RINUNCIA ALL’ACQUISIZIONE DI COMAZZI DI VCO TRASPORTI: PERSA OCCASIONE STORICA. COLPA DELL’IMMOBILISMO DI ALBERTELLA.

iL VCO, CON LA RINUNCIA ALLA TRATTATIVA PER L’ACQUISIZIONE DI COMAZZI DA PARTE DI VCO TRASPORTI,  PERDE UN’OCCASIONE STORICA. COLPA DELL’IMMOBILISMO DI ALBERTELLA.

La rinuncia alla trattativa per l’acquisizione delle Autolinee Comazzi da parte di VCO Trasporti rappresenta un’occasione mancata per l’intero sistema territoriale del Verbano Cusio Ossola. Un’operazione strategica, già votata positivamente dall’assemblea dei Comuni nel dicembre 2023, che avrebbe potuto rafforzare la presenza pubblica in un settore cruciale come quello dei trasporti e costruire un polo pubblico più competitivo in vista del rinnovo delle concessioni regionali.

Dopo mesi di incertezze e tentennamenti, la proprietà Comazzi ha scelto di interrompere la trattativa e rivolgersi ad altri interlocutori privati. La conseguenza sarà la nascita di un grande soggetto privato operativo tra VCO e Novarese, mentre il sistema pubblico locale rimane debole e frammentato.

Il presidente di VCO Trasporti, Emanuele Terzoli, ha dichiarato di aver ottenuto la disponibilità di due istituti bancari a concedere un prestito da 12 milioni di euro: i margini per concludere l’operazione c’erano. È mancata però la volontà politica, in particolare da parte del Comune di Verbania – socio di maggioranza – e del suo sindaco Giandomenico Albertella, che sin dall’inizio ha mostrato scetticismo e distacco verso un progetto di respiro provinciale.

“I trasporti pubblici non sono solo un servizio: sono un’infrastruttura sociale e ambientale strategica per un territorio fragile e articolato come il nostro” – dichiara Riccardo Brezza, Segretario Provinciale del PD VCO. “Abbiamo perso la possibilità di rafforzare il presidio pubblico e di costruire una visione integrata tra le tre aree del VCO – Verbano, Cusio e Ossola – proprio per mancanza di coraggio e visione sistemica da parte della politica locale. Il prezzo lo pagheranno i cittadini.”

Aggiunge Emanuele Vitale, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Provinciale: “Di fronte alla riorganizzazione in atto nel sistema delle concessioni, restare fermi equivale a retrocedere. L’idea di un polo pubblico forte, capace di competere e di migliorare i servizi nei piccoli Comuni, nei territori montani e nei collegamenti con i poli sanitari, era un’opportunità da cogliere. Non averlo fatto segna un passo indietro per l’intera provincia.”

Mentre il privato si consolida e guarda al futuro, il pubblico resta a guardare. È il momento di aprire una riflessione seria su come costruire un sistema di trasporto locale integrato, sostenibile e accessibile, che tenga insieme le aree interne e i centri urbani. La politica non può più permettersi di restare alla finestra.

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