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Uscita dalla maggioranza di Sinistra Unita

unioni civiliL’uscita dalla maggioranza di Sinistra Unita palesa tristemente una  rottura che era nell’aria dai primi passi di questa nuova amministrazione.

Il Consigliere Di Gregorio ha elencato settimana scorsa in Consiglio Comunale gli orizzonti che il gruppo aveva indicato durante la prima adunanza di consiglio e ha rilevato grandi distanze dalle scelte dell’amministrazione e della maggioranza.

Eppure come gruppo, nei mesi passati, della proposta non abbiamo ricevuto nulla mentre abbiamo solo osservato lo smarcamento progressivo che Sinistra Unita segnava rispetto all’operato dell’amministrazione ed alle posizioni della maggioranza.

Critiche che lo stesso gruppo ha mosso in seno agli incontri di maggioranza chiedendo continui passi indietro all’amministrazione.

In quegli spazi si sono evidenziati punti di vista lontani tra loro, ma la maggioranza ha sempre fatto notare come mancasse una proposta operativa relativa alle proiezioni politiche disegnate da Sinistra Unita.

Certo dispiace la fine di una intesa che sembrava recuperata durante la campagna elettorale. Dispiace che un percorso quale quello di un centro sinistra unito si dimostri ogni volta più complesso.

Le tante anime che abitano la sinistra faticano a trovare una intesa che duri nel lungo periodo e questo mette a rischio le capacità di dare una risposta concreta ai bisogni dei cittadini.

Non ci resta quindi che prendere atto della fine di un percorso e salutare un gruppo a cui va rispetto, convinti come siamo che la strada della responsabilità del governo della Città sia fatta di scelte  concrete rispetto alle quali confermiamo l’ascolto di quanto dovesse giungere da Sinistra Unita.

Gruppo Consiliare PD Verbania

Precisazioni riguardo la Commissione Bilancio

Consiglio Comunale VerbaniaSulla commissione di lunedì e le ragioni del suo reinvio molto si è detto nel chiaro tentativo di fare confusione.

La commissione è stata presieduta da Parachini perché Consigliere più anziano presente.

Alla commissione è stato fatto notare che l’assenza di un Consigliere della maggioranza era temporanea, causa grave problema avvenuto sul lavoro.

Nel frattempo si è contattato un sostituto che si è mosso il più rapidamente possibile per arrivare e garantire il numero, giungendo inevitabilmente a seduta sciolta.

Noi rileviamo che gravi problemi sul lavoro per la minoranza, la stessa che parla di mancato rispetto delle persone, non sono stati sufficienti ad attendere qualche minuto in più. Rileviamo inoltre che la minoranza, la stessa che attacca dicendo che ci sono poche commissioni, gongola quando una commissione non si tiene. Infine rileviamo che il Presidente Parachini non ha voluto riconvocare, come il regolamento impone, ad altra data da tenersi.

Detto questo la Segretaria ha espresso sia in quella sede, a minoranza uscita, che il giorno dopo nella riconvocata adunanza, con la presenza della minoranza, la legittimità della convocazione a stretto giro.

Convocazione che è stata proposta su due date, anche il giovedì dalle h. 16 alle h. 20, per garantire a chi non poteva esserci il martedì di avere lo spazio per la presentazione dei punti all’ordine del giorno e la richiesta di chiarimenti.

La minoranza vorrebbe invece posticipare il Consiglio Comunale sul Bilancio. Ricordiamo che tale Consiglio è stato convocato a norma di legge mentre posticiparlo significherebbe bloccare gli interventi e i pagamenti che sono vincolati alla votazione del bilancio.

Se l’opposizione, pur di nutrire il caos, apprezza fare ricadere tale vezzo sulle imprese che offrono servizi al Comune noi non possiamo fare altro che prenderne atto.

Gruppo Consiliare PD Verbania

Riflessioni a seguito del Consiglio Comunale del 29 aprile

TARIIl Consiglio Comunale di mercoledì 29 aprile porta con se’ importanti elementi.

Vogliamo ringraziare innanzitutto il Presidente Diego Brignoli che ha voluto iniziare il Consiglio Comunale ricordando le vittime della disperazione nel Mediterraneo, la grave ingiustizia della morte di Giovanni Lo Porto e la terribile tragedia che ha colpito il Nepal e provocato migliaia di vittime, inclusi nostri connazionali.

La proposta del PD di promuovere il sostegno alla tragedia nepalese ha avuto un sostegno compatto e forte di tutto il Consiglio e questo è stato un momento simbolico importante. Speriamo la città voglia esprimere la stessa solidarietà donando, ai fondi che si stanno strutturando per la ricostruzione, un contributo economico perché il Paese al più presto si possa rimettere in piedi.

Centrale nel corso dei lavori è stata la votazione del PD e della maggioranza a sostegno della riduzione delle tariffa sui rifiuti, la TARI, attuata dall’Amministrazione.

Silvia Marchionini e  Cinzia Vallone hanno promosso in questi mesi un lavoro difficile perche’ Verbania recuperasse quella centralita’ perduta negli anni di centro destra e di commissariamento nel processo della raccolta differenziata nella Provincia.

ConserVCO e la raccolta differenziata sono asset importanti per il territorio, capaci di divenire sempre più centrali nelle politiche di rilancio dell’economia, ma ciò non puo’ prescindere da una forte sostanza del Comune di Verbania nei processi e una chiara volontà di attuare altre nuove piccole-grandi rivoluzioni, come lo sono state il porta a porta e il sacco conforme.

All’opera di riduzione delle tariffe oggi si affianca un primo esperimento, quella della fabbrica del materiale, che punta a potenziare il Plush come piattaforma ecologica capace di produrre nuove occasioni di crescita.

Il futuro verso il rifiuto zero è affascinante e complesso.

Passo dopo passo, piccole-grandi rivoluzioni dopo l’altra, ci arriveremo.

Oggi premiamo una logica di equita’ e di vicinanza ai cittadini e ai commercianti colpiti dalla crisi. Un segno chiaro, univoco. La riduzione di complessivi 290.000 euro di costi che significhera’ qualcosa meno per le famiglie e significative riduzioni per i commercianti.

Puntiamo su una citta’ piu’ pulita, che sappia rilanciare il suo turismo e da qui noi, Partito Democratico, Maggioranza, al fianco dell’Amministrazione, orgogliosamente, intendiamo partire.

Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania
Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania

Unioni Civili. Un passo in più nella giusta direzione.

unioni civili“Scatola Vuota”. “Amministrativamente inconcludente”. “Spot elettorale”. “Pochi sono quelli che poi si iscrivono ai registri”. “Assenza di condivisione”.
C’è da chiedersi cosa ci sia in quella parte dell’opposizione che ha voluto qualificare il dibattito attraverso queste dichiarazioni. Un dibattito che ha un tema solo: l’ampliamento dell’accesso ai diritti.
Proviamo ad entrare nel merito, non dimenticandoci che non tutta l’opposizione si è riconosciuta in tali affermazioni e apprezzando in particolare la lucida analisi di risposta che Paracchini ha offerto al riguardo.
Scatola vuota. Chi dice questo ritiene che il regolamento delle unioni civili sia passato senza un contenuto. Quando il suo contenuto è chiaramente il registro delle unioni civili: uno strumento amministrativo offerto a due persone che si amano (e che non possono o non vogliono contrarre matrimonio) al fine di ottenere servizi dal Comune riconosciuti a loro non come somma algebrica di due individui ma come soggetto unico, l’unione civile.
Amministrativamente inconcludente. Proprio chi dichiarava ciò, dicendo che l’attuale famiglia anagrafica garantita per Legge offre già tutti i servizi elencati nel regolamento, spiegava con le proprie parole che ciò non corrisponde al vero. I servizi cimiteriali oggi non riconoscono il diritto a chi convive di poter essere posto a riposare con la persona amata, ma pongono tale diritto al vincolo della valutazione da parte del Comune rispetto ad ogni singolo caso. Oggi questo non accadrà più! Oggi dichiarando di fare parte di una Unione Civile si accede immediatamente a questo sacrosanto diritto.
Spot elettorale. Quindi siamo in campagna elettorale? La risposta la conosciamo, quindi l’enunciazione ha un valore pari a zero.
Poche iscrizioni. Questo, se possibile, riduce ulteriormente l’accusa di spot elettorale: non si capisce che vantaggio elettorale si avrebbe, infatti, da poche persone che hanno registrato la propria coppia in Comune. Ma poi cosa vuol dire? Non si deve aprire ai diritti delle persone perché sono magari in pochi a volerne avere accesso? Chi si esprime in questo modo offre un capolavoro della ragione politica: i diritti si aprono solo a tanti, che importa se pochi ne vengono esclusi?
Infine assenza di condivisione. Questa affermazione, come molte delle precedenti, arriva in particolare dalle forze di centro sinistra che sono all’opposizione, quelle che, per intenderci, ci chiamano pubblicamente “pagliacci”. Non le forze di destra che ci chiamano “pecoroni”. Le opposizioni di sinistra e destra finalmente, dopo mesi, si contraddistinguono: nelle offese.
Bene… Ma chi si dichiara di sinistra, anche se magari ha sostenuto in passato il candidato della Casa delle Libertà alla corsa per il Comune, non può avere necessità di condividere di più un tema di questo genere, su cui il dibattito è vivo da 20 anni almeno. Deve avere l’urgenza di vederlo divenire realtà!
Martedì sera abbiamo finalmente reso reale l’accesso ai diritti a più persone.
Abbiamo fatto del bene a questa nostra bella comunità.
La strada è appena iniziata. In Italia il tema dell’accesso ai diritti dovrà essere semplificato. A iniziare dalle parole. Ne serve una sola. Più facile e più bella.
La parola è: matrimonio.
Per tutti.
Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania

Richiesta di dimissioni del Presidente della VI Commissione

Filippo Marinoni, consigliere comunale VB
Filippo Marinoni, consigliere comunale VB

In relazione alla richiesta da parte della minoranza delle dimissioni del Presidente della VI Commissione Filippo Marinoni, tengo a fare alcune considerazioni.

Se il tentativo della minoranza è di mettere in discussione i ruoli di presidenza della maggioranza, preciso che noi non abbiamo intenzione di sfiduciare chi abbiamo contribuito ad eleggere. Né tra la minoranza né, a maggior ragione, tra la maggioranza.

Inoltre, visto che ieri la questione è stata posta su di un piano della formalità, segnalo che la documentazione che mi è stato possibile visionare non presentava elementi con la congruità prevista. E mi è parso che anche nel quadro della sostanza ci fosse una certa debolezza.

L’odg proposto dalla minoranza, infatti, che è alla base della richiesta di dimissione, non è stato formulato come un documento sottoscritto da 1/5 dei consiglieri, ma come un collage di diverse mail mandate da diversi mittenti ognuno con un testo che aveva contenuti sostanziali non identici.

Detto questo, e nel rispetto delle persone della commissione a iniziare dal Presidente, mi sento di potere dire che ogni tema sia affrontabile se congruo con la commissione e se presenta elementi di novità rispetto a ciò che è conosciuto.

Rilevo che alcuni elementi di novità siano usciti di recente per cui non ritengo ci sia difficoltà al più presto di convocare una prossima commissione che possa metterli al centro di un dibattito.

Davide Lo Duca
Capogruppo Pd Verbania

CEM: il PD non ha cambiato idea, no a lezioni di coerenza su una nostra storica battaglia

cemLeggo alcune critiche da parte di consiglieri di minoranza sulle nostre posizioni rispetto al nuovo teatro. Mi paiono fuorvianti e strumentali perché non esiste nessun documento ufficiale da parte del Partito Democratico che certifichi un cambio di idea circa l’iter che ha portato alla realizzazione di quell’opera.

Certo il lavoro che sta facendo l’amministrazione oggi è l’unico possibile in questa fase: cercare strade praticabili per trasformare il CEM da problema a risorsa. A questo è chiamato un amministratore pubblico che abbia a cuore il futuro della propria comunità. Mentre scommettere oggi sul fallimento del CEM significa scommettere sul fallimento delle finanze comunali.
Detto ciò il Partito Democratico ha fatto, quando era opposizione, tutto ciò che era possibile per cercare di fermare l’opera, in particolare con la seria e puntuale azione di Claudio Zanotti.
Quindi non accettiamo lezioni di coerenza da nessuno su una battaglia che è nel DNA della nostra storia politica cittadina. Oggi non siamo certo noi a voler definire quell’opera un esempio di buona prassi politica, semmai il tentativo di renderla un’opportunità può essere definito tale.

Rimarchiamo quindi che lo scellerato iter che ha portato alla sua creazione ha una paternità chiara nella destra e nell’ex sindaco Zacchera.

Sul futuro del CEM il nostro partito si è espresso in modo ufficiale tramite un documento presentato nel mese di ottobre, proposto dalla segreteria, votato dall’assemblea e portato in commissione consiliare.

Potete trovare qui il testo: Centro Eventi a Verbania: le indicazioni del PD

Tutte le altre interpretazioni sono da considerarsi o strumentali o frutto di posizioni personali non concordate con questa segreteria politica.

Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania