Aborto e consultori: l’oscurantismo di Lega e PDL in Piemonte.

image Comunicato stampa del PD VCO; firmato da Antonella Trapani, segretario provinciale, sul tema consultori familiari.
"Sono state bloccate in consiglio regionale, in questi giorni, le richieste del centro-sinistra che chiedevano la sospensione dell’efficacia del nuovo protocollo legato ai servizi nelle strutture sanitarie, in materia di legge 194 sull’aborto, approvato dalla giunta regionale di centrodestra.
In sintesi il protocollo consente alle associazioni “pro-vita” di aumentare la presenza all’interno delle strutture del servizio sanitario regionale dove si pratica l’interruzione volontaria della gravidanza.
Il centrodestra ha respinto anche un ordine del giorno presentato da tutto il Pd (cattolici compresi) e dall’ex presidente Bresso, da Sinistra e Libertà (Cerutti) e dall’Idv (Buquicchio e Cursio) che puntava a modificare il protocollo nelle parti che assegnano all’associazionismo un ruolo improprio che non è nella lettera e nello spirito della legge. Si è persa un’altra occasione di far uscire il dibattito sulla 194 dalle contrapposizioni ideologiche e ricondurre l’applicazione della legge in un ambito di reale attenzione e sostegno per la donna.
Il Consultorio Familiare è un servizio di assistenza alla famiglia e di educazione alla maternità e paternità responsabili, prevalentemente rivolto alla salute della donna e della coppia. Nel Consultorio lavorano psicologi, assistenti sociali e sanitari, ostetriche, ginecologi e pediatri ovvero una serie di professionalità che hanno come priorità la salvaguardia della salute. Da quando sono stati aperti gli aborti nella popolazione femminile italiana sono notevolmente diminuiti, con un decremento del 50% rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto ricorso all’aborto volontario.
Le pratiche svolte da persone senza morale al di fuori delle strutture sanitarie, pratiche che portavano spesso alla morte oltre che del feto anche della donna, sono in costante diminuzione.
E’ strumentale pensare che una donna veda nell’aborto la sua prima ed unica scelta. Colei che arriva a quel punto sa che ne porterà il peso morale e psicologico per tutta la vita, chi ha fede sa di fare peccato. Il suo sarà un dolore costante.
Ma la sua è stata una scelta libera e consapevole, aumentare la sua sofferenza sottoponendola alle accuse di “assassinio” dei Volontari pro-vita è immorale!
Il PD ha chiesto alla giunta Cota di attivare politiche di prevenzione più incisive per rimuovere, per quanto possibile, le cause e gli ostacoli che possono spingere le donne a richiedere l’interruzione di gravidanza, nonché a rafforzare interventi di promozione e tutela della maternità. Abbiamo chiesto di rafforzare, secondo le disposizioni e con le modalità previste dalle leggi 194 e 405, il compito ed i ruoli dei consultori e delle equipe multidisciplinari, per una completa informazione su tutte le opportunità e le associazioni disponibili per le donne e la famiglia.
Siamo stati ignorati, anzi ci hanno accusato di essere strumentali! La tutela della salute in Piemonte continua il percorso in discesa.

Antonella Trapani
Segretario provinciale PD VCO

PD – Ufficio Stampa