La passione civile di “Pasqualino” Maulini: a vent’anni dalla scomparsa

L’8 marzo di vent’anni fa, a Omegna, si spegneva Pasquale Maulini, uno dei protagonisti più importanti delle vicende politiche e culturali del capoluogo cusiano.

Maulini (a destra) con Jean-Paul Sartre

Del “Pasqualino”, com’è ancora oggi chiamato con affetto dagli omegnesi, ho molti ricordi per aver condiviso con lui la comune passione politica negli anni settanta e ottanta.
La sua biografia è lo specchio di una vita pubblica molto intensa. Dall’età di 14 anni, e per vent’anni, operaio al laminatoio della Ferriera Cobianchi, partigiano garibaldino, protagonista nell’immediato dopoguerra della costruzione dei Convitti Scuola della “Rinascita” (prima a Milano e poi a Torino), a 35 anni insegnante elementare, sindaco di Omegna per cinque mandati, deputato al Parlamento per due legislature ( la IV° e la V°), a lungo capogruppo del Pci in Consiglio provinciale a Novara. (segue)

Ci sarebbero molte cose da dire di un uomo che, nel corso della vita, ha maturato un legame formidabile con la città della Nigoglia e mi auguro che non si perda l’occasione per farlo, indagando e studiando la sua figura.
Accanto all’impegno politico, Maulini ha però sempre coltivato il suo amore per la cultura. Animatore e fondatore con Mario Bonfantini, Mario Soldati e Cino Moscatelli del “Premio letterario della resistenza Città di Omegna” fece di questo appuntamento sulle rive del lago d’Orta un momento alto della cultura italiana e internazionale, con la presenza – tra gli altri – di Jean Paul Sartre, Oriana Fallaci, Panagulis,Camilla Cederna. Ha scritto, il “Pasqualino” anche dei libri importanti come Omegna Cara, La ferriera, e Memoria. Gianni Rodari, suo grande amico, curò la presentazione di Omegna Cara. Prendo a prestito le sue parole.
“Maulini ama Omegna. Ama il paesaggio in cui è immersa, il sipario di montagne in cui splende, unico spazio aperto, uno dei più bei laghi italiani. Di gran lunga il più bello, per chi è nato sulle sue rive. Ama la gente di Omegna, la sua schiettezza, la sua concretezza, la sua fantasia. Ama i muri di Omegna, compresi quelli delle fabbriche, che non vede come monumenti del profitto ma come monumenti del lavoro: ciò che resta e dura è sempre ciò che ha fatto il lavoro dell’uomo. Ama la città di ieri e quella di oggi, ha fiducia nella città di domani”. Gianni Rodari sapeva che quest’amore era nutrito da una grande passione civile. Quella passione che “Pasqualino” aveva nel sangue e che oggi è sempre più una merce rara.

Marco Travaglini

Non scherziamo sul Lavoro!

LA POLITICA DELL’ANNUNCIO DI QUALCOSA CHE NON C’E’ NON PORTA NE’ SVILUPPO, NE’ UN SOLO POSTO DI LAVORO. SOLO CONSENSO APPARENTE OGGI, FRUSTRAZIONE E RABBIA DOMANI.
Che il centrodestra sia maestro nella politica dell’annuncio è cosa risaputa. Che si arrivasse però ad annunciare qualcosa che non verrà mai perché è già tutto finito proprio non c’era da aspettarselo.
Oggi a Baveno – afferma Aldo Reschigna Presidente del gruppo consigliare regionale del PD – sono stati presentati i bandi per il piano straordinario per il lavoro. Bandi che per la maggior parte sono già stati aperti e subito dopo chiusi perché le risorse a disposizione, troppo limitate, si sono esaurite in brevissimo tempo.
Eppure oggi il centrodestra ha fatto finta di niente, vendendo come se ci fosse, un prodotto che non è più disponibile.
E’ una politica comunicativa che forse nell’immediato può portare qualche consenso, ma nel breve e medio termine, una volta appurata la realtà, crea nei cittadini e negli operatori economici frustrazione e rabbia.
Forse accresce le aspettative, di sicuro non crea né sviluppo, né un solo posto di lavoro. Tutto il contrario di quello che dovrebbe essere una buona politica.
In questa esposizione di merce inesistente si è distinto il presidente di FinPiemonte Massimo Feira che, da sotto i panni del tecnico, ha fatto emergere il cuore leghista esaltando Cota e denigrando la passata amministrazione di centrosinistra.
Dal presidente di FinPiemonte ci saremmo aspettati un discorso tecnico, responsabile e di verità. Abbiamo ascoltato dichiarazioni di entusiasmo per la politica della Giunta che ci hanno ricordato i toni dei piazzisti di un tempo.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico