Archivi categoria: la comunità democratica

Dona il 2X1000 al PD nella dichiarazione dei redditi

? Il 2×1000 è la principale fonte di finanziamento del Partito Democratico. E’ semplice e non ti costa nulla.
La legge sul finanziamento ai partiti politici introduce la possibilità di sostenere l’attività politica devolvendo il 2×1000 della quota Irpef, in sede di dichiarazione dei redditi. Per devolvere il 2×1000 al Partito Democratico bisogna inserire il codice M20 nello spazio dedicato e apporre la firma accanto. Al contribuente non costa nulla: l’inoptato resta all’erario e rimane invariata la possibilità di devolvere il 5×1000 e l’8×1000.
Se non si ha l’obbligo della dichiarazione dei redditi, si può devolvere il 2×1000 usando la scheda dedicata, che potrà essere consegnata attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate sul sito internet: http://www.agenziaentrate.gov.it.
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Intervista de Il Verbano alla Segretaria provinciale Alice De Ambrogi

? «La vicenda è stata piuttosto inaspettata». Alice De Ambrogi, segretaria provinciale del Partito Democratico, torna sulla scelta del senatore Enrico Borghi di lasciare il partito per passare a Italia Viva. A richiamare l’attenzione è stata anche l’intervista che il senatore ha rilasciato al nostro settimanale.
Come ha reagito all’annuncio di Borghi?
«Ammetto che dopo le reazioni di pancia del momento, mi piace riflettere. E mi sono chiesta se avessi potuto prevedere questa sua scelta».

Che risposta si è data?
«Mi sono detta, no, non era possibile prevederlo. Anche all’interno del partito ne abbiamo parlato. Abbiamo fatto un’assemblea provinciale, aperta agli iscritti, perché un evento politicamente così rilevante merita una discussione. In tutti prevale la delusione. E pur rispettandole, ritengo però che le motivazioni avanzate dal senatore Borghi siano piuttosto fragili e abbiano un carattere di livello nazionale. Lo conferma il fatto che a livello locale si è cercato sempre di lavorare bene da parte di tutti e che quindi la scelta di lasciare il partito non abbia radici in loco».

Sulle motivazioni nazionali cosa pensa?
«Dico questo. Elly Schlein interpreta un cambio di rotta rispetto ad alcune scelte all’interno del partito. Ma si fa sempre parte tutti quanti del partito, dove coesistono diverse sensibilità. E poi è segretaria da poco tempo e credo che non abbia ancora avuto modo di esprimere nei fatti ciò che propone. Per questo non ho capito le tempistiche di questa scelta di lasciare il partito. Credo che si debba attendere per valutare l’operato di un segretario, come è sempre stato nella storia del nostro partito».

È vero, come dice Borghi, che il Pd è diventato un partito massimalista?
«Sempre nel rispetto delle opinioni di ciascuno, credo che non si possa però leggere la realtà del mondo attuale con delle categorie che riguardano il passato, che fanno parte di una stagione politica lontana. Il mondo oggi cambia molto velocemente ed è profondamente diverso. Il Pd è stato fondato dall’unione di più culture politiche e queste radici certamente non vanno rinnegate. Ma come ci sono le radici, ci sono poi anche i germogli che rappresentano qualcosa di nuovo, di diverso. È necessario saper leggere il presente».

Come lo vede questo presente?
«Credo che oggi vi siano evidenti fragilità. Il divario tra chi ha tanto e chi ha poco è ampio, forse molto di più che nel passato. La mia generazione così come le successive soffrono questa fragilità della società, perché è difficile crearsi una stabilità che permetta di costruirsi un futuro. A soffrire maggiormente questa fragilità sono i giovani e le donne. Un partito di centrosinistra come il Pd che ambisce a governare non può non tenere conto di queste fragilità: donne, lavoro, giovani, ambiente. Parlare di massimalismo in questo quadro è abbastanza lunare».

Con il senatore Borghi vi siete sentiti?
«Non ancora. Né lui mi ha chiamata né io ho chiamato lui. Ogni cosa a suo tempo. Non mi piacciono le forzature. Credo nella semplicità dei rapporti».

Veniamo al Pd locale. Come sta?
«Il giudizio sul nostro lavoro dovrebbero darlo gli altri, ma dal mio punto di vista dico bene. Oggi, parlo in generale della società, rispetto al passato c’è una tendenza maggiore all’individualismo e si fatica a dare un’impostazione collettiva. Questo vale anche per i partiti. Il Pd è quello che però tra tutti mantiene forte questa tensione alla collettività. Non è un partito personale. E questo è, dal mio punto di vista, un elemento importante. Con fatica riusciamo a mantenere questa dimensione di collettività, di persone che si incontrano e si confrontano».

È tutto perfetto, dunque?
«Non dico questo. Ma stiamo bene e qualche buon risultato recente lo dimostra».

Si riferisce alle elezioni comunali?
«Sì. La valutazione è positiva. Non ovunque è andata bene, è vero. Ma penso che anche nelle sconfitte, come a Villadossola, è necessario trovare un lato positivo. La campagna elettorale porta a una partecipazione e a un entusiasmo che poi bisogna essere bravi a saper alimentare anche se non si vincono le elezioni. Però quel progetto politico, quelle persone che hai saputo coinvolgere attorno a quel progetto, deve e può proseguire anche all’opposizione».

A Omegna invece avete vinto
«Sì, non da soli, ma condividendo il progetto civico. Il grande merito è aver deciso di proseguire su un’intuizione che il sindaco Soressi ci ha lasciato come eredità».

L’astensionismo alle urne preoccupa. Come si può ricucire lo strappo tra politica e cittadini?
«Dobbiamo per prima cosa essere noi stessi a non screditarla. Bisogna parlare di politica in maniera diversa e spiegare che cos’è la politica e che cosa facciamo. Tante volte ho l’impressione che per molti cittadini anche solo entrare in una sede di partito sia imbarazzante. Sta a noi essere maggiormente accoglienti e sta ai cittadini comprendere che non succede nulla di strano tra queste mura. Di fondo è necessario ricostruire un rapporto di fiducia tra i partiti e le persone, dimostrando di essere credibili. Solo così si può creare un luogo aperto, di incontro e confronto, coinvolgendo le persone».

In concreto, come si possono coinvolgere le persone?
«Questa è una domanda a cui non ho una risposta netta. È una domanda che da quando sono segretaria provinciale del Pd mi pongo spesso. A oggi è una domanda aperta. A volte fai bene, a volte sbagli». Tra un anno si torna al voto in diversi comuni del Vco, tra cui Verbania.

Come si prepara il Pd locale?
«Come segreteria provinciale per le elezioni comunali supporteremo i circoli locali del partito per costruire un progetto politico e poi per individuare una persona che incarni questo progetto. Un progetto condiviso e collettivo deve tenere conto dei problemi che ci sono, trovare le soluzioni per risolverli. Un progetto deve tenere conto del buono che è stato fatto, là dove già stai amministrando, ma deve anche saper immaginare il futuro, perché le persone ti ridanno la fiducia sulla base del futuro che sai costruire con loro. La politica non è solo la lettura del presente, ma amministrare è anche avere una visione a lungo termine e saperlo comunicare alla gente».

Questo vale anche per un progetto di sanità nel Vco?
«La nostra posizione è chiara, lo è sempre stata. Il territorio ha bisogno di un ospedale unico e baricentrico. Lo sostengono anche i tecnici, i medici. Non capisco questa sordità da parte del governo della Regione. L’aver delegato ora il Consiglio regionale, lo reputo come il non sapersi assumere le proprie responsabilità. La politica e, soprattutto, il governare è avere il coraggio di scegliere».

Francesco Rossi – Il Verbano

#partitodemocratico

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Borghi: sorpresi e amareggiati nei modi e nei contenuti

L’uscita dal Partito Democratico del senatore Enrico Borghi, annunciata questa mattina, ci lascia sorpresi e amareggiati nei modi e nei contenuti. Sentiamo il dovere di difendere la nostra comunità politica da quella che appare essere una vicenda riguardante più che altro il ceto politico nazionale, piuttosto che il popolo democratico degli iscritti. 
Non possiamo inoltre non sottolineare che questa scelta lede fortemente il rapporto fiduciario costruito tra gli elettori e le elettrici del nostro collegio che hanno votato il Senatore Borghi come capolista del Partito Democratico.
Fino a ieri abbiamo lavorato assieme sul percorso politico di questi mesi, sia locale che nazionale, e pur nel rispetto delle posizioni congressuali assunte, nessun elemento è emerso che ci facesse immaginare questa sua scelta. Non è quindi frutto di un percorso condiviso con altri, ma una scelta individuale.
Nel merito delle critiche poste, che rimangono sempre legittime, e le giustificazioni addotte di una presunta posizione attuale del PD “massimalista” o addirittura “estremista”, ci appaiono come evidenti forzature e non corrispondono alla nostra linea politica.
Il Partito Democratico ha scelto, con l’elezione del nuovo gruppo dirigente, di caratterizzarsi maggiormente su alcuni temi come lavoro, ambiente, diritti ecc., ma rimane, sempre e comunque, una casa in grado di accogliere e far vivere al suo interno le varie anime del centro sinistra che hanno animato il PD, a partire da quella riformista e cattolica.
Su questo continueremo ad impegnarci come gruppo dirigente del Verbano Cusio Ossola, per una comunità che rimane forte e solida.

La Segreteria Provinciale del Partito Democratico del VCO

Primarie 2023: i risultati nel VCO

In allegato i risultati delle votazioni nei 13 seggi della nostra provincia, validato dalla Commissione per il Congresso

Elly Schlein  voti 1354 – 62,34%
Stefano Bonaccini voti 818 – 37,66%
Nulle 6
Bianche 9
Totale votanti 2187

Risultati nei 13 seggi del VCO link pdf  Risultati PRIMARIE PD VCO 26 febbraio 2023

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Primarie del 26 febbraio: i seggi nel VCO dove votare il Segretario nazionale del PD

Si vota dalle ore 8 alle 20 di domenica 26 febbraio 2023 per poter scegliere il/la Segretario/a Nazionale del Partito Democratico.

Qui al link e sotto nell’articolo trovate l’elenco dei  13 seggi che saranno allestiti dai volontari e militanti del partito Democratico nel VCO. Link PDF – Seggi Primarie PD VCO 26 febbraio 2023

Informazioni voto Primarie https://primariepd2023.it/

Si vota solo nel seggio associato al proprio comune di Residenza.
E’ necessaria una sottoscrizione minima di due euro e portare al seggio un documento d’identità (e il certificato elettorale per i soli residenti di Verbania e Villadossola) e registrarsi.

Seggi nel VCO:

Seggio e Comuni interessati Luogo
Baveno, Stresa, Gignese, Belgirate, Brovello Carpugnino Municipio piazza Dante Alighieri 14, Baveno
Cannobio, Cannero Riviera, Trarego Viggiona, Valle Cannobina, Cursolo Orasso Saletta Teatro nuovo viale Vittorio Veneto 4, Cannobio
Casale Corte Cerro Sala Biblioteca piazza Chiesa 8, Casale Corte Cerro
Domodossola, Bognanco, Trontano, Masera, Crevoladossola, Montecrestese, Premia, Crodo, Baceno, Formazza, Varzo, Trasquera, Re, Villette, Malesco, Druogno, Santa Maria Maggiore, Craveggia, Toceno Sede PD via Dissegna 35, Domodossola
Gravellona Toce, Ornavasso, Mergozzo Atrio Municipio piazza Resistenza 10,   Gravellona Toce
Omegna, Germagno, Loreglia, Valstrona, Massiola, Quarna Sotto, Quarna Sopra, Cesara, Nonio, Madonna del Sasso, Arola Saletta Municipio piazza XXIV Aprile, Omegna
Pieve Vergonte, Anzola d’Ossola, Macugnaga, Ceppo Morelli, Vanzone San Carlo, Calasca Castiglione, Bannio Anzino, Piedimulera Municipio, via Cicoletti 33 Pieve Vergonte
Verbania 1 (votanti sezioni elettorali 19-20-21-22-23-24-25-26-27-28-29-30 ) , Ghiffa, Oggebbio Sede PD via Roma24,V Verbania  Intra
Verbania 2 (votanti sezioni elettorali 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13) Sala biblioteca Villa Olimpia, Verbania Pallanza
Verbania 3 (votanti sezioni elettorali 14-15-16-17-18), Cossogno, San Bernardino Verbano, Arizzano, Vignone, Bee, Premeno, Cambiasca, Aurano, Intragna, Caprezzo, Miazzina Casa del Popolo Arci via Renco 91, Verbania Trobaso
Villadossola 1 (votanti sezioni elettorali 1-2-3-4-5-6-9), Beura Cardezza, Pallanzeno, Montescheno,  Antrona Schieranco,  Borgomezzavalle Sede PD corso Italia 10, Villadossola
Villadossola 2 (votanti sezioni elettorali 7 – 8 ) Sede Quartiere p.zzale Motta Villaggio Sisma,  Villadossola
Vogogna, Premosello Chiovenda Palazzo Pretorio via Roma, Vogogna

Voto ai gazebo/seggi in Italia
Possono votare presso i gazebo/seggi sul territorio tutti i cittadini e le cittadine italiani. Per farlo devono essere in possesso di un documento che ne attesti l’identità e la residenza, in modo che sia chiara l’appartenenza al territorio di competenza del gazebo.
Possono votare presso i gazebo sul territorio anche i cittadini stranieri residenti in Italia, i minori dai 16 anni in su, i lavoratori e gli studenti fuori sede. Queste categorie devono pre-registrarsi sulla piattaforma inserendo la documentazione richiesta e selezionando il gazebo della zona in cui vive al link https://primariepd2023.it/Possono votare online anche persone impossibilitate a recarsi ai seggi per condizioni di disabilità o malattia cronica che autocertifichino tali condizioni.

Possono votare online persone impossibilitate a recarsi ai seggi per
altri impedimenti ovvero i lavoratori che nella giornata del 26 febbraio
svolgano dei turni o siano in viaggio per motivi di servizio in orari che non permettono la partecipazione al voto fisico
https://primariepd2023.it/ 

Voto all’estero ai gazebo/seggi o online
Le cittadine e i cittadini italiani domiciliati o residenti all’estero possono votare attraverso la piattaforma on line oppure, laddove presenti, presso i gazebo sul territorio di competenza.
Per votare on line devono caricare nell’apposito campo sul sito, all’atto della preregistrazione, uno o più documenti che attestino la cittadinanza e la residenza/domicilio. Gli stessi documenti devono essere esibiti presso i gazebo nel caso del voto in presenza. https://primariepd2023.it/

Per info: info@partitodemocraticovco.it  www.partitodemocraticovco.it

Tutti i documenti e delibere congressuali e modulistica al seguente  https://www.partitodemocratico.it/congresso2023/

Le mozioni e i profili dei quattro candidati alla segreteria nazionale
Candidate, Candidati e Mozioni – Partito Democratico

Domenico Rossi, candidato unitario a Segretario regionale. Il suo programma.

Segnaliamo i documenti e il programma di lavoro di Domenico Rossi, candidato unitario a Segretario Regionale del Piemonte del Partito Democratico

Il suo programma

Sintesi Sintesi linee pp

Versione completa LINEE_PP_ROSSI_DEF

Mi candido alla segreteria per rafforzare il legame con le comunità piemontesi mettendo in campo le migliori forze del Partito Democratico
Domenico Rossi

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