Zacchera smentito dall’ANAS.

image Il sindaco di Verbania e deputato nazionale Zacchera ha mandato una lettera al Prefetto perchéquest’ultimo si faccia promotore di incontri con l’Anas al fine di evitare i lavori sulle strade statali in giornate e orari che possono determinare disagi anche gravi ai cittadini obbligati a spostarsi con mezzi pubblici o privati.
La lettera, prontamente inviata alla stampa locale, ha l’esclusivo significato di tentare di stornare dal Comune (e quindi dal sindaco) le rimostranze e la rabbia degli automobilisti, indirizzandole su altri soggetti (l’Anas) e chiamando in causa la Prefettura. Ora, visto che l’Anas è una società di diretta emanazione statale, non si capisce bene a cosa serva il deputato/sindaco locale, se neppure riesce a farsi ascoltare da un ente che ricade sotto la responsabilità degli organi di governo nazionale, tra i quali la Camera dei Deputati; ma a questa inefficienza siamo ormai abituati da una quindicina
In meno di 48 ore Anas smaschera il puerile tentativo della Giunta di Verbania di scaricarwe su altri (Prefetto, Anas…) le proprie inadeguatezze.

 

Anas (si veda le pagine dei giornali locali) afferma – in una dura e polemica nota del Compartimento – che il Comune di Verbania era stato avvertito dei lavori di asfaltatura. Esempio straordinario di collaborazione e di efficienza tra Enti! Non c’è altro da da dire: si attendono le scuse di Zacchera a cittadini e automobilisti.

d’anni.
 
Più preoccupante è invece il fatto che il deputato locale neppure come sindaco di Verbania, capoluogo di Provincia, riesca a farsi sentire. Sono passati poco più di quattro mesi dalle elezioni e il caos estivo e autunnale sulle strade cittadine per le asfaltature è ormai un appuntamento fisso settimanale: una volta l’Ufficio Stampa del Comune comunica una data che non coincide con i lavori; un’altra si attendono i lavori da una parte e iniziano dall’altra; un’altra ancora di sbandiera l’asfaltatura notturna imposta ad Anas come grande risultato conseguito e alla prima occasione capita il contrario.
 
Poichè altri hanno amministrato in passato la città, è possibile fare qualche raffronto. Il più inquietante è questo: le situazioni di grave disagio viabilistco negli ultimi cinque anni sono state supperggiù tante quante quelle che si sono verificate negli ultimi quattro mesi. Eppure tra 2004 e 2009 il Comune ha asfaltato e risaflaltato mezza città, lavorando di giorno e di notte, utilizzando la comunicazione preventiva, attivando i percorsi alternativi, piazzando su strada vigili urbani e movieri.
 
Vi ricordate quando negli anni scorsi capitavano talvolta casi del genere? Il consigliere PdL Valerio Cattaneo non mancava di inviare vibrate note di protesta ai giornali e di presentare interrogazioni: la colpa era allora sempre e solo del Comune. Altro che Anas!
 
Morale della favola. C’è bisogno di una presenza di maggiore qualità sui problemi che quotidianamente pone l’amministrazione di una città complessa e articolata come Verbania, magari evitando scelte inutili (la riapertura dell’ultimo tratto di via Farinelli, da cui non passa nessuno), o dannose (l’intasamento pericoloso per i pedoni su via XXIV maggio o la riapertura come area di sosta della piazza pedonalizzate della Posta di Intra). Più contatti con Anas e Provincia, più efficienza organizzativa, meno comunicati stampa inutili e propagandistici.
 
E così eviteremo al sindaco di dover produrre – a mo’ di foglia di fico -lettere al Prefetto per il depistaggio delle responsabilità. Le sue.
 
Claudio Zanotti – consigliere comunale

Rinnovato il protocollo d’intesa tra il consiglio regionale e la casa della resistenza

image l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha approvato il rinnovo del Protocollo d’Intesa con l’Associazione Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce, prevedendo, questa volta, il prolungamento della durata da tre a cinque anni.
“Il Parco della Memoria e della Pace, del quale fa parte la Casa della Resistenza di Fondotoce – affermano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Aldo Reschigna e Marco Travaglini – rappresenta uno dei luoghi della memoria più cari alla nostra comunità e più significativi della Lotta di Liberazione d’Italia e sorge all’interno di un Parco adiacente al luogo dove, il 20 giugno 1944, vennero fucilati dai nazifascisti 43 partigiani”. “Il Consiglio regionale, nel corso degli anni – continuano Reschigna e Travaglini – ha sempre provveduto a stipulare Protocolli d’Intesa con l’Associazione Casa della Resistenza che, muovendo dalla conservazione e valorizzazione di un luogo considerato importante per la Resistenza e la Lotta di Liberazione in Piemonte, ha istituito strutture museali didattiche, punto di riferimento per attività culturali, formative e di ricerca storica sul territorio. Il Protocollo regola i rapporti di collaborazione tra l’Associazione ed il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, prevedendo, in particolare, la realizzazione di almeno un’azione congiunta annuale e stabilendo l’erogazione di un contributo finanziario da parte del Consiglio regionale, attualmente fissato in 15.000 euro annui”.
“Quest’anno – concludono i Consiglieri Reschigna e Travaglini – l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, sia su sollecitazione dell’Associazione, sia valutando in modo soddisfacente i risultati ottenuti nel corso degli anni dalla collaborazione instaurata, ha deliberato un prolungamento della durata del Protocollo d’Intesa da tre a cinque anni, al fine di assicurare una maggiore continuità di rapporti con il Comitato Resistenza e Costituzione e consentire una più stabile programmazione delle attività comuni”.
– Ufficio Stampa Gruppo consiliare Partito Democratico