Niente nucleare. Torniamo ad investire sulle rinnovabili

Accogliamo con soddisfazione la notizia che il governo ha deciso di soprassedere sul programma nucleare ed ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus, all’esame dell’aula del Senato, l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese.
Ci sono voluti quasi due anni, la decisione del governo Berlusconi di investire sul nucleare risale al 2008, per capire che la spesa economica che il paese doveva affrontare non avrebbe coperto le necessità energetiche.
Tremonti ha rilanciato l’idea di calcolare i costi futuri che deriveranno dallo smantellamento delle vecchie centrali nucleari e la loro messa in sicurezza, per avere un’idea più chiara dell’impatto sulle casse dello Stato.
Non capiamo perché quando è stato il Partito Democratico, ed altri partiti nonché la collettività ha fare queste richieste abbiamo ricevuto tutti un “due di picche”.
Eravamo pronti ad un referendum popolare perché non abbiamo mai creduto nella salubrità e nella convenienza di questa tecnologia per produrre energia.
Ci stupisce inoltre il rilancio in commissione europea del nostro ministro Tremonti che chiede all’Europa un piano di investimento sulle energie rinnovabili.
Perché non lo rilancia anche in Italia? Perché circa un mese fa sono stati pesantemente tagliati gli incentivi sulle energie rinnovabili? Perché si taglia sulla ricerca scientifica? Non si può fare una cosa e dirne un’altra, ci rimettiamo tutti in competitività e affidabilità. Anche le nostre imprese, come posso investire e tornare a crescere?
Non ci sorprendono le dichiarazioni di Confindustria che confermano con competenza tecnica le nostre preoccupazioni.
Ricordiamo ai cittadini l’impegno per il referendum sull’acqua pubblica e sul legittimo impedimento a meno di un altro dietrofront del governo … che magari coinvolga anche la giustizia!
segretario provinciale PD Antonella Trapani
PD – Ufficio stampa

5 per mille. No alla lotta tra “poveri”: Zacchera rinunci alla sua iniziativa.


L’iniziativa del sindaco Marco Zacchera di pubblicizzare a tutto campo, attraverso lettere e manifesti ai cittadini Verbania, la richiesta di versamento del 5 per mille dell’irpef allo stesso Comune testimonia un solo dato certo: i comuni del VCO sono alla “frutta”.
Altro che federalismo, altro che maggiori risorse – affermano il segretario provinciale del PD Antonella Trapani e il coordinatore cittadino Corrado De Ambrogiqui i Sindaci si devono inventare nuove forme di finanziamento per far quadrare bilanci e/o coprire spese per il sociale.”
Non è un attacco al Sindaco, lo vogliamo sottolineare, ma è una semplice considerazione e constatazione sul fatto che le nostre amministrazioni siano, di fatto, in “mutande”.
Chiediamo, ufficialmente – continuano Trapani e De Ambrogi – al sindaco Zacchera di rinunciare a questa iniziativa perche semplicemente rischia di privare le associazioni di volontariato locali di una fonte di sostentamento importante, dopo che i tagli di governo, regione e provincia hanno già ridotto all’osso i fondi per il sociale e la cultura.
Il governo ha già cercato di ridurre l’erogazione del 5×1000 alle associazioni: evitiamo che lo facciano almeno le amministrazioni comunali.
Chiediamo al sindaco Zacchera di rinunciare a questa iniziativa per non colpire ulteriormente le associazioni.
Non facciamo una guerra tra “poveri”.
Provi a richiedere qualche finanziamento al Governo, visto che ha sempre detto che avere un parlamentare sindaco è utile a Verbania.

PD – Ufficio stampa

Federalismo, i veri conti

Il Pd del Vco contesta i manifesti leghisti. “Il nostro territorio rischia di ottenere meno trasferimenti con il federalismo municipale”
Di fronte ai manifesti comparsi in città e firmati Lega Nord, con i quali si annunciano 3 milioni di euro in più alla città grazie al federalismo fiscale, il Partito Democratico del Vco ha scelto di rispondere, in una conferenza stampa, con una tabella fitta di numeri.
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“Vuole essere un’operazione verità”, ha dichiarato la segretaria provinciale del Pd Antonella Trapani. “In questo momento è più facile vendere le bugie che regalare la verità”, ha chiosato Moreno Minacci citando il senatore Marco Stradiotto, tra i padri della tabella elaborata dal Pd sugli effetti della riforma federale dei trasferimenti ai Comuni.

