Idrablu: le critiche rimangono

image A seguito della conferenza stampa nella sede del PD di Crevoladossola in cui si criticava l’attuale gestione di Idrablu, si sono avute una serie di repliche politiche da parte di diversi amministratori di Domodossola che hanno a vario titolo ribadito come a loro parere la gestione di Idrablu e i suoi relativi bilanci siano assolutamente positivi e che le prese di posizione del PD fossero da inquadrare in una ambito di faziosa propaganda elettorale atta a screditare l’operato dell’amministrazione domese.
A tale proposito riteniamo quindi necessaria una replica che evidenzi alcuni fatti. La nostra critica alla gestione non è una voce isolata da un coro che plaude alla virtuosa gestione di una società che garantisce utili e servizi di qualità. Analoghe critiche sono venute dalle associazioni di consumatori, ma anche da autorevoli amministratori appartenenti al centro destra. Nel consiglio comunale di Crevoladossola del 5 maggio scorso il Sindaco Dalla Pozza (che fa riferimento come noto al PDL) si è “augurato che Idrablu fallisca”.
Sempre nel dibattito in consiglio, da parte della maggioranza della PDL, si è affermato che la gestione della SPA ha seguito scelte inadeguate che hanno portato ad una situazione di difficile soluzione.
l’amministrazione di Domodossola che detiene il 51% delle quote della società deve prendersi delle responsabilità; è un dato di fatto che gli altri comuni azionisti di Idrablu, già lo scorso anno, si sono opposti all’approvazione del bilancio che è passato solo grazie al voto di Domodossola.
Le perplessità sulla gestione comprendono il problema dell’incredibile gestione separata dei bilanci per Domodossola e per altri comuni ed anche in questo caso la nostra critica è condivisa; infatti anche su tale vicenda il Sindaco di Crevoladossola, (Stampa – 19 aprile 2009) a seguito della proposta di collegare Domodossola replicava che prima di parlare di questa questione era necessario “parlare chiaro su tutto il fronte: non possiamo continuare a tenere separati i registri della gestione di Domodossola, da quella degli altri comuni”.
Si cerca di dare un immagine virtuosa della scelta di Domodossola di fare una gestione esterna al GUA ma questa gestione ha delle criticità evidenti che, pensiamo, emergeranno nel medio periodo e pensiamo che sommando le tariffe alle spese per gli investimenti negli impianti, ad esempio nel depuratore che ha delle evidenti carenze strutturali (investimenti che peraltro non si sono ancora fatti) siamo in presenza di un costo per gli abitanti di Domodossola che è allineato se non maggiore di quella degli altri comuni.
In questa campagna elettorale alcuni candidati si stanno facendo paladini di Idrablu e della sua “oculata gestione” che in realtà finirà per portare disagi e costi aggiuntivi a tutti i cittadini di Domodossola e dintorni.
C’è comunque un evidente conflitto all’interno del centro destra ossolano che si cerca di tenere sopito fin dopo le elezioni provinciali e questa è un evidente speculazione per cui richiamiamo ognuno alle sue responsabilità.

In sintesi:

· La critica ad Idrablu non è solo da parte del PD ma è un elemento di forte divisione nel centro destra ossolano.
· Idrablu è soggetta ad una gestione che per affermazione di autorevoli componenti del centro destra genera complessivamente da un lato pesanti perdite e dall’altro mancati investimenti che produrranno carenze nelle infrastrutture ed inefficienze di servizio nei prossimi anni.
· La conduzione separata dei bilanci è una procedura che finora ha rinviato la deflagrazione delle evidenti criticità gestionali e politiche a dopo le elezioni provinciali e questo ad esclusivo scopo elettorale.
· Non si può difendere un servizio deficitario per qualità e trasparenza.
· Non si sono fatti i necessari interventi sugli impianti prima di tutto sul depuratore di Domodossola.
· Crediamo che a questo punto i nostri detrattori di Domodossola prima di replicare alle nostre affermazioni, che peraltro ribadiamo e su cui siamo disponibili ad un confronto, debbano replicare alle accuse che gli vengono mosse dai loro stessi colleghi della PDL.

