La giunta comunale di Villadossola ha formalizzato l’accordo sperimentale con il Comune di Beura per la gestione associata dell’Ecocentro di Villadossola.
A partire dal 6 Aprile scorso, lo stesso ecocentro è aperto anche ai cittadini di Beura per i conferimenti di inerti, verde, legno, metalli, vetro, indifferenziato ingombrante, gomme, elettrodomestici, computers e materiale elettrico.
Si tratta di una scelta sperimentale per un anno tra i due comuni, con l’intento di poter confermare in via definitiva, la scelta della gestione associata.
Per i cittadini di Villa si ha un raddoppio degli orari di conferimento che dovrebbe ulteriormente rafforzare lo spirito di collaborazione tra cittadini ed amministrazione per un uso corretto dello smaltimenti di ingombranti, del verde e di quanto è attualmente conferibile.
I nuovi orari di conferimento sono:
LUNEDI ore 9-12 MARTEDI’ ore 14-17 GIOVEDI’ ore 14-17 SABATO ore 9-12
Nell’ambito della raccolta differenziata la giunta comunale di Villa, accogliendo le richieste di cittadini e dei comitati di quartiere, ha inoltre deciso di ripristinare il servizio di raccolta delle pile, chiedendo a Valle Ossola spa l’installazione di quattro raccoglitori da installare in punti strategici del paese, con un servizio adeguato di smaltimento.
LA GIUNTA REGIONALE DI COTA BLOCCA LE ASSUNZIONI NEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE
Pubblichiamo il comunicato della Funzione Pubblica di CGIL CISL e UIL
Nel corso dell’incontro di giovedì 29 aprile, urgentemente convocato il giorno precedente, l’Assessore Regionale alla Sanità Ferrrero, ha comunicato che la Giunta avrebbe assunto, venerdì 30, un provvedimento con il quale tutte le assunzioni nel Servizio Sanitario Regionale saranno bloccate; viene poi bloccata la proroga e/o il rinnovo dei contratti atipici. La motivazione della decisione andrebbe ricondotta all’andamento finanziario del bilancio delle aziende e alla necessità di adottare il piano di rientro richiesto dal patto per la salute.
FP CGIL CISL FP UIL FPL hanno espresso netta e forte contrarietà a questa misura che, per quanto sia presentata come “eccezionale e temporanea”, avrà effetti gravi peggiorando le condizioni di lavoro degli addetti e pregiudicando la qualità dell’assistenza e l’offerta di servizi all’utenza. Si tratta infatti di un blocco generalizzato, che incide su tutte le figure professionali presenti nelle aziende, ivi compresi i precari. Viene impedita l’assunzione degli infermieri, degli operatori socio-sanitari e dei tecnici sanitari, cioè delle figure direttamente impegnate nell’assistenza. In quanto indifferenziato, il blocco, inoltre, non distingue le Aziende vicine al pareggio di bilancio, cioè virtuose, da quelle finanziariamente in crisi.
Il provvedimento, poi, mette in forse l’effettiva esigibilità dell’accordo sulle risorse aggiuntive relativo all’art. 10 del CCNL del 31.7.2009 (0.8% del monte salari 2007). Le OO. SS hanno chiesto nel corso della riunione un incontro specifico su tale aspetto.
FP CGIL CISL FP UIL FPL rilevano che la decisione è stata assunta senza che, almeno per ora, vengano intraprese iniziative di razionalizzazione: è assai discutibile che dal blocco totale delle assunzioni e del turn over possano derivare vantaggi strutturali per il sistema della sanità pubblica del Piemonte, oltre ad un immediato risparmio di cassa, che peraltro sarà pagato dai lavoratori e dagli utenti.
FP CGIL CISL FP UIL FPL esprimono forte dissenso nei confronti di queste scelte che penalizzano in modo grave la sanità pubblica, ma sono, altresì, disponibili, ad affrontare il tema della razionalizzazione del sistema ma a partire dalle questioni di fondo che da tempo segnalano, quali la riorganizzazione della rete ospedaliera e dell’organizzazione delle strutture e del lavoro nei presidi, oltre che dalla verifica dello stato di attuazione del PSSR.
FP CGIL CISL FP UIL FPL PIEMONTE
Torino, 3 maggio 2010
Piscine: a Gravellona Toce IL PD vuole fare un referendum
Per vedere il blog delle minoranza del PD di Gravellona Toce clicca qui.
Nei mesi scorsi il Gruppo Consigliare Insieme per Gravellona ed il Circolo cittadino del Partito Democratico hanno promosso una raccolta firme tra i cittadini in difesa del progetto di costruzione del Nuovo Palazzetto dello Sport che prevede la presenza di due piscine.
l’iniziativa scaturiva dalla volontà di chiedere il completamento nel più breve tempo possibile del progetto approvato e finanziato dalla regione Piemonte e dal grande favore riscontrato tra i gravellonesi per una nuova struttura in cui praticare gli sport acquatici.
Alla consegna ufficiale delle firme (oltre 2500) avvenuta il 14/12/2009 l’Amministrazione comunale ha espresso l’intenzione di rinviare ogni decisione dopo le Elezioni Regionali, con il preciso impegno di far conoscere alla popolazione in una riunione pubblica, eventuali cambiamenti. Con la Delibera di Giunta n. 28 del 22/02/2010 l’Amministrazione comunale, in contrasto con la promessa di trasparenza e coinvolgimento della città, approvava un protocollo d’intesa da sottoporre ad altri Enti, tra cui la Provincia del VCO, in cui si conferma la “conversione dell’ipotesi “piscine” verso una struttura a spiccata polivalenza e polifunzionalità per eventi congressuali”.
In seguito a questo atto amministrativo e alle ripetute dichiarazioni del Sindaco che confermano la decisione di procedere in tal senso, abbiamo comunicato al Comune la volontà di costituire un Comitato denominato “SI’ ALLE PISCINE” inoltrando formale richiesta – ai sensi degli artt. 69 e 69 bis del vigente Statuto comunale – di attivazione dello strumento referendario, al fine di sottoporre alla volontà dei cittadini la scelta sul completamento o l’abbandono delle piscine.
A tal fine si è chiesto di attivare in tempi rapidi le procedure per la predisposizione e l’approvazione del Regolamento che disciplinerà le modalità di attuazione di questo fondamentale strumento di partecipazione.
PD – Circolo Gravellona Toce
Lista Civica "Insieme per Gravellona Toce"
Giovani a Verbania: lettera aperta
Pubblichiamo una lettera aperta inviata ai mass media locali da Riccardo Brezza, membro della commissione giovani del comune di Verbania a nome del Partito Democratico.
"Le scrivo in merito alla mancata partecipazione dell’assessore alle politiche giovanili, Adriana Balzarini, all’assemblea pubblica indetta dalla maggioranza per avere un confronto con i giovani che utilizzano la pista da skate di Verbania e non sono d’accordo allo spostamento della struttura.
Già molti sono stati i comunicati stampa riguardanti questo fatto, ma ho voluto scriverle per fare alcune considerazioni sulla risposta che l’assessore ha dato sulle pagine di Ecorisveglio. In primo luogo penso, anzi ne sono fermamente convinto, che non sia giusto parlare di “giovani strumentalizzati” solo perché questi decidono di partecipare a momenti di confronto democratico su tematiche che li riguardano. Le accuse dell’assessore denotano una scarsa considerazione delle potenzialità dei giovani e della loro capacità di prendere libere scelte senza essere strumentalizzati da nessuno.
Secondariamente in merito all’incontro mancato tra i giovani e l’assessore penso, da cittadino, che debbano essere gli amministratori ad andare incontro alla popolazione.
Intendendo la politica come servizio sono convinto che un buon sindaco o assessore debba, in prima persona, andare là dove i cittadini di una realtà si riuniscono per dialogare con loro, senza aspettare che siano questi a cercare incontri in uffici troppo spesso lontani dai cittadini e ancor di più dai giovani.
Concludendo vorrei porre qualche domanda all’assessore: perché ha scelto di deliberare lo spostamento della pista senza prima sentire le ragioni dei ragazzi che la utilizzano? Perché non si è premurata di concordare con i suoi consiglierei di maggioranza una data in cui convocare l’assemblea, così da evitare la sua assenza? Perché pensa che un gruppo di ragazzi che cercano di dialogare con la politica, mondo così lontano da loro, debbano essere manovrati appositamente da chissà chi?
Ed infine, non pensa che una scelta presa per accontentare una parte di elettorato, che nuocerà a molti ragazzi di Verbania, che non potranno farle capire il loro dissenso attraverso il voto perché minorenni, non sia molto in linea con le promesse fatte in campagna elettorale riguardanti l’attenzione ai giovani?. Aspettando un’eventuale risposta dell’Assessore, porgo i miei distinti saluti.
Riccardo Brezza
L’INTERVENTO DI GIUSEPPE GRIECO AL CONSIGLIO PROVINCIALE
Signor Presidente, signori Assessori, colleghi Consiglieri,
oggi il consiglio provinciale approverà il rendiconto per l’esercizio finanziario 2009, le responsabilità dei risultati di questo documento sono equamente ripartite tra le due amministrazioni che si sono succedute al governo della provincia.
Ritengo, quindi, sia questa l’occasione di ragionare insieme, senza polemiche e preconcetti di parte, circa il futuro economico finanziario del nostro ente e, più in generale del territorio del VCO.
Dalla relazione dei revisori dei conti, si evince che il bilancio 2009 si è chiuso con oltre 83 milioni di € di entrate: un dato elevatissimo, mai rilevato in passato, neppure nel periodo precedente alla giunta Ravaioli.
Considerando che il 70% delle entrate sono rappresentate dal titolo II e IV (trasferimenti quasi esclusivamente regionali), a campagna elettorale conclusa, possiamo dire che le accuse di torinocentrismo rivolte alla precedente amministrazione regionale erano più frutto volontà di contrapposizione che di una attenta analisi dei dati.
E’ possibile comparare, per l’anno 2007, l’incidenza dei trasferimenti sul totale delle entrate con il resto delle province italiane: VCO 69%, totale province 54%.
Le preoccupazioni aumentano se si analizzano le entrate proprie, che sono pari al 21,7% del totale delle entrate (nel 2007 erano al 25% rispetto ad una media delle province italiane del 40%): stanno diminuendo l’Imposta sulle RC auto, di trascrizione veicoli, consumo di energia elettrica, e le condizioni economiche del nostro territorio non consentono facili ottimismi circa il futuro.
Si conclude che la nostra provincia è molto più dipendente dalle elargizioni altrui (quasi esclusivamente regionali) rispetto al resto dell’Italia. (segue)Come affrontare questa situazione che coinvolge non solo l’amministrazione provinciale ma anche i comuni del Verbano Cusio Ossola? Nel futuro i trasferimenti continueranno a crescere?
Questo è il momento di immaginare ipotesi di lavoro condivise.
Il nostro territorio si trova ad affrontare la crisi economiche in una condizione di “rappresentanza politica” invidi abilissima. Il il direttore di VCO Azzurra TV De Paoli due settimane fa evidenziava che, probabilmente, non esiste un territorio di 160.000 abitanti che è rappresentato da 3 parlamentari, 4 consiglieri regionali (di questi 6 su 7 sono di maggioranza)
Considerato, inoltre, che le amministrazioni della provincia e dei principali comuni del VCO sono dello stesso colore politico di quelli di Regione e Governo nazionale si dovrebbe, con facilità trovare una soluzione ai nostri problemi.
Lei, presidente Nobili ha scritto al presidente Berlusconi chiedendo aiuto ed ha declinato in vario modo l’auspicato sostegno: autonomia amministrativa, gestione di risorse che appartengono al territorio, zone franche montane; ha concluso però dicendo di non chiedere assistenzialismo.
