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Fallita la strumentalizzazione della Sanità di Domodossola da parte dei consiglieri del PDL

image Riportiamo il testo del comunicato stampa del Circolo PD di Domodossola sul tema sanità.
l’azione dei consiglieri Pizzi e Falciola, che hanno richiesto un’ ispezione dei Nas sulla base di una serie di foto che avrebbero evidenziato problemi di sicurezza all’ ospedale di Domodossola, è stato un atto di irresponsabilità.
Al termine del sopralluogo, gli Organi di Controllo non hanno preso alcun provvedimento e ciò – oltre ogni ragionevole dubbio- dimostra l’ assenza di irregolarità o problemi particolari: se fossero emersi, la chiusura immediata delle sale operatorie sarebbe stato un atto dovuto.
Anche gli organi provinciali del centro-destra si sono dissociati da tale manovra, con lo staff PdL schierato in conferenza stampa a “mettere una pezza” a questo atto inconsulto.
Il rischio corso è stato quello che –pur in assenza di provvedimenti dei Nas- l’ ASL avrebbe potuto chiudere le sale operatorie in attesa del verbale.
La conseguenza sarebbe stata, per gli ossolani, lo spostamento degli interventi operatori all’ Ospedale di Borgomanero, stante l’ attuale indisponibilità del Castelli di Verbania. Conclusioni
Alla luce dei fatti sopra descritti, sorgono spontanee alcune domande:
1.Come mai foto “anonime” del mese di ottobre escono a distanza di sei mesi e consiglieri “esperti” non avvertono questa anomalia, non si fanno domande né compiono proprie verifiche, ma caricano a testa bassa?
2. C’ è qualche legame temporale (e politico) tra questa “uscita” ed il siluramento dell’ “Unità di Crisi” e del suo leader dott. Mingo?
Forse, bisognava dimostrare che, in passato, qualcuno nascondeva qualcosa: la “vendetta” continua?
E’ vero che la campagna elettorale è già iniziata, ma usare la Sanità in questo modo spregiudicato è segno di irresponsabile leggerezza.
Se ci fossero segnali di irregolarità e/o di pericolo per la sicurezza dei malati che si rivolgono al San Biagio, noi, come Circolo PD di Domodossola, non avremmo remore ad intervenire, al di fuori di qualunque logica di schieramento: la Sanità ed il nostro Ospedale sono troppo importanti!
Per la campagna elettorale, richiamiamo il centro-destra domese a rispettare i veri interessi dei nostri concittadini ed evitare di “giocare” con materia così delicata come la salute.

La Segreteria delPD-Circolo di Domodossola

Quale salute? Quale sicurezza?

Giovedì 19 marzo 2009, alle ore 21, presso il Centro d’Incontro S. Anna a Verbania Pallanza
si terra’ l’incontro-dibattito sul “decreto sicurezza”

Partecipano alla serata:
Don Renato Sacco, Pax Christi
Dott. Roberto Inzaghi, medico di base
Avv. Fabio Fazio, resp. giustizia PD Novara

Promuovono l’incontro:
Associazione 21 marzo – Associazione ManiTese, Verbania
Associazione Nonsoloaiuto – Associazione Sottosopra
Tante voci Caritas Verbano – Caritas Vicariale – Emergency
Gruppo Abele di Verbania – Partito Democratico – Pax Christi

Ecco il testo del loro messaggio:
"Siamo cittadini del Verbano, diversi per idee, estrazione culturale, fede religiosa e orientamento politico, ma accomunati dalle stesse preoccupazioni di fronte al “decreto sicurezza” che il Governo si accinge a varare. Veniamo dal mondo dell’associazionismo, dall’impegno civile e religioso, dalla militanza politica: abbiamo condiviso alcune riflessioni e vogliamo renderle pubbliche, aprendo un dibattito con tutte le persone interessate al bene comune. Crediamo che, in un momento così difficile per tutti, lanciare messaggi forti nel tentativo di diffondere un senso di sicurezza, anche in vista delle prossime elezioni, sia la risposta sbagliata ai bisogni dei cittadini. Ha scritto bene Famiglia Cristiana: “Il soffio ringhioso di una politica miope e xenofoba, che spira nelle osterie padane, è stato sdoganato nell’aula del Senato della Repubblica…” I valori più autentici del popolo italiano, così ben espressi nella nostra Costituzione, ci sembrano calpestati da una politica demagogica e populista, che cavalcando la paura rinuncia allo stato di diritto. Il “decreto sicurezza” ci spaventa ed aumenta, paradossalmente, le nostre insicurezze! Cittadini (ex poliziotti, militari in pensione…!?) che si organizzano in associazioni paramilitari (le ronde); medici invitati a denunciare le persone irregolari o clandestine (col rischio che questi ultimi, non rivolgendosi più alle strutture sanitarie, diffondano epidemie); permessi di soggiorno a punti e costosissimi (col rischio di aumentare i clandestini). Ma come possiamo sentirci più sicuri, quando ogni elementare principio di rispetto dei diritti fondamentali di ogni individuo viene calpestato “per legge”? Quando la nostra Repubblica “tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti” (Art. 32 della Costituzione Italiana), come è possibile che un governo, per decreto, stabilisca il contrario? Vogliamo capire. Vogliamo condividere le nostre preoccupazioni.

MAO e Unità di crisi: Il PD di Domodossola attacca Marinello

image Riportiamo i due comunicati del PD del Circolo di Domodossola sulle ultime vicende a Domodossola.
MAO.
E’ veramente sorprendente come sia possibile cambiare in continuazione collocazione politica al punto tale che ad ogni sorgere del sole non si è mai sicuri di trovare il MAO nella stessa posizione della sera precedente.
La cosa singolare è poi che viene dichiarato come ciò avvenga nell’interesse dei cittadini e senza alcuna richiesta di poltrone.
Infatti appena il MAO ha annunciato di entrare nel PdL si è subito avanzata, per ora congelata, l’ipotesi di Presidenza della Valle Ossola SpA per l’ex assessore Folino.
Eppure circa due mesi fa Folino, al momento dell’allontanamento peraltro brutale ed ingiustificato dalla Giunta domese, aveva dichiarato di proporsi come l’ANTIMARINELLO.
E ora sarà proprio Marinello a votarlo per la nuova poltrona ?
Tutto questo viene dichiarato che corrisponde all’interesse dei cittadini: ma a quali cittadini si riferiscono, a quelli domesi o a loro stessi ? (segue)Unità di crisi
La Maggioranza consigliare di Domodossola ha presentato e approvato una mozione che ha abolito l’Unità di Crisi costituita nel corso della precedente legislatura e riconfermata all’unanimità nell’attuale.
Il lavoro dell’Unità di Crisi è stato molto intenso e va rimarcato come siano stati soprattutto i rappresentanti della minoranza ed il Presidente Mingo ad assicurare costante presenza ed impegno.
Dopo alcuni mesi di lavoro, il Consiglio comunale ha discusso ed approvato all’unanimità un elaborato proposto dall’Unità di Crisi.
Si tratta di un Progetto di sviluppo realisticamente realizzabile del sistema sanitario nel VCO, con particolare attenzione all’Ossola.
I pregi di questo documento sono molteplici:
– è una proposta che riguarda non solo la riqualificazione dell’Ospedale di Domodossola ma pone attenzione anche allo sviluppo delle attività sanitarie complessive comprese quelle territoriali (domiciliarità, Residenze Socio Sanitarie, attività ambulatoriali, Distretti, tutela della salute dei lavoratori, delle fasce deboli, delle condizioni di fragilità, …)
– Domodossola svolge, almeno per una volta, un ruolo di guida nel contesto ossolano occupandosi dell’intero territorio e non solo del proprio orticello
– l’unanimità delle forze politiche raggiunta dopo l’importante lavoro dell’Unità di Crisi e dopo un lungo e acceso ma costruttivo dibattito in seduta di consiglio, è stato un forte segnale inteso a mantenere la tutela della salute dei cittadini al di sopra di qualsiasi speculazione ed interesse di basso profilo.
Questo Progetto ha trovato ampio riscontro nella programmazione dell’ASL del VCO e nella Regione al punto tale che alcune parti sono già in avanzato stato di realizzazione mentre per altre è stato concesso il finanziamento e le relative opere ed azioni saranno presto iniziate.
Certo il percorso è ancora lungo ma un Progetto c’è e la strada è stata ormai tracciata.
Il Gruppo consigliare del Partito Democratico concorda quindi con la Maggioranza di Centrodestra che regge l’Amministrazione comunale di Domodossola sul fatto che la situazione di crisi sia ormai superata e che non abbia più senso un organismo nato per affrontare una condizione di emergenza e di forte disagio.
Ritiene sia più utile la creazione di un organismo che abbia il compito di monitorare, controllare che tutto proceda come concordato e promesso rilevando ritardi, omissioni e affrontando eventuali nuove criticità.
Il Gruppo del Partito Democratico non ha però votato a favore della mozione presentata dal Centrodestra perché c’è il forte sospetto che dietro un’apparente e condivisa motivazione oggettiva, ci sia anche una vendetta nei confronti di Mingo che negli ultimi tempi ha contribuito a mettere in crisi la maggioranza
Lo provano il momento di presentazione della mozione ed il fatto che nessuno della Maggioranza abbia ringraziato il Presidente Mingo e i componenti l’ Unità di Crisi per il pregevole ed intenso lavoro svolto.
E questo non è un buon segnale per il futuro, che invece richiede progettualità, condivisione, disinteresse di parte soprattutto quando è in gioco la salute dei cittadini

