LA LEGA DI GOVERNO A GRAVELLONA HA PERSO VOTI

image Pubblichiamo il comunicato del coordinatore del circolo PD di Gravellona Toce, Roberto Birocco.
Per dovere di cronaca e soprattutto per una forma di rispetto e ringraziamento verso gli elettori gravellonesi del Partito Democratico mi permetto di inviare le seguenti considerazioni, a seguito delle affermazioni della Lega Nord a Gravellona Toce.
Anche se comprendo la soddisfazione della Lega a livello nazionale non capisco a cosa sia dovuta l’euforia degli esponenti gravellonesi del carroccio letta sull’Eco Risveglio del 14/04/2010.
I toni trionfalistici sono ingiustificati perché se si comparano i dati dell’ultima tornata elettorale del 2009, la Lega “romana” di Governo in città ha perso 260 voti passando da 818 a 558 voti.
In città poi le iniziative promosse dalla Lega o sono annegate in un bicchiere d’acqua come la battaglia per la difesa del Crocifisso (che fine hanno fatto le firme raccolte?) o si sono dimostrate solo chiacchiere da sfruttare a fini elettorali come nel caso del Centro islamico su cui i leghisti dell’ultima ora (radicati in città da qualche mese!) non hanno più niente da dire ( per fortuna). segue l’unica occasione per tirare fuori i gazebo poteva essere la difesa dell’acqua pubblica ma non lo possono fare perché hanno votato una legge che ne prevede la privatizzazione, inchinandosi al volere di uno Stato centrale che vuole svendere ai potenti il bene più prezioso e che ha costretto i consiglieri leghisti di Gravellona a non votare un Ordine del giorno in difesa dell’acqua pubblica, proposta dai consiglieri del Partito Democratico.
Sorte più pesante è toccata al PDL con una perdita in percentuale del 9,8% (passa dai 1844 del 2009 a 958 voti). Il vero dato che colpisce tutti i partiti è però l’astensionismo che in città sfiora il 42 % .
Dal segretario della Lega Santapaga che vanta un’incessante attività tra la gente mi piacerebbe conoscere quale è il pensiero della Lega a riguardo dei problemi di Gravellona perché con gli slogan preconfezionati una volta da Bossi e una volta da Cota non siamo ancora riusciti a capire quali scelte importanti si faranno per la nostra città. Ad esempio la Lega le piscine nel nuovo Palazzetto dello sport le vuole o no ? Mistero.
IL COORDINATORE CITTADINO
Roberto Birocco
Dati Gravellona Toce

LEGA
2009 voti 818 (18,6%)
2010 voti 558 (17,9%)

PDL
2009 voti 1844 (40,69%)
2010 voti 958 (30,8 %)

PD
2009 voti 964 (21,29%)
2010 voti 788 (25,20%)

No agli aumenti agli amministratori del Coub: le proposte del PD

image Sul caso i servizi di teleVCO (clicca qui) e di VCO SAT (clicca qui).
Parola d’ordine: contenere i costi della politica.
Così la pensa il coordinamento del Pd del Vco in una conferenza stampa organizzata questa mattina .
Il concetto è già stato espresso a gran voce l’altro giorno ad Ornavasso, nel corso dei lavori dell’assemblea del neonato Coub. l’ente di secondo grado chiamato a gestire le politiche sui rifiuti nel Vco. In quella occasione – i sindaci del centro sinistra – non solo hanno bocciato la decisione di rivedere al rialzo i compensi dei vertici del Consorzio ma, sono riusciti anche a bloccarne ogni decisione.
Nulla di definitivo per la verità. l’assemblea infatti, si è sciolta con la promessa di riportare ad una prossima riunione la partita. Per la cronaca va detto che quest’ultima proposta era stata formulata ribassando i compensi che la legge stabilisce per i cda degli enti consortili: ovvero 24.000 euro annui per il presidente; 18.000 euro annui per il vice; 14.400 per i 3 consiglieri e 30 euro il gettone di presenza per i componenti l’assemblea.
Comunque troppo per il Pd che formula invece una proposta alternativa per una spesa complessiva di circa 25mila euro. “Speriamo la nostra proposta possa essere accolta.
Crediamo che un compenso mensile lordo di 1000 Euro per il presidente, 500 per il suo vice e 200 per i componenti il Cda possano bastare” rimarca la coordinatrice del Democratici del Vco, Liliana Graziobelli. Il Pd giura che farà del contenimento dei costi della politica un cavallo di battaglia – politica s’intende – e ad esempio porta quello dell’amministrazione di Villadossola “da noi un assessore ha completamente rinunciato al compenso. Gli altri, me compreso abbiamo ridotto del 20% le spese. Era una promessa fatta in campagna elettorale” ha sottolineato il sindaco Marzio Bartolucci.
(dal sito di TeleVCO)

Prima promessa non mantenuta: niente assessore per il Vco.

image l’avevano detto più volte in campagna elettorale. 
Lo hanno dichiarato i vari esponenti locali del centro destra, il neo consigliere Valerio Cattaneo in testa, l’aveva assicurato anche il neo eletto presidente Cota.
Il VCO avrà un assessore nella nuova giunta.
Così non è stato – e sarà contento Luigi Songa – : nella giunta presentata poche ore fa dal presidente Cota nessuno del Vco è presente.
Il centro destra ancora una volta dimostra la distanza siderale tra quanto afferma e promette in campagna elettorale e quanto poi fa concretamente.
Una presenza in giunta sarebbe stata importante anche per la situazione di profonda crisi economica che vive il nostro territorio.
E non basta certo la carica di presidente del consiglio a mitigare questa mancata entrata del Vco in giunta regionale.
Dopo pochi giorni il centro destra non mantiene una promessa fatta ai cittadini del VCO.
Coordinamento provinciale PD VCO
 

LAVORO: IL GOVERNO SCONGIURI LA DELOCALIZZAZIONE DELLA BIALETTI

image Ricordando la manifestazione dei lavoratori della Bialetti giovedì 15 aprile delle 16.30 davati allo stabilimento di Crusinallo, riportiamo una dichiarazione di Cesare Damiano, responsabile nazionale del Pd sui temi del lavoro.
"Dopo l’annuncio della decisione della Bialetti di chiudere lo storico stabilimento di Omegna per spostare la produzione delle caffettiere in Cina, il Pd ha presentato un’interrogazione al governo."
Lo dichiara il deputato democratico Cesare Damiano, primo firmatario dell’atto parlamentare sottoscritto anche da tutti gli altri componenti della commissione Lavoro alla Camera.
"Con la delocalizzazione della Bialetti, azienda simbolo dell’industria italiana e del made in Italy saranno messi in mobilita’ piu’ di un centinaio di dipendenti nel giro di pochissimi giorni.
Questa chiusura andra’ ad aggravare la gia’ pesantissima situazione occupazionale della provincia di Verbano Cusio Ossola in cui si profila nei prossimi mesi la chiusura di altre quattro aziende. Sacconi e Scajola – conclude il deputato – devono spiegare cosa intendono fare per scongiurare quest’ennesima fuga delle aziende italiane dal territorio e per tutelare la sicurezza lavorativa dei tanti dipendenti coinvolti".