Centro antiviolenza sulle donne del VCO: c’è il rischio di un vuoto operativo!

image Il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, rischia per il VCO di non essere onorato come dovrebbe.
Nel VCO esiste un Centro antiviolenza sulle donne: una struttura dove le donne vittime di maltrattamenti fisici e psicologici, di stupri e abusi sessuali intra ed extra familiari possano ricevere, oltre all’accoglienza, aiuto concreto per superare le situazioni di grave disagio in cui versano.
Finora l’assistenza alle donne in difficoltà è stata garantita dallo “Sportello Donna” della Provincia gestito dalla cooperativa “la Bitta”, la cui convenzione con l’Amministrazione Provinciale per la gestione del servizio scade il 30 novembre, senza che, al momento, gli Enti locali e i Consorzi sociali del nostro territorio abbiano provveduto a istituire il Centro antiviolenza del VCO e senza che dalla Regione del presidente leghista Cota siano state trasferite le risorse previste per la completa attuazione della normativa. Infatti, la legge Regionale n. 16 del 29/05/2009, avente per oggetto “Istituzione dei Centri antiviolenza con case rifugio”, contempla siano istituiti, in ciascuna Provincia piemontese queste strutture gestiti dai Comuni o dagli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali.
Si prospetta dunque, tra il 30 novembre, data di chiusura dello “Sportello Donna” provinciale, sino all’istituzione del nuovo Centro antiviolenza previsto dalla L.R. n. 16/2009, un “vuoto” operativo che peserà in modo grave sulle donne del VCO che necessitano di sostegno a seguito di maltrattamenti e abusi sessuali.
Su questo caso il Gruppo provinciale del PD in consiglio provinciale ha presentato un’interpellanza urgente al Presidente Nobili per sapere quale sia il numero delle utenti che si sono rivolte nei tre anni di attività allo “Sportello Donna” e, soprattutto, quali misure ha in progetto la Giunta Provinciale per tenere attivo il servizio in attesa della completa attuazione delle novità introdotte dalla Legge Regionale n. 16 del 29/05/2009. 
Il rischio serio è che ci sia un vuoto operativo. Non si può dismettere un servizio così delicato rivolto alle donne in difficoltà, senza avere la certezza di una continuità operativa.
 
PD – Gruppo Provinciale
PD _ Coordinamento provinciale

Qui trovate il testo integrale dell’interpellanza

Al Presidente della Provincia del  Verbano Cusio Ossola

La Legge Regionale n. 16 del 29/05/2009, avente per oggetto “Istituzione dei Centri antiviolenza con case rifugio”, contempla siano istituiti, in ciascuna Provincia piemontese, delle strutture ove le donne vittime di maltrattamenti fisici e psicologici, di stupri e abusi sessuali intra ed extra familiari possano ricevere, oltre all’accoglienza, aiuto concreto per superare le situazioni di grave disagio in cui versano.

La normativa citata prevede che i Centri antiviolenza siano istituiti e gestiti dai Comuni o dagli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali.

Finora l’assistenza alle donne in difficoltà è stata garantita dallo “Sportello Donna” della Provincia gestito dalla cooperativa “la Bitta”, la cui convenzione con l’Amministrazione Provinciale per la gestione del servizio scade il 30 novembre, senza che, al momento, gli Enti locali e i Consorzi sociali del nostro territorio abbiano provveduto a istituire il Centro antiviolenza del VCO e senza che dalla Regione siano state trasferite le risorse previste per la completa attuazione della normativa.

Si prospetta dunque, tra il 30 novembre, data di chiusura dello “Sportello Donna” provinciale, sino all’istituzione del nuovo Centro antiviolenza previsto dalla L.R. n. 16/2009, un “vuoto” operativo che peserà in modo grave sulle donne del VCO che necessitano di sostegno a seguito di maltrattamenti e abusi sessuali.

Tutto ciò premesso e considerato

SI INTERPELLA  LA S.V.

per sapere quale sia il numero delle utenti che si sono rivolte nei tre anni di attività allo “Sportello Donna” e, soprattutto, quali misure ha in progetto la Giunta Provinciale per tenere attivo il servizio in attesa della completa attuazione delle novità introdotte dalla Legge Regionale n. 16 del 29/05/2009. 

