Sanità: l’assessore regionale Cavallera annuncia tagli per 600 milioni in due anni e mezzo.

Con le cifre rese note oggi in Commissione sanità, l’assessore Cavallera ha recitato il de profundis della riforma sanitaria di Cota e Monferino. Tre anni in cui i pesanti tagli del personale e dei servizi non hanno messo sotto controllo i conti sanitari, così come più volte sostenuto da Cota e dallo stesso Monferino.
Nonostante infatti i sacrifici già pagati dai cittadini piemontesi e dagli operatori della sanità, Cavallera per evitare il commissariamento dovrà mettere in atto una cura da cavallo. Senza questa cura, ha spiegato, nel 2013 la sanità presenterebbe un disavanzo di 162 milioni, nel 2014 di 248 milioni, nel 2015 di 360 milioni di euro.
Altro che conti sotto controllo! Oltre ai tagli già effettuati, altri si preparano sul personale e sui servizi. Il piano (che però ancora una volta non ci è stato consegnato) prevede a detta di Cavallera risparmi, cioè tagli, per 170 milioni nel 2013 (ma siamo già a maggio), 369 nel 2014 e ben 583 milioni nel 2015.
Una cura insomma che si propone di recuperare in due anni e mezzo quasi 600 milioni di euro. Sono cifre che appaiono irrealistiche, che la Giunta Cota vorrebbe risparmiare per il 24% dai privati, il 32% dall’acquisto di beni e servizi, il 14% sul personale e il 30% sui farmaci.
Come intendono farlo davvero non è chiaro, visto che sui tagli delle strutture sanitarie e dei servizi collegati non è stata detta una sola parola.
Chiaro è invece che finalmente il de profundis è suonato anche per le Federazioni sanitarie. Le loro funzioni passeranno a SCR, ha spiegato Cavallera, ma i tempi non si conoscono. Abbiamo sollecitato un immediato disegno di legge che abroghi le Federazioni che a questo punto sono solo inutili e dannose. Ci è stato risposto affermativamente, vedremo con quali tempi. La verità è però oramai evidente: si sono persi tre anni, si ricomincia da capo come se finora si fosse giocato: naturalmente sulla pelle dei cittadini e degli operatori.

una dichiarazione di Aldo Reschigna, capogruppo Pd in consiglio regionale

Presentazione a Ghiffa di “bruciami l’anima”, libro “taccuino di viaggio” di Marco Travaglini

Presso la sala esposizioni panizza in Ghiffa, “appuntamenti letterari programmazione 2013”, martedi’ 14 maggio ore 21.00 , presentazione del libro “bruciami l’anima”, “taccuino di viaggio” di Marco Travaglini; presenta Franco Bozzuto.
“Bruciami l’anima”, l’ultimo libro di Marco Travaglini, è un taccuino di un viaggio che si svolge attraverso i volti, le immagini, i paesaggi, i profumi, le voci ed i rumori di una terra orgogliosa e meravigliosa com’è la Bosnia Herzegovina.
A vent’anni dall’inizio della guerra che ha rappresentato l’evento più cruento del lungo processo disgregativo dell’ex Jugoslavia, che ha visto perpetrarsi ai danni del popolo bosniaco massacri, deportazioni, genocidi, che tuttora non trova risposte a molte domande, il bisogno di imprimere sulla carta appunti e riflessioni, di dare testimonianza ad eventi altamente drammatici, come l’eccidio di Srebrenica diventa un dovere ed il dovere si trasforma in necessità. e’ un lavoro che si colloca a metà tra il saggio e il reportage, scritto a capitoli brevi e con l’incidere rapido della cronaca e del commento giornalistico.il libro è arricchito dalle foto del reporter torinese paolo siccardi, scattate sul fronte di guerra, dai disegni dell’omegnese Giorgio Rava e dalla puntuale introduzione della storica ed esperta di questioni balcaniche, Donatella Sasso.
Quello proposto da Travaglini è un percorso di inchiostro e di fotografie dove si incontrano persone straordinarie e conosciute ed eroi silenziosi, si attraversano piazze deserte come quella di Tuzla, le antiche vie di Mostar che conducono al ponte, oggi ricostruito, i paesi di campagna, le montagne, il dedalo dell’ottomana Bašcaršija, cuore antico della tollerante e laica Sarajevo.

