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Dimissioni segretario e capogruppo PD Verbania

palazzo FlaimDopo averlo fatto lunedì in segreteria in presenza del sindaco, ieri sera Davide Lo Duca e Riccardo Brezza hanno ufficializzato di fronte al gruppo consiliare le dimissioni irrevocabili come capogruppo del PD e come segretario di Circolo.

Davide Lo Duca dichiara:”nell’anno e mezzo in cui ho condotto il gruppo abbiamo lavorato in maniera compatta e sostanzialmente senza sbavature. Abbiamo sostenuto l’amministrazione nel rispetto delle posizioni espresse al nostro interno e della mediazione che si è sempre raggiunta. Talvolta magari con fatica, ma ciò non deve stupire quando un gruppo è composto da ben 17 persone: assolutamente belle persone, animate da un profondo senso di disponibilità per la Città.

Non posso sottrarmi però, oggi, dal riconoscere l’esistenza di un problema politico nei rapporti tra partito, gruppo e amministrazione. Un problema politico che va affrontato e risolto, con i dovuti tempi e nei dovuti luoghi.

Un’altra conduzione del gruppo arriva, quindi, in un momento delicato. Rimango, convintamente, per il rispetto nei confronti di chi mi ha votato, per la comunità che rappresento e per la Città, per dare una mano al gruppo ed al capogruppo impegnandomi a caratterizzare il mio contributo, come sempre, al massimo del mio impegno.”

Ecco invece le dichiarazioni del segretario Riccardo Brezza:”dopo un ampio e approfondito confronto durato giorni con la mia segreteria, ed infine alla presenza del sindaco Marchionini, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni come segretario di circolo, che saranno effettive quando rimetterò il mio mandato di fronte all’assemblea degli iscritti già convocata per la prossima settimana.

Questa scelta arriva dopo aver constatato che le distanze politiche in termini di scelte, modi e stili, con il Sindaco , non sono state superate da alcuna mediazione possibile durante gli incontri di questi giorni. Penso sia una scelta giusta e di responsabilità rimettere il mio mandato, per permettere a tutto il Partito Democratico verbanese di confrontarsi e discutere sui problemi della nostra comunità politica in modo libero e trasparente durante un congresso.

Lascio con difficoltà questo ruolo che ho svolto sempre con passione e onore ma, convinto come sono che la Politica non sia mai un fatto personale ma sempre collettivo, mi trovo costretto a prendere questa scelta. Di fronte agli iscritti del mio Partito darò più ampie spiegazioni sulle dinamiche che mi hanno portato a prendere questa decisione. Rinnovo il mio impegno verso la città come consigliere comunale, e verso il Pd come iscritto.”

Partito Democratico – Circolo di Verbania

Un percorso ampio su Palazzo Pretorio

IMG_0852La scelta dell’Amministrazione di condurre un percorso ampio su Palazzo Pretorio di Intra è accolta dal Partito Democratico e dal Gruppo Consiliare del PD con entusiasmo e responsabilità.

Il percorso prospettato dalla Giunta, che individua nella interlocuzione strategica con il Museo del Paesaggio, nel bando di rigenerazione commerciale e nel consolidamento di Palazzo Pretorio due asset centrali, è lineare e ben calibrato.

L’impegno nostro e di tutto il Partito, sarà quello di lavorare al fianco dell’Amministrazione per fare in modo che ad Aprile si giunga con un progetto funzionale e condiviso su tutto il Palazzo.

Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania

Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania

Incontro sulla sanità

sanitaL’incontro sulla sanità svoltosi al Tecnoparco venerdì scorso certifica un passaggio nuovo rispetto al tormentato periodo apertosi un anno fa e che a questo punto possiamo lasciarci alle spalle.

I dati evidenti di questa svolta sono importanti e, alla luce dei commenti emersi, vorremmo sottolinearli.

In Piemonte ci saranno 5 nuovi ospedali: Novara e Torino con le città della salute; Alba (che finalmente vede in chiusura la sua tragica via crucis che ha intasato per un decennio una splendida vallata con una struttura mai compiuta); Asl TO5 che trova una quadra ora sull’ospedale unico e il VCO che è invitato ad uguale sforzo.

L’ospedale sarà costruito in funzione di un cronoprogramma stretto (circa 4 anni) e con una modalità di project financing: cioè chi costruirà avrà in gestione servizi accessori dell’ospedale.

