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SANITA: ADESSO BASTA! IL CENTRO DESTRA HA FATTO LA SCELTA PER L’OSPEDALE PROVINCIALE SU UN’UNICA SEDE? LO DICANO!

L’incredibile lettera del sindaco Zacchera di oggi (clicca qui) segnala, se ma ce ne fosse bisogno, il grave dilettantismo del centro destra regionale e locale nel (non) governare un tema così importante e delicato come quello della sanità pubblica. (Clicca qui per le dichiarazioni sul fatto di cattrini)
Il piano regionale per la sanità del VCO invocato da tutti (compreso il PD) non è mai stato presentato dalla giunta Cota: in compenso abbiamo visto solo i tagli che hanno portato la sanità pubblica del VCO a livelli inaccettabili.
Ora, sembra, che questo fantomatico piano sia apparso “magicamente” in una cena riservata.
A parte il fatto che si son dimenticati il sindaco Quaretta di Omegna (ma sappiamo che Quaretta conta poco…) troviamo questo modo di operare assolutamente fuori luogo da parte del centro destra.
E’ ora che i cittadini del VCO conoscano quali siano le reali intenzioni di Cota, dell’assessore regionale Monferrino e dei consiglieri regionali del centro destra Marinello, De Magistrs, Cattaneo e dello stesso onorevole Zacchera loro collega di coalizione.
Basta riunioni più o meno riservate.
Zacchera scrive che il centro destra in regione, con l’assessore Monferrino, avrebbe deciso per avere una sola sede provinciale dell’Ospedale, chiudendo uno dei Due DEA, come noi del PD denunciamo da tempo!
Vogliamo sapere dalla regione se questo corrisponde al vero perché non si possono riaprire guerre di territorio, pena la sconfitta di tutti.
Infatti, per noi rimane invece valida e percorribile l’idea di un ospedale unico plurisede.

Adesso Basta.

Dicano e scrivano nero su bianco cosa hanno in mente.
Tutto questo sarà oggetto della conferenza stampa di domani a Intra (ore 10.30) del caporuppo del PD in regione Aldo Reschigna.

PD VCO
Ufficio stampa

GOVERNO: ARRIVI & PARTENZE… se lo dice lui….

Non sarà facile per Berlusconi riempire il puzzle delle caselle in vista dell’allargamento del governo soprattutto a quelli che, nella prospettiva di un “posto”,  dopo magari averlo tradito appena ieri sono tornati come il figliol prodigo a elemosinare incarichi e vengono fin troppo lautamente ricompensati.
Posso capire la necessità di riconoscere spazio a chi fosse lontano da tempo dalla maggioranza, oppure parlamentari eletti a sinistra o che almeno – pur avendo aderito al FLI di Fini – il 14 dicembre non dissero “no” al governo di cui ora vorrebbero  far parte, ma premiare anche chi in quella data scientemente pugnalò Berlusconi mi sembra semplicemente assurdo.
Esemplare il caso dell’on.le Roberto Rosso, vercellese, ora in odore di promozione a sottosegretario.
A me Roberto può anche stare umanamente simpatico, ma non può essere accettato il metodo e il principio che in un solo anno Mr. Rosso decida di lasciare la Camera per la regione e – dopo mille pressioni – venga inserito nel posto dorato e bloccato del “listino” del Piemonte. Automaticamente eletto, viene così nominato vice-presidente della giunta regionale di Cota, salvo poi cambiare idea e – un giorno prima della scadenza dell’opzione di legge –  dimettersi dalla regione per tornare alla Camera.
Nemmeno il tempo di prendere un caffè e a Montecitorio – dopo aver sostenuto il contrario – lascia il PDL per il FLI dove viene immediatamente promosso a segretario regionale di quel movimento.
Nel FLI Roberto Rosso ci resta tre mesi, insulta quotidianamente Berlusconi e tutti noi, ovviamente vota deciso contro il governo il 14 dicembre 2010.
Ma appena capisce che il governo regge, eccolo prontamente lasciare il FLI e  ritornare nel PDL dove – e nello stesso giorno del rientro ! – chiede ed ottiene di essere nominato segretario provinciale PDL di Vercelli.
E adesso, forse come “premio” per la sua coerenza, gli si dà anche un posto al governo?!
Ma come può pretendere il PDL di essere poi considerato un partito credibile sul piano interno ed esterno se i suoi vertici accettano simili situazioni?
Testo dell’On. Marco Zacchera (tratto dal suo foglio informativo, maggio 2011)

Per una volta siam d’accordo con lui….

Tagli alla navigazione: ma con quale corenza l’onorevole Zacchera presenta l’interpellanza?