 

L’on. Borghi eletto capogruppo PD in Commissione Ambiente, Lavori Pubblici e Territorio della Camera dei Deputati

Il deputato piemontese Enrico Borghi e’ stato eletto stamattina, con voto unanime dei ventuno componenti democratici, capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Ambiente, Lavori Pubblici e Territorio della Camera dei Deputati. La Commissione si e’ insediata nel pomeriggio di oggi, e come primo atto ha eletto il proprio presidente nella persona dell’on. Ermete Realacci.
Ringrazio i colleghi della fiducia -osserva l’on.Borghi- per un lavoro impegnativo in quella che e’ una delle commissioni piu’ importanti del Parlamento e le cui competenze sono molto estese e riguardano materie molto delicate.
Inizieremo subito a lavorare, a cominciare dal tema del rinvio della tassa dei rifiuti.
Per noi democratici le materie su cui assumere da subito l’iniziativa saranno la stabilizzazione degli sgravi fiscali in materia di efficienza energetica degli edifici, che scadono a giugno, la legge sul consumo di suolo, la legge sui piccoli comuni e le aree rurali e montane, il riassetto della governance del settore idrico, il tema della casa e dell’edilizia di qualita’ e quello dei rifiuti-zero. In questa chiave, in accordo con il presidente Realacci faremo partire un’indagine conoscitiva sulla green economy per sviluppare le soluzioni italiane per lo sviluppo sostenibile
“.

L’On Mattiello venerdì 10 maggio a Verbania. Organizza Associazione 21 marzo

Promosso dall’associazione “21 Marzo” (ultimo appuntamento della Scuola di Politica 2012/2013), venerdì 10 maggio al Kantiere a Verbania (fr Possaccio) verrà presentato il libro “95-tanti auguri, ragazzi”, alla presenza dell’autore Davide Mattiello; già membro dell’ufficio di presidenza di Libera, fondatore di Acmos, attualmente presidente della fondazione “Benvenuti in Italia”, candidato indipendente nelle liste del Partito Democratico alle scorse elezioni ed eletto alla Camera dei Deputati.
Un importante momento di riflessione e di incontro, partendo da un libro dedicato ai ragazzi nati nel 1995- i neodiciottenni che per la prima volta si affacciano alla ribalta della vita pubblica e politica del Paese- in un momento così delicato e travagliato per la nostra Repubblica.

Interrogatorio sui rimborsi del gruppo regionale del PD:

Oggi ho potuto spiegare al magistrato in un clima sereno, voce per voce, i rimborsi che mi sono stati contestati nell’avviso di garanzia. Ho potuto quindi rappresentare il profondo legame tra ciascuna spesa e l’attività istituzionale e di relazione che ciascun gruppo ha tra i suoi compiti.
Ho anche potuto evidenziare il complesso delle iniziative politiche che il gruppo regionale PD ha assunto nel corso del tempo sul tema dei finanziamenti ai gruppi e della trasparenza delle spese.
Ho infine provato a ricostruire la mia esperienza di capogruppo nei termini del notevole impegno concreto che mi richiede, con spostamenti quotidiani su tutto il territorio regionale per i diversi impegni, anche serali, dimostrati anche dalle certificazioni del telepass, senza che questo abbia mai comportato da parte mia la richiesta e l’ottenimento di rimborsi chilometrici.
I pochi rimborsi da me ottenuti per pasti sono tutti dovuti a incontri legati alla mia attività istituzionale di capogruppo del PD.

UNA DICHIARAZIONE DI ALDO RESCHIGNA

Comunali di Cesara: problema democratico, il Governo intervenga.

Il deputato democratico piemontese Enrico Borghi ha presentato una interrogazione urgente al Ministro dell’Interno on. Angelino Alfano nel quale si solleva la grave situazione venutasi a creare nel Comune di Cesara (Vb) a seguito della ricusazione per motivi formali decisamente discutibili delle due liste formate da cittadini residenti di Cesara, operazione che ha lasciato sul campo solo due liste composte da persone non
residenti nel centro cusiano, di cui una espressione del movimento dei “Pensionati” già pesantemente coinvolto nella vicenda delle firme false in occasione delle elezioni regionali del Piemonte del 2010 e l’altra addirittura di espressione neo-nazista.
Quello che sta accadendo a Cesara -osserva il deputato democratico- è un grave vulnus della democrazia, visto che le liste dei cittadini cesaresi erano state compilate sui moduli ufficiali forniti dalla pubblica amministrazione, e che a seguito di una cavillosa interpretazione di una norma mal fatta si rischia di lasciare come unica opzione per i residenti di Cesara la scelta tra due movimenti catapultati dall’esterno, senza alcun legame con la realtà locale e per di più legati da un lato a fatti di malcostume politico e amministrativo e dall’altro addirittura di esaltazione di ideologie antidemocratiche e razziste.
Chiedo che il ministero dell’interno metta immediatamente a fuoco la vicenda, e fornisca subito elementi per comprendere come sia possibile sanare questo grave vulnus democratico“.