Venerdì2 luglio: sciopero e manifestazione ad Omegna della CGIL

image Riceviamo e pubblichiamo l’appello della CGIL sulla manovra finanziaria decisa dal Governo e sugli effetti che ricadranno sui servizi e sui lavoratori.
SCIOPERO GENERALE DI VENERDI’ 2 LUGLIO 2010 e manifestazione organizzata a livello provinciale ad OMEGNA, con concentramento alle ore 9.30 davanti ai cancelli della fabbrica BIALETTI e con un corteo e comizio conclusivo nella piazza XXIV Aprile sotto il Municipio di Omegna.
È possibile, per chi avesse delle difficoltà per recarsi ad Omegna, farlo in pullman con parrtenze da:
DOMODOSSOLA – stazione FF.SS. alle ore 8.15, con fermata a VILLADOSSOLA (Bar Buonumore ore 8.20)
VERBANIA INTRA – Piazzale FLAIM ore 8.30, con fermata a PALLANZA (P.ZZA Gramsci ore 8.35)
Il rientro è previsto al termine della manifestazione attorno alle ore 12.00. Per poter prenotarsi, ed è possibile già farlo presso la Funzione Pubblica CGIL VCO, inviando una mail a: fpcgilvb@libero.it indicando nominativo, Ente di appartenenza ed il posto scelto per la partenza (Domodossola o Verbania), oppure telefonando direttamente al mio numero di cellulare (335 / 7503342) od a quello di Maurizio Pagliari (335 / 7443832).

NO AI TAGLI SUL LAVORO PUBBLICO
E SUI SERVIZI AI CITTADINI!
La manovra economica del Governo è iniqua ed inefficace.
– Vengono colpiti solo i lavoratori pubblici, con il congelamento delle retribuzioni, il taglio del salario accessorio e il sequestro della liquidazione e i lavoratori tutti con l’attacco al diritto alla pensione.
– Invece di combattere la precarietà nel P.I. si tagliano le risorse per i contratti a tempo determinato.
– Si accelerano i tempi per l’attuazione discriminatoria che impone alle sole donne del P.I. la pensione di vecchiaia a 65 anni. Per tutti vengono ritardati i tempi per andare in pensione.
– Vengono tagliati drasticamente i finanziamenti a Regioni ed Enti Locali, peggiorando così qualità e quantità dei servizi.
– Si continua nella politica dei condoni che hanno devastato il territorio e prodotto immoralità diffusa.
Ancora una volta si sceglie di non colpire privilegi e ricchezze, di non fare vere politiche di lotta all’evasione fiscale, di non tassare rendite finanziarie e grandi patrimoni e di fare demagogia con fantomatici tagli ai grandi manager o alla politica.
La sostanza è che chi guadagna un milione di euro non paga nulla di questa manovra e chi invece, da impiegato pubblico, ne guadagna 1.200, ne sosterrà il peso e i sacrifici.
Basta solo questa constatazione per definire l’ingiustizia della politica del governo e gli interessi che si vogliono tutelare e garantire.