I deputati verbanesi del PDL Marco Zacchera e Valerio Cattaneo hanno presentato un’interrogazione congiunta alla Camera con la quale chiedono al Ministero per le Infrastrutture, Altero Matteoli, di rivedere i tagli previsti dalla legge finanziaria all’azienda di trasporto governativa che cura la navigazione dei laghi e particolarmente la Navigazione Lago Maggiore.
Si parla di 10 milioni di euro in meno. Tagli pesanti che ricadranno su chi usufruisce di questi servizi: ovvero i cittadini.
Tagli che – come ammettono gli stessi onorevoli del PDL – “comprometterebbero la gran parte delle assunzioni dei dipendenti stagionali e il necessario turnover dei natanti che spesso hanno ormai un’età che imporrebbe una loro progressiva sostituzione.”

Il Partito Democratico già nelle settimane scorse aveva denunciato quanto successo.
Sottolineiamo però un fatto davvero singolare: ricordiamo a tutti che l’onorevole Marco Zacchera, qualche mese fa, ha votato in Parlamento la legge finanziaria che ha portato al taglio di questi 10 milioni di euro.
E’ francamente sconcertante e inaccettabile la faccia tosta con cui ora l’onorevole Zacchera, senza nessun senso del ridicolo e senza nemmeno chiedere scusa, presenta un’interpellanza per protestare contro i tagli alla navigazione che lui stesso ha votato!
Davvero fantastico e brillante questo nuovo modo di fare politica di Zacchera: a Roma vota e taglia, a Verbania protesta.

Una bella coerenza!

PD VCO Ufficio stampa

“Scappare” e non discutere: le priorità dell’amministrazione comunale di Verbania!

l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Verbania, convocato ieri sera 20 dicembre, prevedeva agli ultimi due punti la discussione di due ordini del giorno presentati dai gruppi di minoranza relativi al contributo da erogare all’Associazione ESOM di Verbania ed alla situazione che si era venuta a creare in conseguenza delle dimissioni di alcuni componenti del Consiglio Direttivo del Museo del Paesaggio.
Considerata l’urgenza e l’importanza dei suddetti argomenti il capo gruppo del P.D. Angelo Rolla chiedeva di anticipare la discussione, soprattutto dell’ordine del giorno previsto al punto 15 (Contributo ESOM). La richiesta è stata bocciata e alle ore 23,50, contrariamente a quanto da noi richiesto, dai banchi della maggioranza veniva richiesta la fine del consiglio comunale, senza che si sia potuto discutere gli ultimi tre punti.
Evidentemente era necessario andare a riposare per i consiglieri della maggioranza di  Zacchera
Ricordiamo che il nostro odg sull’Esom chiedeva alla giunta di liquidare con 12.500 euro l’associazione che si occupa di attività di educazione, formazione e sostegno e minori svantaggiati.  Infatti, nell’ultima variazione del bilancio era stato azzerato il capitolo di spesa che prevedeva il tradizionale contributo riconosciuto all’associazione.
Sono stati discussi e votati punti all’odg che tutto avevano tranne che carattere di particolare urgenza a discapito invece di quelli sulla situazione creatasi all’interno del Museo del Paesaggio e soprattutto quello sul contributo a favore dell’ESOM che doveva essere erogato entro il 31 dicembre.
Ci preme sottolineare che al di la di come la si pensi sui temi in oggetto, un’amministrazione comunale ha il dovere di affrontare i problemi urgenti e non fuggire davanti ad essi.
Soprattutto se si discutono questioni legate alle esigenze di un’associazione di carattere sociale come l’Esom che si occupa di attività di educazione, formazione e sostegno e minori svantaggiati.
Non il modo migliore certo per augurare Buona Natale ai bambini seguiti dall’Ente.

Circolo PD Verbania
Corrado De Ambrogi – coordinatore cittadino
Angelo Rolla – capogruppo consigliare

PD Ufficio stampa

Maggioranza con pochi voti alla Camera L’Onorevole Sindaco Zacchera come farà?

