Primarie per i parlamentari del PD: nel VCO si vota sabato 29 dicembre. Come e dove

Clicca qui per il link al volantino su come e dove votare.
Ai fini della più ampia partecipazione e del rinnovamento della politica, il Partito democratico promuove primarie aperte per la selezione delle candidature al Parlamento nazionale per le elezioni politiche del 2013.
Attraverso lo strumento delle primarie il Partito democratico intende selezionare i propri candidati in coerenza con i suoi principi statutari e con la vocazione di partito di governo, aperto alla società, in grado di promuovere nelle composizione delle liste, e in particolare nelle posizioni eleggibili, competenze di donne e di uomini.

Le candidature per il VCO devono essere presentate entro sabato 22 dicembre, validate dal 5% di firme degli iscritti Pd del VCO di almeno tre circoli diversi.

Come si vota

– Dalle ore 8 alle 21.
– Può partecipare al voto chi si è registrato alle primarie del 25.11 e del 2.12 “Italia Bene Comune” e tutti gli iscritti al PD.
– Bisogna sottoscrivere l’appello di elettore del PD.
– Si deve versare una sottoscrizione di almeno 2 euro.
– Si può esprimere fino ad un massimo di due preferenze, differenti per genere. Qualora le due preferenze siano dello stesso genere, la seconda preferenza nell’ordine è nulla.
– Portare carta identità e tessera elettorale.

I seggi dove votare.

– CASALE CORTE CERRO / Sala Biblioteca, piazza Chiesa CASALE CORTE CERRO

– GRAVELLONA TOCE, ORNAVASSO / Municipio, piazza F.lli Di Dio GRAVELLONA TOCE

– OMEGNA 1 (sezioni elettorali 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 17) e i comuni di CESARA, NONIO, AROLA, MADONNA DEL SASSO, GERMAGNO, LOREGLIA, VALSTRONA, MASSIOLA / Santa Marta, via Cavallotti OMEGNA

– OMEGNA 2 (sezioni 13, 14, 15, 16) / Circolo Arci, via IV Novembre CRUSINALLO

– OMEGNA 3 (sezioni 10 , 11, 12) e i comuni di QUARNA SOTTO, QUARNA SOPRA / Ex Cinema Oratorio, via Mozzalina CIREGGIO

– OMEGNA 4 (sezioni 8, 9) / Sede Quartiere, casa Ex Frati, via Curotti BAGNELLAI DEL VERBANO

– BAVENO / Municipio, piazza Dante Alighieri 14 BAVENO

– CANNOBIO, CANNERO RIVIERA, TRAREGO VIGGIONA, FALMENTA, GURRO, CAVAGLIO SPOCCIA, CURSOLO ORASSO / Saletta Teatro nuovo, viale Vittorio Veneto CANNOBIO

– GHIFFA, OGGEBBIO / circolo di Susello GHIFFA

– STRESA, GIGNESE, BELGIRATE, BROVELLO CARPUGNINO / Palazzina Liberty, via De Amicis STRESA

– VERBANIA 1 (sezioni elettorali 21, 22, 23, 24, 25, 26, 29, 30, 31, 32, 33) / centro Rosa Franzi, c.so Cairoli a INTRA

– VERBANIA 2 (sezioni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15) Villa Olimpia Sala Biblioteca, via Mazzini PALLANZA

– VERBANIA 3 (sezioni 16, 17,18, 19, 20, 27, 28),e i comuni di COSSOGNO, CAMBIASCA, AURANO, INTRAGNA, BEE, CAPREZZO, MIAZZINA, SAN BERNARDINO VERBANO, ARIZZANO, VIGNONE, PREMENO / Casa del Popolo Arci, via Renco 91 TROBASOSEGGI

– CREVOLADOSSOLA, VAL FORMAZZA (Baceno, Formazza, Crodo, Premia), VARZO, TRASQUERA, MONTECRESTESE / Aula consigliare Muncipio, via Valle Antigorio 16 CREVOLADOSSOLA

– DOMODOSSOLA BOGNANCO, MASERA, TRONTANO, VAL VIGEZZO (Re, Villette, Malesco, Druogno, Santa Maria Maggiore, Craveggia, Toceno) / Sezione PD, via Dissegna 23 DOMODOSSOLA

– MERGOZZO / Sala comunale, via Sempione MERGOZZO

– PIEVE VERGONTE, ANZOLA D’OSSOLA, PIEDIMULERA, VALLE ANZASCA (Macugnaga, Ceppo Morelli, Vanzone, Calasca, Bannio Anzino) / Municipio, via Cicoletti 33 PIEVE VERGONTE

– VILLADOSSOLA, PALLANZENO, BEURA CARDEZZA, VALLE ANTRONA (Montescheno, Seppiana, Antrona Schieranco, Viganella) / sede Pd di via Vittoni, VILLADOSSOLA

– VOGOGNA, PREMOSELLO CHIOVENDA / Municipio via nazionale VOGOGNA

ufficio stampa

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Lettera pubblica di Enrico Borghi: mi candido alle primarie per la scelta dei parlamentari del Pd.

Care democratiche e Care democratici del Verbano Cusio Ossola,

gli organismi nazionali del Partito Democratico, aderendo a una proposta del segretario Pierluigi Bersani e venendo incontro a tantissime istanze e richieste avanzate in tal senso in questi anni dai livelli territoriali, hanno deciso di indire per il prossimo 29 dicembre le primarie aperte per l’elezione della componente parlamentare del Pd.
Si tratta di una scelta importante, al conseguimento della quale ho cooperato come componente della direzione nazionale del Pd, finalizzata a restituire lo scettro della sovranità ai cittadini e impedire che la sciagurata decisione della destra di annullare la riforma del sistema elettorale (il famigerato “Porcellum”) ci consegni ancora una volta un parlamento di nominati e di cooptati.
I difficili e impegnativi anni che abbiamo di fronte, con le scelte che si dovranno compiere per cambiare l’Italia e farla uscire dalla prostrazione nella quale i governi della destra ci hanno condotti, hanno bisogno di una classe dirigente rappresentativa dei territori, nella quale i cittadini si possano rispecchiare.
Per questo, dopo le essenziali primarie per la scelta del candidato del centrosinistra alla premiership che hanno visto la vittoria della candidatura di Pierluigi Bersani, diventano fondamentali le primarie per i parlamentari.
In questa cornice, si fanno concrete le possibilità che il territorio del Verbano Cusio Ossola possa tornare ad avere un rappresentante democratico e progressista in Parlamento.
L’intera “Seconda Repubblica” è stata attraversata dal riformismo del Verbano Cusio Ossola senza avere una propria voce in Parlamento.
Dal 1992 ad oggi solamente le destre hanno rappresentato il VCO a Roma.
E’ arrivato il momento di cambiare questo stato di cose!
E’ giunto il momento nel quale la grande tradizione popolare, democratica e riformista delle nostre terre si saldi con lo sforzo di innovazione e di trasformazione di un centrosinistra che non intende essere più subalterno, nè culturalmente nè politicamente, e che sulla scorta di questa operazione – che ha visto migliaia di nostri concittadini partecipare alle recenti primarie per la scelta del nostro candidato alla guida del governo – si ritorni ad esprimere uno spazio di presenza e di rappresentanza delle nostre idee e delle nostre zone.
Anche la voce dei democratici e dei progressisti del Verbano, del Cusio e dell’Ossola deve essere rappresentata in un Parlamento che si prefigge l’importante compito di cambiare l’Italia, per toglierla dalla recessione e dall’ingiustizia e riportarla nel gruppo di testa delle nazioni più avanzate, economicamente e socialmente, condizione che le è propria per storia e prospettive e che è stata conculcata da una destra padronale e regressiva.
Per questo, dando ascolto alla richiesta che mi è stata fatta in queste ore da molti amici, compagni di partito e amministratori locali, ho deciso di candidarmi alle Primarie per i parlamentari, chiedendo agli organismi provinciali del partito di essere inserito nella rosa delle candidature.
Mi accingo pertanto a richiedervi il voto e il consenso, che in una democrazia sana è al tempo stesso la cosa più importante e preziosa che esista.
Lo faccio con umiltà e serenità, ma con altrettanta determinazione e impegno. Lo faccio per mettere a disposizione del territorio e del Pd un’esperienza amministrativa e politica che in particolare sul tema delle zone montane, delle realtà marginali, dello sviluppo locale e dell’innovazione si è andata forgiando nel corso di questi anni.
La mia storia di amministratore e di politico è caratterizzata, da sempre, dallo stretto rapporto che ho con il territorio e con i cittadini che ci vivono, e si è sempre alimentata dal consenso democratico che gli elettori hanno voluto esprimermi ogni volta che mi sono presentato di fronte al corpo elettorale.
Per questo mi candido e chiedo il vostro consenso, perchè credo che gli ideali di giustizia e di democrazia, di libertà e di eguaglianza che stanno alla base della nostra Costituzione, prima ancora che del nostro partito, abbiano bisogno di una traduzione concreta, quotidiana e impegnativa.
Mi candido e chiedo la vostra fiducia, perchè abbiamo tutti diritto – e le giovani generazioni più di tutte – ad un Paese diverso da quello attuale, nel quale si aprano le porte a chi vuole costruire il domani e le si chiudano definitivamente a chi vuole riportarci in un passato che va lasciato ai libri di storia.
Oggi l’Italia è un paese fermo. L’ascensore sociale si è rotto, e funziona solo per qualcuno vicino alle stanze del potere. Tutti gli altri stanno fermi: chi per l’impossibilità di muoversi, chi per paura di perdere ricchezze e privilegi. Si può immaginare un Paese bloccato e impaurito, senza concedergli il beneficio del futuro? No, no si può!
Dobbiamo cambiare l’Italia, perché non possiamo pensare che il nostro domani sia fatto di circuiti ristretti per i più fortunati, e di rabbia e disperazione per gli esclusi che via via aumentano. Dobbiamo cambiare l’Italia, perché la fine di un impero politico-mediatico-finanziario , annegato in un intreccio di malaffare e di inefficienza, sia anche l’inizio di una Repubblica davvero coerente con il dettato della nostra Costituzione, che è “la più bella del mondo!”.
Dobbiamo cambiare l’Italia, per affermare il principio che se l’uguaglianza esiste per il guadagno e le merci, a maggior ragione deve esistere per la consapevolezza di avere tutti la stessa dignità di uomini.

Mi candido con questo spirito, e chiedo quindi il vostro voto perchè appartengo alla categoria di quelli che hanno ancora un sogno: il futuro!

Vogogna, 18 dicembre 2012

Enrico Borghi

Primarie dei parlamentari del PD: il regolamento.

Pubblichiamo il regolamento (clicca qui) delle primarie per i parlamentari del PD, approvato ieri sera dalla Direzione nazionale.
Le primarie si svolgeranno sabato 29 dicembre.
Le candidature saranno approvate sabato dall’assemblea provinciale del Pd del VCO.
Pochi giorni per organizzare un evento fondamentale per dare voce ai cittadini per scegliere i candidati.
Una scelta per combattere la legge elettorale attuale, il Porcellum, che impedisci ai cittadini di scegliere. Per le liste del Pd invece si potrà farlo.

Movimento 5 stelle del VCO: guardate Internet?

Nel rispondere a un attacco del leghista Michele Marinello il movimento 5 Stelle del VCO ha deciso di sparare anche contro di noi chiedendosi “nella Lega Nord così come nel Pd, chi decide la composizione e l’ordine dei candidati e quindi la loro elezione? E su che basi? Meritocratiche o di vicinanza al leader di turno?”. Clicca qui per vedere il comunicato del 5 stelle
Evidentemente i grillini del VCO non leggono i giornali, non guardano la Tv (Grillo lo impedisce?) e soprattutto non usano internet (se non per autolegittimarsi).
Se fosse così, avrebbero appreso che proprio oggi il Pd ha lanciato le primarie aperte per la scelta dei parlamentari della prossima legislatura, rispondendo così nei fatti alla loro domanda.
Nei giorni in cui Grillo butta fuori dal movimento chi non la pensa come lui, nei giorni delle parlamentarie grilline di cui ancora non si sa in quanti hanno votato, queste polemiche contro di noi appaiono ampliamente ridicole.
La democrazia è una cosa seria e il Pd con le primarie del leader di due settimane fa e la scelta di oggi per le primarie dei parlamentari ha coraggiosamente dato prova di responsabilità e concretezza.

Pd VCO
Ufficio Stampa

Un altro assessore regionale sotto inchiesta.Cota si dimetta e si torni al più presto al voto.

Oltre che il governo degli incapaci, questo di Cota è il governo degli scandali. Alla faccia dell’assessorato alla trasparenza che il presidente voleva istituire! In due anni e mezzo due assessori sotto inchiesta. Un bel primato, non c’è che dire.
Eppure martedì, quando abbiamo avanzato le nostre critiche politiche in Consiglio regionale sulle intercettazioni che coinvolgevano nella vicenda GEC l’assessore Casoni, da Cota e dall’assessore non è venuta nemmeno una parola.
Ora che Casoni è indagato, Cota non penserà mica di cavarsela revocandogli le deleghe? Questa nuova vicenda giudiziaria è il segno di come la Giunta Cota sia totalmente inadeguata, anche sotto il profilo della correttezza dei comportamenti, a guidare il Piemonte.
Incapace di affrontare la crisi, lacerato sulle politiche da attuare, il centrodestra è ormai giunto al capolinea. E’ ora che Cota si dimetta e che si torni al più presto al voto. C’è solo spazio per una velocissima approvazione dei documenti finanziari necessari per non abbandonare il Piemonte a se stesso, e poi si dia la parola agli elettori. Cota si rassegni e prenda atto della situazione. Noi glielo ricorderemo in ogni occasione possibile.

