Archivi categoria: Sanità e Welfare

PIANO DI RIENTRO PER LA SANITA’ NEL VCO: RIDERE O PIANGERE?

image La Regione Piemonte (Lega Nord e PDL) ha approvato il Piano di Rientro predisposto dal direttore generale Robotti ed esaminato dalla Rappresentanza dei Sindaci, l’organo collegiale di consultazione di cui fanno parte i sindaci dei Comuni di Verbania, Omegna e Domodossola. Tutto bene, tutto normale? No.  E non perché questo Piano di Rientro (leggi: tagli generalizzati di investimenti e servizi) e la logica che da Torino lo impone siano largamente contestabili.
Non c’è nulla di normale perché a Torino Roberto Cota e la Giunta di Destra e Lega Nord impongono tagli e, di conseguenza, scelte dolorosissime (e criticabilissime) alla sanità provinciale, mentre nel Verbano Cusio Ossola il consigliere regionale Pdl Valerio Cattaneo dirama alla stampa un alluvionale comunicato nel quale dichiara tutta la sua contrarietà al Piano di Rientro e invita (o intima?) Cota e la sua Giunta a non approvarlo. Con quale risultato? Che in Piano di Rientro viene approvato a tamburo battente, a conferma dell’autorevolezza di Cattaneo, Presidente del Consiglio Regionale! Delle due, l’una: o Cattaneo non conta nulla e a Torino Cota fa quello che vuole; o Cattaneo gioca a fare la maggioranza a Torino (dove il suo partito, il Pdl, sostiene il Piano tanto avversato) e l’opposizione nel VCO.
 Se prevale (come credo) la seconda ipotesi, allora la sceneggiata deve essere fatta con il botto. E infatti parte l’ordine di Cattaneo a Zacchera (ormai una consolidata abitudine) affinché quest’ultimo convochi l’Assemblea degli 84 sindaci dell’Asl Vco, per fare sentire alta e forte la disapprovazione del territorio. Poco importa che Zacchera abbia già dato il via libera consultivo al Piano di Rientro qualche settimana fa: il contrordine è contrordine! E infatti in un batter di ciglia il sindaco di Verbania obbedisce al capopartito e convoca l’Assemblea dei sindaci sul Piano di Rientro. Per far che? Evidentemente per contestare un Piano che la Regione ha prima imposto e poi approvato. Non contento, Cattaneo fa presentare alla Giunta Regionale un’interrogazione per avere rassicurazioni sulla temporaneità dell’accorpamento di Nefrologia e Cardiologia al “Castelli” di Verbania. E a chiudere, la dichiarazione-capolavoro di Gallina, neo-capogruppo Pdl in Provincia: “Ora, col nuovo Piano di Rientro, il Dottor Robotti propone ulteriori tagli. Cosa che non potrà che tradursi in uno scadimento aggiuntivo dei servizi ai cittadini del VCO.”. Ma qualcuno a Gallina gliel’ha spiegato che questo vituperato Piano di Rientro dell’Asl, proposto da Robotti, è stato approvato da Cota e dall’assessore Ferrero, e cioè da Lega Nord e Pdl?
Voler fare la maggioranza a Torino e l’opposizione a Verbania è un giochetto che suppone un elevato tasso di dabbenaggine nei cittadini. Cattaneo e Zacchera si assumano per intero le loro responsabilità, tra le quali c’è quella di avere voluto per il Vco un Piano di tagli, drammatiche riduzioni di servizi (attenzione a quello che sta succedendo all’Eremo di Miazzina e all’Auxologico di Piancavallo!) e rinuncia ad attività indispensabili (rinviata a chissà quando l’apertura di un centinaio di posti per anziani e di una ventina di “ricovero temporaneo”). E le interrogazioni il Presidente del Consiglio Regionale le lasci fare ad altri.

PD Ufficio stampa

Sanità: Cota taglia 50 milioni, la sanità nel VCO ne soffre.

image L’approvazione da parte della regione guidata da Cota del Piano di rientro discusso con l’Asl 14 e le reazioni da parte di esponenti politici del centro destra (Valerio Cattaneo in testa) meritano alcune riflessioni.
1. L’assessore regionale Caterina Ferrero nei giorni scorsi ha fatto approvare un emendamento alla legge di assestamento di Bilancio che riduce per 4 anni di 50 milioni di euro all’anno la spesa sanitaria da parte della regione, dichiarando che quei soldi verranno ridestinati alla Sanità. All’assessore Caterina  Ferrero voglio solo dire che bisogna avere il coraggio delle proprie azioni e che se si tolgono risorse alle ASL non si può poi affermare che quelle risorse verranno ridestinate alla sanità.
2. Il Presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo in extremis (come tentativo postumo di prendere le distanze da un piano di tagli voluto ed imposto dalla Giunta regionale) scrive al Presidente Cota chiedendo di bloccare l’approvazione del piano di rientro dell’ASL 14. “Peccato” che il piano dei tagli va avanti, con il Presidente Cota che non ha tenuto in nessun conto la lettera di Cattaneo al quale vorrei solo dire che, anche in questo caso, non si può pensare di essere allo stesso tempo maggioranza ed opposizione, visto che di quel piano lui è corresponsabile.
3. Il piano regionale, è bene ricordarlo, non opera alcun intervento strutturale o compie scelte di programmazione in nessuna ASL: la logica del Piano, nel VCO e in Piemonte, è quella del risparmio immediato e questo viene ottenuto solamente attraverso la tecnica del rinvio ad altra data di scelte già fatte o ponendo obiettivi che non potranno essere ottenuti .
Un esempio.
Si rinvia, e non si sa fino a quando, l’apertura di 90 posti letto nelle RSA e di 30 posti letto nei ricoveri di sollievo; questa scelta peserà tantissimo sui bisogni della comunità del VCO perché verranno date meno risposte. Un rinvio che diventerà permanente visto il taglio di 50 milioni di Euro previsto nel Piano.
4. In merito all’eventuale assunzione di quattro dirigenti infermieristici, il PD ritiene necessario prima rispondere all’esigenza della carenza di infermieri nei reparti.
Vi è però un tema ancor più rilevante per il nostro territorio che bussa alla porta.
In questi giorni vi è attenzione alle problematiche occupazionali dell’Eremo di Miazzina; è una preoccupazione giusta e duplice perché da un lato vi è il problema del lavoro e dall’altro vi è il problema che, senza risposte locali, ricomincia l’emigrazione verso altri territori.
Ma le prospettive su questo fronte sono ancora più preoccupanti perché la discussione tra governo nazionale e governo regionale porterà ad una riduzione di quasi 2000 posti letto in Piemonte, in gran parte sul versante della riabilitazione.
Il nostro territorio ha una grande presenza di strutture riabilitative, Eremo di Miazzina e Piancavallo, e la sanità "privata" nel VCO è un pezzo importante della nostra economia; se guardiamo all’orizzonte rischiamo qualcosa di più rilevante della già preoccupante prospettiva di riduzione di personale e servizi all’Eremo di Miazzina.
Sono temi importanti che vanno affrontati con politiche che non sono quelle del rinvio, dell’inganno mediatico o dell’opportunismo politico.

Aldo Reschigna
Presidente gruppo PD in consiglio regionale

PD Ufficio stampa

Giovani Democratici al presidio pacifista

I Giovani Democratici del Verbano Cusio Ossola aderiscono all’iniziativa promossa da CGIL:
 
MARTEDI’ 1 GIUGNO ORE 17:30, in PIAZZA RANZONI A VERBANIA INTRA.

PRESIDIO PACIFISTA DI PROTESTA CONTRO L’ATTACCO DELLA MARINA ISRAELIANA

alla flottiglia pacifista che stava portando a Gaza aiuti umanitari, attacco che ha causato 19 morti civili tra le associazioni umanitarie.
 
Marco Tartari
Segretario Provinciale Giovani Democratici
Verbano Cusio Ossola

PD VCO: “NO ALLA DIVISIONE ASL-OSPEDALI”

La sanità regionale al centro di una conferenza stampa indetta dal Partito Democratico mercoledì pomeriggio, con la presenza derl Capogruppo del PD in Consiglio Regionale Aldo Reschigna e il segretario provinciale Lilliana Graziobelli, i quali attraverso un’interrogazione in Regione chiedono l’istituzione urgente di un laboratorio di emodinamica nel VCO. (Cliccando qui potete visionare il servizio televisivo)

Giovani Democratici: adesione campagna Acqua Pubblica

I Giovani Democratici a livello Nazionale, Regionale e Provinciale hanno deciso a maggioranza di aderire al comitato "Acqua pubblica" in seguito all’emanazione della piattaforma Nazionale sottoscritta dalla Direzione Nazionale dei Giovani Democratici.
Una scelta coraggiosa e che si distingue fortemente da quella del Partito Democratico, discussa e successivamente condivisa in tutti i livelli territoriali, da cui è emerso un documento sui beni comuni. Il documento dichiara l’adesione alla campagna referendaria (raccogliere le firme) e non esplicitamente al comitato, pur ritenendo lo strumento referendario non la migliore soluzione politica.
Pur tuttavia riteniamo la coerenza e la chiarezza in politica siano importanti e doverose nei confronti di iscritti e cittadini, pertanto in seguito alla votazione a maggioranza della Direzione Provinciale dei Giovani Democratici VCO di venerdì 14 maggio 2010 intendiamo aderire a tutti gli effetti al comitato.
La Segreteria e
La Direzione Provinciale
Giovani Democratici VCO

LA GIUNTA REGIONALE DI COTA BLOCCA LE ASSUNZIONI NEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE

image Pubblichiamo il comunicato della Funzione Pubblica di CGIL CISL e UIL
Nel corso dell’incontro di giovedì 29 aprile, urgentemente convocato il giorno precedente, l’Assessore Regionale alla Sanità Ferrrero, ha comunicato che la Giunta avrebbe assunto, venerdì 30, un provvedimento con il quale tutte le assunzioni nel Servizio Sanitario Regionale saranno bloccate; viene poi bloccata la proroga e/o il rinnovo dei contratti atipici. La motivazione della decisione andrebbe ricondotta all’andamento finanziario del bilancio delle aziende e alla necessità di adottare il piano di rientro richiesto dal patto per la salute.
FP CGIL CISL FP UIL FPL hanno espresso netta e forte contrarietà a questa misura che, per quanto sia presentata come “eccezionale e temporanea”, avrà effetti gravi peggiorando le condizioni di lavoro degli addetti e pregiudicando la qualità dell’assistenza e l’offerta di servizi all’utenza. Si tratta infatti di un blocco generalizzato, che incide su tutte le figure professionali presenti nelle aziende, ivi compresi i precari. Viene impedita l’assunzione degli infermieri, degli operatori socio-sanitari e dei tecnici sanitari, cioè delle figure direttamente impegnate nell’assistenza. In quanto indifferenziato, il blocco, inoltre, non distingue le Aziende vicine al pareggio di bilancio, cioè virtuose, da quelle finanziariamente in crisi.
Il provvedimento, poi, mette in forse l’effettiva esigibilità dell’accordo sulle risorse aggiuntive relativo all’art. 10 del CCNL del 31.7.2009 (0.8% del monte salari 2007). Le OO. SS hanno chiesto nel corso della riunione un incontro specifico su tale aspetto.
FP CGIL CISL FP UIL FPL rilevano che la decisione è stata assunta senza che, almeno per ora, vengano intraprese iniziative di razionalizzazione: è assai discutibile che dal blocco totale delle assunzioni e del turn over possano derivare vantaggi strutturali per il sistema della sanità pubblica del Piemonte, oltre ad un immediato risparmio di cassa, che peraltro sarà pagato dai lavoratori e dagli utenti.
FP CGIL CISL FP UIL FPL esprimono forte dissenso nei confronti di queste scelte che penalizzano in modo grave la sanità pubblica, ma sono, altresì, disponibili, ad affrontare il tema della razionalizzazione del sistema ma a partire dalle questioni di fondo che da tempo segnalano, quali la riorganizzazione della rete ospedaliera e dell’organizzazione delle strutture e del lavoro nei presidi, oltre che dalla verifica dello stato di attuazione del PSSR.
FP CGIL CISL FP UIL FPL PIEMONTE
Torino, 3 maggio 2010