Tutti gli articoli di Alberto Nobili

Sguardi, visioni, buone pratiche di organizzazioni giovanili che cambiano il territorio: spunti per la Verbania di domani.

Immaginare la città. Sguardi, visioni, buone pratiche di organizzazioni giovanili che cambiano il territorio: spunti per la Verbania di domani.

– Giovedì 22 giugno ore 21.00
– Sala biblioteca di Villa Olimpia

Una serata di confronto e dibattito per conoscere le esperienze di alcune organizzazioni giovanili piemontesi, che promuovono politiche attive per i giovani riuscendo a cambiare il volto delle città che abitano.
Grazie alle parole che gli ospiti condivideranno con i partecipanti e al dibattito successivo, inizieremo ad immaginare traiettorie future per la Verbania di domani!

Ne parliamo con:
Paolo Dezuanni, presidente associazione “21marzo”, Verbania.
Giulia Toffanin, ufficio di presidenza associazione ACMOS, Torino.
Andrea Gaudino, socio lavoratore della cooperativa ZAC, Ivrea.
– Roberta Mari, psicologa e operatrice dello spazio I.S.A, Verbania.
Pietro Favaretto, presidente associazione SER.MAIS, Novara.
Matilde Zanni, progettista sociale, Verbania.
Modera
Giacomo Molinari, membro della segreteria cittadina PD Verbania

Vi aspettiamo, Circolo PD Verbania


…………………………………………………………
Per ricevere in tempo reale news e info sulla nostra attività, iscrivetevi al canale Telegram del Partito Democratico del VCO https://t.me/partitodemocraticoVCO
www.partitodemocraticovco.it – https://tesseramento.partitodemocratico.it/

 

 

HUB DI 200 MIGRANTI: SOLO ADESSO I SINDACI DELLA VIGEZZO SCOPRONO IL RISCHIO!

Sembra che, alla fine, non si farà l’hub da 200 migranti a Druogno, ma lo spettacolo offerto dai primi cittadini della Vigezzo è stato veramente interessante.

Il progetto di mettere i migranti tutti insieme, tutti concentrati, non poteva che essere un’idea dell’uomo del Papete, Matteo Salvini, con un Piantedosi Ministro degli Interni a coordinare insieme alla Regione, con il Sindaco di Novara a manovrare, tutte istituzioni in mano alla destra.

E in Vigezzo i Sindaci, loro amici, cascano dall’ albero e minacciano l’incatenamento!

Ma l’idea dell’hub è coerente al disegno che questo Governo ha in mente per (non) gestire il fenomeno epocale della migrazione.

Ormai si sa che il controllo del fenomeno migratorio passa necessariamente attraverso l’integrazione e questa può avere risultati solo con un sistema di accoglienza diffusa, a piccoli gruppi.

E proprio la Vigezzo aveva già ottenuto risultati positivi con l’esperienza di Craveggia, ma questo Governo applica una tattica che gli è congeniale: mantenere alta l’emergenza sociale – 200 migranti alla colonia di Druogno sarebbe stato un bell’ innesco di “disagio sociale”! –  creare tensione per dopo poter intervenire con la repressione.

Adesso il “disagio sociale” verrà spostato da qualche altra parte della Regione.

Ora ai cari sindaci vigezzini resta il compito di spiegare alla Valle perché tutti questi loro amici di destra hanno fatto correre questo rischio.

Il Coordinamento dei Circoli Ossolani PD

Domodossola, 31.05.2023.

…………………………………………………………
Per ricevere in tempo reale news e info sulla nostra attività, iscrivetevi al canale Telegram del Partito Democratico del VCO https://t.me/partitodemocraticoVCO

HUB DI 200 MIGRANTI A DRUOGNO:  SOLO ADESSO  I SINDACI DELLA VIGEZZO SCOPRONO IL RISCHIO!

HUB DI 200 MIGRANTI A DRUOGNO:  SOLO ADESSO  I SINDACI DELLA VIGEZZO SCOPRONO IL RISCHIO!

Sembra che, alla fine, non si farà l’ hub da 200 migranti a  Druogno, ma lo spettacolo offerto dai primi cittadini della Vigezzo è stato veramente interessante.
Il progetto di mettere i migranti tutti insieme, tutti concentrati, non poteva che essere un’ idea dell’ uomo del Papete, Matteo Salvini, con un Piantedosi Ministro degli Interni a coordinare, con il Presidente del Consiglio Meloni, insieme alla Regione, con il Sindaco di Novara a manovrare, tutte istituzioni in mano alla destra.

E in Vigezzo i Sindaci, loro amici, cascano dall’ albero e minacciano l’ incatenamento!

Ma l’ idea  dell’ hub è coerente al disegno che questo Governo ha in mente per (non) gestire il fenomeno epocale della migrazione, annunciando dall’opposizione blocchi navali irrealizzabili.

Ormai si sa che il controllo del fenomeno migratorio passa necessariamente attraverso l’ integrazione e questa può avere risultati solo con un sistema di accoglienza diffusa, a piccoli gruppi.

E proprio la Vigezzo aveva già ottenuto risultati positivi con  l’ esperienza di Craveggia, ma questo Governo applica una tattica che gli è congeniale: mantenere alta l’emergenza sociale – 200 migranti alla colonia di Druogno sarebbe stato un bell’ innesco di “disagio sociale” –  creare tensione per dopo poter intervenire con la repressione.

Adesso il “disagio sociale” verrà spostato da qualche altra parte della Regione.

Ora ai cari sindaci vigezzini resta il compito di spiegare alla Valle perché tutti questi loro amici di destra hanno fatto correre questo rischio.

Il Coordinamento dei Circoli Ossolani PD

Solidarietà ad Arcigay per l’aggressione al banchetto di Verbania: un gesto meschino di intolleranza

Apprendiamo con sgomento dell’aggressione subita dalle attiviste e attivisti di “Arcigay – nuovi colori” nella giornata di sabato 20 maggio in p.zza Ranzoni a Verbania.

Questo gesto, di un uomo che prima verbalmente e poi fisicamente ha contestato la presenza degli attivisti aggredendoli e distruggendo il banchetto informativo, è purtroppo l’ennesimo di una narrazione tossica e violenta, alimentata da parole e discorsi di odio con i quali la comunità LGBTQI+ e tutti coloro accusati di vivere una vita “non conforme” si trovano ad avere a che fare tutti i giorni.

Siamo stanchi di assistere ad azioni violente ed omofobe che, come riportano i dati diffusi dall’osservatorio “Omofobia.org”, nel periodo compreso fra marzo 2022 e marzo 2023 hanno coinvolto oltre 165 persone, con un triste primato riguardante la Regione Piemonte, sede della maggior parte di aggressioni di gruppo a livello nazionale. Dati sicuramente arrotondati per difetto, come ricordano gli stessi estensori del report pubblicato in occasione della Giornata Mondiale contro l’omotransfobia, ma che rendono in maniera chiara la portata di un fenomeno preoccupante e in crescita.

Una violenza figlia dell’intolleranza e dell’arroganza con cui certi settori della società (e numerose forze politiche conservatrici) e singole persone si permettono di giudicare le esistenze di molte e molti cittadini.

Come Partito Democratico difendiamo il diritto di ciascuna e ciascuno a vivere con serenità il rapporto con se stessi e con gli altri, battendoci al fianco delle organizzazioni impegnate a lavorare tutti i giorni per la tutela dei diritti di tutte quelle persone che se li vedono contestare giorno per giorno: per questo manifestiamo la più completa solidarietà alle attiviste e attivisti di “Arcigay – nuovi colori” e ci mettiamo a loro disposizione fin da subito per sostenere una battaglia che è anche nostra, nelle forme e nei modi che riterranno più congeniali.

Nel frattempo, continueremo a lavorare per le strade, con la comunità e nelle aule istituzionali, perché fatti del genere non si ripetano, affinché il tempo della discriminazione e della violenza possa diventare rapidamente un triste ricordo del passato.

Marco Magni, Segretario Circolo PD Verbania
Segreteria Circolo PD Verbania

…………………………………………………………
Per ricevere in tempo reale news e info sulla nostra attività, iscrivetevi al canale Telegram del Partito Democratico del VCO https://t.me/partitodemocraticoVCO

Così si affossa la sanità del Vco: dalla rappresentanza dei Sindaci Asl un coro unanime.

Marchionini, Pizzi, Quaretta, Archetti e Morandi, critici su quanto prospettato dalla Regione

Non sono mancati gli scontri a distanza nella riunione in videoconferenza con i vertici della Regione ed i tecnici nella seduta della rappresentanza dei sindaci Asl che si è riunita a Palazzo Beltrami.

Botta e risposta acceso prima tra il sindaco di Quarna Sopra Augusto Quaretta e il presidente Cirio e poi tra lo stesso governatore e la sindaca di Verbania Silvia Marchionini. Sostanzialmente è stato annunciato quanto si sapeva: sarà il consiglio regionale che dovrà esprimersi sulla delibera di giunta che prevede la rigenerazione degli ospedali di Verbania e Domodossola, con 200 milioni di euro complessivi e 150 posti letto per ciascun nosocomio.

“Un passaggio francamente che si potrebbe anche evitare, dall’esito scontato” hanno ironizzato sia Marchionini che Pizzi, sottolineando che sia impossibile come il consiglio regionale voti contro la soluzione esposta dalla maggioranza.

“Sono risorse certe quelle che mettiamo in campo, non promesse e demagogia: 190 milioni dallo Stato a fondo perduto e la restante parte in carico alla Regione. Bisogna capire e rendersi conto che il Covid ha cambiato il mondo e di riflesso anche la sanità, specialmente nei territori più periferici. Il Dea? Chiederemo una deroga, anche perchè possiamo utilizzare i 15 milioni risparmiati” ha spiegato Cirio.
“E’ una soluzione quella che viene prospettata – così la direttrice dell’Asl Chiara Serpieri – che avrebbe dei tempi più lunghi rispetto ad una realizzazione ex novo ma che ha delle ragioni d’essere. Nello specifico ci sarebbero due edifici più grandi rispetto a quelli attuali, ma senza ulteriore consumo di suolo. Si andrebbe a demolire e ricostruire gli esistenti, senza pregiudicare però i servizi”.

