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Sabato 13 mobilitazione contro il decreto sulle liste elettorali

image Sabato 13 marzo, in concomitanza con la manifestazione nazionale, ci sarà una mobilitazione del PD contro il decreto sulle liste elettorali. Lo faremo con dei sit-in di tutto il centro sinistra:
sabato, mattina e pomeriggio, Centro Billa (ex Uni), Omegna
sabato, ore 10,00 Ipercoop Gravellona Toce,
sabato, ore 14.00 – Piazza Ranzoni, Verbania, a seguire ore 17 aperitivo offerto dal PD
sabato, ore 17 – P.zza Municipio a Domodossola.
Il PD annuncia la manifestazione con le altre forze di centrosinistra e l’ostruzionismo in Parlamento. Bersani: “La responsabilità è del Governo, non si attacchi il Quirinale”. I commenti del PD sul decreto Dopo le leggi ad personam per tutelare interessi privati del premier, ecco che si fanno le leggi su misura per le liste regionali del Pdl per sanare i pasticci provocati dai loro dirigenti locali.
Il trucco c’è e si vede. E il Quirinale non c’entra: “Lasciamo fuori il Presidente Napolitano. Non è il suo mestiere entrare nel merito dei decreti. Il governo ha la responsabilità di questo decreto. È a lui che bisogna rivolgersi” ha affermato Pier Luigi Bersani, a Genova per l’apertura dalla campagna elettorale.

Per questo i partiti di centrosinistra dopo le iniziative di oggi a Roma, Milano, Torino annunciano per sabato prossimo una manifestazione nazionale a Roma,(SCARICA IL MANIFESTO) mentre i capigruppo del PD al Senato e alla Camera annunciano l’ostruzionismo su tutti i provvedimenti governativi.
Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, nel primo pomeriggio annuncia la convocazione per domenica sera alle 20.30 del coordinamento politico presso la sede del partito in via Sant’Andrea delle Fratte. Intervistato in Liguria prima dell’intervento di apertura della campagna elettorale per le regionali spiega come “a partire da oggi faremo una mobilitazione anche nelle sedi giurisdizionali, i Tar sono ancora aperti, faremo una mobilitazione mi auguro fino alla Corte Costituzionale”. Ma nessun ritiro dalla competizione elettorale da parte del centro sinistra, come viene chiesto sul web e su alcuni giornali “perché con l’Aventino non abbiamo mai risolto niente. Capisco la scossa e il turbamento, soprattutto nella situazione del Lazio perché la soluzione trovata è incredibile, tre volte incredibile. Detto questo, con l’Aventino non abbiamo mai risolto niente”.

Il decreto pubblicato in Gazzetta è un vero e proprio condono, un provvedimento che serve solo a occultare gli errori e le divisioni, a sanare il vero e proprio pasticcio combinato da una destra che pensa di vincere calpestando le regole. Contro il decreto il Pd e l’intero centrosinistra promuovono una manifestazione nazionale a Roma, che si svolgerà sabato prossimo nel pomeriggio. Contro la destra dei sotterfugi e degli imbrogli la parola d’ordine sarà: per vincere, sì alle regole, no ai trucchi.

Lo facciamo perché “il governo ha intera la responsabilità di aver consumato un ultima violazione delle regole democratiche – come ha dichiarato Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea nazionale del Pd – si vogliono coprire le divisioni, i malumori, le inadeguatezze del centrodestra e si trucca la partita elettorale per vincere, costi quel che costi. Non accettiamo questa arroganza del potere che calpesta i principi della democrazia e mette a rischio i fondamenti della convivenza civile. Mobiliteremo tutti i democratici del Paese, e anche tra gli elettori del centrodestra sono tanti quelli che oggi sono le prime vittime di una classe dirigente di irresponsabili e di azzeccagarbugli. Il voto di marzo sarà anche l’occasione per far vedere che si sta allargando il divario tra il centrodestra e il sentire profondo degli italiani”.

Mentre in Parlamento sarà ostruzionismo su ogni provvedimento come annunciano in una lettera inviata dai presidenti dei Gruppi Pd di Senato e Camera , Anna Finocchiaro e Dario Franceschini a Schifani e Fini. Poche righe per annunciare la linea dura: “Signori Presidenti, è nostra opinione che il decreto legge ieri approvato dal Governo in materia elettorale rappresenti un gravissimo precedente nella storia repubblicana. è evidente che questo atto avrà immediate conseguenze sul nostro atteggiamento parlamentare. Abbiamo ritenuto doveroso informarVi preventivamente”.
Sarà il blocco dell’attività parlamentare. Primo passo alla Camera, l’iscrizione a parlare di numerosi deputati nella discussione sull’Agenzia per i beni sequestrati alla mafia in calendario lunedì. Stesso discorso per il voto finale sulla conversione del decreto sugli Enti locali, per non parlare dello stesso decreto interpretativo sulle regionali il cui iter prenderà il via proprio da Montecitorio. A finire sotto la "tagliola" del blocco del Pd, invece, al Senato sarà primo tra tutti il legittimo impedimento, atteso a palazzo Madama da martedì prossimo

