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AVANTI IN AUTONOMIA PERSEGUENDO IL PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2014.

Nella serata del 16 giugno l’Assemblea del Circolo PD di Verbania ha approvato a larga maggioranza il documento con cui  nei giorni scorsi la segreteria cittadina ha severamente censurato le dichiarazioni sul partito democratico rese a Eco Risveglio dal sindaco Marchionini e “ha impegnato il Gruppo Consiliare del partito ad agire in Consiglio Comunale in maniera autonoma, raccordandosi organicamente con gli organi del Circolo PD di Verbania per assicurare la realizzazione dei contenuti del programma amministrativo proposto ai cittadini nelle elezioni comunali  del 2014”.

Con questa decisione il Circolo chiede alla propria rappresentanza in Consiglio Comunale di avviare una nuova fase politica caratterizzata dall’elaborazione di proposte che in maniera sistematica e coerente diano graduale e progressiva attuazione ai punti più qualificanti del programma 2014-2019 elaborato in occasione delle “Comunali” di due anni fa, divenuto poi Programma di Mandato al momento dell’insediamento della nuova compagine amministrativa. L’azione del PD si tradurrà nella produzione di specifici atti amministrativi e nell’eventuale integrazione di quelli proposti dalla Giunta al Consiglio Comunale, nella convocazione delle Commissioni consiliari per l’approfondimento dei contenuti deliberativi propedeutico alla loro approvazione da parte del Consiglio, nell’acquisizione puntuale di materiale tecnico e di informazioni su tematiche complesse attraverso la segreteria generale e i dirigenti di dipartimento, nell’elaborazione di contenuti programmatico-progettuali di più ampio respiro in grado di ricostruire – dopo gli anni della grande crisi socio-economica, della fallimentare esperienza amministrativa destro-leghista e del commissariamento del Comune – una riconoscibile e realistica “idea di città”.

Verbania 17 giugno 2016

 

 

IL PARTITO DEMOCRATICO MERITA RISPETTO.

Con riferimento all’intervista resa in data odierna dal sindaco Marchionini a Eco Risveglio, la segreteria del Circolo PD di Verbania esprime le seguenti valutazioni:

  1. Accomunare nel giudizio di coloro che “mi devono fare del male fisico, mi devono ammazzare”le minoranze e il PDpd vb logo costituisce un’affermazione incomprensibile e politicamente offensiva, oltre che sgarbata riferendosi a un’organizzazione politica e democratica..
  1. Sostenere che il PD “pensa solo agli scontri in Consiglio Comunale e nel frattempo ha perso il contatto con i cittadini” rovescia completamente la realtà dei fatti: il sindaco porta infatti – insieme alla minoranza consiliare – una rilevante responsabilità per il clima di scontro permanente che da oltre un anno e mezzo contraddistingue i lavori del Consiglio Comunale. Il Gruppo Consiliare e il circolo cittadino del PD hanno sempre lavorato nella prospettiva di riportare il confronto dialettico alla sostanza dei temi amministrativi,  dalla gestione del CEM alle problematiche dei rifiuti e di Conser VCO, dal caso dell’ex Casa della Gomma alla gestione del forno crematorio, dalle rette dei Nidi alle alienazioni patrimoniali, alla pianificazione strategica d’area.
  1. Lo sprezzante e infondato giudizio del Sindaco sul partito (“il PD a Verbania non c’è …. ha scelto di andare contro l’Amministrazione invece di fare proposte per far vincere la squadra….la Segreteria del PD porta avanti una logica vecchia, la stessa che ha portato ai risultati deludenti di Domodossola”) non solo è privo di ogni fondamento, come ben documentano sia le numerose proposte fatte all’Amministrazione avanzate in questi due anni e sopra richiamate, sia la lealtà con cui il Gruppo Consiliare ha sostenuto in Consiglio Comunale le proposte dell’Amministrazione, anche quando queste risultavano solo parzialmente condivise e scarsamente approfondite, ma volutamente ignora che Silvia Marchionini è divenuta sindaco di Verbania esclusivamente grazie al consenso ottenuto nel 2014 dal Partito Democratico e alle migliaia di preferenze personali che i candidati della lista PD hanno raccolto tra gli elettori.

Evidenziamo, inoltre, che negli ultimi mesi si sono messe a disposizione del Sindaco, tramite la Segreteria, molte personalità del Partito, spesso però ignorate nel loro tentativo di voler dare un contributo costruttivo e propositivo nella ricerca di soluzioni per il bene della Città.

