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Nuovo ospedale: ennesima giravolta della carriera politica del sindaco Albertella. Serve un ospedale baricentrico.

Con l’ennesima giravolta della sua carriera politica il sindaco Albertella, ex strenuo oppositore dell’Ospedale Unico fa buon viso a cattivo gioco: china la fronte ai suoi dominus politici di destra in Regione e prova ad intestarsi, con un ritardo imbarazzante, la proposta della nuova allocazione ospedaliera a Fondotoce.
Un ripensamento che sa più di un estremo tentativo di salvare la faccia di fronte ai suoi elettori, dopo la magra figura riportata nell’ultima riunione in Regione, che non quello di offrire una soluzione baricentrica al dibattito sulla posizione della nuova struttura, come il Partito Democratico ha sempre sostenuto.
Chissà se il governatore Cirio, alla cui corte il Sindaco sta cercando di accreditarsi per uscire dall’isolamento politico che vive sul territorio, deciderà di dare ascolto alle sirene di Albertella o proseguirà sulla strada della soluzione ossolana discussa coi vertici regionali.
Una cosa è certa: stiamo assistendo ad un tristissimo tentativo di salvare il salvabile da parte del confuso, ormai, Sindaco di Verbania Albertella, giocato sulla pelle di cittadine e cittadini Verbanesi, a suon di video istituzionali sulle pagine social del Comune.
Secondo noi sarebbe ora di portare la discussione ad un livello davvero utile per chi vive nel VCO: non solo sulla questione della posizione del nuovo Ospedale, quanto sulla necessità di sviluppare una sanità locale efficiente (rendendo operative le Case di Comunità e rafforzando la medicina territoriale) e iniziando a lavorare sul tema dei servizi, delle nuove infrastrutture necessarie al nosocomio, delle possibilità di sviluppo che genererà per il territorio, dei benefit che possiamo mettere in campo per attrarre nel VCO professioniste e professionisti di valore, dei quali abbiamo estremo bisogno.

I cittadini si aspettano risposte e capacità di visione, non il balbettio di chi non ha un’idea chiara in testa e si aggrappa di volta in volta alle nuove situazioni nel tentativo politico di rimanere a galla.

– Segreteria / Gruppo Consigliare Partito Democratico Verbania
– Gruppo Consigliare Verbania si prende cura.
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Ospedale VCO, il Ministero ribadisce: un solo DEA. Basta perdere tempo, ora la Regione scelga l’unico progetto possibile: un nuovo ospedale baricentrico.

È arrivata l’ulteriore risposta del Ministero della Salute sul tema della deroga richiesta dalla Regione Piemonte: ancora una volta viene ribadito con chiarezza che nel VCO può esserci un solo ospedale dotato di DEA.
“Come Partito Democratico lo sosteniamo da anni: l’unica strada percorribile è quella dell’ospedale unico, affiancato da una fitta rete di medicina territoriale. Tutto il resto sono state bugie e perdite di tempo” – dichiara Riccardo Brezza, segretario provinciale del PD VCO. Il quesito posto dal sindaco Albertella era inutile: la risposta era già nota a tutti, ma è servito soltanto a rimandare scelte necessarie e a far perdere mesi preziosi al territorio. Ora non ci sono più alibi” – prosegue Brezza.
Il PD chiede alla Regione Piemonte di accelerare e intraprendere senza ulteriori remore la strada del nuovo ospedale unico, adottando atti formali e concreti, non semplici dichiarazioni.
“Sulla collocazione ribadiamo la nostra posizione: serve una sede baricentrica, che consideri i bacini di utenza, come già più volte dichiarato dai tecnici e professionisti, raggiungibile in modo equo e che rispetti e tuteli gli interventi tempo/dipendenti. Se la destra che governa la Regione intende ancora favorire posizioni di campanile e piccoli interessi territoriali, se ne assumerà la responsabilità di fronte ai cittadini del Verbano Cusio Ossola” – dichiara Michela De Nicola Vicesegretaria del Pd Vco.
Siamo ad un passo da uno storico obiettivo. Non si perda questa occasione concreta per garantire finalmente al VCO un vero diritto alla salute, negato nei fatti da anni di politiche sanitarie a guida Cirio.”
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Finalmente anche il centro destra per un nuovo ospedale nel VCO. Deve essere baricentrico!

🟢 Cogliamo con soddisfazione, finalmente dopo Fratelli d’Italia, che anche la Lega ha compreso che un ospedale nuovo per il VCO significa la tutela reale della salute per tutti i cittadini del VCO. Una posizione che il Partito Democratico sostiene fortemente da più di dieci anni.
Dopo questa lunga gestazione, nonostante i pareri concordi dei professionisti del settore, dei sindacati di categoria e della maggior parte dei Sindaci della provincia, ieri abbiamo assistito alla passerella che ha visto, improvvisamente, i Sindaci di Verbania e Domodossola giungere a braccetto al cospetto del governatore Cirio: entrati per chiedere l’ennesima deroga a tempo determinato ed usciti con l’idea che forse questa volta il “salto” bisognava farlo e spiccare finalmente il volo verso il nuovo Ospedale!
Questa illuminata, quanto articolata e tardiva conclusione, per la quale da anni ci battiamo in ogni sede, è tuttavia funestata dalle ipotesi che da ieri impazzano sulla sede del nuovo ospedale, strattonato di qua e di là al servizio delle idee preconcette dei politici locali e dei lori crediti elettorali e non, come dovrebbe, essere in relazione ai bacini di utenza ed alle esigenze dei cittadini, che meritano qualità dei servizi e possibilità di poterne usufruire con le medesime possibilità che siano del Verbano, del Cusio o dell’Ossola.
Auspichiamo che dopo i tanti anni trascorsi per comprendere ciò che era ovvio, oggi “la politica di governo” della destra prenda realmente a cuore le necessità del VCO e scelga un’ovvia sede baricentrica per il nuovo nosocomio, cosi che lo stesso possa ottemperare a quel ruolo di di fulcro della sanità che, interagendo con una rete territoriale da efficientare e sviluppare, sia un reale servizio per tutti i cittadini al di fuori di stucchevoli logiche di campanile.

La sanità del Verbano Cusio Ossola non può più aspettare. Abbiamo bisogno di un ospedale unico: moderno, efficiente, capace di rispondere ai bisogni reali delle persone.
Scrivi anche tu una mail a Cirio e Riboldi. Basta un click: http://bit.ly/3IEO45

Michela De Nicola
Vicesegretaria PD VCO
Coordinatrice Tavolo Sanità provinciale
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Sanità VCO, lo scontro nel centrodestra pesa sulle spalle dei cittadini. Basta bugie.

Sanità VCO, lo scontro nel centrodestra pesa sulle spalle dei cittadini. Basta bugie: serve coraggio e verità. Fratelli d’Italia cambia idea (finalmente) a favore di un nuovo ospedale. 

Come ampiamente previsto, sulle spalle dei cittadini del VCO si sta consumando uno scontro tutto interno al centrodestra, tra Lega e Fratelli d’Italia, su un tema cruciale come la sanità pubblica. Mentre il Ministero della Salute chiarisce in modo inequivocabile che solo un ospedale unico potrà mantenere il DEA e tutte le discipline previste dal DM 70/2015, nel nostro territorio si continua a perdere tempo, a scapito delle esigenze reali delle persone.

“La destra ha venduto fumo per anni e oggi ne paga il prezzo – dichiara Riccardo Brezza, segretario provinciale del Partito Democratico –  ma il conto, purtroppo, lo stanno pagando i cittadini.”

In mezzo a questo teatrino politico, diventa davvero risibile l’atteggiamento del sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella, che da presidente della rappresentanza dei sindaci dell’ASL continua a evitare ogni scelta, scaricando tutto sulla Regione e invocando una ‘deroga’ che nessuno ha capito cosa significhi, né come possa mai garantire il funzionamento dei due ospedali esistenti, già oggi a corto di personale.

“Dispiace dover constatare che il sindaco del capoluogo continui a mancare di qualsiasi attitudine al coraggio. Della sanità, evidentemente, non gli importa nulla: lo ha dimostrato con i fatti.” – attacca Brezza – . Sono molto più attenti agli equilibri interni e agli scambi di poltrona: pare sia già partita la corsa al dopo Lana per la Presidenza della Provincia, e alcune scelte tattiche di qualche Sindaco lo dimostrano in modo plateale.”

Il Partito Democratico del VCO chiede scelte responsabili, alte e coraggiose. In particolare, che venga ascoltata la voce dell’assessore regionale Federico Riboldi, che da mesi appare essere l’unico all’interno della Giunta a provare, pur troppo timidamente, a dire parole di verità sull’edilizia sanitaria nel nostro territorio. Ora, con un comunicato stampa regionale, Fratelli d’Italia fa sapere di essere favorevole ad un nuovo unico ospedale, una svolta se pur con ritardo e dopo aver fermato l’iter dell’ospedale unico baricentrico di Ornavasso.

“Il presidente Cirio non lo silenzi per fare un favore al sottosegretario Preioni. Dimostri, per una volta, di avere davvero a cuore le sorti del VCO.”

Cordiali saluti

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Sanità VCO: il Ministero smentisce la Regione. Solo un DEA può esserci nel VCO. Ora basta bugie! Si realizzi il nuovo ospedale baricentrico.

Sanità VCO: il Ministero smentisce la Regione. Solo un DEA può esserci nel VCO. Ora basta bugie! Si realizzi il nuovo ospedale baricentrico.
È finalmente arrivato il parere del Ministero della Salute sul progetto di edilizia sanitaria per il Verbano Cusio Ossola, ed è un parere che conferma in pieno quanto il Partito Democratico del VCO sostiene da anni: la proposta avanzata dalla Giunta Cirio di mantenere e riqualificare i due ospedali esistenti di Verbania e Domodossola non è mai stata percorribile.
Il Ministero è chiarissimo: solo un presidio unico potrà conservare il DEA e l’intero spettro di discipline previste dal DM 70/2015. Non c’è spazio per soluzioni di comodo o promesse elettorali senza fondamento. Quella del doppio ospedale è sempre stata una bugia politica, smentita ora nero su bianco dal Governo nazionale.
“Cirio e la destra di governo sono ora davanti all’unica scelta possibile: mettere in campo la realizzazione di un nuovo ospedale baricentrico, moderno, funzionale e all’altezza dei bisogni di tutto il territorio del VCO”, dichiara Riccardo Brezza, segretario provinciale del PD.
Ma le responsabilità non si fermano a Torino. “Chiediamo al sindaco di Verbania Giandomenico Albertella di smetterla di fare lo struzzo: come presidente della rappresentanza dei sindaci ASL ha il dovere di agire. È passato oltre un anno di silenzi, ambiguità e bugie. Ora è il momento della verità e del coraggio”, incalza Brezza.
Il Partito Democratico del VCO ribadisce la propria disponibilità a lavorare, da subito, per una soluzione concreta e condivisa, ma avverte: “Non c’è più tempo da perdere. La sanità non può aspettare le beghe interne al centrodestra. Chiediamo che entro l’estate si chiuda questo teatrino fatto alle spalle dei cittadini e del loro diritto alla salute”.

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Si chiude il cerchio del disastro sanità del VCO. Pronto il privato.

Si chiude il cerchio del disastro sanità del VCO. Pronto il privato.

La scelta della Regione di investire 100+100 milioni su CASTELLI e S. BIAGIO è uno dei due passaggi – quello più riconoscibile – per cancellare la sanità pubblica del VCO.
L’ altro è quello di affossare sul nascere il Programma di Sanità Territoriale, anche se i soldi ci sono e sono quelli europei del PNRR.
L’ obbiettivo è evidente, anche se tenuto nascosto al “grande pubblico”:
SOSTITUIRE LA SANITA’ PUBBLICA CON QUELLA PRIVATA.

1° PASSAGGIO.
La situazione del personale di Castelli e S. Biagio, le condizioni di lavoro di medici ed infermieri è significativamente diversa – insostenibile- anche solo rispetto a dieci anni fa.
Gli organici sono sempre più insufficienti e i bandi vanno comprensibilmente deserti: un medico che mira ad una crescita professionale non si ficca in una realtà con due ospedaletti e con una qualità di lavoro e di vita così precaria: orari dilatati, turni di lavoro non rispettati.
Per gli infermieri, che vivono un’uguale situazione ambientale, va aggiunta l’attrazione della Svizzera, sia come retribuzione, sia come rispetto di orari e turni.
1a Conclusione.
Progressivamente il Sistema dei due ospedali imploderà. Il processo -già ora in divenire- sarà lento ma l’esito certo sarà infausto: né il S. Biagio, né il Castelli potranno ancora garantire un servizio di minima sicurezza sanitaria per mancanza di personale sanitario adeguato.
In questo quadro, la battaglia per il DEA -dove lo metto? – appare sempre più quella dei polli di Renzo di manzoniana memoria.

2° PASSAGGIO.
I cittadini sanno poco di CASA DI COMUNITA’ e di OSPEDALI DI COMUNITA’, ma se ascoltassero gli Operatori Sanitari -di qualunque tendenza- capirebbero che si tratta di strutture di prossimità, indispensabili proprio per integrare e alleggerire il carico di lavoro degli Ospedali, in particolare dei DEA e Pronto Soccorso.
La domanda è:
come mai queste strutture, previste in VCO entro il 2026 e con i soldi del PNRR già disponibili – Domodossola, Omegna, Verbania per le “Case” e Gravellona per l’“Ospedale”- non partono?
Per Domodossola è ormai certo che la Casa di Comunità non verrà realizzata ed anche se si sventola la solita manfrina della richiesta di proroga dei tempi di finanziamento, questi soldi si perderanno.
2a Conclusione.
I cittadini conoscono la vergogna dei “gettonisti”, ma non colgono un’altro fenomeno: a Domodossola sono sorti come funghi Centri Medici privati ai quali molti di noi sono costretti a rivolgersi – pagando- quando il CUP ci dà tempi di attesa infiniti.
È evidente che la presenza di una “Casa di Comunità” – dove si paga solo il ticket- costituirebbe una concorrenza pubblica.
A pensare male si fa peccato…ma qui è troppo evidente!

ORMAI NON È PIU’ TEMPO DI GIOCHINI: QUESTA REGIONE VA RICHIAMATA ALLE PROPRIE RESPONSABILITA’.

Il Coordinamento PD Ossola si batte affinché la Sanità del VCO resti pubblica.
Per questo c’è un’unica strada:
• Ospedale Unico;
• Strutture Sanitarie di Prossimità.

Il Coordinamento PD Ossola.

Domodossola.26.02.2025

 

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