Le iniziative del PD per la campagna elettorale.

image Segnaliamo le iniziative dei prossimi giorni:
23/03/2010 martedì ore 10.00 imbarcadero vecchio Verbania Intra incontro con i cittadini e rsu Acetati Mercedes Bresso
23/03/2010 martedì ore 11.30 piazza XXIV aprile Omegna incontro con i cittadini e rsu Lagostina e Bialetti Mercedes Bresso
23/03/2010 martedì ore 09.30 – mercato Villadossola Gazebo elettorale
23/03/2010 martedì ore 09.00 – Mercato Malesco Gazebo elettorale
24/03/2010 mercoledì giornata di mobilitazione sulla scuola Gazebo elettorale
24/03/2010 mercoledì ore 09.00, mercato Gravellona Toce Gazebo elettorale
25/03/2010 giovedì ore 09.00 – mercato Varzo Gazebo elettorale
25/03/2010 giovedì ore 09.00, mercato Omegna Gazebo elettorale
26/03/2010 venerdì ore 09.00, mercato Cannero Riviera Gazebo elettorale
26/03/2010 venerdì ore 15 Ipercoop Gravellona Toce Gazebo elettorale

Lega all’assalto dell’UDC

image Dopo le bordate contro Zacchera ("non è il podestà"…"non è certo un artista del gioco di squadra…") la Lega Nord se la prende ora con l’Udc di Verbania.
Enrico Montani ha azionato il "timer" del regolamento dei conti con il partito di Casini, che a Verbania siede nella Maggioranza di Destra e Lega Nord.
"L’aggressione politica all’Udc verbanese è avvenuta a freddo e con una determinazione che fa presagire, dopo le elezioni regionali, ad un feroce regolamento dei conti ai danni del partito di Casini. D’altro canto, a Verbania l’Udc ha sinora assunto un atteggiamento di moderazione e di equilibrio, che contrasta con l’azione politico-amministrativa della Giunta Zacchera, tutta tesa alla demolizione delle molte cose buone realizzate dalla precedente Amministrazione.
Non stupisce quindi l’aggressività risentita della Lega Nord, così come non ci stupiremmo se l’Udc decidesse di prendere politicamente le distanze da una coalizione nella quale è mal sopportato proprio per l’equilibrio delle
posizioni sinora assunte."
Circolo Pd di Verbania

Nel VCO gli studenti si mobilitano contro la riforma Gelmini

image Venerdì 5 marzo dalle ore 10.00 a Domodossola in Piazza mercato e sabato 6 marzo 2010 dalle ore 10.00 a Verbania in Piazza Ranzoni.
Sono questi gli appuntamento, due sit.in, organizzati dalla FDS (Federazione degli Studenti) al quale sono invitati tutti gli studenti del VCO in Piazza a Domo e Verbania per far sentire la loro voce!
Questa la piattaforma delle loro proposte LA FINE DEL PUNTO “G”
Dal prossimo settembre cambia tutto (ancora una volta).
Una nuovo, finto punto “G” di “Gelmini” che non vi piacerà affatto!
ridurrà la scelta ai corsi superiori a 6 licei, 2 professionali e 2 tecnici con l’impossibilità di cambiare corsi e "casta" in caso di ripensamenti e l’obbligo scolastico scenderà a 13 anni.
Solo i liceali potranno accedere all’università; scelta che determinerà per sempre la vita di un giovane!

GUERRE STRADALI
Ci toglieranno il "Libero Bus", l’essenziale servizio pubblico di Verbania, per questioni (secondo loro) di mancanza di fondi.
Ciò è assolutamente falso, non dobbiamo permettere che ce lo portino via.
In sostituzione Zacchera ha proposto il servizio "Più Bus", che incrementerà i costi, e farà pagare ai cittadini il biglietto degli autobus.
Non è solo una questione di soldi, ma subdola propaganda elettorale.

PRENDETE ESEMPIO DA HEIDI
perchépagare un diritto? Tutti dobbiamo poter studiare. Anche se abitiamo in cima alle valli, come tutti i ragazzi che dall’anno prossimo dovranno scendere in città per poter studiare. Questo perchéchiuderanno tutte le piccole scuole di montagna. Risultato? genitori che lavorano che devono portare i figli a scuola.
Noi proponiamo autobus e servizi pubblici pagati dai comuni per ridurre i costi alle famiglie.

IL TREN L’È VIA…
Il Sindaco di Verbania Zacchera, dopo aver cercato di affittare un treno, richiesta assurda e bocciata perfino dai suoi, dopo gli accordi con Trenitalia è riuscito a far aumentare del 20% le tariffe tra Verbania e Milano. Grazie! La prossima volta è meglio non faccia nulla!
Il costo del biglietto è magicamente aumentato (eppure Milano è sempre lì).
Come fa uno studente ad andare all’università se gliela chiudono qui e se gli viene tolto pure il treno?

MAI PIU’ RAGAZZI DI CAMPAGNA
Universitari di tutta Italia, affrettatevi a laurearvi. A meno che non stiate studiando in una grande città. Prossimamente tutte le sedi universitarie distaccate verranno chiuse. E chissà perché??? Semplice, per tagliare i costi delle università si riversano i costi sulle famiglie per abbonamenti e tasse che aumenteranno a dismisura.
Ciò ostacolerà molti dei vostri sogni, abbassando ancor di più il triste livello d’istruzione! Grazie, No!

Caso Di Girolamo: Zacchera non scappi di fronte alle sue responsabilità

Bene ha fatto il Pd del circolo di Verbania a sottolineare la responsabilità del parlamentare e sindaco Zacchera nella scelta delle candidature del Popolo della Libertà per le circoscrizioni estere, candidatura tra le quale spicca quella del senatore Di Girolamo, di cui la magistratura chiede l’arresto, mentre il Senato avvia in fretta e furia – con quasi due anni di ritardo! – la procedura per accertare i presupposti della decadenza dal seggio parlamentare.
Responsabilità richiamata con brutale franchezza dal capogruppo in Senato del PdL, Maurizio Gasparri, sui giornali del 25 febbraio e soprattutto in un’intervista nell’edizione serale del Tg3 dello stesso giorno, durante la quale ha ribadito che della selezione delle candidature (tra cui Di Girolamo) s’era occupato il deputato Marco Zacchera, che – parole di Gasparri – “avrebbe dovuto stare più attento”. E deve evitare Zacchera di coltivare il vittimismo. E’ molto chiaro l’errore politico compiuto nella scelta dei “curricola” degli aspiranti parlamentari e degli errori politici si risponde davanti ai cittadini/elettori. Sempre, anche quando il candidato viene selezionato nella certezza che “sia destinato alla trombatura”. Perché poi magari – guarda caso – viene eletto.
Ci ha abituati agli errori politici l’on Zacchera. Da quando nel ’99 montò il caso delle “valigetta” a ridosso del ballottaggio per le elezioni comunali, con materiale procuratosi presso il tribunale di Verbania. E poi nel 2001 quando, a poche ore dal delitto di Novi Ligure e sull’onda del cieco furore popolare contro gli stranieri, se ne uscì con un delirante comunicato stampa sugli slavi “storicamente e geneticamente avvezzi” all’omicidio: Enzo Bettiza su La Stampa gli dedicò un articolo durissimo: “Possa il Signore perdonare il signor Zacchera per quello che afferma e pensa”. E poi nel 2005 quando, assente durante la visita ufficiale del Presidente Ciampi, ironizzò sulla fondatezza delle motivazioni della medaglia d’oro al merito civile concessa alla città di Verbania per gli atti compiuti durante la Resistenza. Oggi il Nostro viene additato dal suo compagno di partito Gasparri come il responsabile della vagliatura dei candidati del Pdl nelle circoscrizioni estere.: “doveva stare più attento!”.
Dopo tanta reiterata lungimiranza, è troppo chiedere un gesto di coerenza. Magari le dimissioni da parlamentare e da sindaco.
Partito Democratico
Coordinamento provinciale

Caso Di Girolamo – Zacchera

Veniamo a conoscenza oggi, dalle pagine nazionali de La Stampa e di altri quotidiani, che la scelta di inserire nelle liste Pdl degli Italiani all’estero l’attuale senatore Nicola Di Girolamo (di cui è stato chiesto l’arresto nell’ambito dell’inchiesta sul riciclaggio con l’accusa di violazione della legge elettorale ‘con l’aggravante mafiosa’) è opera … indovinate di chi? … del deputato/sindaco di Verbania Marco Zacchera.
Lo “incastra” per benino il suo amico di partito Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato che afferma: “Se volete sapere come salta fuori Di Girolamo, chiedete a Zacchera, è lui che si è occupato delle liste”.
“Qualcuno mi indicò Di Girolamo – risponde Zacchera al giornalista Mattia Feltri – ma francamente non ricordo chi”. Non ricorda? Si domanda stupito il giornalista. E no, Zacchera non ricorda perché la candidatura di Di Girolamo “era inutile…sì andai nel suo studio. E non cercavamo Einstein e Galilei: per essere un candidato destinato alla trombatura, andava più che bene”. Dunque, se a Palazzo Madama c’è un Senatore di cui la magistratura chiede l’arresto per fatti di ‘ndrangheta e riciclaggio, lo dobbiamo alla “lungimiranza” e alla “prudenza” di Zacchera il cui contributo è stato determinante nell’inserimento nelle lista Pdl per le circoscrizioni elettorale estere.
Tanto “era destinato alla trombatura”.
Infatti s’è visto!

Ufficio stampa PD

Circolo pd verbania
Coordinamento provinciale