziata. Nulla di nuovo, molto in ritardo.

Politiche sociali e giovanili: grandi assenti

L’amministrazione resta immobile sui temi sociali: nessun nuovo servizio, nessuna strategia per attrarre giovani, zero progettualità per la casa. Le politiche giovanili non hanno neppure un assessorato dedicato, e la Consulta dei Giovani forse vedrà finalmente la luce dopo una surreale discussione consiliare sugli emendamenti proposti dalla minoranza. Solo grazie all’impegno dei dipendenti comunali alcuni servizi sono stati garantiti.

Cultura: tra propaganda e smobilitazione

Pochi eventi degni di nota, alcune iniziative di parte mascherate da cultura (come la rassegna “Verbalia” e la presentazione del libro dell’eurodeputata Sardone), mentre festival di successo come “È stato il maggiordomo” rischiano la cancellazione. La creatività culturale cittadina resiste nonostante – non grazie a – questa amministrazione.

Ambiente: non pervenuto
Da un anno le politiche ambientali sono rimaste circoscritte alla cura del verde del lungo lago, in particolar modo di Intra e Pallanza. 

Come se la città fosse un set cinematografico, la facciata è perfetta ma il resto è deserto e degrado; le aree verdi dei quartieri periferici e delle frazioni sono dimenticate, così come le spiagge di Suna, nonostante l’inizio della stagione turistica.

Le aree dei fiumi sono abbandonate, il progetto della nascente comunità energetica è fermo e non sembra esserci una ripresa all’orizzonte, le piste ciclabili sono ammalorate e i passaggi pedonali chiusi con roboanti cartelli, come nel caso della strada pedonale dietro le scuole Ranzoni e la pista ciclabile sul Toce.

Una città che era in cammino, oggi è ferma

Verbania stava crescendo, diventando un polo turistico e di servizi. Oggi è bloccata da una giunta che guarda al passato, incapace di costruire un futuro.

Il tempo dei proclami è finito: servono idee, coraggio e governo vero.

I gruppi e le forze politiche del centrosinistra verbanese

Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Verbania Si Prende Cura, Verbania Civica – Volt, Europa Verde, Una Verbania a Sinistra.

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Simone Martoccia è il nuovo Segretario dei Giovani Democratici del VCO

Venerdì 13 giugno 2025, si è tenuto il Congresso dei Giovani Democratici del Verbano-Cusio-Ossola, per stabilire chi guiderà l’organizzazione giovanile del VCO da qui ai prossimi 3 anni.

Simone Martoccia, 21 anni, Consigliere Comunale di Verbania, Capogruppo del gruppo consiliare Verbania si prende cura, è stato eletto all’unanimità segretario dei Giovani Democratici con la sua mozione “Restare per Resistere”, un manifesto che delinea le priorità per il VCO: dalla rigenerazione degli spazi politici giovanili, alla lotta per un trasporto pubblico gratuito, dalla difesa dei diritti dei pendolari a un femminismo intersezionale che vada oltre l’emergenza.

Le parole del nuovo Segretario: “Restare in provincia è un atto di resistenza. Vogliamo costruire uno spazio dove approfondire, discutere e fare politica, partendo dai bisogni concreti dei giovani. La nostra sfida è riportare la politica vicino alle persone, cercheremo di farlo con impegno e dedizione. Sarà difficile ma pensiamo che anche quando le battaglie sembrano perse in partenza vadano combattute fino in fondo.”

Tra i punti chiave del manifesto segnaliamo:
– Istruzione. Proposta di un piano straordinario contro la dispersione scolastica, con doposcuola, laboratori e patti educativi educativi di comunità.
– Mobilità. Trasporto pubblico gratuito per under-25, potenziamento delle corse, integrazione digitale e abbonamenti integrati per pendolari.
– Diritti. Promozione del Patto dei Comuni per la parità di genere nei consigli comunali e iniziative su temi di genere.
– Formazione politica. Scuola di formazione per giovani amministratori e cittadini consapevoli, con focus su temi locali e globali.

L’elezione di Martoccia rappresenta un passo verso la ricostruzione di una giovanile dinamica e radicata, in sintonia con la segreteria provinciale PD guidata da Riccardo Brezza . “ Resistere – ha concluso il neosegretario – è l’unico modo per trasformare il diritto a restare in un’opportunità di crescita collettiva.”

Partito Democratico
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Caos viabilità e trasporti nel VCO: il territorio abbandonato da Regione e Provincia! Intervenga il Prefetto. 

🟢 Caos viabilità e trasporti nel VCO: il territorio abbandonato da chi guida Regione e Provincia! Quando finiranno i lavori? Intervenga il Prefetto. 

«Il territorio del Verbano Cusio Ossola è in questi giorni gravemente penalizzato da una sovrapposizione di cantieri gestiti da Autostrade per l’Italia e ANAS. Una situazione indegna e vergognosa, che vanifica gli sforzi compiuti dalle istituzioni locali – e in particolare dal nostro gruppo consiliare in Provincia – per promuovere un coordinamento efficace attraverso tavoli di lavoro dedicati.

Di fronte a tale disorganizzazione, chiediamo l’intervento del Prefetto affinché ogni futura attività di manutenzione straordinaria venga concertata e co-programmata con tutti i soggetti coinvolti. Non è più tollerabile un approccio scollegato dalle reali esigenze del territorio.
Inoltre, è probabile che i lavori di ANAS sul ponte del Toce non termineranno entro le date indicate così come tante altre opere, con il rischio che il protrarsi per tutti il mese di giugno diventi insostenibile per residenti, imprese e turisti.
A questa criticità si somma il disastro del trasporto pubblico locale. La rete ferroviaria continua a operare con un servizio ridotto, con l’interruzione della linea che si protrarrà per tutta l’estate. Il servizio di bus sostitutivi, già fragile, è oggetto di continue segnalazioni da parte degli utenti per inefficienze e disservizi gravi. Questo quadro complessivo è il sintomo di una fragilità istituzionale che il nostro territorio non merita, una difficoltà cronica nel far valere le proprie esigenze presso i livelli decisionali superiori.
In cima a questa piramide della fragilità istituzionale troviamo il nostro rappresentante in Giunta regionale, il sottosegretario Alberto Preioni, completamente sparito dal dibattito pubblico e assente da ogni tavolo strategico. In sua assenza, emerge con crescente frequenza la figura del consigliere comunale di Domodossola Tandurella, che sembra ormai aver assunto un ruolo guida per il centrodestra locale, partecipando a conferenze stampa e incontri con esponenti regionali e nazionali. Non ci è chiaro quale sia il suo ruolo istituzionale, ma a questo punto ci domandiamo: dobbiamo continuare a rivolgerci a Preioni per avere risposte sulle inefficienze dei governi regionale e nazionale o dobbiamo chiedere ufficialmente a Tandurella di rispondere di queste responsabilità?
Un dato è certo: quando si tratta di governare il centrodestra scappa.
Emanuele Vitale – Consigliere provinciale e Capogruppo del Partito Democratico della Provincia del Verbano Cusio Ossola
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