Accolto il ricorso al decreto Gelmini

imageLa Corte Costituzionale ha accolto il ricorso, presentato da otto Regioni, fra le quali il Piemonte, contro alcuni articoli del decreto legge del Ministro dell’Istruzione Gelmini, poi convertito in legge, sul dimensionamento del servizio scolastico.
La Corte Costituzionale ha bocciato in particolare gli articoli che riguardano l’accorpamento degli istituti e la chiusura delle scuole con pochi alunni ed ha stabilito che non può essere il Governo a dettare i criteri per il dimensionamento della rete scolastica, trattandosi di una competenza esclusiva delle Regioni.
Si tratta di una vittoria importante nella battaglia condotta dalla nostra Regione e dall’Uncem in difesa di un servizio adeguato alle esigenze dei nostri territori ed, in particolare, del mantenimento del servizio scolastico nei piccoli Comuni di montagna e di collina, dove la chiusura delle sedi scolastiche comporterebbe gravi disagi per gli alunni e le loro famiglie.
Rimane aperta la grave situazione del taglio agli organici del personale insegnante e di servizio, decisa dal Governo ed in attuazione già dal prossimo anno scolastico, che rischia di vanificare l’importante pronunciamento della Corte Costituzionale.
La nostra Regione continuerà il suo impegno per ottenere dal Ministero le dotazioni di insegnanti necessarie a mantenere le scuole anche nei territori più disagiati e per avere dovunque un servizio scolastico con un numero di alunni, per classe, che consenta una proficua attività didattica.

    Aldo Reschigna e Marco Travaglini
    Consiglieri regionali del Partito Democratico

FONDAZIONE COMUNITARIA: necessario un passo indietro.

image l’indicazione della Signora Francesca Zanetta quale Presidente della Fondazione Comunitaria del Vco merita alcune riflessioni.
Quando all’inizio della campagna elettorale per l’Amministrazione Provinciale del Vco ho richiesto l’autosospensione del Presidente della Fondazione Comunitaria Massimo Nobili, l’ho fatto non per polemica gratuita ma perché l’esigenza prioritaria che ponevo era quella della protezione della Fondazione Comunitaria del Vco dalla politica, soprattutto da quella partitica.
Infatti la Fondazione Comunitaria rappresenta un valore per il nostro territorio e per la nostra comunità locale.
In quei giorni, è inutile mettersi le fette di salame davanti agli occhi, già correvano i nomi dei possibili successori alla carica di Presidente della Fondazione Comunitaria in caso di elezione di Massimo Nobili a Presidente della Provincia del Vco: si parlava con molta insistenza ad esempio dell’ex Presidente della Provincia dr. Ivan Guarducci e, sia ben chiaro, non mi interessa esprimere alcun giudizio sulle persone quanto sottolineare il fatto che quei nomi venivano fatti in un ambito improprio e cioè all’interno di accordi tra i partiti di centro destra.
Oggi assistiamo al fatto che il Consiglio della Fondazione Comunitaria affronta il tema della Presidenza e si trova a ricevere una indicazione precisa dal Presidente della Fondazione Cariplo senza alcuna possibilità di confronto e di interlocuzione tra i due soggetti. Se la Fondazione Comunitaria rappresenta un bene ed un valore per il nostro territorio è assolutamente indispensabile che si chiarisca il percorso che ha determinato tale indicazione che viene presentata dagli organi di informazione e viene percepita tra la nostra comunità come la “ figlia del sen. Walter Zanetta”.
Io non credo infatti che la “ figlia del sen. Zanetta “ sia particolarmente nota negli ambienti della Fondazione Cariplo e siccome tale nome non risulta essere stato espresso dal Consiglio della Fondazione Comunitaria è assolutamente importante sapere e conoscere chi ha fatto tale indicazione e con quali motivazioni .
Sono interrogativi molto semplici .
Molte volte sentiamo fare discorsi e riflessioni serie sul fatto che la politica deve sapere fare dei passi indietro, riuscire a non invadere il campo che deve essere occupato da altri.
Deve essere molto chiaro che se la politica ha deciso di occuparsi della Fondazione Comunitaria del Vco, si rischia di compromettere un lavoro ed un impegno che ha saputo affermare il valore di una presenza nel nostro territorio.
La conseguenza sarebbe che la Fondazione Comunitaria cesserebbe di essere al servizio di una comunità e diverrebbe strumento di altro.
Forse sarebbe bene fare un gran passo indietro prima di correre il rischio di perdere un valore come questo..

Aldo Reschigna
Consigliere Regione Regione Piemonte

Cronaca del primo consiglio provinciale

image Costruttiva, leale ma non dimessa. Così sarà l’azione nel nuovo ruolo di minoranza del Partito Democratico in consiglio provinciale: parola del suo capogruppo, Pino Grieco. Tre i punti ai quali fin da subito ha voluto chiamare l’attenzione della maggioranza: autonomia, gestione della crisi economica e del ciclo idrico integrato. Così, Pino Grieco: “sono i tre elementi in cui si ravvisano le principali diversità di vedute con le forze ora al governo della provincia e dunque i principali aspetti sui quali faremo maggiormente sentire la nostra voce”.
Pur permanendo nel PD, istituito un gruppo a sé stante dall’ex presidente Ravaioli per interpretare al meglio le istanze espressione della coalizione cui si è messo a capo nella gara elettorale. Da lui al nuovo esecutivo una sollecitazione: “senza le risorse aggiuntive che ci possono essere garantite da questi possibili margini di autonomia la sussistenza economica di questa nostra provincia è sotto minaccia. Basta una nevicata abbondante come quella di quest’inverno per farne saltare il bilancio”. ….
Da parte del consigliere di Rifondazione-Comunisti Italiani Scatamacchia e dalla democratica Graziobelli il richiamo all’inopportunità che il neo-Presidente rivesta altri incarichi di vertice in enti pubblici.
Il riferimento è soprattutto per la spa pubblico-privata SAIA, che Nobili vuole trasformare in un’agenzia di sviluppo per il VCO. “Mi dispiace che non solo in consiglio provinciale ma anche su alcuni organi di stampa da parte di altri esponenti del PD si siano manifestate queste considerazioni. Io però vado avanti per la mia strada, seria e corretta, per perseguire ciò che è meglio per il nostro territorio e per il futuro del Verbano Cusio Ossola”, ha sottolineato Nobili. I 25 consiglieri provinciali hanno poi eletto il loro presidente: immediata convergenza sul nome del gravellonese Rino Porini. A completare l’ufficio di presidenza i due vice: il domese Giuseppe Sterpone per le minoranze, l’omegnese Giulio Lapidari per la maggioranza. (dal sito di Tele VCO).