Nuova legge regionale sulla semplificazione

Aldo Reschigna
Aldo Reschigna

“La nuova legge sulla semplificazione, approvata ieri dal Consiglio regionale, rappresenta un passo avanti importante nel rapporto tra pubblica amministrazione, cittadino e impresa”.
Lo ha sottolineato stamani il vicepresidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna, presentando agli organi di informazione i contenuti del provvedimento.
Reschigna ha ripercorso la genesi della legge, fortemente voluta dal presidente Sergio Chiamparino di fronte alle richieste emerse dalle forze economiche fin dai primi incontri della Giunta regionale nelle province. “Per questo il presidente Chiamparino inviò una lettera alle realtà economiche chiedendo suggerimenti e spunti per il nuovo provvedimento”, ha ricordato Reschigna. “Il confronto si è sviluppato anche dopo il varo del disegno di legge da parte della Giunta regionale, con incontri diretti e contributi scritti.
Per questo possiamo parlare di una legge fortemente condivisa, frutto del dialogo della Regione con il sistema economico”.
Il vicepresidente Reschigna ha valorizzato il rapporto positivo sviluppatosi tra maggioranza e opposizione nella discussione del provvedimento: “Una delle pagine più belle da me vissute in Regione, con un confronto sempre di merito, mai ostruzionistico, che ha permesso di varare una legge importante in sole tre sedute di aula”.
Resta ora da affrontare il tema dei regolamenti applicativi del provvedimento e la standardizzazione delle procedure regionali su tutto il territorio, insieme con l’introduzione di criteri di proporzionalità nei controlli sulle imprese. L’impegno della Giunta è di concludere questa parte entro il 2015.
La legge interviene sulla maggior parte dei settori in cui opera l’amministrazione regionale, modificando 26 leggi regionali e abrogandone 2.
Porterà a consistenti risparmi di tempi e di costi anche per le aziende, da poche centinaia di euro per le realtà più piccole fino a decine di migliaia per le procedure e le realtà più complesse.
Grande importanza ha il passaggio dalla documentazione cartacea a un uso sempre più diffuso di quella telematica, anche attraverso l’utilizzo del contrassegno telematico, il cosiddetto @e.bollo.
Nel settore del commercio e del turismo si passa dall’autorizzazione alla Segnalazione certificata di inizio attività, la Scia. Aprire un bar sarà molto più semplice, come per le piccole e medie aziende ottenere le autorizzazioni di carattere ambientale, ora tutte unificate nella Autorizzazione unica ambientale.
Una grande semplificazione, con la fissazione di regole certe e chiare, tocca anche l’attività estrattiva, in cui le sanzioni sono state aumentate.
Vengono introdotte la possibilità di prorogare l’autorizzazione delle cave e procedure semplificate per lievi modifiche nei progetti di cave di pietre ornamentali.
Semplificazioni anche in materia urbanistica, con la proroga al 31/12/2012 del recupero a fini abitativi dei sottotetti esistenti, e in materia sanitaria, con l’omogenizzazione delle procedure delle aziende sanitarie e la trasparenza dei loro atti.
Viene inoltre facilitato il passaggio dalle Comunità montane alle Unioni di Comuni. Nel caso delle organizzazioni no profit si va verso il registro unico.
Nella scheda acclusa troverete sintetizzati le principali modifiche introdotte dalla legge.

Torino, 27 febbraio 2015

Borghi scrive al Sindaco di Stresa: su Poste lavoro di squadra

On. Enrico Borghi
On. Enrico Borghi

L’On. Enrico Borghi ha scritto una lettera al Sindaco di Stresa Canio Di Milia in merito all’importante iniziativa organizzata per domani con altri sindaci del Vco per discutere e scongiurare la chiusura degli uffici postali di alcuni comuni del territorio provinciale.
“Purtroppo i lavori parlamentari non mi permettono di essere presente all’iniziativa del Sindaco di Stresa – commenta il parlamentare del Partito Democratico – ho comunque provveduto oggi ad inviare al Sindaco tutta la documentazione dei lavori che in questi mesi ho portato avanti come Parlamentare e come Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per lo Sviluppo della Montagna sulla vicenda, in modo che possa essere a conoscenza di quanto a Roma si stia facendo e quale sia lo stato dell’arte.”
“E’ un tema molto delicato – continua il parlamentare ossolano – che interessa un servizio fondamentale che deve essere garantito a tutti i cittadini e che non può essere oggetto di una razionalizzazione meramente fatta su numeri e parametri”
“Rilevo con soddisfazione che i livelli istituzionali da me interessati, sia a livello Nazionale con il Sottosegretario Giacomelli sia a livello Regionale con il Presidente Chiamparino, hanno risposto positivamente al mio appello delle scorse settimane organizzando, fin da subito, delle riunioni con i responsabili regionali e nazionali di Poste alla presenza anche dei rappresentanti degli enti locali, per entrare nel merito del programma di razionalizzazione di Poste”.
“L’importante in questi casi – conclude Borghi – è che il territorio abbia la sensibilità e la consapevolezza di capire che è un problema comune a tutti e non solamente a quei comuni che hanno la sfortuna di avere i centri postali interessati dal piano di razionalizzazione.
E soprattutto, che il territorio abbia la capacità di fare squadra a tutti i livelli istituzionali. Mi sembra che l’iniziativa del Sindaco Di Milia con gli altri colleghi vada proprio in questa direzione e, di questo, lo ringrazio”.

On. Enrico Borghi

Omegna: nuova segreteria del PD e nuovi impegni

segreteria pd omegnaUn Partito Solido e Plurale triplica il proprio impegno
Il Circolo del Partito Democratico Omegna Cusio vuole rilanciare la propria presenza come strumento di realizzazione del bene comune dei cittadini del territorio di cui fa parte.
Il confronto interno, sempre ricco di punti di vista, ha evidenziato una straordinaria volontà comune di fare della buona politica, aperta al contributo di tutti coloro che vorranno in vario modo riconoscersi nel nostro progetto.
Siamo oggi una forza sociale e politica molto ampia e di Governo a molti livelli e sul nostro territorio vogliamo coniugare il nostro operato con due termini che ci stanno a cuore: vogliamo essere un Partito SOLIDO ovvero organizzato, coinvolgente, aperto e PLURALE, ovvero fatto di anime diverse unite da valori comuni, che si confrontano democraticamente e  che sono capaci di darsi un efficace punto di sintesi.
Per interpretare al meglio queste caratteristiche si è definita una nuova Segreteria del Circolo all’interno della quale sono state assegnate anche alcune prime deleghe operative.
La Segreteria a oggi risulta dunque composta da Alessandro Buzio (Segretario), Alessandro Rondinelli (con delega all’organizzazione), Mario Cavigioli (con delega alle funzioni di comunicazione), Rosa Rita Varallo, Alessandra Gebbia, Claudia Fortis, Matteo Giorgetti, Letizia Bagileo, Marco Tagliaferri e Alessandro Colucci.
A questa squadra, rinnovata nella composizione e nello spirito che la ispira, il Circolo del PD affida il compito di triplicare lo sforzo per il Bene Comune dei Cittadini del nostro territorio.
Oltre a supportare e stimolare il lavoro dell’Amministrazione Comunale per il raggiungimento di importanti obbiettivi concreti, c’è infatti la volontà di aprire due fondamentali fronti di lavoro:
a) Workshop Tematici che attivino Progetti di lungo termine per la Città e per il territorio;
b) Azioni di Coinvolgimento di cittadini e di idee nuove nel dibattito e nell’attività politica cittadina e nazionale.
E’ solo il primo passo di un percorso politico rinnovato nelle energie e nel senso di appartenenza a cui non mancheremo di dare seguito di informazione nei prossimi mesi.

Circolo PD Omegna

DIMISSIONI DEI SINDACI: UN ERRORE!

Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO
Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO

Non credo che le dimissioni in massa dei sindaci ossolani – proposto dal sindaco di Domodossola Mariano Cattrini –  siano il modo corretto di affrontare il tema della riorganizzazione ospedaliera, tanto meno un utile strumento di pressione nei confronti della giunta regionale.
Sostengo come segretario provinciale PD del Verbano Cusio Ossola che, invece, sia necessario, oggi più che mai, sedersi intorno ad un tavolo con la Regione e discutere, con tutti i rappresentanti amministrativi e politici del Vco, di sanità, rilanciando una proposta, un progetto che abbia come obiettivo quello di migliorare il servizio sanitario del nostro territorio nel suo complesso e non solo partendo dagli ospedali.
Possiamo chiedere, in virtù della nostra specificità, attenzioni maggiori, possiamo domandare di diventare un territorio pilota per la sperimentazione della medicina territoriale, insomma possiamo, se siamo capaci e se ne siamo all’altezza, trasformare le nostre debolezze in punti di forza.
Per farlo, non servono colpi di mano, ma ragionevolezza, volontà di confronto senza vivere la sfida del Dea, da qualsiasi parte la si guardi, come un match, una gara dalla quale uscirà un vincitore e uno sconfitto.
Aggiungo che a me non risulta che la Regione avrebbe già scelto di collocare il Dea all’ospedale Castelli, forse le fonti del Sindaco di Domo sono più sicure delle mie, non discuto, ma l’amministrazione regionale al momento non ha ancora preso nessuna decisione a tal riguardo.
Invito quindi, il Sindaco Cattrini a tornare sui suoi passi anche perché è giusto che un sindaco risponda delle scelte di cui lui è responsabile e non di quelle che sono di competenza di altre istituzioni. Il lavoro dei quattro anni della sua amministrazione non possono essere vanificati in questo modo.

Antonella Trapani
Segretario provinciale PD VCO

Convocazione consigli comunali

Le parole del consigliere di Forza Italia Immovilli sono a dir poco incredibili.
Le accuse in merito agli orari della convocazione dei consigli comunali, che secondo Immovilli rappresenterebbero “una strategia per impedire il confronto”,  sono assurde per un motivo molto semplice: alla riunione dei capigruppo, Forza  Italia presente, nessuno ha votato contro o ha protestato sull’orario e sui giorni scelti e indicati dal Presidente del Consiglio Diego Brignoli, anzi sono stati condivisi da tutti.
Invitiamo quindi Immovilli a parlare con i membri del suo Partito che hanno dato l’assenso a questa scelta, perché accusare l’amministrazione ed il Sindaco di aver imboccato “una deriva autoritaria” fa sorridere visto che la scelta è stata, appunto, condivisa alla riunione di tutti i capigruppo presenti in Consiglio Comunale.
L’inizio alle ore 18.00 (già successo in passato con altre amministrazioni) è semplicemente uno strumento per allargare la durata dei consigli e permettere di discutere con più tempo e maggiore calma tutti i punti presenti all’ordine del giorno (compresi quelli presentati dalle opposizioni, interrogazioni, ecc.).
Anche l’accusa che per 60 giorni non sono stati convocati consigli comunali per impedire il confronto (nel mezzo, le festività natalizie) è un’altra “perla” stravagante del Consigliere Immovilli, perché anche qui la scelta di non fare un consiglio comunale a gennaio è stata condivisa con le opposizioni in una riunione con i capigruppo.
Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania

Le riforme costituzionali e il VCO; conferenza stampa PD

regioni-italiaRiforma del titolo V della Costituzione votata nel fine settimana che di fatto suggella la Legge Delrio: in una conferenza stampa al Pd di Verbania lunedì 16 febbraio 2015 spiegate le prospettive per il nostro territorio che dovrebbe diventare una sorta di ‘laboratorio’ per le altre aree montane piemontesi e non solo. Confermata la soppressione delle province, restano i due livelli istituzionali rappresentati da Comune e Regione.
<Gli enti di area vasta succedono alle province e faranno capo alle regioni – ha spiegato l’onorevole Enrico Borghi-, saranno un ente coordinatore ed ordinatore per i comuni. Nel comma 4 dell’articolo 39 il richiamo alle aree montane. Tutto questo assicura una copertura costituzionale al percorso avviato con la Legge Delrio> ha proseguito Borghi.
Presenti anche il presidente del Vco Stefano Costa e la segretaria provinciale Pd Antonella Trapani.
Incontro giovedì scorso del presidente Costa a Palazzo Chigi. Una partita importante sarà quella con le Regioni. <Due importanti passaggi – ha spiegato Costa – saranno la ripresa della legge regionale di riordino degli enti locali che dovrà contenere la nostra specificità montana e poi la questione delle Unioni di comuni che sta a noi condurre al meglio. L’ente di area vasta puo’ mettere a disposizione professionalità alle quali i comuni potranno rivolgersi a costo zero>. Il riferimento è ai circa 130 dipendenti che rimarranno in carico all’ex provincia rispetto agli attuali 170.
Borghi ha concluso con un invito ai comuni per completare l’iter relativo alle unioni. <L’anticamera del non fare nulla è la fusione obbligatoria per quelle realtà amministrative> ha ammonito il parlamentare, criticando anche l’immobilismo di alcuni segretari comunali e della destra. <Rimanere fermi o se possibile tornare indietro, questo pensa la destra sul nostro territorio ma la nostra posizione è esattamente opposta – ha concluso Borghi-, la nostra provincia sarà anche un prototipo per Roma, dalla Capitale ci saranno delle proposte che pero’ andranno attuate>.

Dal sito di AzzurraTV