Un coro di critiche però si è levato subito dopo la presentazione da parte dei tecnici. “Io rispetto il lavoro che è stato fatto- così il sindaco di Gravellona Gianni Morandi- ma questa non è la soluzione giusta per il Vco. Si sceglie di non decidere, si sceglie di affossare la sanità nel nostro territorio”.

Duro il commento di Silvia Marchionini. “Tante belle parole, ma concretezza e risposte certe sono assenti. Non si sa nulla, al di là di promesse che offendono la nostra intelligenza, dei Dea, non si quali reparti andrebbero dove e come, non di dicono nulla della organizzazione ospedaliera. Siamo nel classico binario morto, proprio a un anno dalle elezioni regionali- ha tuonato la sindaca di Verbania. Ironico il sindaco di Quarna Sopra Quaretta.

“Ci dicono che ci vorranno dieci anni per queste rigenerazioni, ma nel frattempo ne sono passati più di venti. Non si ascolta chi sta in trincea tutti i giorni, medici, infermieri, operatori, che da sempre urlano la necessità di una struttura nuova”

Duro anche il commento del primo cittadino domese: “Ho ascoltato senza pregiudizi. Sono arrivato che il San Biagio doveva chiudere e ora ci spendono 100 milioni di euro. Ma chiedo: i 200 milioni di euro potrebbero essere usati per un ospedale nuovo? Si. Con circa 150 milioni di euro potremmo farlo, con 300 posti. La spesa governativa per la sanità sarà in discesa. Risparmieremmo 50 milioni. Ma al di là delle deroghe DEA quello che noi non abbiamo sentito è cosa ci va in questi ospedali. Per un DEA la normativa prevede una serie di requisiti. Significa avere due doppioni, due ospedali veri e non due mezzi ospedali come quelli prospettati. Personale compreso. Dove lo troviamo? E poi c’è il problema della tempistica. Con le difficoltà logistiche di lavorare in quelle aree. Non ci credo che si possa fare in 6 anni”.

Articolo da VCO NEWS  https://www.vconews.it

Cooperazione militare tra Italia e Svizzera; da Roma novità anche per il territorio dell’alto Piemonte. Senatore Borghi: un’opportunità per i territori di confine.

Cooperazione militare tra Italia e Svizzera; da Roma novità anche per il territorio dell’alto Piemonte. Senatore Borghi: un’opportunità per i territori di confine.

La Svizzera vuole intensificare la cooperazione in materia di politica di sicurezza con la NATO, e ciò comporta un ruolo importante per l’Italia. Se n’è’ discusso oggi pomeriggio a Roma in commissione Esteri e Difesa del Senato, nel corso dell’audizione del capo di stato maggiore della difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
La consigliera federale Viola Amherd ha incontrato ieri a questo scopo a Bruxelles il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, e oggi in Parlamento l’attenzione sul tema è stata sollecitata dal senatore ossolano del Partito Democratico, Enrico Borghi, intervenuto nel dibattito.
Concretamente, la Svizzera desidera partecipare maggiormente alle esercitazioni della NATO, sviluppare l’interoperabilità tra l’esercito svizzero e l’Alleanza, rafforzare la sua partecipazione ai centri di competenza certificati, nonché collaborare più strettamente nei settori ciber, resilienza e innovazione.
La Confederazione dovrebbe poter partecipare a tutte le esercitazioni NATO, sia pure confermandosi nazione neutrale. Un passaggio storico, che avrà anche ricadute in Italia. Anzitutto è prevista una collaborazione per la difesa dello spazio aereo svizzero tra l’Aeronautica italiana e l’omologa elvetica.
In questa cornice si inserisce la decisone della Svizzera di acquistare nuovi velivoli F35. Almeno 24 velivoli saranno prodotti e assemblati presso lo stabilimento di Final assembly and check-out (Faco) di Cameri. Qualora non fosse possibile per gli svizzeri assemblare nazionalmente gli F-35, anche ulteriori quattro aerei previsti per saranno prodotti a Cameri.
Le prospettive di una maggiore cooperazione militare tra Italia e Svizzera aprono la strada anche a ricadute sui territori di confine: rispondendo dalla domanda del senatore Borghi, infatti, il capo di stato maggiore non ha escluso la possibilità di esercitazioni congiunte e cooperazione nelle zone montane di contatto tra i due paesi.
“Il rafforzamento della cooperazione militare tra Italia e Svizzera – osserva il senatore Enrico Borghi – si inserisce nel quadro della modifica degli assetti europei all’indomani dell’invasione russa in Ucraina, e oggettivamente apre ad una serie di opportunità per i territori di confine, oltre che confermare una amicizia storica tra Roma e Berna che va sicuramente a vantaggio della nostra sicurezza”,

…………………………………………………………
Per ricevere in tempo reale news e info sulla nostra attività, iscrivetevi al canale Telegram del Partito Democratico del VCO https://t.me/partitodemocraticoVCO
www.partitodemocraticovco.ithttps://tesseramento.partitodemocratico.it/