Il capogruppo regionale PD Aldo Reschigna ha presentato una interrogazione sull’esistenza di una doppia sede a Roma della Regione Piemonte.
“Indiscrezioni giornalistiche affermano che la Regione Piemonte ha affittato una nuova sede a Roma, nella centralissima via della scrofa – spiega Reschigna – Uno spazio importante, anche se meno ampio della sede precedente che il presidente Cota, subito dopo l’insediamento, aveva criticato per l’ampiezza dei locali e il costo dell’affitto.
Cambieremo sede, aveva annunciato Cota. Ora sarebbero stati affittati nuovi uffici in via della Scrofa, ma senza abbandonare la vecchia sede, a causa delle forti penali che bisognerebbe pagare.
Non riusciamo a capire la ratio dell’operazione. E’ la prima volta che si vede tagliare “uno spreco” (così era considerata la vecchia sede) con un forte aumento dei costi. Certo ora la nuova sede è più vicina al Parlamento, ma a che prezzo per le casse della Regione e la coerenza del presidente!”.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico
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Biciclettata per l’acqua pubblica: PARTECIPA!
“Sorella Acqua”. È questo il titolo della Manifestazione/Biciclettata che si snoderà dalla cascata alla foce del Toce per l’acqua pubblica, DOMENICA 12 SETTEMBRE 2010. Clicca qui per scaricare il volantino a colori dell’evento.
La Manifestazione è aperta a tutti coloro che vogliono mantenere la gestione dell’acqua sotto il controllo pubblico ed evitare la privatizzazione del servizio; ha evidentemente uno scopo ricreativo e sportivo, ma insieme politico, anche se non strettamente partitico, e si collega con le iniziative e il dibattito in corso sul tema dell’utilizzo della risorsa acqua.
Il tracciato è emblematico proprio perché coincide con il percorso del Toce verso il lago. Iscrizione: 5 euro, comprensiva di gadget e rinfreschi. E’ possibile svolgere l’intero percorso, oppure singole tappe.
PERCORSO. Prologo: ore 9.40 – Cascata del Toce – Ponte di Formazza. Partenza: ore 10.35 – da Ponte di Formazza. Prima tappa: Formazza, Premia, Baceno, Crodo, Crevoladossola (lungo la strada statale e provinciale). Arrivo a: Crevoladossola, Villa Renzi – gazebo, aperitivo con stuzzichini (ripartenza ore 11.50). (segue)Seconda tappa: Crevoladossola, Domodossola (Via Sempione, Corso Ferrarsi, Corso Galletti), Villadossola Via Rovaccio e Via Pisacane, Via Murata). Arrivo a Villadossola, area Lucciola – gazebo, ristoro con pastasciutta (ripartenza ore 13.15).
Terza tappa: Villadossola, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte (strade comunali e provinciali) Arrivo a: Pieve Vergonte, area Vallaccia – ristoro con frutta e caffè (ripartenza ore 14.45).
Ultima tappa: Pieve Vergonte, Anzola, Ornavasso, Gravellona Toce (Centri commerciali – Zona industriale), Feriolo di Baveno. Arrivo a lungolago di Feriolo di Baveno– gazebo e rinfresco con the e biscotti (arrivo entro le ore 16.15)
Si consiglia la preiscrizione inviando una E-mail a: info@partitodemocratico.vb.it oppure telefonando allo 0323.401272
Per chi si prescrive entro la settimana precedente, l’organizzazione prevede la possibilità di trasportare le bici su furgoni con punti di raccolta a Gravellona e Domodossola. E’ possibile utilizzare, per salire a Ponte di Formazza, l’autobus di linea che parte dalla stazione di Domodossola alle ore 9.20 e arriva a Ponte alle ore 10.30.
PD gruppo consigliare
provincia del VCO
Valle Ossola Spa: il Pd di Domodossola chiede spiegazioni
Sono settimane che circola la notizia che la società pubblica Valle Ossola spa, deputata alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti nei comuni della parte nord dell’Ossola, si trovi in una preoccupante situazione economica e finanziaria.
Preoccupazioni che sono state manifestate pubblicamente anche dal Presidente del Coub Monti il quale, in una dichiarazione fatta alla stampa locale lo scorso 6 agosto, afferma che i comuni soci “devono intervenire drasticamente”.
E’ evidente che un intervento drastico lo si chiede quando la situazione è davvero difficile.
Tempestivamente arriva l’interpellanza del capogruppo del Pd in comune di Domodossola, Giorgio Vanni, il quale chiede, oltre alle necessarie spiegazioni sullo stato reale della situazione, come il Comune di Domodossola, socio di maggioranza relativa della società, intenda muoversi per salvaguardare i posti di lavoro e il servizio offerto dai cittadini. Se siamo arrivati ad una situazione che sembrerebbe compromessa, ci sono sicuramente dei responsabili e questi sono gli amministratori di Lega e Pdl che si sono succeduti in questi ultimi anni alla guida del comune del capoluogo ossolano.
Ci auguriamo che la situazione non sia così nera come alcune voci insinuano, in ogni caso temiamo che come al solito pagheranno i cittadini che potrebbero vedersi aumentare improvvisamente di molto la Tarsu, cosa che invece avrebbe potuto avvenire in modo calmierato negli anni passati.
PD VCO
Ufficio stampa
Al Presidente del
Consiglio Comunale
Domodossola
INTERPELLANZA URGENTE
PRESO ATTO
della lettera inviata dal Comune di Villadossola al Consiglio di Amministrazione, ai Revisori dei conti e ai Soci della Valle Ossola spa
CONSIDERATE
le affermazioni del Presidente del COUB Monti apparse su “La Stampa” del 6 Agosto 2010
FORTEMENTE PREOCCUPATI
per il futuro della Società in evidente e ingravescente difficoltà finanziaria con possibili disastrose conseguenze sia nell’ambito occupazionale che di quello del servizio pubblico di raccolta rifiuti per 32 Comuni
CHIEDIAMO
all’ Assessore competente di illustrare al Consiglio Comunale la situazione in cui versa la Valle Ossola spa e quali siano le linee di azione che intende proporre per salvaguardare il lavoro di oltre 60 dipendenti e la qualità ed efficienza del servizio pubblico svolto dalla suddetta Società.
l’urgenza è giustificata dalla sempre più diffusa preoccupazione per una situazione di crisi il cui esito potrebbe essere devastante in tempi brevi.
Ringraziando per la cortese attenzione, si porgono
DISTINTI SALUTI
Il Capogruppo PD.
(G. VANNI)
Radioterapia: Cattaneo la smetta di fare l’opposizione; è la seconda volta che glielo chiedo.
Pubblichiamo il comunicato stampa di Aldo Reschigna in risposta ai surreali annunci fatti da Valerio Cattaneo ieri agli organi d’informazione (clicca qui per vedere).
"Oggi mi sento di aggiungere che se vuole fare l’opposizione è il benvenuto ad una condizione: che la facciamo assieme nei confronti della politica sanitaria della Giunta Regionale del Piemonte.
Al posto di andare a presidiare l’ASL andiamo assieme a presidiare l’assessorato regionale alla sanità sino a quando non ci sarà dallo stesso assessorato, una risposta chiara in merito all’autorizzazione ai lavori del secondo acceleratore all’ospedale di Verbania.
La vicenda è molto chiara ed è così riassumibile.
Alla fine dello scorso anno accogliendo una mia proposta la Giunta regionale guidata da Mercedes Bresso autorizza lo spostamento di risorse dall’ex ospedale di Premosello all’acquisto del secondo acceleratore, alla sistemazione della dialisi all’ospedale di Verbania e per un intervento territoriale ad Omegna. Alla fine dell’anno scorso dopo la delibera viene fatta la determina che conferma lo stanziamento.
Ci sono poi le elezioni regionali e la nuova Giunta Regionale blocca il turn – over nelle asl ed emette le linee giuda per la definizione dei piani di rientro delle ASL all’interno delle quali vi è la precisazione che non possono essere avviate nuove attività od ampliate attività esistenti che comportino maggiori risorse.
Viene definito il piano di rientro tra Asl e assessorato regionale alla sanità nel quale non si dice nulla in merito al fatto se il secondo acceleratore rientri o meno nel divieto di aprire nuove attività o ampliare le esistenti.
L’ASL chiede formalmente all’assessorato regionale alla sanità di sapere se può andare avanti con le procedure di appalto per la radioterapia. Sapete quale è la risposta ad oggi pervenuta dall’assessorato regionale? Nessuna!
Per queste ragioni oggi ho presentato un’urgente interpellanza all’assessorato regionale alla sanità con la quale chiedo le ragioni di tale silenzio e richiedo un pronunciamento immediato e favorevole all’autorizzazione all’asl ad andare avanti con l’appalto dei lavori.
Per queste ragioni rinnovo al Presidente Cattaneo l’invito che se proprio questo deve essere lo strumento per farci ascoltare dalla Giunta regionale il presidio facciamolo all’assessorato regionale."
Aldo Reschigna
Presidente gruppo PD in consiglio regionale
Al Presidente del Consiglio regionale del Piemonte
INTERPELLANZA
ai sensi dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e dell’articolo 101 del Regolamento interno
a risposta orale in Aula
OGGETTO: Secondo acceleratore presso l’Ospedale di Verbania
Premesso che:
– nel corso del 2009, la Giunta regionale, accogliendo le sollecitazioni del territorio del VCO ha autorizzato lo spostamento di risorse dell’ex Ospedale di Premosello Chiovenda ad altri interventi, tra i quali l’installazione del secondo acceleratore presso il Centro di radioterapia dell’Ospedale di Verbania;
– l’Azienda Sanitaria Locale ha predisposto gli elaborati tecnici ed avviato le procedure per l’affidamento dei lavori citati;
– le Linee Guida dei Piani di rientro da parte delle Aziende Sanitarie Locali stabiliscono il divieto di apertura di nuove attività o di ampliamento di attività esistenti che comportino maggiori spese;
– l’Azienda Sanitaria Locale 14 ha richiesto, con lettera, l’autorizzazione a proseguire nelle procedure per l’affidamento dei lavori per il secondo acceleratore.
Considerato che:
– a tutt’oggi da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità nessuna risposta è stata data all’Azienda Sanitaria Locale.
Ribadita
– la grande attesa da parte della Comunità del VCO in merito al Centro di radio-terapia.
INTERPELLA
Il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente in materia,
Al fine di conoscere
– la volontà da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità in merito al potenziamento del Centro di radioterapia dell’Ospedale di Verbania.
PRIMO FIRMATARIO Aldo Reschigna
Come spremere il barcaiolo
Il Centrosinistra aveva gestito con equilibrio e misura l’introduzione del canone annuo per l’attracco delle barche nei porti e sulle rive. Arrivano Destra e Lega Nord e i pagamenti schizzano alle stelle.
Aria di burrasca sul lago Maggiore. I proprietari di barche attraccate nei tre porti comunali (Suna, Pallanza e Intra) e sulle rive si sono visti recapitare in queste settimane i bollettini di pagamento per il canone annuo di attracco. E sono bollettini purtroppo molto salati.
Facciamo un passetto indietro. Tra il 2008 e la primavera del 2009 la Giunta di Centrosinistra aveva censito le imbarcazioni presenti nei porti e sulle rive per regolamentare – in base a specifiche disposizioni regionali – questo utilizzo di beni demaniali da parte dei cittadini. A censimento era seguita la proposta di regolarizzazione dell’utilizzo del posto-barca, con il pagamento di un canone annuo di importo ragionevole. In più il Comune, in forte e proficua sinergia con i consiglieri regionali, aveva ottenuto dalla Regione l’eliminazione del pagamento delle annualità di canone arretrate, imposto in un primo momento.