Considerato quanto sopra esposto, la Segreteria sottoporrà all’Assemblea degli iscritti un documento politico che abbia l’obiettivo di restituire al Partito il rispetto che merita, sancito dalle elezioni e dall’impegno quotidiano che militanti e consiglieri continuano a coltivare per il bene dell’Amministrazione comunale e della Città tutta.

Verbania 8 giugno 2016

Ciclo rifiuti: le proposte del PD “città dei Laghi”

conservco mezzo rifiutiVi proponiamo di seguito il documento acquisito e integrato dall’Assemblea degli iscritti PD di Verbania del 12 aprile contenente gli indirizzi generali che orienteranno le politiche del partito sulla gestione del comparto dei rifiuti.
Documento costruito all’interno del Coordinamento dei circoli Y della Città dei Laghi.

IL CICLO DEI RIFIUTI VERSO L’AUTONOMIA REGIONALE CON UN RUOLO STRATEGICO PER IL VCO.

Siamo Bravi!
Questo va detto, la nostra Provincia è e rimane una eccellenza nel panorama della raccolta differenziata in Italia.
Attualmente produciamo il 64% di raccolta differenziata e questo a fronte di un obiettivo per il 2020 definito dall’Unione Europea del 65%. Su dai, questo per noi vuol dire vincere facile!
Per non parlare della richiesta della normativa italiana del raggiungimento entro il 2020 del 50% di peso della raccolta complessiva dei rifiuti destinati a riutilizzo e riciclaggio. Questo è addirittura un risultato già raggiunto a livello regionale!!!
Che fare quindi? Beh facile, migliorarci oltre gli obiettivi europei e nazionali, continuare ad essere i primi della classe!

Ma come si diventa più bravi?
Per raggiungere questo obiettivo è necessario agire per:
• La costruzione di una volontà politica di coesione del territorio che metta al centro la corresponsabilità di comuni e azienda pubblica nella definizione di strategie unitarie;
• La costruzione di relazioni forti con i consorzi di comuni adiacenti al nostro perché si agisca il più rapidamente ed efficientemente possibile nella costruzione del nuovo Ambito Territoriale Ottimale (quadrante VCO-NO-BI-VC o fusione VCO-NO);
• L’identificazione di scelte compatibili con le nostre capacità di investimento.

Cioè?
La normativa coinvolge il comparto esortando le comunità ad agire per progredire verso un’economia del riutilizzo e del riciclaggio di alta qualità delle risorse nella direzione dell’economia circolare che sempre meno ha nello sfruttamento delle materie prime la propria natura generatrice.
I principi che stabilisce sono sacrosanti e devono ispirare la continua riorganizzazione dei servizi e l’implementazione del sistema industriale del comparto:
– precauzione;
– azione preventiva e di riduzione dell’inquinamento alla fonte;
– chi inquina paga.

Ok ma nel concreto?
I servizi
Vanno attuate politiche che inducano nei prossimi 4 anni a raggiungere una raccolta differenziata media all’80%, ben oltre, quindi, degli obiettivi del 65%.

A tal fine bisogna puntare sulla promozione della cultura del buon senso e quindi della buona raccolta differenziata agendo nella comunità attraverso un coinvolgimento a tutto tondo dei cittadini, potenziando le buone campagne atte alla condivisione di un grande progetto ambientale per il Territorio.

Bisogna fare valere il principio che chi inquina paga, agendo sui comportamenti dei cittadini che non producono in maniera adeguata la propria differenziazione del rifiuto (stabilendo con i comuni criteri certi anche per il l’applicazione di sanzioni giuste degli atteggiamenti non idonei), sul miglioramento del servizio laddove non garantisca la dovuta pulizia (senza temere che ciò produca provvedimenti forti sul personale coinvolto) e soprattutto sull’implementazione di sistemi di tariffazione puntuale che consentono di ottimizzare i costi di gestione, favorendo al contempo le migliori sinergie con le attività di riduzione dei rifiuti. In tal senso è doveroso standardizzare le buone pratiche presenti a macchia di leopardo sul Territorio, quali l’uso del sacco conforme, e migliorare i sistemi di identificazione certa dell’utenza e calcolo reale di rifiuto prodotto nonché rafforzare il ricorso all’autocompostaggio di singoli privati e quello collettivo.
E’, infine, auspicabile aderire ai sistemi di rete delle amministrazioni che adoperano buone pratiche, quali l’associazione comuni virtuosi alla quale fanno capo, tra le altre, realtà avanzate come Capannori e Trento, per individuare strumenti utili, già sperimentati, per raggiungere gli obiettivi.

