Concerto evento per gli Operai della Bialetti

image Portiamo a conoscenza della serata-evento che si terrà venerdì 11 giugno in sostegno degli operai della Bialetti e delle loro famiglie. Una semplice azione che può dare un poco di aiuto a tante persone in difficoltà.
Dalle 18.00 fino a mezzanotte nell’area del Forum ad Omegna (zona coperta anche in caso di pioggia) sarà organizzato un concerto live con numerose band insieme a performance di artisti della zona (reading, interventi teatrali, writers, giocolieri, video-maker…).
18.00: Apertura Evento: parlano gli amministratori e gli operai
18.30: Ycarus Network: Sound System
19.00: Teatrindipendenti: Radici comuni (lettura scenica con immagini e
musica)
19.30: Strand 77: band punk 20.00: Bombokiri: Band Hip Hop
20.30: Floriano Negri & Martino Palmisano & Lucchini Renato: Arlecchino
Servitore di due padroni
21.00: Folkamiseria: Band Folk / Angelo & Gabriele: letture di Fahrenheit 451
e brani di Carlo Levi
21.30: Siamo i ribelli: Band Folk
22.00: Cemento Inutile: Medley di piéce teatrali
22.30: Aerobic Dance Center: passi di danza sulle piéce di Cemento Inutile
22.45: Fabrizio Bianchi: due monologhi di Paolo Rossi “Ode a Evaristo
Beccalossi” e “La rivoluzione sessuale”
23.00: Dead Like Me: Band Rock
23.30: Old Morgen: Band Rock
24.00: Happy Hours: Band Punk
in contorno: Video Installazioni di Andrea Castello; Arte e Performance con Tantaroba Studio, giocolieri di Borgomanero e Baveno…

Nucleare: Cota non decide

image La scelta del Presidente Cota di dire e non dire, di far capire di essere favorevole al ritiro del ricorso, ma di sostenere anche che non ha ancora deciso, non è un buon segnale. E contraddice l’immagine di decisionista, di presidente concreto, che tende a dare di sé.
Nella discussione di oggi non proponevamo un confronto sul nucleare (che per noi rimane troppo costoso, antiquato, insicuro), ma sul mantenimento del ricorso avanzato dalla precedente Giunta presso la Consulta, contro il decreto legge che attribuisce allo Stato la decisione finale sulla scelta dei siti delle nuove centrali nucleari. Essendo la gestione del territorio una competenza concorrente, ci sembrava scontato che il presidente Cota difendesse questa prerogativa della Regione e non si facesse tagliare fuori dal Governo centrale su una decisione così importante. Invece no. Cota lo ha fatto capire, Carossa lo ha esplicitato, il ricorso sarà ritirato.
Per Cota e la Lega nord il Governo deve avere mano libera. Una forza federalista, non c’è che dire.
Non hanno sostanza le obiezioni del presidente, la dove sostiene che la Regione ha voce in capitolo. Il decreto parla chiaro: alla fine decide il Governo, al massimo insieme con la conferenza Stato-Regioni. Vuol dire che toccherà alla Regione Lazio e alle altre Regioni senza impianti decidere per la nuova centrale nel vercellese.
Anche le conclusioni del presidente, due parole di disponibilità a considerare le cose ascoltate, sono deludenti. Così come colpisce il silenzio assoluto della Pdl.
Per la Lega nord invece è tutto chiaro: il nuovo slogan, al posto di Roma ladrona, é Roma padrona.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico