Servizi sociali: un taglio che colpira il VCO

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del circolo PD di Casale Corte Cerro
Il governo e la maggioranza di centrodestra a Roma e Torino stanno dando un colpo grave alle politiche sociali. “Il taglio dei fondi statali per le politiche sociali – ricorda Giuseppe Loraschi, coordinatore del circolo PD di Casale Corte Cerro – ridurrà nel 2013 le risorse a solamente un decimo di quelle del 2008: dopo questa operazione, come si potrà aiutare gli anziani non autosufficienti, i disabili, i bambini e i ragazzi che vivono in famiglie con problemi, le persone che abusano di alcool e droghe?”
“E non basta questo, – aggiunge Mauro Giudici, ed ex vicesindaco di Casale Corte Cerro – perchè l’eliminazione dei Consorzi Intercomunali dei Servizi Sociali (CISS), che Lega e PDL considerano enti inutili, renderà difficile dare un sostegno ai cittadini e alle famiglie in difficoltà, soprattutto nel Cusio, dove il CISS va in scadenza a fine marzo e ancora oggi non si sa come sarà sostituito.”
Il PD di Casale Corte Cerro – denuncia la drammatica riduzione dei servizi alle persone e alle famiglie che il centrodestra sta operando in Piemonte e in tutta Italia e che produrrà un aumento dei disperati e delle famiglie in crisi;
– chiede che la Regione Piemonte non agisca in modo centralista, come sta facendo anche sui temi della sanità, ma apra un confronto trasparente con il territorio, per progettare nuove modalità di aiuto alle persone e alle famiglie in difficoltà, garantendo efficacia (la risoluzione dei problemi) ed efficienza (l’eliminazione di eventuali sprechi);
– ribadisce la propria contrarietà alla chiusura del CISS, effetto della cosiddetta norma “Calderoli” contenuta nella finanziaria 2009 che abolisce in modo indistinto tutti i consorzi di funzione dei comuni: in questo modo si buttano via anche esperienze positive come quella del nostro territorio;
– sostiene l’amministrazione comunale nello sforzo, da condurre assieme a tutti i comuni del Cusio e di tutto il VCO, di trovare una soluzione alla chiusura del CISS. Grazie alla professionalità degli assistenti sociali, degli educatori professionali e di tutti gli altri operatori del settore, si può ancora conservare, se possibile, migliorare la qualità dei servizi sociali, nonostante le difficoltà e i danni che il centrodestra sta creando!

Il Circolo PD di Casale Corte Cerro

La passione civile di “Pasqualino” Maulini: a vent’anni dalla scomparsa

L’8 marzo di vent’anni fa, a Omegna, si spegneva Pasquale Maulini, uno dei protagonisti più importanti delle vicende politiche e culturali del capoluogo cusiano.

Maulini (a destra) con Jean-Paul Sartre

Del “Pasqualino”, com’è ancora oggi chiamato con affetto dagli omegnesi, ho molti ricordi per aver condiviso con lui la comune passione politica negli anni settanta e ottanta.
La sua biografia è lo specchio di una vita pubblica molto intensa. Dall’età di 14 anni, e per vent’anni, operaio al laminatoio della Ferriera Cobianchi, partigiano garibaldino, protagonista nell’immediato dopoguerra della costruzione dei Convitti Scuola della “Rinascita” (prima a Milano e poi a Torino), a 35 anni insegnante elementare, sindaco di Omegna per cinque mandati, deputato al Parlamento per due legislature ( la IV° e la V°), a lungo capogruppo del Pci in Consiglio provinciale a Novara. (segue)

Ci sarebbero molte cose da dire di un uomo che, nel corso della vita, ha maturato un legame formidabile con la città della Nigoglia e mi auguro che non si perda l’occasione per farlo, indagando e studiando la sua figura.
Accanto all’impegno politico, Maulini ha però sempre coltivato il suo amore per la cultura. Animatore e fondatore con Mario Bonfantini, Mario Soldati e Cino Moscatelli del “Premio letterario della resistenza Città di Omegna” fece di questo appuntamento sulle rive del lago d’Orta un momento alto della cultura italiana e internazionale, con la presenza – tra gli altri – di Jean Paul Sartre, Oriana Fallaci, Panagulis,Camilla Cederna. Ha scritto, il “Pasqualino” anche dei libri importanti come Omegna Cara, La ferriera, e Memoria. Gianni Rodari, suo grande amico, curò la presentazione di Omegna Cara. Prendo a prestito le sue parole.
“Maulini ama Omegna. Ama il paesaggio in cui è immersa, il sipario di montagne in cui splende, unico spazio aperto, uno dei più bei laghi italiani. Di gran lunga il più bello, per chi è nato sulle sue rive. Ama la gente di Omegna, la sua schiettezza, la sua concretezza, la sua fantasia. Ama i muri di Omegna, compresi quelli delle fabbriche, che non vede come monumenti del profitto ma come monumenti del lavoro: ciò che resta e dura è sempre ciò che ha fatto il lavoro dell’uomo. Ama la città di ieri e quella di oggi, ha fiducia nella città di domani”. Gianni Rodari sapeva che quest’amore era nutrito da una grande passione civile. Quella passione che “Pasqualino” aveva nel sangue e che oggi è sempre più una merce rara.

Marco Travaglini

Non scherziamo sul Lavoro!

LA POLITICA DELL’ANNUNCIO DI QUALCOSA CHE NON C’E’ NON PORTA NE’ SVILUPPO, NE’ UN SOLO POSTO DI LAVORO. SOLO CONSENSO APPARENTE OGGI, FRUSTRAZIONE E RABBIA DOMANI.
Che il centrodestra sia maestro nella politica dell’annuncio è cosa risaputa. Che si arrivasse però ad annunciare qualcosa che non verrà mai perché è già tutto finito proprio non c’era da aspettarselo.
Oggi a Baveno – afferma Aldo Reschigna Presidente del gruppo consigliare regionale del PD – sono stati presentati i bandi per il piano straordinario per il lavoro. Bandi che per la maggior parte sono già stati aperti e subito dopo chiusi perché le risorse a disposizione, troppo limitate, si sono esaurite in brevissimo tempo.
Eppure oggi il centrodestra ha fatto finta di niente, vendendo come se ci fosse, un prodotto che non è più disponibile.
E’ una politica comunicativa che forse nell’immediato può portare qualche consenso, ma nel breve e medio termine, una volta appurata la realtà, crea nei cittadini e negli operatori economici frustrazione e rabbia.
Forse accresce le aspettative, di sicuro non crea né sviluppo, né un solo posto di lavoro. Tutto il contrario di quello che dovrebbe essere una buona politica.
In questa esposizione di merce inesistente si è distinto il presidente di FinPiemonte Massimo Feira che, da sotto i panni del tecnico, ha fatto emergere il cuore leghista esaltando Cota e denigrando la passata amministrazione di centrosinistra.
Dal presidente di FinPiemonte ci saremmo aspettati un discorso tecnico, responsabile e di verità. Abbiamo ascoltato dichiarazioni di entusiasmo per la politica della Giunta che ci hanno ricordato i toni dei piazzisti di un tempo.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

Piano sanitario: smascherato il bluff. Ora si convochi l’assemblea dei sindaci

Finalmente, viene smascherato il Piano di rientro regionale firmato con lo Stato e che prevede il declassamento del DEA di Domodossola. Le nostre preoccupazioni non erano, quindi, come alcuni esponenti della Lega affermavano, campate per aria e solo strumentali. Purtroppo la Regione Piemonte ha individuato dove tagliare e a farne le spese sarà il San Biagio e i cittadini ossolani.
Avevamo accolto con una certa disponibilità l’offerta della Lega Nord di discutere insieme il futuro della sanità nel Vco, ma il solo fatto di aver tenuto il Piano di rientro nascosto, ci porta a dire che diventa assai difficile discutere a carte coperte. Ieri queste carte le abbiamo viste ed il bluff è stato individuato. Da giorni è partita una richiesta formale di convocazione dell’assemblea dei sindaci che, almeno stando alle notizie in nostro possesso, non sembra la si voglia radunare. Per quanto ci riguarda, se prima non si ascoltano i sindaci e quindi i territori, noi come partito politico, non ci siederemo a nessun tavolo, ma ci muoveremo per difendere la sanità del nostro territorio come abbiamo sempre fatto. Di certo, è che ad oggi la situazione è quella che da settimane noi e il nostro capo gruppo regionale denunciamo con forza. Gli esponenti di Pdl e Lega continuano a minimizzare, addirittura a dire che i tagli presenti nel piano sono solo a titolo esemplificativo. E’ quanto mai strano, ma anche se con difficoltà, ci auguriamo che sia così perché in caso contrario a perderci non sarebbe la Lega o la Pdl, ma tutti cittadini della nostra provincia.

PD VCO
Ufficio stampa

SANITA’: PRESIDIO DEI GRUPPI DI OPPOSIZIONE DAVANTI ALLA GIUNTA REGIONALE.

I gruppi del centrosinistra in Consiglio regionale hanno tenuto stamane una conferenza stampa-manifestazione davanti al palazzo della Giunta regionale, in piazza Castello a Torino. Sono stati esposti due striscioni con
sopra scritto “Sanità, dite la verità” e “I cittadini devono sapere”.
Durante la manifestazione il capogruppo regionale PD Aldo Reschigna ha annunciato la presentazione di un esposto alla procura della Repubblica contro la decisione della Giunta di non mettere a disposizione dei consiglieri regionali gli atti del piano di rientro dal debito sanitario già firmato a Roma.
“Quello all’informazione è un diritto sancito dallo Statuto della Regione Piemonte e da altri regolamenti – ha spiegato Reschigna – E’ un diritto dei consiglieri e della comunità piemontese. Non stiamo protestando per un fatto tecnico, ma contro una scelta politica illegittima.  (SEGUE)

E’ evidente che nelle 160 tra delibere e determine che concretizzeranno il piano di rientro c’è il vero piano sanitario regionale, ed é evidente che su questo la Giunta Cota non intende confrontarsi non solo con l’opposizione, ma neanche con le comunità locali e le associazioni di categoria.
Non a caso lo stesso assessore Ferrero ha spiegato la mancata consegna degli atti con il timore che possa provocare
proteste sui diversi territori. Chiediamo trasparenza e consultazioni e discussioni nelle province sulle scelte della Giunta in materia sanitaria, lo prevede la stessa legge che istituisce il piano sanitario regionale”.
Successivamente i consiglieri sono entrati nel palazzo della Giunta e hanno occupato simbolicamente con uno striscione la sala della Giunta, chiedendo di essere ricevuti dal presidente Cota. Data la sua assenza e quella degli assessori, è stato chiesto al capo di gabinetto dott. Conterno di far giungere nuovamente al presidente Cota la richiesta di poter accedere agli atti.
Reschigna risponde anche alle critiche rivolte dal presidente Cota all’iniziativa del centrosinistra: “Per quanto riguarda i conti della sanità, Cota se la prenda con i debiti lasciati da Ghigo che lo hanno costretto al piano di rientro, e con i tagli del ministro Tremonti.
Ancora una volta Cota ci ha invitato a tacere. Sappiamo bene che vorrebbe una opposizione silenziosa e plaudente alle sue iniziative. Ma la democrazia è un’altra cosa”.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

“Italia-Svizzera. Storie di ieri oggi e domani” . Iniziativa venerdì 4 marzo a Cannobio

Per festeggiare i 150° anni dell’unità d'”Italia il PD organizza una iniziativa pubblica a tema in ogni provincia d’Italia. Potete scaricare l’invito cliccando qui [download id=”42″]
Italia-Svizzera. Storie di ieri oggi e domani” e” questo il titolo dell’iniziativa che si terra nella nostra provincia venerdì 4 marzo alle ore 21.00 presso la Saletta superiore del Teatro Nuovo a Cannobio.
Al centro della serata i rapporti tra svizzera e Italia, il passato ma anche i problemi dle presente e del futuro, a partire dalle questioni dei frontalieri.
Alla serata parteciperanno Teresio Valsesia giornalista e scrittore, l’On. Franco Narducci Vicepresidente della Commissione Affari esteri Camera dei Deputati.
Moderatore sarà Giorgio Zaniboni membro del comitato provinciale frontalieri.
Partecipano Antonella Trapani segretario PD VCO e Francesca Zammaretti segretario del Circolo PD Alto Verbano
Sono invitati lavoratori, cittadini, amministratori, associazioni economiche e sindacali.