Domodossola, 29/01/2009 Gruppo del Partito Democratico

Cosa ci dice lo studio sui cambiamenti climatici nella montagna piemontese

image La Regione , recentemente, ha commissionato alla Società meteorologica subalpina uno studio sui cambiamenti climatici nella montagna piemontese e sull’impatto che essi hanno avuto ed avranno sul territorio montano.
La ricerca, realizzata con il coordinamento scientifico di Luca Mercalli, si sofferma sull’analisi dei dati su clima e atmosfera, neve e ghiacciai, ecosistemi terrestri e biodiversità, ma anche sull’acqua, l’agricoltura, l’economia e la salute umana nelle aree montane.
Parlarne ora che è nevicato abbondantemente e che ci si avvia ad una stagione invernale  "regolare" può sembrare fuori luogo ma non bisogna mai scordare quanto sia indispensabile disporre di un quadro di riferimento e dati il più possibile attendibili sulle prospettive future. Da una parte è utile conoscere la prospettiva della copertura nevosa nei prossimi anni per ragionare sullo sviluppo turistico nelle stazioni invernali ma  ci interessa ancor più capire l’impatto dei cambiamenti climatici sugli eventi eccezionali per programmare gli investimenti e gli interventi per la prevenzione dei rischi idrogeologici. I dati sulle temperature dal 1900 ad oggi indicano che il riscaldamento sulla regione alpina è stato maggiore di quello globale, con un aumento di 1.2 ° C. Sulle Alpi piemontesi l’aumento di temperatura è stato inoltre più sensibile in estate che in inverno. Per quanto riguarda invece le precipitazioni, in Piemonte negli ultimi novanta anni si è registrata nel complesso una moderata tendenza alla diminuzione delle piogge, ma i segnali sono piuttosto deboli e irregolari. Lo studio ipotizza che tra qualche decennio gli inverni rigidi scompariranno quasi del tutto ed aumenteranno considerevolmente le estati molto calde. Non è un caso che, dal 1850 al 2000, i ghiacciai alpini hanno perso la metà della loro superficie complessiva. Va notato che sulle nostre montagne, nel periodo 1990-2007,  si è anche assistito ad un anticipo di circa quindici giorni della fusione primaverile rispetto al periodo 1961-1989. Sulle zone di bassa montagna (quote inferiori a 1500 metri) si prevede una diminuzione del 35% della durata dell’innevamento per ogni grado di aumento della temperatura. Le ondate di calore aumenteranno e saranno intense nei prossimi decenni; le valli montane del Piemonte potrebbero quindi beneficiare di una maggiore frequentazione estiva anche se, a dire il vero, si tratta di una ben magra consolazione.

Marco Travaglini, consigliere regionale PD

APPROVATA LA NUOVA LEGGE REGIONALE SUL LAVORO

image Il Consiglio regionale ha approvato la legge che affronta i temi legati ad occupazione, qualità, sicurezza e regolarità del lavoro.
Una legge molto attesa e quanto mai puntuale che riunisce in un unico testo le disposizioni legislative regionali in materia di politiche del lavoro e di servizi per l’impiego. I
l riassetto complessivo della normativa sul lavoro era tra i principali punti del programma di governo del centrosinistra, poiché era necessario rivedere una legislazione ormai ‘invecchiata’.
Un “tesoretto” di 52 milioni d’euro l’anno sarà impiegato per sostenere la buona occupazione. Il nuovo provvedimento legislativo facilita la gestione di norme complesse, semplificandole e aggiornandole, e assume una rilevanza ancora maggiore in un momento di crisi come quello attuale che ripropone il tema del lavoro in modo drammatico. Con questa legge s’intende promuovere l’occupazione, la sua qualità e stabilità, la sicurezza del lavoro e sul luogo di lavoro, valorizzando il ruolo degli enti locali e riconoscendo l’importanza del metodo della concertazione con le parti sociali. Tutto ciò perseguendo la lotta al lavoro nero, come pre-requisito per combattere ogni forma di sfruttamento, promuovendo la responsabilità sociale delle imprese.
Gli obiettivi? Consentire a tutti l’accesso al mercato del lavoro in condizioni di regolarità, promuovere condizioni lavorative continuative e stabili, contrastando la precarizzazione del lavoro, promuovere azioni per incrementare l’occupazione, attraverso misure di sostegno ai datori di lavoro privati che creino occupazione stabile.
Ed ancora:ridurre le disuguaglianze, incoraggiando l’inserimento, il reinserimento e la permanenza nel lavoro delle persone a rischio d’esclusione sociale e in particolare dei soggetti svantaggiati, sostenere l’autoimpiego, tramite lo sviluppo dell’imprenditorialità e la valorizzazione della professionalità delle persone e fare di tutto per ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori ,rafforzando la prevenzione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Marco Travaglini, consigliere regionale Pd

A Verbania il convegno nazionale “PEER & VIDEO EDUCATION”

image Con il titolo "PEER & VIDEO EDUCATION: adolescenti, prevenzione e comunicazione multimediale" si svolge a Verbania dal 13 al 15 novembre 2008 un convegno nazionale promosso da Comune di Verbania, ASL VCO, Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, Associazioni Contorno Viola e Alternativa A
Per informazioni: e-mail: convegno@peer-education.it web: www.peer-education.it
PERCHÉ QUESTO CONVEGNO
Le nuove forme di comunicazione multimediale costituiscono parte integrante del linguaggio delle giovani generazioni e perciò richiedono una costante ridefinizione dell’azione educativa per sviluppare efficaci attività di prevenzione dei comportamenti a rischio, favorire la socializzazione nei gruppi e promuovere la partecipazione e la cittadinanza attiva.
LA SCELTA DEL LINGUAGGIO
Queste riflessioni hanno spinto il gruppo di lavoro attivo nel territorio del Verbano-Cusio-Ossola, a distanza di cinque anni dal convegno nazionale Peer-education. Adolescenti protagonisti di quale prevenzione? a riproporre un’occasione di riflessione e di scambio sulle implicazioni e gli sviluppi dell’educazione fra pari. Un percorso fondato sul costante confronto tra giovani e adulti che si è arricchito recentemente di nuove competenze comunicative. Tali ingredienti sembrano delineare, nel contesto dell’educazione fra pari, la proposizione di modelli di intervento che prevedono una nuova modalità educativa che si potrebbe definire come VIDEO EDUCATION, un’integrazione fra peer education e nuove forme di comunicazione multimediale. TRE SESSIONI DI LAVORO
Il convegno, progettato e animato con l’intervento attivo dei giovani e dei peer educator, è articolato in due sessioni plenarie (giovedì pomeriggio e sabato mattina) e in tre workshop paralleli previsti nella giornata di venerdì, collegati e interconnessi tra loro tramite la tecnologia multimediale; è rivolto ai giovani cui sono dedicati attività e spazi specifici, agli operatori del mondo della scuola, della sanità, del volontariato, dei servizi sociali ed educativi, agli esperti di tematiche adolescenziali e della comunicazione e agli amministratori impegnati sui temi della cittadinanza attiva e sviluppo del capitale sociale.
Il convegno vuole mettere a fuoco le aree tematiche:

– Bullismo e cyber-bullismo;
– Comportamenti a rischio e Nuove dipendenze;
– Cittadinanza attiva e sviluppo del capitale sociale.
PRODUZIONI VIDEO

Il confronto e la riflessione critica sui temi indicati si svilupperà, in particolare, attraverso lo strumento video creando un’opportunità per mettere in campo le migliori produzioni realizzate in questi ambiti a livello nazionale.
l’elemento centrale dell’evento sono i laboratori workshop che propongono non solo la riflessione e il confronto tra i diversi contributi, esperienze e produzioni ma anche un’occasione di sperimentazione delle nuove forme di comunicazione multimediale.Nel corso del convegno saranno selezionate le migliori produzioni video presentate dalle diverse realtà sulle tre tematiche.

E’ possibile trasmettere alla segreteria del convegno produzioni video relative ai temi del Bullismo e cyber-bullismo, Comportamenti a rischio e nuove dipendenze, Cittadinanza attiva e sviluppo del capitale sociale, accedendo al sito www.peer-education.it.
Qualora l’opera superi i cinque minuti, è richiesta una versione trailer ridotta, della durata massima di due minuti.
I video pervenuti alla segreteria del convegno concorrono all’assegnazione del premio Provincia del Verbano-Cusio-Ossola sulle migliori produzioni realizzate in ambito prevenzione, con partecipazione attiva degli adolescenti. Le versioni trailer verranno trasmesse al pubblico per il periodo del convegno in appositi spazi adiacenti alle sessioni di lavoro.

SPAZIO ATELIER E POSTER
All’interno del Palazzetto dello Sport, nella giornata del venerdì, sarà riservato uno spazio dedicato alla presentazione di progetti da parte dei partecipanti al convegno.

PARTECIPAZIONE AL CONVEGNO
La partecipazione al convegno è gratuita. All’atto della registrazione è comunque gradito un contributo di € 50 a favore dell’organizzazione di volontariato Contorno Viola per la fornitura del kit del convegno che comprende, oltre al materiale di cancelleria, un cofanetto con le migliori produzioni video locali sui temi trattati e una pubblicazione sul bullismo.

l’organizzazione è lieta di offrire ai partecipanti al convegno il lunch del venerdì.

ECM
Questo evento è stato accreditato in Educazione Continua in Medicina dal Ministero della Salute per le seguenti figure professionali: medici, psicologi, infermieri, assistenti sanitari, ostetriche ed educatori professionali. Inoltre, il MIUR ha concesso l’esonero dal servizio per i docenti che parteciperanno al convegno.
Al termine del convegno verrà rilasciato a tutti gli intervenuti l’attestato di partecipazione ai lavori.