Una dichiarazione di Aldo Reschigna

Comuni autonomi ma uniti nei servizi

La crisi epocale che stiamo vivendo coinvolge sempre più i comuni, con particolare gravità in una realtà marginale e di montagna come quella del Verbano, e gli amministratori si misurano con la fatica di trovare risposte adeguate ai problemi (non solo economici) dei cittadini, e di cura del territorio.
E’ il tempo delle scelte: coraggiose e riformatrici con l’assoluto dovere di informare (anche delle incertezze, delle preoccupazioni, delle complessità burocratiche) i propri concittadini per costruire una proposta.
Tutto va nella direzione opposta alla difesa dell’ente Comune, così come l’abbiamo conosciuto negli ultimi 20 anni (dall’elezione diretta del Sindaco) per più aspetti:
a)Cambiamenti normativi: la Regione Piemonte (sulla base della legge nazionale) ha indicato la normativa per l’applicazione obbligatoria dell’esercizio associato delle funzioni comunali. Ciò dovrà essere deciso entro il mese di gennaio e ci sono due possibilità: i Comuni che hanno stipulato almeno 3 convenzioni con altri Comuni potranno mantenere per tutto il 2013 la propria autonomia.
Entro il successivo anno 2014 dovranno provvedere all’esercizio associato di tutte le altre funzioni nell’ambito prescelto. Il periodo delle convenzioni ha un vincolo di 3 anni. I Comuni che invece decidono di procedere alla Unione dovranno associare le funzioni tra di loro. Il vincolo per l’Unione è di 10 anni. Con un’immagine possiamo indicare la prima scelta (convenzioni) come un” fidanzarsi”; la seconda (Unione) come uno ”sposarsi” .
E’ evidente che in questa fase la prima scelta è più semplice e immediata, almeno per quei comuni che ci hanno pensato per tempo e hanno in atto, come Cossogno, più di 3 convenzioni, la maggior parte con la città di Verbania. Occorre infatti tenere presente che l’Unione di Comuni nel territorio Val Grande/Valle Intrasca non è stata ancora decisa e, di conseguenza, nemmeno quali servizi associare. Per procedere alla Unione occorre infatti: costituirla, accordandosi sulla composizione dell’Unione (quali comuni intendono farne parte) e poi individuare quali servizi associare in relazione alle condizioni organizzative e finanziarie dei singoli comuni.
b) Drastica riduzione dei trasferimenti statali (dell’ordine del 20%), che significa razionalizzare ogni voce di spesa (personale dipendente compreso) e ricorrere ad una potente fantasia per cercare nuove entate.
c) Contesto territoriale di declino: scomparsa a fine anno delle Comunità Montane (dopo 40 anni di storia); la Provincia del Vco sarà probabilmente “salvata” a causa delle dimissioni del Governo tecnico. Essa si misurerà comunque con pesanti tagli e un’incertezza di funzioni.
Gli enti locali sono chiamati a fare i sacrifici per contenere la spesa pubblica (questo ha un carattere di profonda ingiustizia, ed anche “cattiveria”, quando diventa esazione per lo Stato centrale, “sprecone”) e al di là dell’ingegneria da risiko municipale, o la difesa fine a se stessa dei confini, l’attenzione va posta sui servizi che si sanno e sapranno assicurare ai cittadini/imprese (con quali tariffe), e allo sviluppo che si riesce a promuovere. E questo può avvenire solo creando legami, rapporti solidaristici con altre realtà, a partire dall’analisi pragmatica dei punti di forza e di debolezza, e del percorso di crescita che si sa creare insieme, per partecipare ai bandi pubblici che obbligano al “fare rete”.
Questo rappresenta senza dubbio una radicale trasformazione nella tradizionale logica dei Sindaci nelle comunità di montagna: aprirsi al fondovalle, e guardare oltre, (per la Val Grande/Intrasca il naturale riferimento è Verbania), non è più una decisione di modernizzazione ma diventa l’unico modo per sopravvivere. Allo stesso tempo la Verbania (non obbligata dalla legge alla gestione associata) che si confronta con la principale crisi di lavoro ed economia dal dopoguerra, ha un bisogno urgente di estendere le sue possibilità (ambientali, turistiche, industriali) per contrastare la recessione e avviare come capofila una visione sostenibile di progresso, attraendo risorse pubbliche/private, e organizzando servizi consorziati a costi ottimizzati.
Tutto può andare nella direzione favorevole a soggetti comunali ampi e dinamici che pianificano servizi e politiche di rilancio: chi amministra, e chi vuol proporsi a farlo, sarà valutato proprio sulla capacità non tanto di protestare ma di competere con i fatti (lotta all’abbandono montano, attrarre nuove imprese, dare servizi di qualità) nell’affascinante sfida di investimento sul domani: uniti nei servizi per mantenere l’autonomia della propria storia.
Silvia Marchionini-Sindaco di Cossogno