Si va bene si differenzierebbe di più, ma quali sono i vantaggi?
Un diretto aumento delle unità lavorative connesse alle fasi di raccolta, riciclaggio, industria manifatturiera delle materie seconde. Uno studio di Esper, società specializzata nell’implementazione delle migliori pratiche di riduzione e riciclaggio dei rifiuti, stima un aumento del 23% dell’occupazione nel passaggio dal 65% all’80% di raccolta differenziata. Nel caso del nostro comparto significherebbero almeno 80 posizioni lavorative in più. 80 stipendi, risorse economiche che si fermerebbero qui.
La nostra Provincia vanta già una qualità della vita, del paesaggio e dell’ambiente, della storia e della cultura di livello e coniugare tale predisposizione con l’impegno preciso e concreto di consumare meno territorio, meno energia e meno risorse per ottenere risultati migliori, aumentando il livello delle garanzie sociali ed ambientali, produrrebbe un potenziale di promozione del Territorio di grande effetto.

E cosa ne è della vocazione industriale legata ai rifiuti?
Il comparto industriale della raccolta e del trattamento dei rifiuti urbani in Italia ha conosciuto un forte consolidamento negli ultimi due decenni. Sono nate grandi aziende capaci di raggiungere economie di scala, di avere un forte potere negoziale con gli enti pubblici e di mettere in campo risorse per gli investimenti ad alta intensità di capitale.
Nel frattempo, invece, il comparto nella nostra provincia ha perso i propri asset industriali (il forno inceneritore e la discarica) senza dare vita ad alternative sostenibili.
Bisogna lavorare da subito su tali alternative, valorizzando quanto di buono è stato fatto in questi anni da ConserVCO e dai suoi subappaltatori e, al tempo stesso, definendo l’assetto societario dell’azienda.
Perdere altro tempo significa chiudere molte opzioni e rischiare che rimanga aperta solo quella che vede qualche gigante mangiare il comparto in un solo boccone, vedendo ridurre al lumicino le capacità negoziali della nostra comunità.

Oggi è possibile immaginare una ripartenza del settore industriale che si leghi alla revisione del piano di investimenti votato dai Comuni nel 2014, di cui va verificata ed eventualmente aggiornata l’attualità e la fattibilità in termini di risorse finanziarie, umane e tecnologiche.
Un simile processo è possibile solo se condotto in sinergia con capitali privati e in coordinamento con la Regione che individua per questa area alcuni investimenti strategici. Bisogna sapere scartare, tra le proposte della Regione, l’ipotesi, nell’ambito territoriale di quadrante, dell’apertura di una discarica, poiché, benché sensata con un livello di differenziata al 65%, perde la sua funzione con un obiettivo medio, assolutamente possibile!, di raccolta all’80%.
Va rilanciato, invece, l’investimento previsto per il biodigestore. La Regione ne immagina due nuovi senza però individuare l’ATO di riferimento. Noi diciamo che ben si collocherebbe nel nostro Territorio, come da piano industriale di ConserVCO votato due anni fa. Un investimento in tecnologia complessa di questo genere potrebbe aprire all’ipotesi di ricevere noi il rifiuto organico da altri territori e produrre compost ed energia. Una proposta verde che faccia entrare nuove risorse e opportunità.
Infine bisogna proseguire negli investimenti per la selezione della plastica e per il trattamento dei rifiuti del Verde poiché sono percorsi essenziali sia per creare valore economico e quindi lavoro, sia per ridurre i trasporti di materiale verso le aziende a cui si conferiscono i suddetti rifiuti.

Insomma, il nostro Territorio è nelle condizioni di ripartire grazie ad una politica attenta ad una valorizzazione in loco dei nostri rifiuti, vere miniere di possibilità!

PD Verbania

Rifiuti: PD Verbania sempre pronto al confronto nel merito

contenitore-per-rifiuti-per-raccolta-differenziataIl Partito Democratico apprezza l’invito del Movimento 5 Stelle a condividere le riflessioni in merito al futuro di ConSer VCO e del comparto dei rifiuti nel territorio ed intende accoglierlo.

Con il Movimento 5 Stelle già lavoriamo su un tema di natura consigliare, quale il regolamento sulle slot machine, e un tale rapporto è ovviamente apribile ad altri temi.

Aggiungiamo, non in polemica, che rinnoviamo l’interesse a trovare intese con i gruppi di opposizione che vogliano collaborare su temi specifici come già fatto in sedi istituzionali, ed usiamo il mezzo stampa solo perché in questo caso il movimento ha lanciato questo tema attraverso questo canale.

Rispetto alla impiantistica proposta dal M5S c’è da capirsi.

Perché se per trattamento dei rifiuti a freddo si parla di trattamento bio meccanico allora questo è già un dato di fatto, in quanto tutti i rifiuti indifferenziati prodotti nel VCO vengono spediti al trattamento bio meccanico che permette una piccola parte di recupero (in particolare metalli e qualcosa di organico) mentre il resto, asciugato e tritato, va o in discarica o all’inceneritore.

Se si tratta di tecnologie a temperature ridotte atte a rendere ecologicamente meno impattante il rifiuto si incorre in un interessante dibattito che però, al momento e a nostro avviso è, a fronte dell’obiettivo rifiuti zero, la ciliegina sulla torta e non la torta in sé.

Per precisare, l’articolo apparso su Verbaniasettanta a firma della segreteria PD è indirizzato a immaginare un’impiantistica di separazione di prossimità caratterizzata da una bassa valenza tecnologica ed un alta valenza di manodopera. Questo è, nel senso complessivo delle intenzioni del Partito Democratico di Verbania, l’obiettivo principale.
Ogni investimento in impiantistica può avere un impegno economico limitato, costituire una nuova creazione di posti di lavoro, ridurre il peso e le frequenze dei trasporti ad impianti e mantenere sul territorio risorse. Dai sistemi di compostaggio di comunità, come descritti dal collegato ambientale alla legge di stabilità che aprono a inesplorati confini nel trattamento del rifiuto organico con risparmi davvero importanti sulle bollette, alla separazione della plastica che genera introiti nel conferimento del prodotto selezionato presso i soggetti titolati ad effettuare le operazioni di riciclo.

Un tema a parte, data la complessità dell’impiantistica, è il biodigestore che per propria natura prevede invece investimenti tecnologici importanti ma potrebbe essere attrattore di rifiuti organici provenienti da altri territori. Per una volta tanto ricevere e lavorare rifiuti altrui, che significa fare entrare nuovi danari, invece che regalare valore altrove.

Già martedì 12 aprile la segreteria PD di Verbania aprirà la discussione all’interno della propria assemblea con la consapevolezza che il tema in oggetto è di assoluta rilevanza per lo sviluppo non solo della città ma dell’intero territorio provinciale. E’ giusto quindi auspicare che un confronto onesto e responsabile sia condotto anche con le altre forze politiche.

Insomma il PD per discutere di questo c’è.

Nicolò Scalfi
Segretario circolo PD Verbania

Nicolò  Scalfi nuovo segretario Pd di Verbania. Domani la presentazione

Nicolò Scalfi segretario PD Verbania
Nicolò Scalfi
segretario PD Verbania

Con 40 voti a favore e 4 schede bianche ieri sera, presso Villa Olimpia, Nicolò Scalfi consigliere comunale, è stato eletto a segretario cittadino del Partito Democratico dall’assemblea degli iscritti.
Venerdì 25 marzo alle 14.30 presso la sede PD è prevista la conferenza stampa di presentazione, insieme alla nuova segreteria Anna Bozzuto, Fabrizio Caretti, Marco Maierna, Giovanni Piana,  Rino Romano, Damiano Tradigo,  Emanuele Vitale e Claudio Zanotti.

Lega Nord: insultare e denigrare. Un metodo politico di bassa …lega.

palazzo FlaimIn riferimento al Comunicato Stampa della Lega Nord del 15 febbraio scorso, il Circolo di Verbania del Partito Democratico e tutto il Gruppo Consiliare di palazzo Flaim, ritengono doveroso rimarcare quanto segue.

Quando il dibattito “politico”, se così si può chiamare, scade nel pettegolezzo e in attacchi sconsiderati alla onorabilità personale degli avversari, vuol dire che sul piano “politico” non si ha nulla da proporre e nient’altro da dire. Il comunicato stampa del 15 febbraio ne è un esempio. Denigratorio, al limite della diffamazione. Questo è un metodo politico di bassa …lega.

Gettare aprioristicamente un’ombra di sospetto sulle persone che compongono la maggioranza che governa la città, citandole soprattutto con nome e cognome, non solo è un metodo inaccettabile e incivile, ma anche insultante.

Non intendiamo scendere al loro livello, anche se ci sarebbe molto da dire sulla correttezza amministrativa, nazionale, regionale e locale di questo “Partito”.

Prima di lanciare accuse o avanzare sospetti, è bene guardare cosa succede in casa propria, ma soprattutto documentarsi per dimostrare la veridicità di ciò che si dice. Parlare a vanvera e peggio ancora, denigrare le persone, è sinonimo di scarsa intelligenza, non solo “politica”.

Partito Democratico