SITUAZIONE IN REGIONE. UNA DICHIARAZIONE DI ALDO RESCHIGNA

E’ indubbio che questa legislatura regionale è entrata in una fase di grandissima straordinarietà che delegittima ulteriormente l’istituzione Regione Piemonte, come denunciato ieri da Gianfranco Morgando, segretario regionale del PD.
La vicenda Giovine, la paralisi dell’attività politica che come gruppo abbiamo ripetutamente denunciato e che è evidente agli occhi di chi segue i lavori del Consiglio regionale e delle Commissioni, la prossima chiusura dell’indagine della Procura della Repubblica, sono fatti che non possono essere valutati se non alla luce di un ulteriore, pesante allontanamento dell’istituzione Regione dalla comunità piemontese.
Di tutto ciò il gruppo regionale PD ha piena consapevolezza e ritiene che, nonostante il forte impegno nella denuncia e nell’iniziativa politica di contrasto a questo governo regionale, oggi lo scenario che abbiamo di fronte a noi sia totalmente diverso dal mero scontro tra due politiche che in questi anni si sono combattute.
Per questo lanciamo la proposta all’intero Consiglio regionale di giungere nel giro di due mesi alla chiusura anticipata della legislatura, una volta approvate la legge di bilancio e la nuova legge elettorale.
Il gruppo regionale del PD, di concerto con il segretario regionale, ha richiesto che tutto ciò venga affrontato negli organismi dirigenti del PD Piemonte e si giunga congiuntamente alle determinazione di una soluzione efficace.

ALDO RESCHIGNA

capogruppo PD in Consiglio Regionale

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