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DISSESTO PROVINCIA DEL VCO: COME MAI SOLO ORA NOBILI HA CHIESTO CONTO ALLA REGIONE DEI FONDI DEI CANONI IDRICI ?

trapani antonellaDomenica prossima i consiglieri comunali voteranno per eleggere il nuovo Presidente della provincia del Vco e il relativo consiglio.
Si chiuderà così l’esperienza di Massimo Nobili al quale non abbiamo mai risparmiato critiche in questi anni e che anche le ultime mosse e dichiarazioni ci lasciano molto perplessi.

Il Presidente uscente ha affermato in questi giorni che lui sta ripetendo da tre anni qual è la situazione delle finanze provinciali, ma pochi lo hanno capito.

Quest’affermazione ci sembra letteralmente una presa in giro perché, in realtà, le cose sono un po’ differenti.
Ancora qualche settimana fa, durante la presentazione della lista provinciale, abbiamo chiesto di chiare quali fossero i veri conti della Provincia e ancora una volta, il 23 settembre, Il Presidente uscente dichiarava: “Ho sempre detto e ribadito, a chiarissime lettere, che la Provincia è in sofferenza, come tutti gli enti pubblici”. (fonte Azzurra Tv)
E’ utile, però fare qualche passo indietro perché già il 3 aprile 2013, nel corso di una conferenza stampa (vedere il link) alla presenza dell’allora capogruppo del Pd in Regione, Aldo Reschigna, dell’On. Enrico Borghi e del consigliere provinciale Giuseppe Greco, denunciavamo come il  bilancio della provincia fosse ormai fuori controllo e che nel quadro generale di crisi dei rapporti tra Regione e Province proprio il Vco vivesse la situazione più drammatica e pesante per le numerose deleghe assegnate che non si potevano più gestire per mancanza di fondi e per promesse non mantenute a livello politico a cominciare dagli oltre 4 milioni di canoni idrici inseriti a bilancio e che la Regione a guida Cota non avrebbe pagato.

Il 16 novembre del 2013, Aldo Reschigna ricordava come la situazione fosse molto più grave di quanto la Provincia volesse dipingere, ricordando, ancora una volta, che non c’era nessun atto di giunta o del Consiglio regionale che destinasse  8 milioni di euro al Vco.

Lo scorso 19 novembre, l’On. Borghi in comunicato stampa  sottolineava puntualmente  la gravità della situazione.
Infine, il 29 novembre sempre in un comunicato stampa, denunciavo il disastro politico e amministrativo dell’amministrazione Nobili sottolineando ancora una volta come non ci fossero traccia degli otto milioni dei canoni idrici, ragione per la quale il gruppo del Pd in Provincia non avrebbe votato il bilancio e il relativo piano di rientro perché, secondo noi, non rispecchiava la reale situazione.

Quindi, non è vero che la situazione dell’ente provincia non sia stata capita, anzi, probabilmente è stato il Presidente uscente a non dare il giusto peso alla situazione e alle nostre dichiarazioni.

Ora, tuttavia, saremo interessati a sapere i veri motivi per i quali il Presidente uscente non ha provveduto a fare le dovute verifiche per conoscere, quanto meno, se le denunce fatte da parte nostra fossero pretestuose, false e volte solo ad attaccarlo.
Vorremo sapere come mai ha atteso solo gli ultimi giorni di settembre di quest’anno per chiedere formalmente alla Regione Piemonte il pagamento dei 4 milioni di euro per il 2012 e per il 2013. Come mai tanta leggerezza? Saremo anche curiosi di sapere se quei quattro milioni promessi dall’Assessore Quaglia siano stati inseriti anche nel bilancio 2014.

Infine, crediamo che prima di dare mandato ai legali della provincia di ricorrere contro la Regione  sarebbe utile chiedere spiegazioni all’allora Assessore Quaglia delle ragioni di quella lettera e dei motivi per i quali negli ultimi tre anni non ci sia traccia di quei fondi nel bilancio regionale.

Antonella Trapani
Segretario Provinciale

Ufficio Stampa

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

Futuro delle province: dibattito con Borghi, Marchionini, Nobili e Reschigna

vco A questo link (cliccare qui) potete vedere la puntata della trasmissione di Azzurra TV il Sasso nello stagno – puntata 31.
In discussione il tema di come sarà il nuovo ente di area vasta che nascerà sulle ceneri della Provincia.
Ospiti di Maurizio de Paoli, il parlamentare PD Enrico Borghi, il vice presidente della Regione Aldo Reschigna, il presidente della Provincia Massimo Nobili e il sindaco di Verbania Silvia Marchionini.

