Il TAR sospende la chiusura del punto nascite: le dichiarazioni di Aldo Reschigna ed Enrico Borghi

Il Tar del Piemonte ha concesso la sospensiva nel ricorso promosso contro la soppressione del punto nascite di Domodossola, a conferma, dopo le analoghe decisioni assunte sui ricorsi presentati contro la chiusura dei laboratori di emodinamica, che ormai le scelte di politica sanitaria regionale non reggono neanche presso i tribunali amministrativi, oltre che presso l’opinione pubblica.
La motivazioni del Tar, che ha respinto un analogo ricorso presentato sul punto nascite di Carmagnola ma ha accolto quello su Domodossola, inducono a una ulteriore considerazione: per i punti nascita di Domodossola, Susa, Carmagnola, Borgosesia e altri era prevista la chiusura nel Piano sanitario regionale. La Giunta ha provato a tenere aperti Borgosesia e Susa, Domodossola no, pur essendo analoghe le situazioni. Il Tar, con la sua sentenza, dice che non ci può essere discrezionalità nell’attuazione di atti di programmazione sanitaria la cui approvazione la Giunta ha imposto alla sua maggioranza.
In questi tre anni la politica sanitaria della Giunta regionale ha cancellato progressivamente ogni elemento di innovazione. Oggi viene smantellata da provvedimenti del Tar: anche questo ci dice che non vi è più alcuna credibilità politica in Cota e in questa Giunta regionale.
Aldo Reschigna, capogruppo Pd in consiglio regionale

La decisione del Tar Piemonte conferma quanto da me sostenuto da tempo, e oggetto dell’interrogazione al ministro Lorenzin che a questo punto spero venga finalmente evasa.
La sospensiva conferma una disciplina regionale in grado di procurare danni ai livelli essenziali di assistenza, e a questo punto a mio avviso la Regione Piemonte deve riprendere in mano l’intera questione dando una procedura omogenea all’intero territorio regionale e al rispetto delle prerogative delle zone montane.
Sarebbe, di contro, un grave errore se la Regione Piemonte scegliesse di ricorrere al Consiglio di Stato, esponendosi cosi’ all’ennesima brutta figura, quando al contrario cio’ che serve e’ riaprire il confronto di merito con il territorio e gli enti locali.
Enrico Borghi, parlamentare 

L’ON.BORGHI PORTA IN PARLAMENTO I PROBLEMI DELLE SS 33 DEL SEMPIONE E SS 34 DEL LAGO MAGGIORE

Le problematiche legate alla manutenzione e alla sistemazione della viabilità statale del Verbano Cusio Ossola sono state portate oggi all’attenzione del ministro delle infrastrutture, on. Maurizio Lupi, da parte del parlamentare democratico on. Enrico Borghi.
L’occasione è stata l’audizione da parte del titolare del dicastero delle infrastrutture di fronte alla Commissione Ambiente, Lavori Pubblici e Territorio della Camera, nel corso della quale il ministro ha sottolineato la disponibilità del governo a prendere in considerazione le esigenze di interventi legati alla manutenzione straordinaria di arterie e viadotti e alla loro messa in sicurezza.
A tale proposito, l’on. Borghi ha immediatamente segnalato le problematiche legate alla Statale 33 del Sempione che attraversa la Val d’Ossola e della Statale 34 del Lago Maggiore, soprattutto nel tratto compreso tra Verbania e il confine con la Svizzera.
Nei prossimi giorni -commenta Borghi- farò pervernire il ministro una nota articolata e dettagliata, in quanto ritengo che nel caso in cui si aprisse una possibilità di finanziamento di Anas per interventi di questa natura queste due arterie, per il loro carattere di internazionalità e di strategicità, debbano rientrare nel programma degli interventi“.

Uffiocio stampa PD VCO

Incontro su artigiani e commercianti lunedì 17 a Verbania

Segnaliamo l’incontro pubblico sul tema “Artigiani, Commercianti. Risorse per fare ripartire Verbania e l’Italia”.
Appuntamento che si svolgerà lunedì 17  giugno alle ore 21 presso la Sala Rosmini al “Il Chiostro”  di Verbania.
Clicca qui per visualizzare l’invito in PDF.
Parteciperanno Enrico Borghi parlamentare, Aldo Reschigna presidente gruppo regionale, Antonella Trapani segretario provinciale. Introduce Corrado De Ambrogi coordinatore circolo Verbania.
Organizza il Circolo Verbania del PD, il gruppo regionale e il Coordinamento Provinciale.

A Domodossola raccolta firme del Pd contro la vendita degli ospedali

Mercoledì 12 e giovedì 13 il Partito Democratico di Domodossola, in collaborazione con “Cittadinanza Attiva” e “Articolo 38”, organizza una raccolta firme per protestare contro la vendita ai privati degli ospedali ed ambulatori della regione Piemonte disposta dal governo Cota. Puoi firmare anche on line a questo link (clicca qui)
Il banchetto con materiale illustrativo verrà allestito davanti alla portineria nuova dell’ospedale San Biagio.

La Giunta Regionale vuole vendere ad un fondo immobiliare gli ospedali, i poliambulatori e tutte le altre strutture sanitarie che vengono utilizzate per erogare servizi. Il fondo sarebbe posseduto per il 60% dalla Regione Piemonte e, per la rimanente parte, da altri investitori.
La scelta della Giunta Regionale è palesemente motivata dall’esigenza di fare cassa. Una volta ceduti gli ospedali, le Aziende Sanitarie Regionali affitterebbero dal fondo immobiliare gli immobili. Quello che oggi potrebbe apparire come positivo per la Regione rischia, invece, di essere nel futuro un ulteriore peso economico per i bilanci delle Aziende Sanitarie Regionali perchè la società di gestione del Fondo erogherebbe anche i servizi di gestione degli ospedali.
Peraltro, vendendo gli ospedali la Regione non potrà beneficiare dei contributi statali per ristrutturare gli stessi e in Piemonte la vetustà degli ospedali è molto elevata. Inoltre, occorre ricordare le fallimentari esperienze, in seguito ad operazioni similari, fatte su beni dello Stato in uso presso uffici decentrati del Ministero o altri Enti.
La maggior parte degli ospedali piemontesi sono stati costruiti dalle comunità locali, grazie a contributi dei benefattori e all’impegno di moltissimi cittadini, che ancora oggi raccolgono fondi per migliorare ambienti e attrezzature. L’ospedale è un bene comune e non può essere privatizzato per fare cassa.
Contro questo progetto,
noi cittadine e cittadini del Piemonte, firmando la presente petizione popolare, esprimiamo la nostra contrarietà e chiediamo alla Giunta Regionale di tornare sui suoi passi.

Unione dei Comuni: avanti tutta

Il Partito Democratico del Vco esprime soddisfazione per l’esito del consiglio dell’Unione dei Comuni delle Valli dell’Ossola riunitosi lo scorso sabato ed apprezzamento per il lavoro sin qui portato avanti del Presidente Cattrini.
Sciolti, speriamo definitivamente, i cavilli burocratici che hanno accompagnato i primi mesi, è giunto il momento di lavorare intensamente per farsi trovare pronti all’appuntamento che segnerà l’inizio di una nuova pagina per i comuni sotto i tre mila abitanti. Infatti , dal prossimo 1° gennaio, questi comuni saranno obbligati, in ottemperanza della L. 1355/2012 art. 19, a gestire in unione otto delle nove funzioni fondamentali individuate dalla legge.
Sarà un lavoro delicato e complicato, ma fondamentale per poter rispondere alla richiesta di razionalizzazione che i cittadini domandano a gran voce da tempo.
Il Partito Democratico ha fin da subito sostenuto e promosso l’iniziativa dei propri amministratori, in tutta la realtà del Vco, pur consapevole della complessità di questa azione che si sovrappone sia alla ormai imminente chiusura della provincia sia alla trasformazione della Comunità Montana in, appunto, Unione montana.
Crediamo che sia compito di tutti gli amministratori e della politica locale agire per portare a compimento un progetto così ambizioso e importante, lasciando da parte le divisioni politiche anche quelle all’interno dei medesimi gruppi politici. Auspichiamo che le difficoltà e le divisioni presenti nel centro destra locale, non si trasformino in un ostacolo per la buona riuscita dell’Unione Montana.
Sappiamo che è fondamentale agire nel pieno rispetto delle leggi vigenti e tutti si adopereranno per farlo, ma è altrettanto doveroso fare in modo che, a partire dal prossimo primo gennaio, i cittadini residenti nei comuni dell’Unione non subiscano alcun contraccolpo per eventuali mancati servizi.
Per questo, auguriamo al Presidente, alla giunta e a tutti i consiglieri di proseguire nel lavoro sperando che, dopo Montescheno, anche altri comuni possano aggiungersi per rendere non solo più grande, ma più forte l’Unione ossolana.
Auspichiamo ancora che una condivisione politica estesa possa portare ad unioni forti ed aggreganti anche nel Verbano e nel Cusio, riconoscendo che in quest’ultima realtà un tentativo importante è stato avviato.

