Segretario del Partito Democratico del Verbano Cusio Ossola, eletta dali iscritti al congressi dell’ottoibre 2010:
Antonella Trapani, nata nel 1976, laureata in Architettura presso il Politecnico di Milano. Ha svolto una attività costante nel volontariato, convive ed ha un figlio piccolo Michele, pratica la libera professione.
In campo amministrativo la sua esperienza nasce nel 2005 nella lista civica di minoranza al comune di Crevolaodossola. Da marzo 2010 ricopre l’incarico di vicesindaco di Crevoladossola in una lista civica.
l’esperienza politica incomincia nel 2006 con l’iscrizione ai Democratici di Sinistra per i quali fu membro del Consiglio regionale di garanzia. Con la nascita del Partito Democratico ricopre il ruolo di Coordinatore del Circolo di Crevoladossola ed è mebro dell’assemblea provinciale.
L’esecutivo provinciale da lei guidato è così composto:
Sette i nomi dei componenti effettivi con diritto di voto della segereteria:
Alessandro Buzio, nato il 07/01/1984, segretario provinciale dei Giovani Democratici
Gian Maria Giani, nato il 05/05/1966, consigliere comunale a Verbania
Silvia Marchionini, nata il 16/07/1975, sindaco di Cossogno
Maria Grazia Medali, nata il 04/01/1965, vicesindaco di Pieve Vergonte
Pietro Piazza, nato il 08/11/1980, assessore al comune di Cesare
Rosa Rita Varallo, nata il 26/11/1956, del circolo PD di Omegna
Sauro Zani, nato il 13/06/1971, del circolo Pd di Domodossola.


Trasformare le Comunità Montane in un “super comune” che coordini le principali attività del territorio, come le acque, le cave, i boschi; ed i servizi, come il catasto o il ciclo integrato dei rifiuti. Si è conclusa così, con la relazione finale del vogognese Enrico Borghi, presidente nazionale dell’Uncem, in cui si propongono modi di costruzione dei nuovi enti e nuove competenze da affidargli, la due giorni di convegno dedicata alla riforma delle Comunità Montane: “Abbiamo trovato un accordo sulla proposta di autoriforma – ha spiegato Borghi – abbiamo avuto una forte adesione dalla nostra base che ha preparato un testo comune, sui cui ci siamo a lungo confrontati, e che oggi depositiamo nelle mani del governo affinchè lo trasmetta a tutte le Regioni.Il nostro obiettivo è che tutti i consigli regionali italiani seguano gli stessi criteri per riformare il sistema delle Comunità Montane. Abbiamo dato dimostrazione di serietà ed impegno, ora speriamo nel senso di responsabilità di chi sarà incaricato di riformare”. “Il governo ha dimenticato cos’è il federalismo, ed invece che fare una riforma globale del sistema parte dai più piccoli – ha commentato Pier Leonardo Zaccheo, presidente della Comunità Montana Valle Ossola, ricordando il discorso fatto in mattinata da Lino Duilio, presidente della Commissione Bilancio della Camera, che ha difeso l’operato del governo – le riforme sono da fare su tutti gli enti, e con questo convegno, e con le nostre proposte, stiamo cercando di riparare agli errori della legge finanziaria. Prima definiamo le competenze ed i costi e poi gli eventuali accorpamenti”. “Per la nostra zona tutto dipenderà da cosa deciderà il consiglio regionale – ha commentato Arturo Lincio, assessore della Comunità Montana Antigorio, Divedro e Formazza, ma anche rappresentante della Casa delle libertà in seno al consiglio nazionale dell’Uncem – lo stato non deve calare dall’alto le proprie regole, perché non conoscendo i reali problemi si rischia di peggiorare le cose anziché tagliare dove ci sono davvero gli sprechi”. A febbraio, in tutta Italia ci saranno le prime riunioni, dopo l’approvazione del protocollo comune deciso a Macugnaga, da cui scaturiranno i tagli e gli accorpamenti previsti in finanziaria