PD
Ufficio stampa

POLITICA E CULTURA: FELICE CONNUBIO A CANNOBIO

image Il 22 maggio scorso Insieme alla presentazione dei candidati della Lista Ravaioli per il collegio di Ghiffa e di Cannobio, il circolo PD alto Verbano ha organizzato una serata per discutere del futuro del teatro di Cannobio, al Teatro Nuovo di Cannobio. La serata, di alto profilo, ha coniugato così la parte politica, con quella culturale.
Carlo Zanoni, coordinatore del Circolo PD alto Verbano, ha presentato i candidati alle prossime elezioni provinciali per la lista di Paolo Ravaioli: Giovanna Agosti Bersi, già consigliera uscente, Andrea Brambilla, in arte Zuzzurro, candidati per il collegio di Ghiffa, Jacopo Agosti per la lista civica dei giovani che sostengono il Presidente, e Valerio Bergamaschi, giornalista, candidati per il collegio di Cannobio. I candidati hanno ribadito la loro stima per il Presidente uscente. Valerio Bergamaschi ha sottolineato che dall’amministrazione provinciale uscente siano stati investiti 8 milioni di euro per la viabilità in Valle Cannobina, e che nessuno può farcela senza l’aiuto di tutti. Jacopo Agosti, 28 anni, agente di commercio, ha affermato che il presidente ha promesso grande spazio ai giovani e quindi ha chiesto a chi è disinnamorato della politica di guardare alla lista civica di giovani che sostengono Paolo Ravaioli. Per Giovanna Agosti Bersi, candidata per il collegio di Ghiffa, Paolo Ravaioli è un uomo onesto, umanamente ricco e politicamente capace, che non promette miracoli, ma di lavorare in maniera concreta e onesta “a tu per tu”. Infine Andrea Brambilla, in arte Zuzzurro, “capace di far ridere nonostante non appartenga alla maggioranza”, ha auspicato per Paolo Ravaioli il tempo di continuare il lavoro iniziato.
La serata ha visto poi, sotto la disinvolta regia di Luisa Redaelli, snodarsi un dibattito degno dei migliori talk-show, dove finalmente la cultura è diventata protagonista. Vogliamo una cultura che ci faccia pensare, ha esordito la giornalista, prima di intervistare gli ospiti: Laura Rullo, operatrice culturale de “La Cambusa” di Locarno, Cristina Pasquali e Carlo Bava, musicisti dell’associazione Difoglie, dilegno, dipietra, Tina Trotta del cineforum di Verbania, Andrea Brambilla, in arte Zuzzurro, questa volta nelle vesti di artista, e ultimo, ma non ultimo, Paolo Crivellaro, da oltre 30 anni programmatore teatrale, dell’Associazione Lampi sul Loggione. Per Laura Rullo, in Ticino, come a Cannobio, la grossa difficoltà per chi fa teatro è avere un pubblico, ma nonostante si sopravviva, lei continua a credere nella crescita che il teatro porta, poiché abitua a lavorare sulle emozioni; Cristina Bava ha notato negli ultimi anni un aumento della curiosità verso la musica colta, ma allo stesso tempo popolare e verso manifestazioni, come il festival di Cavandone, in grado ormai di attirare persone anche da lontano. Tina Trotta, con orgoglio, ha portato l’esperienza del cineforum di Verbania, divenuto, in vent’anni, con i suoi mille e più iscritti, “il cineforum”; Andrea Brambilla ha evidenziato come oggi basti andare al Grande Fratello per vedersi poi affidato Shakespeare, l’avvento della televisione ha infatti rivoluzionato anche il teatro, ora è impensabile fare teatro senza essere passati dal piccolo schermo, ma il pubblico del teatro è più sincero e onesto; a Paolo Crivellaro infine, il compito di rispondere alla domanda su come sia cambiato il pubblico teatrale negli ultimi trent’anni: secondo un’indagine fatta da Lampi sul Loggione, la sua associazione, la fascia di pubblico che và dai 18 ai 30 anni, ovvero il “vivaio” del pubblico, non supera il 10% del totale degli abbonati.
Alla domanda su pregi e difetti della struttura teatrale di Cannobio, recentemente inaugurata, tutti hanno risposto, che il pregio è che ci sia, i difetti dal punto di vista tecnico sono molti e molti saranno ancora i soldi da investire per renderlo davvero una sala multiuso (manca tra le altre cose di graticcio, americane, quinte).
Ha concluso, insieme a un amabile siparietto di cabaret di Zuzzurro, Bruno Verrua, candidato sindaco a Cannobio per la lista Cannobio per tutti, impegnandosi ad animare il nuovo teatro, anche grazie all’aiuto qualificato degli ospiti intervenuti.
Davvero coinvolgenti gli intermezzi musicali di Giuseppe Bruno (voce e chitarra) e Andrea Onedi (alla tastiera), che hanno proposto i migliori pezzi tra gli altri di Paolo Conte.