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

Assemblea circolo PD Verbania: documento primarie votato all’unanimità.

In merito alla ricostruzione giornalistica, data da VCO Azzurra TV (clicca qui), della partecipata assemblea degli iscritti PD di Verbania che ha discusso e approvato un documento sul percorso verso le prossime amministrative, ci pare giusto precisare un dato fondamentale. Il documento è stato votato all’unanimità da tutti i partecipanti.
Infatti dalla ricostruzione data si fa intuire che una parte degli iscritti (il riferimento è al gruppo promotore di Prossima Verbania) non sarebbe stata soddisfatta dell’esito della riunione.
Cosa non vera perchè il documento del circolo è stato votato all’unanimità da tutti, compresi i promotori di prossima Verbania.
Di seguito trovate il documento integrale approvato.

PARTITO DEMOCRATICO – CIRCOLO DI VERBANIA
VERBANIA 2014 : VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
Premesso che :
– La segreteria del Circolo del PD di Verbania ritiene importante che il candidato del Centro Sinistra per le
prossime elezioni comunali sia definito attraverso primarie di coalizione aperte a tutti i cittadini;
-chiunque degli iscritti potrà candidarsi, secondo le regole definite dall’assemblea per la candidatura.
(Raccolta firme necessaria, tra gli iscritti al Partito Democratico di Verbania)
La segreteria cittadina insieme al Circolo si impegna a :
– organizzare per tempo utile adeguate occasioni atte a favorire e determinare il percorso programmatico e di
confronto fra le possibili candidature;
– nel caso non si riuscisse a definire una candidatura unitaria, programmare le consultazioni primarie con la
formula del doppio turno (se con più di due candidati e se al primo turno uno non supera il 50% dei voti) per
permettere a chi vince di avere una forte e riconosciuta (nei voti) leadership.
– Organizzare primarie aperte, senza steccati, senza pre-iscrizioni. Perché aprirsi e dialogare con tutti
dovrebbe essere la vocazione delle primarie.
– mantenere la coalizione di Centro-Sinistra che si presenterà alle prossime elezioni amministrative nel solco
delle alleanze ora presenti in Consiglio Comunale, e che hanno sostenuto le passate amministrazioni di
centrosinistra, cercando di rimanere, ove possibile, autonomi dagli andamenti e dalle decisioni nazionali. Pur
considerando prioritaria l’adesione alle fondamentali regole ideali e programmatiche che devono stare alla
base degli obiettivi a breve e lungo termine che reggono lo spirito politico del Pd. Le alleanze verranno
comunque decise sulla base dei programmi e non volendo cedere alla logica della sommatoria di voti.
– Definire il programma del centro sinistra attraverso una forte rapporto diretto elettori/cittadini. Attraverso
lo strumento dei gruppi di lavoro, “commissioni”, e attraverso il contributo di tutti gli iscritti.
– Garantire sostanziale rinnovamento nella formazione delle liste, rispettando lo statuto del PD, garantendo il
ricambio. Eventuali deroghe, previste dallo statuto, saranno decise a maggioranza dall’assemblea degli
iscritti.
– Utilizzare la competenza, la rappresentanza, il consenso elettorale e soprattutto il merito, come criterio di
definizione della lista per le amministrative, premiando l’attività svolta in questi anni per e nel partito.
Evitando così la creazione di un gruppo disomogeneo con elementi che non supportano il partito. Dando però
spazio a personalità civiche rappresentative, non espressione del partito, ma che accettino le idealità e i valori
fondamentali del Pd. (Firma carta d’intenti e codice etico).

segreteria Pd circolo Verbania