I  Sindaci che sono intervenuti venerdì, a cominciare da Verbania, Omegna e Domodossola si sono riconosciuti con forza in questo percorso, mettendo da parte le difficoltà dell’ultimo anno e guardando al futuro con lo spirito giusto.

Ora è necessario che, rapidamente e con altrettanta determinazione, tutti i Consigli Comunali e i Comuni concordino sul progetto che nel breve il Direttore Caruso promuoverà presso l’assemblea dei Sindaci.

Noi confermiamo l’impegno a che il percorso sia il più rapido e fluido.

Riccardo Brezza
Segretario PD Circolo di Verbania
Davide Lo Duca
Capogruppo PD – Consiglio Comunale di Verbania

Rispetto al Consiglio Comunale di ieri sera

palazzo FlaimRispetto ai fatti del Consiglio Comunale di ieri sera è importante fare alcune precisazioni.

Una maggioranza deve sempre garantire il numero legale in Consiglio Comunale e quanto accaduto ieri segnala un problema che va affrontato e risolto con prontezza e decisione. Il gruppo e la segreteria che rappresento dovranno al più presto prendere decisioni in merito per evitare che situazioni spiacevoli come quella di ieri sera accadano nuovamente.

La minoranza ha giocato il proprio ruolo mettendo in scena il più antico tra i “teatrini” della politica. Far mancare il numero legale per fermare i lavori del Consiglio: nulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire. Paladini della nuova politica che utilizzano metodi dal sapore antico. Qualcuno potrebbe dire che ognuno gioca la sua parte in Consiglio; è certo però che i rappresentanti della città non dovrebbero giocare.

I temi all’ordine del giorno erano importanti: il futuro di Casa Ceretti, interventi a sostegno del reddito, progetti a sostegno delle politiche giovanili in città, ristrutturazioni di scuole ed altre importanti iniziative. La minoranza con la sua assenza ha impedito il procedere di queste azioni, configurando così più un danno alla città che al nostro gruppo politico.

L’assenza di alcuni Consiglieri del Partito Democratico è da imputare a mere ragioni organizzative e non vi è alcuna logica politica alla spalle o assenza strategica per segnalare un dissenso, è comunque un fatto rilevante, che capita in ogni ciclo amministrativo, e che come ho già detto, non dovrà ripetersi.

Su alcuni giornali locali sono state attribuite al Sindaco dichiarazioni nelle quali si addosserebbe la colpa di quelle assenze al Capogruppo Lo Duca e al sottoscritto. Avendo affrontato con la stessa la questione sono certo che non si tratti di dichiarazioni autentiche ma di libere interpretazioni, ma so invece che né io né Lo Duca avremmo potuto evitare quanto accaduto poiché non siamo stati avvisati da alcuni Consiglieri rispetto alla loro assenza avvenuta per ragioni personali all’ultimo momento.

Detto ciò è sicuramente vero che la responsabilità politica della conduzione del gruppo PD e del Partito in città ricade sulle nostre spalle e su nessun altro, ed è quindi evidente che useremo questa responsabilità per prendere tutte le decisioni che riterremo opportune per superare questa situazione, in piena condivisione con il gruppo e con la segreteria che rappresento, ma anche nella piena autonomia che i nostri ruoli ci garantiscono.

Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania

Riflessioni a seguito del Consiglio Comunale del 29 aprile

TARIIl Consiglio Comunale di mercoledì 29 aprile porta con se’ importanti elementi.

Vogliamo ringraziare innanzitutto il Presidente Diego Brignoli che ha voluto iniziare il Consiglio Comunale ricordando le vittime della disperazione nel Mediterraneo, la grave ingiustizia della morte di Giovanni Lo Porto e la terribile tragedia che ha colpito il Nepal e provocato migliaia di vittime, inclusi nostri connazionali.

La proposta del PD di promuovere il sostegno alla tragedia nepalese ha avuto un sostegno compatto e forte di tutto il Consiglio e questo è stato un momento simbolico importante. Speriamo la città voglia esprimere la stessa solidarietà donando, ai fondi che si stanno strutturando per la ricostruzione, un contributo economico perché il Paese al più presto si possa rimettere in piedi.

Centrale nel corso dei lavori è stata la votazione del PD e della maggioranza a sostegno della riduzione delle tariffa sui rifiuti, la TARI, attuata dall’Amministrazione.

Silvia Marchionini e  Cinzia Vallone hanno promosso in questi mesi un lavoro difficile perche’ Verbania recuperasse quella centralita’ perduta negli anni di centro destra e di commissariamento nel processo della raccolta differenziata nella Provincia.

ConserVCO e la raccolta differenziata sono asset importanti per il territorio, capaci di divenire sempre più centrali nelle politiche di rilancio dell’economia, ma ciò non puo’ prescindere da una forte sostanza del Comune di Verbania nei processi e una chiara volontà di attuare altre nuove piccole-grandi rivoluzioni, come lo sono state il porta a porta e il sacco conforme.

All’opera di riduzione delle tariffe oggi si affianca un primo esperimento, quella della fabbrica del materiale, che punta a potenziare il Plush come piattaforma ecologica capace di produrre nuove occasioni di crescita.

Il futuro verso il rifiuto zero è affascinante e complesso.

Passo dopo passo, piccole-grandi rivoluzioni dopo l’altra, ci arriveremo.

Oggi premiamo una logica di equita’ e di vicinanza ai cittadini e ai commercianti colpiti dalla crisi. Un segno chiaro, univoco. La riduzione di complessivi 290.000 euro di costi che significhera’ qualcosa meno per le famiglie e significative riduzioni per i commercianti.

Puntiamo su una citta’ piu’ pulita, che sappia rilanciare il suo turismo e da qui noi, Partito Democratico, Maggioranza, al fianco dell’Amministrazione, orgogliosamente, intendiamo partire.

Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania
Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania

ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI

unioni civiliIeri sera a Palazzo Flaim il Partito Democratico e l’Amministrazione del Comune di Verbania hanno offerto alla cittadinanza elementi di grande interesse rispetto a quello che è il percorso di tolleranza che una comunità può decidere se fare finalmente proprio.

Lo ricordava nel suo intervento Marco Coppola quando ha detto che i diritti non vengono concessi. I diritti ci sono. Spetta alla politica decidere se renderli accessibili o no.

L’on. Micaela Campana e l’Assessore della Città di Torino Ilda Curti hanno offerto uno spaccato importante di quello che è il dibattito relativo, interno al Partito ed al Parlamento da una parte e nelle macchine comunali dall’altra.

Lo hanno fatto ponendo al centro della loro esposizione un elemento grave: le scelte che spetterebbero alla politica, troppo assente, vengono invece prese dalla giustizia.

E’ attraverso, infatti, i Tribunali Amministrativi Regionali che il più delle battaglie dei diritti vengono vinte, con tutte le fatiche che un percorso di questo genere comporta per le persone che lo intraprendono.

Questo, se confrontato a come il dibattito sia stato presente nella società italiana negli ultimi 20 anni, è un paradosso enorme.

Lo dimostrano le parole del sindaco Silvia Marchionini quando sostanzialmente ha spiegato che l’azione intrapresa per la proposta di regolamento sia nata in un confronto immediato e naturale tra amministrazione e macchina comunale.

Un altro dato, a riguardo, mi ha piuttosto sorpreso ieri sera: il fatto che di fronte all’interesse palese del pubblico alla proposta dei relatori ci sia stato solo un intervento, da parte di una persona più informata e consapevole di molti altri. Mi sono chiesto il perché di questo silenzio, nonché del mio silenzio.

L’alto livello degli interventi può avere inibito i meno avvezzi al tema, ma credo che il più sia dovuto al fatto che i presenti al convegno, dopo vent’anni di discussione, altro non aspettano che un passo avanti.

In questi giorni il passo avanti il Comune di Verbania lo farà, approvando il regolamento sulle unioni civili. Lo farà il Parlamento, come ha spiegato l’on. Campana, avviando i lavori per una legge che non solo riconosca le unioni civili, ma anche elementi quali l’adozione del figlio del partner, la reversibilità e la successione a favore del partner.

Le domande che rimangono sul tavolo sono: quando i diritti delle coppie eterosessuali e di quelle omosessuali saranno davvero gli stessi? Quando il matrimonio civile sarà davvero per tutti?

Quel giorno le unioni civili saranno un concetto superato, il diritto all’amore tra due persone sarà davvero sancito e la Comunità potrà dirsi un po’ più giusta.

Per ora si proceda con ordine, un passo dopo l’altro ci arriveremo.

Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania