4 anni di fallimento del centro destra in Piemonte: 15 iniziative pubbliche nel VCO

governo delle detstre in piemonteSon ben quindici le assemblee pubbliche organizzate dal gruppo Consigliare del PD del Piemnote nel VCO: il tema sono i quattro anni di fallimenti del governo del Centro Destra n Piemonte e le proposte concrete del PD per il futuro del Piemonte.
Incontro a cui parteciperanno il Presidente del gruppo Regionale PD Aldo Reschigna, ed il segretario provinciale del PD Antonella Trapani.
Ecco l’elenco delle assemblee:
lunedì 17 marzo, ore 21.oo Vogogna Palazzo Pretorio
martedì 18 marzo, ore 21.oo Municipio di Crevoladossola
mercoledì 19 marzo, ore 21.oo Sala consigliare municipio di Antrona Schieranco
venerdì 21 marzo, ore 21.oo Sala Consigliare municipio Vanzone San Carlo
sabato 22 marzo, ore 16.oo circolo Arci Malesco
lunedì 24 marzo, ore 21.oo Ex Cinema Villadossola
martedì 25 marzo, ore 21.oo sede Comunità Montana via Romita Domodossola,
mercoledì 26 marzo, ore 21.oo Sala consigliare comune Pieve Vergonte
Giovedì 27 marzo, ore 21 Circolo Arci F. Ferraris Omegna
Lunedì 31 marzo, ore 21 Circolo Arci Ramate Casale Corte Cerro
Martedì 1 aprile, ore 21 Casa del Popolo Gravellona Toce  
Mercoledì 2 aprile, ore 21 Palazzina Liberty Stresa
Venerdì 4 aprile, ore 21 Saletta Teatro Nuovo Cannobio 
Lunedì 7 aprile, ore 21 Salone Papini, Villa Olimpia Verbania
Martedì 8 aprile, ore 21 Sala Municipio Baveno

In questi quattro anni il Piemonte ha dovuto assistere, suo malgrado, ai continui fallimenti dell’Amministrazione regionale di centrodestra e al suo più totale disinteresse nei confronti delle reali esigenze dei cittadini. Sono state compiute scelte sbagliate e spesso dannose per la nostra regione in molti ambiti, tra i quali la Sanità, le Politiche sociali, lo Sviluppo, il Trasporto Pubblico Locale, l’Università e la Cultura.
In questi quattro anni il Gruppo consiliare regionale del PD non soltanto ha svolto un ruolo di opposizione, ma ha anche elaborato proposte concrete per il futuro del Piemonte.
Di questo ne parleremo con tutti i cittadini.

Il PD del Vco sostiene la proposta dei sindaci di Domo e Villa

 

Gravellona_Toce_-_PanoramaSicuramente la conferenza stampa delle due giunte di Domodossola e di Villadossola ha spiazzato molti. E’ uno di quei temi sul quale si è detto molto ma si è fatto forse troppo poco. Nell’ambito della discussione, sempre aperta, sugli sprechi nella pubblica amministrazione, sulla necessità, costantemente riaffermata, di modernizzare la macchina organizzativa dell’apparato pubblico, di rendere efficiente e migliorare i servizi al cittadino, si è talvolta accennato alla opportunità di ridurre il numero dei Comuni favorendone in qualche modo l’accorpamento.Noi non solo apprezziamo, ma sosteniamo, l’iniziativa dei sindaci Cattrini e Bartolucci e speriamo che alla fine anche i cittadini dei due maggiori centri ossolani diano forza a questo progetto. Anzi, il Pd del Vco auspica che anche altre amministrazioni promuovano il dibattito e lascino scegliere i propri cittadini.In questi anni, il tema della riforma degli enti locali è stato al centro del dibattito politico e amministrativo perché le difficoltà economiche e le sfide che si sono aperte hanno richiesto un forte ripensamento su quale potesse essere la miglior forma amministrativa per poter rispondere ai bisogni delle persone.Solo qualche anno fa, parlare di fusione fra comuni era un eresia oggi, finalmente, è un tema sdoganato e, dalle prime reazioni, moderatamente apprezzato dai cittadini, forse meno dagli amministratori.
E’ evidente che quella promossa dai due sindaci ossolani, non è solo un modo ragionieristico per risolvere i problemi di bilancio dei due comuni, ma un tentativo di costruire un nuovo contenitore in grado di governare meglio e in modo più razionale il territorio.Ha ragione il direttore De Paoli quando scrive che con questa operazione l’Ossola ha capito che occorre essere uniti non solo nella protesta, ma anche nella proposta ora però ci auguriamo che il dibattito si concentri nel merito e non solo in una presa di posizione ideologica della difesa dell’identità.
Vi è nel nostro paese una notevole disomogeneità nella distribuzione dei Comuni  per Regione. In due sole Regioni, il Piemonte con 1.206 e la Lombardia con 1.546  Comuni, si concentra il 34,0 per cento degli attuali Comuni italiani. Questa frammentarietà che sappiamo coinvolge pienamente il nostro territorio, produce altre disomogenità, ad esempio le difficoltà che gli enti locali di ridotte dimensioni incontrano per beneficiare dei vantaggi delle tecnologie digitali. Le differenze che penalizzano i piccoli Comuni – meno dotati degli altri di risorse e di personale specializzato – non riguardano tanto le dotazioni informatiche, quanto la capacità di integrarsi pienamente nei processi d’innovazione in corso.
Accanto all’ampio tema che riguarda la gestione dei servizi e delle funzioni di interesse locale, c’è quello del rapporto degli enti locali con le amministrazioni centrali. Ci chiediamo in particolare quale può essere l’impatto prodotto su piccolissime realtà comunali dalla pioggia di circolari e direttive di vario tipo emanate da singoli Ministeri ed altri organismi centrali. 

Abbiamo fatto solo alcuni sommari esempi per ribadire quanto il tema sia vasto, attuale e interessante per la futura achitettura del Verbano Cusio Ossola e che non si può liquidare con un ” mi piace” o “non mi piace”. Per quanto ci riguarda saremo promotori del dibattito.

 

Legge elettorale: salvaguadare le province montane del Vco, Sondrio e Belluno.

borghiE’ stato accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’11 marzo l’ODG a firma Enrico Borghi e Roger De Menech che impegna il Governo, in sede di attuazione della delega per la determinazione dei collegi plurinominali, a salvaguardare le caratteristiche dei territori provinciali del Vco, Sondrio e Belluno in forza della loro specificità montana.
E’ un primo importante risultato – commenta il parlamentare ossolano – che mira a garantire la necessaria rappresentatività alle tre province montane che, per la loro peculiare ed unica caratteristica di confinare per la quasi totalità del loro territorio con stati esteri e Regioni a Statuto Speciale, occorre evitare che vengano aggregati all’interno di collegi plurinominali particolarmente estesi in termini di popolazione, che non garantirebbero un’adeguata rappresentanza territoriale.”
I territori delle tre Province – continua Borghi – presentano notevoli problemi legati alla loro conformazione montana, non garantire una loro rappresentanza significherebbe cancellare la possibilità per interi territori e le loro comunità locali di portare in Parlamento le loro esigenze ed i loro diritti.”
Nel documento accolto dall’esecutivo (rappresentato dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e le Riforme On. Maria Elena Boschi) si fa chiaro riferimento alle particolari caratteristiche di tali territori, e alla loro affinità con le realtà della Valle d’Aosta, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia che hanno ottenuto tali garanzie in forza delle previsioni costituzionali. “Chiederò – conclude il parlamentare democratico – al Consiglio Provinciale del VCO e a tutti i comuni del territorio di esprimersi con un apposito ODG a sostegno di tale posizione, al fine di conferire forza alla necessità di assicurare in futuro, a prescindere dalle dinamiche politiche, la rappresentanza del VCO anziché un suo annacquamento in realtà più ampie”. “Dobbiamo tutelare tali prerogative per evitare quanto sta accadendo nella Regione Piemonte, dove la rappresentanza dei nostri territori è affidata al buon cuore dei candidati presidenti e non alle garanzie della legge, con evidente sfregio di un elementare principio di uguaglianza del voto e della rappresentanza

 

Il taglio al cuneo fiscale per dare sollievo a milioni di lavoratori e famiglie prosciugati nel loro potere d’acquisto

Tagli-cuneo-fiscaleIn questi giorni i riflettori si accenderanno sulla proposta del governo per dare ossigeno all’economia. E’ un fatto rilevante, sui cui si misura il giudizio e la credibilità nostra, del nostro leader e dell’intero governo. Già adesso siamo alle prese col dibattito sulla destinazione del taglio al cuneo fiscale. Irap a vantaggio delle imprese e di una loro maggiore competitività oppure Irpef e ossigeno in busta paga per i lavoratori? Non è stupefacente che l’organo di Confindustria, con gradi diversi di radicalità, sposi la prima soluzione. E neppure dovrebbe meravigliare che la posizione dei sindacati si orienti verso l’altra. Tutto sta a fissare l’immagine di partenza. Continuiamo a ritenere questa una crisi dell’offerta? E allora la logica favorirebbe un sostegno attivo alle imprese. La riteniamo, invece, una crisi verticale della domanda? In questo caso devi dare sollievo a milioni di lavoratori e famiglie letteralmente prosciugati nel loro potere d’acquisto. Quel che non convince è l’idea che se metti cento euro in più nella busta paga delle fasce di reddito medio-basse quei soldi andranno a rimpolpare il risparmio con effetto nullo sui consumi. Credo non sia così. Se dai qualcosa a chi sta facendo i salti mortali per riempire il carrello della spesa, quel qualcosa verrà subito speso per soddisfare bisogni primari a oggi sacrificati. Mi parrebbe serio, infine, ragionare su una fiscalizzazione degli oneri sociali almeno se si intende rivolgere il beneficio anche a quella quota di lavoratori precari o partite Iva “mascherate” che, altrimenti, resterebbe esclusa dall’impatto del provvedimento.La sinistra del Pd ha offerto spunti e riflessioni su questi temi che vanno intese come un contributo a rafforzare l’azione di cambiamento nella quale tutti noi, tutto il Pd, è impegnato.

Marco Travaglini

L’Europa è vicina: incontro pubblico a Verbania giovedì 13 marzo:

 europaL’Europa è vicina. Cosa può fare l’Europa per noi, cosa possiamo fare noi per l’Europa. 
E’ questo il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà giovedì 13 marzo, alle ore 21.oo, presso il salone Rosmini all’Hotel Il Chiostro a Verbania Intra.
Ne parleremo con

Alessia Mosca, deputata e capogruppo PD commissione politiche europee –  www.alessiamosca.it – e 

Davide Gariglio, neosegretario regionale del PD
Partecipano Enrico Borghi deputato, Riccardo Brezza segretario circolo PD Verbania, Silvia Marchionini candidata sindaco di Verbania, Aldo Reschigna,capogruppo PD Piemonte.

Modera

Antonella Trapani segretario provinciale PD VCO

Vi aspettiamo, cordiali saluti

Segreteria
Partito Democratico Coordinamento provinciale VCO

 

DIRITTI E QUALITA’ DELLA DEMOCRAZIA: contributo di Marco Travaglini

travaglini-2-piccolaAlcuni dei punti su cui si misura la qualità dell’azione di governo sui grandi temi della democrazia riguardano l’introduzione di una disciplina finalmente efficace in materia di conflitto di interessi e la contestualità tra le riforme costituzionali (Superamento del bicameralismo e riforma del Titolo V) e la revisione della legge elettorale.
Quest’ultima, in discussione in queste ore, deve ispirarsi a una ragionevole previsione di governabilità, a un criterio di rappresentatività che rispetti e valorizzi il principio costituzionale sull’equilibrio di genere e alla restituzione ai cittadini del diritto di scelta dei parlamentari. In questo senso era e rimane giusto superare l’ipotesi di liste bloccate con un Parlamento “nominato” dai vertici dei partiti mentre, riconoscendo come opportuno il coinvolgimento nel percorso riformatore delle forze di opposizione, restiamo convinti che sia saggio muovere da un rinnovato accordo delle forze della maggioranza.
Le riforme costituzionali ed elettorale sono importanti ma non esauriscono il tema di fondo rappresentato dalla necessità di rifondare il patto di fiducia tra i cittadini e lo Stato: dal rispetto del patto fiscale alla riforma della giustizia civile e penale (compresi i diritti e il trattamento dei detenuti negli istituti di pena) passando per la semplificazione di una giungla burocratica e spesso vessatoria fino all’urgenza di una lotta efficace a fenomeni corruttivi dal costo insostenibile in termini sia morali sia materiali.
In questo senso la riforma della Pubblica Amministrazione è un punto centrale e non può essere affrontato in modo superficiale (per capirci non è solo un problema di costi del personale) né confuso (come nel caso della riforma delle province). Sul Titolo V la riforma è l’occasione per una razionalizzazione e riorganizzazione del livello di governance dello Stato fino ai Comuni, tagliando la moltiplicazione dei centri di decisione che hanno gonfiato la spesa e con la restituzione alle Regioni del loro ruolo di programmazione e controllo.
Un governo che abbia la volontà di sbloccare e rinnovare il Paese deve proporsi un cambio di passo sui metodi per una selezione delle nomine a Enti e società partecipate dal pubblico che favorisca competenza, trasparenza e qualità. La forma può essere quella di un Comitato di garanti, dell’Albo pubblico dei curricola, di regole che non prevedano riconferme nello stesso ruolo dopo due mandati, dell’impossibilità dell’accumulo di incarichi. Su questi e su tutti gli altri temi l’area di sinistra del Pd non farà mancare il proprio contributo ad ogni livello.

Marco Travaglini
Assemblea Provinciale PD VCO
Marco Travaglini