Chiusure dei punti nascite: confermata Domodossola, salvata Susa, posticipata Acqui Terme: non possono esserci figli e figliastri. Dubbi anche sull’emodinamica.

Assessore regionale nuovo, ma nulla è cambiato nella politica sanitaria e nei criteri utilizzati nei tagli, condizionati dalla presenza di padrini politici del centrodestra nei diversi territori. Se infatti oggi l’assessore regionale alla sanità Cavallera ha confermato in Commissione la chiusura del punto nascite di Domodossola entro il 30 giugno prossimo, ha anche salvato il punto nascite di Susa – che resterà aperto nonostante il piano sanitario ne prevedesse la chiusura – e posticipato di un anno, al 30 giugno 2014, la chiusura del punto nascite di Acqui Terme, casualmente nell’alessandrino, territorio di riferimento dell’assessore stesso.
Non possono esistere figli e figliastri, non si può continuare nei tagli sulla base delle appartenenze politiche. Ancora una volta nessun confronto con enti locali e territori, solo scelte basate su criteri francamente inaccettabili.
Anche la buona notizia sul trasloco a Domodossola delle attrezzature per la nuova emodinamica è affiancata da una serie di dubbi su cui chiediamo immediata chiarezza: come sarà gestito il servizio, quale sarà il budget dell’Asl e come verrà reclutato il personale? Domande le cui risposte chiariranno molto su quale sarà concretamente il servizio di cui godranno i cittadini.

una dichiarazione di Aldo Reschigna, capogruppo PD in consiglio regionale

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