Provincia del VCO: il disastro politico e amministrativo della maggioranza di centrodestra e del presidente Massimo Nobili

Massimo Nobili
Massimo Nobili

L’assemblea provinciale del partito Democratico del VCO, convocata d’urgenza nella serata di ieri, ha preso atto e ha condiviso lo sforzo del gruppo consigliare del PD che nei giorni scorsi, con senso di responsabilità, ha chiesto il rinvio del voto sul bilancio provinciale evidenziando, con la richiesta e l’ottenimento dell’azzeramento della giunta provinciale, la fine di un percorso amministrativo altamente negativo del centro destra. Ringraziamo per questo i Consiglieri del Pd per l’esempio di grande rispetto verso le istituzioni dimostrato in un momento così difficile e per il lavoro svolto per il VCO in questi anni.
Prendiamo atto, come democratici del VCO, che il bilancio di previsione 2013 è palesemente irrispettoso delle norme di legge, come emerge dalla valutazione dei revisori dei conti, e ciò comporterebbe enormi responsabilità a carico del Presidente Nobili, dei membri della Giunta e dei Consiglieri che approvassero in queste condizioni il documento finanziario più importante dell’ente.
Documento di bilancio che a fronte di una passività di quasi due milioni di euro, a nostro avviso cela in realtà un buco molto superiore, vicino ai sette milioni, derivanti da crediti non esigibili dalla regione (ricordiamo ora con “ironia” le famose magliette 4-0 per Cota!). Buco che ricadrà pesantemente e drammaticamente sul nuovo ente che dovrebbe nascere nelle settimane prossime dalla riforma del ministro Delrio. Una freccia avvelenata che colpirà duramente questo territorio e chi lo dovrà amministrare.
Il Partito democratico del VCO stigmatizza l’operato del presidente Nobili e della sua maggioranza di centro destra, dilaniata da tempo da divisioni e richiama, di fronte all’opinione pubblica, le enormi responsabilità politiche di chi ha condotto l’ente sull’orlo del dissesto finanziario a causa d’imperizia, sottovalutazione e mancate scelte. Gli stessi errori che hanno messo in ginocchio anche società partecipate pubbliche come CESA e SPL guidate in passato sempre dal presidente Nobili.
L’assemblea PD del VCO, inoltre, denuncia l’oltraggioso comportamento del presidente della provincia in queste ore che, pur di salvare la sua seggiola, ha confuso il senso di responsabilità del PD, volto a dare dignità agli ultimi atti della provincia, con la possibilità di rimanere ancora in sella a capo di una coalizione di larghe intese, telefonando ad esponenti del Pd per chiedere loro di entrare in giunta e ricevendo, ovviamente, secchi rifiuti.
A fronte di tutto ciò, l’assemblea provinciale del PD, all’unanimità, ha preso atto che non sussistono le condizioni politiche e amministrative per mantenere in vita quest’amministrazione la cui maggioranza è implosa e il cui operato, autoreferenziale e isolato dal territorio, rischia solo di essere dannoso per la nostra comunità.
Il Partito Democratico del VCO in questi mesi di transizione che porteranno probabilmente alla nascita di un ente di secondo grado (a prescindere se in queste ore la situazione porterà al Commissariamento dell’ente), garantirà alla comunità locale e ai Comuni del VCO, il proprio lavoro d’interlocuzione e supervisione costante allo scopo di trovare soluzioni, condivise con tutti gli amministratori del territorio, per un nuovo assetto istituzionale per il VCO.
Dopo il commissariamento del comune di Verbania, con la crisi in Provincia del VCO e quella della Regione Piemonte la destra ha provato la sua incapacità a dimostrarsi forza di governo credibile e capace.

Antonella Trapani

Segretario Provinciale PD VCO

Massimo Nobili: con CESA srl, meno due. Subito un tavolo per verificare la situazione di tutte le partecipate pubbliche.

La messa in liquidazione di Cesa srl (società al 95% pubblica, controllata da Saia) con il pericolo che ventisei dipendenti perdano il lavoro è l’ennesimo segnale inequivocabile delle enormi difficoltà in cui versano le società e le aziende controllate da soggetti pubblici nel nostro territorio.
Cesa srl è la seconda società messa in liquidazione guidata per più anni dal presidente della Provincia Massimo Nobili. Infatti, oltre a questa (Nobili era presidente di Cesa sino a poco tempo fa) quella da Lui amministrata nella sua città (la SPL a Omegna) è colata a picco nel Lago già qualche tempo fa (e con la società i dipendenti).
Con largo anticipo avevamo segnalato la difficoltà in cui versava l’azienda ma a nulla sono valse le nostre parole e le nostre richieste. Ovviamente ci domandiamo: in un altro paese “civile” un presidente della provincia che contribuisce alla messa in liquidazione di due società pubbliche che fine fa? Rimane Presidente o prende atto del suo clamoroso fallimento?
Questo ennesimo grido di allarme- afferma Antonella Trapani segretario provinciale PD VCO – deve portare immediatamente alla costituzione di un tavolo provinciale in cui tutti i soggetti proprietari di società pubbliche nel VCO, assieme ai partner privati e alle parti sindacali, discutano velocemente e alla luce del sole della situazione economica delle diverse società, della verifica della loro “mission”, della necessità della loro esistenza e degli interventi necessari per una loro razionalizzazione. Troppo tempo si è perso. Ed il rischio che altre società seguano questo destino è reale.”

Ufficio Stampa

Bendotti-Nobili: la commedia degli equivoci

La messinscena del Presidente Nobili e del suo Assessore Bendotti ha tutte le caratteristiche di una commedia degli equivoci, nella quale l’elemento comico si fonde a quello tragico e propriamente drammatico che purtroppo, in questo caso, è la tromba d’aria che ha colpito duramente la città di Verbania.
Da quella notte nascono gli equivoci e gli errori che portano a prese di posizione dure dell’assessore Bendotti che accusa il Presidente della provincia di non averlo nemmeno avvisato e di aver appreso la notizia solo da alcuni conoscenti.. La replica non si fa attendere, il Presidente a capo del regime toglie le deleghe alla protezione civile addirittura utilizzando la polizia provinciale (sic!) che le consegna direttamente a casa del povero assessore.
La confusione a questo punto si impadronisce della scena, le accuse e le contraccuse non lasciano nulla al caso, costringendo altri protagonisti ad intervenire a difesa dell’uno o dell’altro.
Passano i giorni nei quali le azioni importanti non si svolgono più in scena, ma dietro le quinte fino all’incontro di ieri sera tra le due fazioni che porta alla retromarcia del Presidente Nobili il quale dichiara che hanno appurato che qualcosa a livello di comunicazione interna al servizio provinciale alla protezione civile quella notte non ha funzionato, ecco l’equivoco, e che forse sono stati fuorviati anche da bollettini che non prevedevano un fenomeno meteorologico di tale intensità.
Con questa ultima dichiarazione cala il sipario su questa commedia e forse anche su questa provincia che, dopotutto, meritava una fine più gloriosa.

P.S.
Si vocifera che il sindaco di Roma Alemmano, appresa la motivazione del presidente Nobili relativa ai bollettini meteorologici, voglia accusare Nobili per plagio in quanto avrebbe copiato le sue dichiarazioni rilasciate dopo la grande nevicata che bloccò Roma lo scorso febbraio.

Paolo Ravaioli
Capogruppo Pd

Il Verbano in ginocchio per il maltempo, in Provincia litigano e l’assessore alla protezione civile è “licenziato”.

In queste ore nella giunta provinciale è in atto un litigio politico furibondo che, se non fosse capitato in un momento drammatico come questo, si potrebbe definire comico.
Il Presidente Massimo Nobili e l’assessore alla protezione civile Bendotti litigano in queste ore sui mass-media perché l’esponente della Lega ha dichiarato “di non essere stato informato di quanto sabato stava accadendo a Verbania”.
Litigio che è finito con il ritiro delle deleghe alla protezione civile a Bendotti da parte dello stesso presidente Nobili che lo accusa di come “in questo frangente ha confermato come non sia la persona idonea a rivestire il ruolo di referente politico della protezione civile provinciale”.
Situazione “comica” perché da l’idea di una giunta provinciale allo sbaraglio, perché si scontra sui giornali al posto di spiegarsi a testimonianza della rissosità e dell’assoluta mancanza di coesione tra Lega Nord e PDL, perché Nobili scrive di una “conferma” della non idoneità di Bendotti a fare l’assessore (evidentemente per Nobili, Bendotti ne ha combinate altre in passato).
Insomma un teatrino del centro-destra poco dignitoso.
Drammatico e vergognoso però è che questo avvenga nelle ore in cui, più che mai, ci sarebbe voluto un assessore provinciale alla protezione civile nel pieno delle sue funzioni, capace di coordinare con Prefettura, sindaci e forze dell’ordine il lavoro sul campo.
Invece litigano e nel momento in cui servirebbe di più l’assessore alla protezione civile viene “licenziato” in tronco.
Dovremmo discutere di come trovare le risorse necessarie, evitando di alzare le accise sulla benzina, ascoltando magari l’invito del consigliere del Pd verbanese Claudio Zanotti a rivedere il progetto del Pisu, ed invece chi governa questo territorio si divide.

Segreteria Pd VCO
Ufficio Stampa