“In sostanza la riforma è tutt’altro che federale”, ha dichiarato il vicepresidente dell’Anci Enrico Borghi (“Napoleone ne sarebbe contento”, ha ironizzato il capogruppo provinciale Giuseppe Grieco). Il motivo? “Si prendono i soldi trasferiti lo scorso anno, e quindi già tagliati e si decide di trasferirli in diverso modo, ma sulla compartecipazione Iva che dovrebber essere di 52 euro procapite i Comuni non potranno agire. Per quanto riguarda l’Imu sui redditi da fabbricati nella tabella abbiamo tenuto conto del 6,5% ma molti comuni senza seconde case anche se l’aumentassero al 10,5 non riuscirebbero a compensare i mancati trasferimenti”.

Ma cosa succederà dal 2014 (quando l’Imu andrà a regime), secondo i calcoli del Pd solo 8 dei 77 Comuni del Vco ci guadagneranno rispetto ai trasferimenti 2011: Verbania (circa 770mila euro in più), Stresa, Santa Maria Maggiore, Premeno, Gignese, Macugnaga,  Baveno e Belgirate. I centri cioè con più seconde case. Altri difenderebbero l’esistente (vedi Cannobio e Domodossola), altri dovrebbero chiudere (Cursolo Orasso per esempio passerebbe da 92mila e 10mila euro di trasferimenti). Qui dovrebbe entrare in campo il fondo di perequazione, che dovrebbe tagliare la forbice (togliere ai ricchi per dare ai poveri), ma il Pd lamenta che non si conosce come sarà assegnato questo fondo. “Se fosse su base regionale – ha detto Giuseppe Grieco -, facendo parte di una Regione grande e più ricca di altre del Mezzogiorno, riceveremmo bene. Alla fine questo federalismo farà bene al Sud e creerà diseguaglianze all’interno degli stessi territori”.
Il conteggio del Pd non tiene conto della cedolare secca degli affitti (cedolare del 20%, di cui i Comuni percepiranno il 21 e rotti per cento, una quota fissa, ad avvantaggiarsi i Comuni con più case locate in regola, quindi in sostanza si dovrebbe ripetere quanto avverrà dal 2014 con l’Imu).
Secco il commento del capogruppo Pd in Regione: “La Lega nel suo manifesto non solo che difficilmente si potrà arrivare ad avere 3 milioni di euro in più, ma che se anche si potesse sarebbero di nuove tasse”.
Tratto da www.verbanianews.it

Sit-Cupro: fiaccolata per il rilancio del lavoro

I dipendenti ex Sitcupro chiedono chiarezza!! non incertezza.
Fiaccolata per il rilancio del lavoro.
Partenza dai cancelli della SitCupro di Pieve Vergonte alle ore mercoledì 20 aprile alle ore 20,30 e fiaccolata per le vie di Piedimulera.
Per dare un forte segnale dobbiamo essere numerosi. Siete tutti invitati a partecipare.
Difendiamo il lavoro per il nostro presente e il nostro futuro. Onoriamolo per chi lo ha difeso per noi in passato.
Grazie a tutti. I dipendenti Ex Sitcupro
Questo l’appello dei lavorati.
Il segretario provinciale del PD del VCO, Antonella Trapani, a nome della segreteria provinciale  invita tutti i cittadini ed i militanti e gli iscritti del PD a paretcipare a questa importante inziaitiva.

Nobili difenda sopprattutto gli operai, non le banche.

Non si può ritenere Veneto Banca la sola responsabile della dichiarazione di fallimento di SitCupro”, parole e affermazioni di Massimo Nobili in un lungo comunicato.
Ci appare assai singolare e, onestamente, fuori luogo che il presidente della Provincia diventi l’addetto stampa di una Banca. Pensiamo che Banca Popolare di Intra /Veneto Banca abbia gli strumenti per difendersi da sola dalle accuse emerse in questi giorni sulla stampa locale in merito alla vicenda del fallimento di Sit Cupro.
E ci piacerebbe capire perché Nobili è così solerte e premuroso nel difendere una Banca con dichiarazioni e comunicati pubblici.
Ci vien da fare una battuta.
Dopo il suo ingresso nel cda del Centro Ortopedico di Quadrante del Cusio non vorrà per caso entrare anche nel cda della stessa banca (visto che ha chiesto una rappresentanza per il territorio)?
Ci sarebbe piaciuto di più vedere Nobili difendere gli operai con la stessa foga ed intensità di questo comunicato pro-banca, vederlo più attivo nell’ultimo anno nelle moltissime vicende che stanno colpendo le fabbriche del nostro territorio.
Ci sarebbe piaciuto, ad esempio, vederlo stamattina all’assemblea dei lavoratori o alla manifestazione seguente alla quale la Provincia era assente.
Ovviamente ci aspettiamo anche dalla Banca atti concreti e segnali pubblici per aiutare a risolvere questa intricata e difficile vicenda.