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Presentazione del nuovo polo liceale ad Omegna

Venerdì 27 febbraio, alle 20,30 presso il Forum di Omegna, la Provincia presenta agli operatori scolastici, agli studenti e alle loro famiglie, e a tutti i cittadini interessati, il nuovo polo liceale e la proposta di razionalizzazione degli istituti scolastici superiori del capoluogo cusiano.
Durante la serata sarà illustrato il progetto del nuovo liceo, i cui lavori sono iniziati da qualche giorno, con particolare riguardo al livello di qualificazione energetica degli edifici scolastici. l’assessore provinciale all’Istruzione, Lilliana Graziobelli, spiegherà poi la proposta di razionalizzazione di tutti gli istituti di Omegna.
Ufficio Stampa Provincia del Verbano Cusio Ossola

Incontro dibattito sulla scuola a Gravellona Toce

image La scuola è il nostro futuro. Quale scuola per i nostri figli?
Genitori, insegnanti, dirigenti scolastici, studenti, amministratori locali e cittadini che hanno a cuore le sorti della scuola pubblica sono invitati a partecipare MERCOLEDì 25 FEBBRAIO 2009 – ore 21.00, presso la Biblioteca civica a Gravellona Toce, all’Incontro-dibattito sulla (contro)riforma del Ministro Gelmini.
Interverranno NICOLA FONZO, Dirigente scolastico, CLAUDIO MAULINI, Psicologo e psicoterapeuta.
Fare il punto e capire come andare avanti insieme
per promuovere una scuola pubblica di qualità
Organizza Comune di Gravellona Toce, con la collaborazione di coordinamento “Salviamo la scuola pubblica” Alto Novarese; Comitato Genitori, Insegnanti, Studenti Cusio; Coordinamento Genitori Docenti Verbania.

Quale futuro per la scuola nel VCO?

image Numerosi partecipanti, ieri sera a Palazzo Flaim di Verbania, hanno assistito all’iniziativa sui temi della scuola promossa dal Partito Democratico.
Presenti come relatori l’assessore regionale all’Istruzione Giovanna Pentenero, il presidente nazionale dell’UNCEM Enrico Borghi, nonché l’ass. provinciale Liliana Graziobelli e la resp. Scuola della CIGL del VCO Gabriella Prandi.
Ha destato preoccupazione e sconcerto la mera “cronologia dei fatti” che Borghi ha presentato, come introduzione, agli intervenuti, dove si evince che il disegno politico del governo nazionale non è riformare la scuola, con la scusa dei risparmi, ma è un’accavallarsi di proposte e modifiche, successive l’una all’altra, che porteranno, tra l’altro, a penalizzare le zone più periferiche, le strutture più piccole, contrariamente a quanto annunciato dall’On. Cota (Lega Nord), nella medesima sede circa un mese fa, e cioè la salvaguardia dei plessi scolastici nei territori collinari e montani. Un disegno che, come anche sottolineato da alcuni interventi dei partecipanti, diminuisce la qualità formativa degli studenti, senza tenere conto di esigenze territoriali, di programmazione, di investimenti già realizzati dagli enti locali. l’assessore Regionale ha sottolineato il costante impegno del Piemonte nei confronti della scuola, con aiuti diretti alle famiglie, borse di studio, agevolazioni, e investimenti diretti nelle strutture e nella formazione e ha ribadito la totale contrarietà alla “riforma” Gelini, soprattutto per la confusione e il metodo utilizzato dal governo per ottenere ciò che in realtà non è nell’agenda del Ministro dell’Istruzione ma bensì in quello dell’Economia; un errore, quello iniziale, che a cascata ne farà seguire tanti altri portando confusione tra i genitori, gli insegnanti e all’interno mondo della scuola.
La conclusione degli accordi tra Ministero ed enti locali che porteranno a numerose modifiche nell’orario, nell’offerta formativa, nel personale a disposizione di ogni scuola, contrariamente a quanto richiesto da alcune regioni e da altri realtà territoriali, avverrà (“ovviamente”), per volere del governo, dopo le elezioni amministrative ed europee di giugno.
Sono gli stessi genitori, o almeno coloro che hanno avuto modo di approfondire questa vicenda, che si ritrovano preoccupati per i loro figli, non sapendo se le scelte fatte in passato potranno essere portate avanti, se ci sarà o meno la possibilità di avere un orario più flessibile ma comunque prolungato e non ridotto, se la loro scuola ricadrà in quelle al di sotto dell’asticella imposta dal governo, per cui è prevista la chiusura oppure no.
Il Partito Democratico si muoverà sulla strada della riforma della scuola, tenendo ben presente che una razionalizzazione deve essere fatta ma questa, deve evitare nel modo più assoluto la riduzione della qualità formativa della nostra scuola e la salvaguardia del diritto all’istruzione per tutti i ragazzi, dalla scuola primaria in avanti.

Incontro pubblico sui temi della riforma Gelmini nella scuola. A Verbania giovedì12 febbraio

image "Quale futuro per le scuole di montagna? Quale futuro per la scuola nel VCO? l’impatto della Riforma Gelmini"
È questo il tema dell’incontro pubblico, aperto a genitori, studenti e ai lavoratori della scuola, organizzato dal partito democratico nella giornata di Giovedì 12 febbraio, alle ore 21 presso Palazzo Flaim a Verbania Intra, alla quale parteciperà Giovanna PENTENERO, Assessore all’Istruzione e Formazione Professionale della Regione Piemonte.
È possibile scaricare il volantino con i contenuti delle proposte del PD (cliccare qui) ed anche il PDF dell’invito (cliccare qui).
Interverranno inoltre all’incontro Enrico BORGHI presidente Nazionale UNCEM, Liliana GRAZIOBELLI assessore Provinciale all’Istruzione e Formazione Professionale nel VCO, Gabriella PRANDI Segretaria CGIL Scuola VCO, Aldo RESCHIGNA consigliere Regionale PD.
A presiedere sarà Paolo SULAS coordinatore Circolo PD Verbania.

No al vitalizio ai repubblichini di Salò: no alla proposta dell’On. Zacchera

image “Il disegno di legge presentato alla Camera che prevede di assegnare, indistintamente, un vitalizio di 200 euro a partigiani, deportati, militari a tutti coloro che facevano parte delle formazioni che facevano riferimento alla RSI va molto al di là del revisionismo che, in questi ultimi anni, è andato diffondendosi nel nostro Paese” affermano i Consiglieri regionali del Partito Democratico, Marco Travaglini ed Aldo Reschigna, commentando la proposta di legge presentata da esponenti della Maggioranza di centro-destra, tra i quali l’on Marco Zacchera, che vorrebbe istituire l’Ordine del Tricolore, con un assegno vitalizio assegnato sia ai partigiani, sia “ai combattenti che ritennero onorevole la scelta a difesa del regime ferito e languente e aderirono a Salò” .
“Desideriamo manifestare il nostro appoggio – continuano Reschigna e Travaglini – al Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte che sta preparando una massiccia campagna contro questa proposta di legge, prevedendo una raccolta di firme contro questo provvedimento, un ordine del giorno del Consiglio regionale e di tutte le Assemblee elettive del Piemonte, ma soprattutto l’avvio di una campagna di comunicazione mirata a far conoscere ai giovani la storia italiana del Novecento e la differenza fra coloro che combatterono a favore di libertà e democrazia e chi, invece, a favore di un regime dittatoriale”.

“Una simile proposta – concludono i Consiglieri Reschigna e Travaglini – va ben al di là delle richieste di accomunare i morti di entrambe le parti e di sviluppare un progetto coerente con la cultura della pace della nuova Italia, significa legittimare coloro che si schierarono contro lo Stato Italiano, significa tentare di riscrivere la nostra storia”.

Barbara Castellaro – Ufficio Stampa Gruppo consiliare Partito Democratico

Approvato il piano triennale regionale per la scuola

image Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato il piano triennale 2009-2011 per il diritto allo studio e la libera scelta educativa.
Oltre a definire le priorità di finanziamento e al programmazione delle attività in materia di diritto allo studio, il piano garantisce certezza di finanziamenti per il periodo che "copre", mettendo in rilievo l’importanza di una programmazione di lungo periodo che assicuri – ed è molto importante – la continuità delle attività più efficaci e più coinvolgenti per i giovani studenti. 
Il provvedimento, oltre che necessario, era atteso perché le risorse che la legge 28 del 2007 destina a Province, Comuni, scuole e famiglie, possano essere erogate. Serviranno a finanziare interventi per assicurare il diritto allo studio a studenti con difficoltà socioculturali, a stranieri, a bambini e ragazzi con esigenze educative speciali, per  i libri di testo, e altro ancora. Si tratta, in particolare in questo momento di crisi economica e sociale, di un sostegno concreto alle famiglie con un ISEE fino a 32 mila euro perché possano sostenere le spese per trasporti, mense, libri, attività scolastiche e, se scelgono la scuola paritaria, per le spese di frequenza. Il budget per il 2009 è di 111 milioni: 81 di spesa corrente e 30 di investimenti.Grande attenzione, ovviamente, alla scuola pubblica ma conferma delle risorse ( circa 21 milioni) anche alle scuole paritarie. Con questo piano triennale, nei fatti, si garantisce l’accesso ad una offerta formativa diffusa e qualificata, fin dalla scuola dell’infanzia, valorizzando al massimo la centralità del sistema pubblico dell’istruzione. A breve tutte le famiglie riceveranno un vademecum informativo sui tempi e le modalità con cui richiedere alla Regione il sostegno alle spese scolastiche. E’il risultato positivo di un lavoro politico serio, teso ad assicurare l’applicazione effettiva di una legge di sistema che, abrogando la precedente legge del centrodestra sul buono scuola, destina al sistema dell’istruzione piemontese risorse molto significative.

Marco Travaglini, consigliere regionale Pd