DIMISSIONI DEI SINDACI: UN ERRORE!

Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO
Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO

Non credo che le dimissioni in massa dei sindaci ossolani – proposto dal sindaco di Domodossola Mariano Cattrini –  siano il modo corretto di affrontare il tema della riorganizzazione ospedaliera, tanto meno un utile strumento di pressione nei confronti della giunta regionale.
Sostengo come segretario provinciale PD del Verbano Cusio Ossola che, invece, sia necessario, oggi più che mai, sedersi intorno ad un tavolo con la Regione e discutere, con tutti i rappresentanti amministrativi e politici del Vco, di sanità, rilanciando una proposta, un progetto che abbia come obiettivo quello di migliorare il servizio sanitario del nostro territorio nel suo complesso e non solo partendo dagli ospedali.
Possiamo chiedere, in virtù della nostra specificità, attenzioni maggiori, possiamo domandare di diventare un territorio pilota per la sperimentazione della medicina territoriale, insomma possiamo, se siamo capaci e se ne siamo all’altezza, trasformare le nostre debolezze in punti di forza.
Per farlo, non servono colpi di mano, ma ragionevolezza, volontà di confronto senza vivere la sfida del Dea, da qualsiasi parte la si guardi, come un match, una gara dalla quale uscirà un vincitore e uno sconfitto.
Aggiungo che a me non risulta che la Regione avrebbe già scelto di collocare il Dea all’ospedale Castelli, forse le fonti del Sindaco di Domo sono più sicure delle mie, non discuto, ma l’amministrazione regionale al momento non ha ancora preso nessuna decisione a tal riguardo.
Invito quindi, il Sindaco Cattrini a tornare sui suoi passi anche perché è giusto che un sindaco risponda delle scelte di cui lui è responsabile e non di quelle che sono di competenza di altre istituzioni. Il lavoro dei quattro anni della sua amministrazione non possono essere vanificati in questo modo.

Antonella Trapani
Segretario provinciale PD VCO

Convocazione consigli comunali

Le parole del consigliere di Forza Italia Immovilli sono a dir poco incredibili.
Le accuse in merito agli orari della convocazione dei consigli comunali, che secondo Immovilli rappresenterebbero “una strategia per impedire il confronto”,  sono assurde per un motivo molto semplice: alla riunione dei capigruppo, Forza  Italia presente, nessuno ha votato contro o ha protestato sull’orario e sui giorni scelti e indicati dal Presidente del Consiglio Diego Brignoli, anzi sono stati condivisi da tutti.
Invitiamo quindi Immovilli a parlare con i membri del suo Partito che hanno dato l’assenso a questa scelta, perché accusare l’amministrazione ed il Sindaco di aver imboccato “una deriva autoritaria” fa sorridere visto che la scelta è stata, appunto, condivisa alla riunione di tutti i capigruppo presenti in Consiglio Comunale.
L’inizio alle ore 18.00 (già successo in passato con altre amministrazioni) è semplicemente uno strumento per allargare la durata dei consigli e permettere di discutere con più tempo e maggiore calma tutti i punti presenti all’ordine del giorno (compresi quelli presentati dalle opposizioni, interrogazioni, ecc.).
Anche l’accusa che per 60 giorni non sono stati convocati consigli comunali per impedire il confronto (nel mezzo, le festività natalizie) è un’altra “perla” stravagante del Consigliere Immovilli, perché anche qui la scelta di non fare un consiglio comunale a gennaio è stata condivisa con le opposizioni in una riunione con i capigruppo.
Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania