Archivi categoria: Sanità e Welfare

Sanità, ospedali, case della salute nel VCO: immobilismo assoluto della regione Piemonte. E i servizi vanno a picco con ritardi vergognosi nelle liste d’attesa!

Sanità, ospedali, case della salute nel VCO: immobilismo assoluto della regione Piemonte. E i servizi vanno a picco con ritardi vergognosi nelle liste d’attesa!

In questi giorni, con la visita a Cannobio del Presidente del Piemonte Cirio e del consigliere regionale Preioni, si sono sentiti annunci di uno stravagante Piano Regolatore per la sanità del VCO oltre che, via social, su investimenti agli ex ospedali di Alba e Bra che diverranno, stando allo stesso Presidente “cittadelle della salute”.
Annunci che stridono con l’immobilismo del Presidente Cirio e dell’assessore Icardi in merito al destino della sanità e dei suoi servizi nel VCO.
Abbiamo ormai capito che sul tema ospedali non faranno nulla. Dopo aver bloccato l’avvio del possibile nuovo ospedale baricentrico a Ornavasso messo in campo dalla giunta Chiamparino / Reschigna, hanno messo in campo diversi e contraddittori annunci senza però muovere un dito: il nulla!
Nonostante i Sindaci del VCO, pochi mesi fa (e anche qualche anno prima), abbiano ribadito con un voto a larga maggioranza la necessità che il nostro territorio sia dotato di un nuovo ospedale, moderno ed efficiente.
La strategia di Cirio, stando alle sue dichiarazioni, è riconvocare nuovamente la Conferenza dei Sindaci del VCO, magari all’infinito, fino a quando non sarà accondiscendente con quanto lui propone. Non c’è che dire, complimenti!
Del resto, non ci aspettiamo molto di più da chi non ha mai voluto confrontarsi seriamente con il territorio, salvo qualche passerella a scopo demagogico in campagna elettorale.
Il progetto del nuovo ospedale era anche accompagnato da un potenziamento della medicina territoriale di qualità (altro argomento che la Regione Piemonte utilizza solo quando utile ed esclusivamente a scopo propagandistico), anche attraverso il potenziamento delle poche (alcune malfunzionanti, come a Verbania) Case della Salute.
E nemmeno su questo tema la Regione e il centro destra al governo (con Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) ha introdotto una sola iniziativa concreta.
Tempo perso che si traduce in drammatiche conseguenze per la sanità e la salute dei nostri cittadini: con l’assenza di personale, un uso smodato di medici gettonisti, la lentezza nel recupero delle prestazioni sanitarie, cittadini sballottati in tutta la Regione per semplici analisi, Cup balbettanti, ritardi enormi nello svolgimento di esami – con alcuni che nemmeno si possono fare -, Case della Salute poco efficienti e mai potenziate.
Tutto ciò è imputabile alla Regione che ci sta facendo perdere cinque anni senza una iniziativa concreta per migliorare la situazione della nostra sanità.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale
e Segreteria Provinciale Partito Democratico VCO

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Assunzione Medici e Case della Salute: la regione Piemonte colpevolmente immobile.


Assunzione Medici e Case della Salute: la regione Piemonte colpevolmente immobile.

Chi governa (oggi in Provincia e in Regione) non dovrebbe impiegare il tempo a raccogliere firme, ma risolvere i numerosi e gravi disservizi della sanità a cui sono giornalmente sottoposti i cittadini.

L’ennesima notizia, apparsa nei giorni scorsi, rispetto ai concorsi per medici andati deserti nella nostra ASL, dovrebbe spingere la Regione Piemonte ad alcune riflessioni profonde sull’attuale gestione, a nostro parere fortemente insufficiente, della sanità nel VCO.
La mancata assunzione di responsabilità a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, in cui pareva che la colpa di questa emorragia di figure professionali fosse di tutti tranne che dell’ente deputato alla sua gestione, la Regione appunto, non è più giustificabile.
Ricordiamo che, prima di ogni infrastruttura fisica, la sanità è rappresentata dalle persone che ci lavorano e chi governa la Regione non può semplicemente allargare le braccia e derubricare i disservizi a questioni derivanti da dinamiche nazionali (a proposito: lo stesso atteggiamento varrà anche per il futuro Governo di centro destra?).
A noi pare che, invece, la carenza di personale sia legata a doppio filo alle scelte che la politica (del centro destra) compie (o meglio: non compie) nella gestione della sanità di ciascun territorio. È evidente, infatti, che il mantenimento di due mezze strutture obsolete non rende attrattiva la nostra provincia per nuovi medici o figure professionali, come invece garantirebbe un nuovo e unico ospedale di qualità per tutto il territorio.
E chi raccoglie firme per mantenere le due strutture sa che lo sta facendo in aperto contrasto ad una decisione assunta dalla maggioranza dei sindaci della Provincia?
Ricordiamo sommessamente che chi governa (oggi in Provincia e in Regione) non dovrebbe impiegare il tempo a raccogliere firme con petizioni, ma risolvere i numerosi e gravi disservizi a cui sono giornalmente sottoposti i cittadini.
Alla carenza di personale ospedaliero, inoltre, si aggiunge quella altrettanto preoccupante dei Medici di Famiglia che, lo ricordiamo, rappresentano il primo approccio del cittadino con il sistema sanitario e dovrebbero diventare i protagonisti di quella medicina territoriale strutturata nelle Case di Comunità e Case della Salute di cui tanto si parla ma che purtroppo ad oggi è ancora un miraggio.
È possibile che la Regione Piemonte non prenda posizione ed iniziative nemmeno su questo?
Il nostro territorio, per proprie caratteristiche di confine, si rende molto permeabile alla concorrenza svizzera che si combina a quella delle cooperative di gettonisti (situazione da noi già denunciata in passato) che provocano oltre alla mancanza di personale un notevole dispendio di soldi pubblici.
Questo problema potrebbe essere quantomeno affrontato con accordi integrativi regionali, sul modello di quanto già avviene, per esempio, in Emilia Romagna, in modo da tener conto della specificità del nostro territorio apportando dei correttivi che possano renderlo più appetibile per medici ed infermieri.

Alice De Ambrogi
Segretaria PD
e Segreteria Provinciale

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Sanità: 51 Sindaci hanno votato come il sindaco di Verbania. Albertella non se ne è accorto e continua a fare polemiche politiche mente i servizi sanitari nel VCO sono un disastro!

L’uscita di un volantino e dei comunicati dal titolo assurdo sul tema sanità del gruppo consiliare Verbania Futura, guidato del perenne candidato sindaco di Verbania Albertella, necessitano una risposta.
Nel suo livore verso il Sindaco di Verbania, che sul volantino viene accusato di aver votato il primo luglio per la chiusura dell’Ospedale Castelli, Albertella e il suo gruppo volutamente dimenticano che, insieme a lei, hanno votato altri 51 Sindaci del territorio per respingere la proposta fuori da ogni logica avanzata dalla regione Piemonte, chiedendo anche un ospedale nuovo e unico per il VCO.
Una batosta politica per Albertella che, lo ricordiamo, più volte ha cambiato idea sul tema a partire dal voto come Sindaco di Cannobio per l’ospedale unico (sì proprio quello che adesso osteggia). Se n’è dimenticato?
Rimaniamo colpiti dalla demagogia e dagli attacchi personali contro il sindaco di Verbania. Gli ricordiamo inoltre l’impegno del Sindaco e di questa Amministrazione sul tema: le manifestazioni pubbliche, i consigli comunali aperti, gli incontri pubblici (ai quali Albertella si è sempre sottratto).
Bisogna pensare a come risolvere i problemi della sanità, ad incalzare la Regione Piemonte che lui sostiene per intervenire su un presente fatto di disservizi, anche per fare banali esami, e di un disastro delle prestazioni sanitarie per i cittadini del VCO. Non perder tempo a far polemiche.

Marco Magni
Segretario Circolo PD Verbania

Raffaele Allevi

Capogruppo PD Verbania

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Non vere le affermazioni di Cirio e Icardi. 60 Sindaci del VCO avevano già votato per l’ospedale nuovo e baricentrico. Loro lo hanno bloccato!

Non vere le affermazioni di Cirio e Icardi. 60 Sindaci del VCO avevano già votato per l’ospedale nuovo e baricentrico. Loro lo hanno bloccato!

Sconcertanti, a dir poco, le dichiarazioni di ieri del Presidente della Regione Piemonte Cirio e dell’Assessore alla Sanità Icardi.

Del resto, non ci si poteva aspettare nulla di meglio da chi non ha mai voluto confrontarsi seriamente con il territorio, salvo qualche passerella a scopo demagogico in campagna elettorale.
Ci preme ricordare a Cirio e Icardi, che ancora una volta dipingono il VCO come provincia inconcludente e luogo di litigi immaturi, che ben prima del loro arrivo 60 Sindaci del Verbano Cusio Ossola avevano votato nel 2015, con tanto di atti ufficiali (quelli che non abbiamo mai visto produrre da questa giunta), per un nuovo e unico ospedale a servizio di tutto il territorio ad Ornavasso.
Non solo, avevano accompagnato tale progetto ad una medicina territoriale di qualità (altro argomento che la Regione Piemonte utilizza solo quando utile ed esclusivamente a scopo propagandistico).
Il tempo perso, di cui stiamo scontando drammaticamente le conseguenze già da molto tempo (assenza di personale con uso smodato di gettonisti, lentezza nel recupero delle prestazioni sanitarie, cittadini sballottati in tutta la Regione per semplici analisi, Cup malfunzionante) è esclusivamente imputabile alla Regione che ci ha fatto perdere 5 anni bloccando il progetto esistente e i finanziamenti certi connessi.
Da costoro quindi non accettiamo lezioni dal sapore paternalistico e irrispettose verso il nostro territorio. Semmai le divisioni e i litigi si sono verificati proprio a causa del loro agire irresponsabile, che proprio i Sindaci, con una scelta lungimirante, hanno evitato con la votazione a larghissima maggioranza nuovamente per l’ospedale unico non più tardi di venerdì.

Da chi rappresenta le Istituzioni ci saremmo certamente aspettati un atteggiamento, un linguaggio e una serietà maggiore.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale
e Segreteria Provinciale
Partito Democratico VCO
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Cirio ad Omegna a pochi giorni dal voto. Sicuramente verrà anche all’assemblea sulla sanità a Verbania

Presidente Cirio presente ad Omegna a pochi giorni dal voto. Sicuramente verrà anche all’assemblea sulla sanità a Verbania

La visita di ieri del Presidente della regione Piemonte Alberto Cirio, ad Omegna e a Verbania, ci rasserena in merito alle polemiche sollevate dalla Lega pochi giorni fa, sull’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale il 4 luglio sul tema sanità a Verbania.
Se il Presidente Cirio ha trovato il tempo per essere ad Omegna a pochi giorni dal voto e a Verbania per la manifestazione enogastronomica organizzata dal nostro Comune, sicuramente troverà anche un piccolo spazio per venire nuovamente a Verbania per confrontarsi con gli amministratori, i cittadini, gli operatori sui contenuti del piano da loro prospettato poche settimane fa.
Lo aspettiamo con più certezze, dopo ieri, per approfondire e capire quale eventuale organizzazione degli ospedali prospettano, la divisione dei reparti, quale emergenza per i DEA, le proposte per la sanità territoriale, gli investimenti, i tempi ecc.
Se ha trovato il tempo per esserci ad Omegna a pochi giorni dal voto, sicuramente lo troverà per il 4 luglio a Palazzo Flaim.

Marco Magni
Segretario cittadino
Raffaele Allevi
Capogruppo consiliare

Partito Democratico Verbania

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Sanità: la Lega (e la Regione?) continuano a scappare dal confronto. Da tre anni ormai!

Sa di fuga a gambe levate dalle proprie responsabilità il comunicato della Lega sulla convocazione dell’assemblea sulla sanità del prossimo 4 luglio, voluta dall’Amministrazione Comunale di Verbania.
Infatti all’assemblea sono stati invitati con tre settimane di anticipo sulla data (!) il Governatore Cirio, l’assessore Icardi e il capogruppo della Lega Preioni, oltre che tutti i parlamentari del territorio.
Possibile che nessuno dei tre sia disponibile a partecipare?
E’ ovvio che il comunicato della Lega del capogruppo Preioni è una banale scusa (vedremo se anche della Regione Piemonte) per sottrarsi un’altra volta al confronto. “Comprendiamo” la difficoltà di metterci la faccia e, in qualche modo, cercare di giustificare le (non) scelte della Regione Piemonte in materia di Sanità.
D’altronde il tanto decantato documento regionale che doveva spiegare l’annuncio di due mesi fa (l’ennesimo) non è ancora arrivato ai Sindaci del VCO. Insomma un annuncio ad oggi ancora senza contenuti presentati dall’assessorato alla sanità regionale sull’ipotesi dei due ospedali e su come gestirli. Un documento per capire quale eventuale organizzazione degli ospedali prospettano, la divisione dei reparti, quali scelte per l’emergenza per i DEA, le proposte per la sanità territoriale, gli investimenti sul personale, i tempi ecc.
Scappano anche perché dovrebbero spiegare pubblicamente a questo territorio cosa è stato fatto in tre anni. Perché, nel frattempo, i tempi di attesa per visite ed interventi non si sono ridotti anzi, sono clamorosamente aumentati. Perché vi è stato un dirottamento sistematico verso la sanità privata. Perché continua la fuga dei professionisti con un esponenziale ricorso a medici gettonisti “mordi e fuggi” che non sopperiscono alla cronica carenza di personale sanitario. Perché il nostro territorio vede un calo drammatico della qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie. Perché il bilancio Asl è in clamoroso passivo con un debito importante.
La Lega scappa e a pagarne le conseguenze è la salute dei cittadini.

Marco Magni, Segretario cittadino
Raffaele Allevi, capogruppo consiliare

Partito Democratico Verbania

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