Passano alcuni mesi, cambia l’Amministrazione e tra agosto e ottobre 2009 la Giunta di Destra e Lega Nord approfitta immediatamente della facoltà concessa dalla Regione di aumentare i canoni di attracco e propina ai malcapitati barcaioli un supercanone di molte centinaia di euro, cui s’aggiunge un deposito cauzionale a garanzia di non si capisce bene che cosa. I possessori di barca s’arrabbiano e si guardano in giro. Scoprono così che negli Comuni che, con Verbania, costituiscono la cosiddetta “Gestione associata” del demanio idrico (Cannobio, Cannero, Oggebbio, Ghiffa, Baveno, Stresa, Belgirate) i canoni non sono stati aumentati dalle rispettive Amministrazioni e sono di quattro/cinque volte più bassi.
E così s’arrabbiano ancora di più, appellandosi al Difensore Civico. Ah, la lungimiranza!
Articolo tratto da VERBANIASETTANTA, foglio virtuale di informazione prodotto da Claudio Zanotti, consigliere comunale di Verbania. All’indirizzo info@verbaniasettanta.it possono essere inviati contributi, riflessioni, testi, nuovi indirizzi di posta elettronica. Gli arretrati possono essere letti su: http://file.webalice.it – username: verbaniasettanta – password: Verbania
Formazione: la regione dimentica i corsi professionali
In una conferenza stampa tenutasi ieri, i consiglieri provinciali di opposizione Graziobelli e Scatamacchia hanno denunciato una problematica riguardante i corsi di formazione. Riportiamo il testo del loro intenrevmto.
I sottoscritti vogliono porre all’attenzione dei giornalisti e dei cittadini una problematica riguardante la formazione professionale, che troppo a lungo è rimasta “nascosta”.
Infatti è decisamente un’estate molto calda per chi lavora in questo mondo e che di riflesso riguarda anche centinaia di corsisti. La questione è relativa ai bandi sulla direttiva europea del mercato del lavoro (fondi a gestione regionale, che vengono poi trasferiti alle province), che, con un notevole ritardo ed impaccio regionale, devono ancora uscire, così bloccando di fatto le attività di tutte le agenzie di formazione presenti in tutto il territorio regionale. La grottesca vicenda prende avvio con il brevissimo (ma negativamente intenso) incarico avuto dell’ex Assessore regionale Rosso, il quale si è reso conto troppo tardi della sua incompatibilità con l’incarico di onorevole; pertanto ha scelto di lasciare l’Assessorato nella confusione più totale.
La conseguenza più rilevante è che si sono accumulati ritardi su ritardi. Ora la neo-Assessora (Porchietto) deve correre ai ripari, ma il danno è fatto!
Oltre alle difficoltà legate alla tempistica, che ha conseguenze anche economiche, sicuramente non irrilevanti, vi è il problema dell’offerta formativa. Infatti nella nostra Provincia si è molto discusso di mirare l’offerta in base alle reali esigenze del territorio, cercando di ampliare la formazione proprio in determinati settori dove vi è carenza di professionalità; in pratica si è cercato di rendere più flessibile la gestione dell’offerta formativa dei corsi in base alle necessità locali, con il coinvolgimento delle parti sociali (commisssione tripartita) e delle agenzie formative presenti in Provincia.
Da anni si sta tentando questo percorso al punto che la passata amministrazione provinciale, benchè avesse avuto l’opzione di scgliere tra la possibilità di emanare la direttiva per più anni, aveva optato per una scelta annuale proprio con l’intenzione di non ripetere la programmazione dell’anno precedente. Ma di fatto si sta andando proprio in questa direzione.
Le Province saranno costrette a REITERARE i bandi dell’anno precedente proprio per non perdere ulteriore tempo (e denaro), precludendo la possibilità di impostare nuovi corsi mirati a migliorare l’offerta formativa del territorio e limitando di fatto la RISPOSTA AI REALI FABBISOGNI FORMATIVI espressi dalle parti sociali e il lavoro delle agenzie formative stesse:
alla faccia del federalismo e dell’autonomia tanto decantata dalle attuali maggioranze! Ancora una volta la formazione professionale viene umiliata e bistrattata da una politica ignara e menefreghista delle conseguenze che ricadono sui cittadini.
I consiglieri provinciali:
Christian Scatamacchia (Rifondazione Comunista)
Liliana Graziobelli Partito Democratico)