Abbiamo letto le dichiarazioni del Sindaco di Verbania On. Marco Zacchera rilasciate dopo che il governo Berlusconi, ovviamente grazie anche al suo voto ha ottenuto la fiducia anche alla Camera dei Deputati.
Non vogliamo entrare nelle diatribe tutte interne alla destra e alla vecchia famiglia di Alleanza Nazionale sul fatto dell’opportunità politica che il vecchio amico On. Fini si debba dimettere oppure no dalla Presidenza della Camera.
Non vogliamo neppure tornare sul fatto che il Sig. Sindaco solo il giorno prima abbia esternato l’amarezza di vedere tagliato dal governo che sostiene convintamene 800 mila euro alla sua città, ma ci domandiamo per il bene di Verbania come, visto che alla Camera il Governo è sì maggioranza, ma solo di pochi voti, l’On. Sindaco possa garantire la presenza costante anche nelle commissioni in cui siede. Già ci eravamo posti e abbiamo sempre criticato il suo doppio incarico, che alla prova dei fatti per Verbania non ha avuto nessun beneficio, ma oggi, a maggior ragione, ci chiediamo come potrà dedicare il tempo ai problemi della nostra città e del territorio.
Pensiamo che per il bene della Città, sarebbe opportuno che sia lui, il Sindaco/Onorevole, a doversi dimettere da un incarico.
Noi lo chiediamo da tempo con forza, purtroppo pensiamo di conoscere già la sua risposta e sappiamo anche che a rimetterci saranno i cittadini di Verbania.
Partito Democratico
Circolo di Verbania

Expo 2015: Milano sigla accordi con la confinante provincia di Foggia e la repubblica del Togo.

image In questi giorni Lilliana Graziobelli, consigliere provinciale del Partito Democratico, ha depositato in provincia un’interpellanza rivolta al Presidente Massimo Nobili relativa all’Expo 2015 e ai protocolli d’intesa firmati con la provincia di Foggia e la Repubblica del Togo
La sottoscrizione dei citati protocolli d’intesa (ultima di una serie di analoghi documenti siglati dagli organizzatori dell’evento con enti di vario genere) sta a significare che la macchina organizzativa di Expo 2015 procede. Con grande acume e tempismo, la Provincia del VCO, durante la passata amministrazione, scrisse al sindaco Letizia Moratti due lettere in cui il presidente Ravaioli ricordava gli storici legami tra la nostra terra e il capoluogo lombardo e, soprattutto, individuava alcuni possibili spunti di collaborazione, tra i quali l’opportunità di soggiorno o visita delle nostre splendide località oppure i modi d’impiego della pietra ossolana nelle opere pubbliche connesse all’Expo in progetto.
Ma da allora non risulta più nessun atto della Provincia per concretizzare la presenza del VCO nell’organizzazione dell’evento milanese. Capiamo che l’enorme distanza che ci separa dalla lombarda Milano, induca il Presidente Nobili a non spingere troppo in questa direzione. Condividiamo che la lontananza geografica, storica e culturale con il capoluogo meneghino ci spinga a focalizzarci su altri obiettivi. Comprendiamo pure coloro che si preoccupano per l’eventuale flusso di turisti che, si dice, possano giungere nei giorni dell’Expo: “Dove li metteremo?”
Fa bene, quindi, il Presidente Nobili a dedicarsi ad altro.
Così come fa bene a non spingere troppo la nostra pietra locale perché non sapremo come trasportarla a così tanta distanza.
Ebbene, crediamo che, sarcasmo a parte, questa vicenda dimostri il grave immobilismo dell’amministrazione provinciale che, anche su questa vicenda, esplicita la sua incapacità di creare reali e concrete opportunità per il nostro territorio.
Ci viene da sorridere oggi nel rileggere le dichiarazioni di Zacchera su “La Stampa” del gennaio 2009, quando, sempre sull’Expo 2015, testualmente sosteneva :”Di sicuro non possiamo restare a guardare. Ci sono in ballo anche cospicui finanziamenti, sarebbe un peccato perderli. Andiamo a sgomitare, facciamoci avanti”.
Chissà, forse ha sgomitato invano. Speriamo, per il territorio, che ci sia ancora tempo per raggiungere qualche obbiettivo..

PD Ufficio stampa

Al Presidente della Provincia del
Verbano Cusio Ossola

Nello scorso mese di novembre sono state siglate due protocolli d’intesa tra Milano e, rispettivamente, la Provincia di Foggia e la Repubblica del Togo. I due documenti sono relativi all’Expo 2015 e – si apprende da internet – intendono, nel primo caso, porre le basi per una “collaborazione concreta, pluriennale e vantaggiosa tra due grandi città italiane…un’intesa che diffonda le opportunità dell’Esposizione Universale nel Sud come nel Nord Italia, rilanciando le potenzialità culturali, economiche, attrattive e di capitale umano come quelle della Provincia di Foggia”; nel secondo caso, invece, l’idea è di lavorare attorno a un progetto di sviluppo in favore di giovani donne del Togo impegnate nella filiera della produzione e trasformazione del pomodoro.

La sottoscrizione dei citati protocolli d’intesa (ultima di una serie di analoghi documenti siglati dagli organizzatori dell’evento con enti di vario genere) sta a significare che la macchina organizzativa di Expo 2015 procede, nonostante i rallentamenti e le lungaggini, causati dalle diatribe fra Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano su chi deve fare cosa e su quali siano le scelte organizzative più efficienti per la miglior riuscita dell’iniziativa, avessero addirittura fatto ventilare l’ipotesi che la titolarità dell’evento fosse trasferita a Smirne, la città turca che aveva perso il confronto con Milano per aggiudicarsi l’Expo 2015.

un’ipotesi (quella del trasferimento dell’Expo 2015 in Turchia) che, se concretizzata, sarebbe stata d’indiscutibile danno all’immagine e agli interessi del capoluogo lombardo e dell’Italia interna poiché, ancorché ridimensionata nella ambizioni e nelle dotazione finanziaria dai tagli governativi, la manifestazione rappresenta un importante momento di crescita e di investimento, di vetrina del sistema Italia e di grande richiamo turistico.

Il VCO può dirsi dunque soddisfatto nell’apprendere che la macchina organizzativa procede e la “minaccia” turca sia stata superata. Come la Provincia pugliese o la Nazione africana, anche la nostra Provincia può infatti nutrire interesse e speranza che Expo 2015 possa essere di vantaggio per il territorio. Anzi, non bisogna essere laureati in geografia per capire che, per storici e consolidati legami sociali ed economici e per prossimità territoriale, ancor più di Foggia e del Togo la nostra Provincia potrà rinsaldare una collaborazione concreta e vantaggiosa col capoluogo lombardo

E infatti, con grande acume e tempismo, la Provincia del VCO, durante la passata amministrazione, scrisse al sindaco Letizia Moratti due lettere (una addirittura nell’ottobre 2007, quando Milano si apprestava alla sfida decisiva con Smirne e, dunque, non era ancora sede ufficiale della manifestazione) in cui il presidente Ravaioli ricordava gli storici legami tra la nostra terra e il capoluogo lombardo e, soprattutto, individuava alcuni possibili spunti di collaborazione. Scriveva infatti Ravaioli una prima volta: “…l’ipotesi che Milano diventi sede di Expo 2015 ci affascina e ci coinvolge. Soprattutto laddove il progetto stima in 29 milioni i visitatori attesi. Credo che un tale flusso di persone necessiti di soluzioni logistiche che giocoforza debbano guardare al territorio al di fuori dei confini metropolitani, assicurando però al contempo le necessarie garanzie di professionalità e stile nella proposta turistica. E allora, signor Sindaco, perché ad esempio non iniziare a discutere assieme – raccogliendo il Suo invito ad allargare il progetto al di fuori dei confini milanesi – su proposte che offrano anche l’opportunità di soggiorno o visita delle nostre splendide località? Oppure perché – rifacendoci all’esempio storico della fabbrica del Duomo – non studiare modi d’impiego della pietra ossolana nelle opere pubbliche connesse all’Expo in progetto?…”

Nel gennaio 2009, con la seconda missiva il presidente Ravaioli tornò alla carica col sindaco Moratti sollecitando un incontro per definire le modalità di una possibile collaborazione tra VCO e Milano sotto il segno dell’Expo 2015.

A questo secondo scritto Letizia Moratti rispose con una cortese nota (acquisita al protocollo della Provincia il 16/02/2009) con la quale si diceva “a disposizione, insieme alla struttura del Comitato di Pianificazione dell’Expo, per un incontro più operativo finalizzato a valorizzare i progetti condivisi, da recepire in un Protocollo d’Intesa che sarò lieta di poter siglare con l’ente da Lei presieduto”.

Tale disponibilità non poté concretizzarsi entro la fine del mandato della passata amministrazione (e non per cattiva volontà di quest’ultima), ma dopo quasi due anni dalla ricordata lettera del febbraio 2009 e la salita al governo del VCO di una maggioranza dello stesso “colore” di quella che regge Milano, non risulta che il protocollo d’intesa sia stato ancora siglato e, quel che è peggio, non è dato sapere, al di la della firma o meno di un documento, quali concrete iniziative siano state intraprese per rilanciare le potenzialità culturali, economiche, attrattive e di capitale umano del Verbano-Cusio-Ossola nell’ambito dell’Expo 2015
Tutto ciò premesso e considerato
SI INTERPELLA LA S.V.

per conoscere cosa concretamente la Provincia del VCO stia facendo per predisporre progetti condivisi con i soggetti che stanno lavorando all’organizzazione di Expo 2015, al fine di promuovere le potenzialità culturali, economiche, attrattive, ricettive e di capitale umano della nostra terra nell’ambito della grande manifestazione espositiva milanese.

Con l’occasione porgo cordiali e sinceri saluti

Lilliana Graziobelli