In questi giorni, il ministro Calderoli sta elaborando la “service tax”, imposta unica degli enti locali che dovrebbe sostituire ICI, tassa sui rifiuti, addizionale Irpef; ed ha inoltre affermato che il federalismo fiscale, è allo studio del governo, “non danneggerà il sud”. Questo mi induce a prevedere che il federalismo che verrà avrà come principali vittime le zone povere situate nel nord Italia.
Eccoci arrivati al dunque, non chiedere assistenzialismo significa volersi affidare ai tributi locali? Significa immaginare di copiare gli stati federali, come la Germania che da linfa alla sua struttura federalista lasciando ai comuni il 15% dell’Irpef e destinandone il 42,5% al Lander ed il restante 42,5% al governo federale?
Se questo, o qualcosa di simile, è l’obiettivo da perseguire è necessario un supplemento di analisi.
La provincia del Verbano Cusio Ossola è più povera della media non solo piemontese ma addirittura italiana.
Nel 2008 il valore aggiunto pro capite è stato di 21450 €, ultimo in Piemonte, sessantesimo in Italia.
Nel 2007 i versamenti Irpef per abitante sono stati pari a 2280 € mentre la media Piemontese si assestata a 2747 €; più precisamente, il versamento medio Irpef del 2007 per abitante è stato di 2467 € nel Verbano, 2334 e nel Cusio, 2054 € nell’Ossola. Il nostro territorio evidenzia un gettito medio pro-capite inferiore del 17% rispetto alla media Piemontese, con punte del 25% relativamente all’Ossola.
Questi dati, parziali e non esaustivi, mi inducono a proporre una commissione di studio sull’”autonomia possibile” nel nostro territorio; la commissione dovrà far emergere i vantaggi derivanti da una maggiore autonomia amministrativa, anche in termini di più efficiente utilizzo delle risorse, ed evidenziare i rischi che risiedono nella bassa capacità contributiva del nostro territorio.
Sarebbe anche opportuno valutare, di concerto con la regione Piemonte, la possibilità di svincolare una certa parte dei trasferimenti che annualmente, copiosi, giungono al VCO in modo tale che l’Amministrazione Provinciale possa, in autonomia, allocare queste risorse nella maniera ritenuta più opportuna.
Alla commissione sarebbe opportuno partecipassero i 7 nostri rappresentanti in Regione ed in Parlamento in modo da rendere più agevole la comunicazione con chi deciderà delle sorti della Provincia del Verbano Cusio Ossola
Fratelli d’Italia?
Ieri sera al termine del Consiglio comunale di Gravellona Toce il Sindaco Giro ha espresso l’intenzione, da ora in avanti, di aprire e chiudere la riunione dei consigli con l’esecuzione dell’Inno d’Italia.
L’annuncio è avvenuto a sorpresa, in modo un po’ sornione e soft , con lo stile di un pianista di piano bar che annuncia l’ultimo pezzo mentre la sala si svuota.
Ma il pezzo in questione non era "Sapore di sale" per cui tutti i presenti, anche quelli che stavano infilando la porta, con un po’ di imbarazzo sono stati bloccati dal dovere patriottico di ascoltare le note di Goffredo Mameli sull’attenti e con lo sguardo fiero in avanti. Ognuno si è scelto un punto nella stanza da fissare per qualche secondo. Io che ero già uscito dalla sala, mi sono fermato nell’atrio e mentre ascoltavo le note che mi riportano alla mente, data la mia tenera età, più ricordi calcistici che altro, ho pensato ai consiglieri leghisti (Calefato, Labriola e Magistris) che dietro quel muro stavano soffrendo perché costretti ad ascoltare l’inno dello Stato invasore dal quale la Lega nel week-end cerca di liberarsi e il lunedì è costretta a servire su quelle comode poltrone rosse fino alla fine del mese (quando lo Stato canaglia paga lo stipendio). Bravo Giro proprio un bello scherzetto !
O forse era stato deciso tutto in una riunione di maggioranza ? In questo caso i cittadini gravellonesi possono stare tranquilli: qui la maggioranza non si lascia influenzare dai venti "divisori" che provengono da Roma e tira diritto. Ma dove va ?
Dal blog della minoranza di Gravellona Toce http://insiemepergravellona.blogspot.com