Mobilità sociale e società aperta per contrastare la crisi

Riceviamo e pubblichiamo un contributo di Marco Travaglini, coordinatore circolo PD di Omegna, sul tema della crisi.
La crisi economica, colpendo il lavoro e  i redditi,  ha prodotto anche un pericoloso abbassamento della soglia delle tutele e dei diritti. Non è una novità che la crisi rende più vulnerabili, indifesi e persino più disponibili alla rinuncia di un pezzo della propria dignità pur di tenere la testa fuori dall’acqua.
Ma questo deve spingere tutti a misurarsi affinché si continui nella ricerca e nell’impegno sulle misure anti-crisi, ponendo grande attenzione ai risvolti sociali. Anche nel VCO, come un po’ ovunque, alla crisi economica s’accompagnano un forte utilizzo degli ammortizzatori sociali ( dalla CIG, anche in deroga, alla mobilità) e un incremento della disoccupazione, soprattutto giovanile. Non solo: si sconta anche qui un  basso indice di mobilità sociale, accompagnato da un’enorme disparità fra i redditi.  Eppure mobilità sociale, società aperta e coesione rappresentano il cuore di qualsiasi progetto che si ponga l’obiettivo dello sviluppo e della buona occupazione.
Non si può rinunciare all’impegno a smantellare meccanismi corporativi e monopolistici. C’è bisogno delle liberalizzazioni, di quelle serie: meno barriere di accesso alle professioni, più concorrenza nei servizi, imprese maggiormente contendibili, autorità realmente indipendenti, rottura di soffocanti e non democratici monopoli. Questo è un argomento generale che non può essere messo da parte.
Un maggior dinamismo nei percorsi di vita, nel lavoro, nell’ attività economica e sociale, è indispensabile. Se si cambia un po’ tutti, tutti possiamo stare meglio. Una scelta da fare con coraggio e determinazione, stando dalla parte di chi bussa alla porta e non con quelli che la tengono chiusa.
Così si risponde, anche nel VCO, al bisogno di futuro, di lavoro “buono”, di formazione di giovani che sono costretti, quando va bene, ad accontentarsi di lavori precari, dequalificati e malpagati. O di andarsene altrove, verso altre città del Piemonte o della Lombardia. Un tema che si accompagna al bisogno di un grande sforzo di innovazione. In questi anni, si sono avviati progetti per un nuovo sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale, l’economia verde, il sapere, la conoscenza. Il Polo dell’Innovazione ne è la rappresentazione migliore.
Non si tratta solo di accedere a provvigioni finanziarie messe a disposizione dal pubblico, per quanto utili e per quanto disponibili. Occorre che il sistema delle imprese sia più reattivo e che, in concertazione con gli enti locali, le associazioni di categoria, la Camera di Commercio, il Tecnoparco e tutti gli enti utili alla programmazione, formazione e innovazione, facciano proposte autonome di sviluppo.

.Marco Travaglini

Circolo di Vogogna-Premosello Verbale di riunione del 11-11-2010

Circolo di Vogogna-Premosello Verbale di riunione del 11-11-2010

1.    Presentazione conto economico e proposta di acquisto gazebo
Il coordinatore comunica che, al momento, è presente un saldo di cassa pari a € 596,00 dato dal 50% delle quote di tesseramento e dal ricavo della cena elettorale. Si decide di acquistare un gazebo pieghevole.

2.    Comunicazioni del coordinatore su riunione coordinatori
Il coordinatore ha informato sull’istituzione di un coordinamento di zona, sulla disponibilità da parte della segretaria provinciale di partecipare alle riunioni dei Circoli. Tema emerso dall’incontro: i Circoli come promotori di iniziative; a tal fine si chiede di individuare un’INIZIATIVA da portare avanti nella prossima primavera. Si terrà a breve un seminario sulle centrali a bio massa. Verrà organizzata per sabato 11 dicembre una manifestazione di protesta a Roma. Il 27 novembre Ichino e Damiano saranno a Villadossola a parlare sui temi del LAVORO.
Verranno organizzati degli incontri politici formativi.

3.    Discussione circa elezioni circoli ed assemblea provinciale e comunicazione componenti della segreteria provinciale
Vengono comunicati i risultati delle elezioni dei Circoli, i nominativi dei coordinatori e i componenti della Segreteria provinciale.

4.    Salvaguardia ospedale di Domodossola. Raccolta firme
Il Circolo PD di Domodossola ha presentato una raccolta di firme per la salvaguardia dell’ospedale S.Biagio e in particolare per la realizzazione della seconda ala. Si decide di collaborare alla raccolta di firme.

5.    Mobilitazione nazionale del 20-21 e 27-28. Informazioni e verifica disponibilità
Si decide di sistemare un gazebo in Piazza Chiesa domenica 21 novembre, nel pomeriggio; la consegna porta a porta del materiale verrà gestita suddividendosi le zone e iniziandola già nelle serate precedenti il week end del 27-28 novembre.

6.    Parere circa l’elaborazione di un ordine del giorno da presentare in consiglio comunale sullo stato del fiume Toce
Il coordinamento del Circolo decide di preparare un Comunicato Stampa sullo stato del fiume Toce, avvalendosi della collaborazione del sig. Maruzzi Orlando, che da tempo segue con attenzione il problema. Verranno fatte delle fotografie da allegare al Comunicato perché possa essere il più  incisivo possibile.

7.    Proposta di legge Pd sull’acqua che si discuterà in riunione amministratori pd Martedi prossimo. Ultimo numero deputati pd news. Presentazione al coordinamento
Il coordinatore ha illustrato a grandi linee la proposta di legge, invitando chi fosse interessato a prenderne visione. Ha poi illustrato le varie comunicazioni che arrivano regolarmente via e-mail premurandosi di stamparle e distribuirle agli amici sprovvisti di connessione Internet.

8.    Varie ed eventuali
Al termine dell’incontro vi è stata una discussione sul disservizio relativo alla distribuzione dei pannoloni presso l’Asl, tema che tocca da vicino persone già di per sé in difficoltà.

l’incontro termina alle ore 22,30