Natale della solidarietà. È questo lo slogan dell’inizitiva che si terrà presso il centro d’incontro a S.Anna Verbania, sabato 18 dicembre 2010.
Spettacolo con gli Artisti Centro di Formazione Arcademia Omegna, Ettore Puglisi, Brillo l’illusionista e il Gruppo Funky Soul
Sottoscrizione a premi i cui ricavi saranno devoluti interamente ai lavoratrori delle aziene in crisi del vco.
Organizza il Comitato Spontaneo Cittadini LA.SO. (Lavoratrori Solidali VCO) con il patrocinio della Direzione Generale della Polizia di Stato.
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Sanità: linee guida senza conducente. Lega Nord non pervenuta.
Dopo l’incontro di ieri dell’assessore regionale alla sanità con gli amministratori locali, pubblichiamo una dichiarazione del segretario provinciale Antonella Trapani.
Partono da Torino arrivano nel Vco e dicono testualmente “quello che possiamo dichiarare è che a una prima valutazione la rete sanitaria territoriale esistente ha le carte in regola per il suo mantenimento. All’interno di questa non c’è una ricetta univoca sul ruolo dei CISS o enti analoghi”.
Ci compiacciamo delle rassicurazioni dell’assessore regionale alla Sanità ma non possiamo evitare di farci alcune domande.
La prima che viene in mente è: cosa succederà se l’assessore Ferrero farà una seconda valutazione?
Quali saranno le mosse future del presidente Cota per la sanità del territorio? Possibile che siano state trasmesse delle linee guida senza un’approfondita conoscenza ed indagine delle province?
Quello che è emerso, da un punto di vista politico, è che per l’ennesima volta i rappresentanti leghisti locali – i consiglieri regionali Marinello e De Magistris – mancavano all’appello.
Coloro che più di tutti si fregiano del titolo di difensori del territorio erano assenti ad un appuntamento così importante. Coloro che in televisione, in diretta, avevano candidamente ammesso che “uno dei Dea del VCO era seriamente a rischio” (ci riferiamo a De Magistris della commissione regionale sulla sanità). Accettare passivamente una riorganizzazione sanitaria il cui assetto finale non è chiaro neppure ai suoi estensori non si può dire certo rassicurante, e chi è stato eletto per governare non si può sottrarre alla discussione.
Riorganizzare gli enti locali, i consorzi e le società di gestione, è una responsabilità ed una possibilità di svolta per la provincia del VCO.
Sarebbe un grossissimo errore lasciarsi “organizzare” invece di mettere sul piatto una proposta di riordino che sia funzionale al territorio e che tenga in prima istanza le richieste dei cittadini.
Altra nota dolente di ieri è stata la bocciatura in commissione della richiesta, presentata dal capogruppo del Pd Aldo Reschigna, di finanziare nuovi interventi per l’edilizia sanitaria.
Antonella Trapani
Segretario provinciale PD VCO
PD Ufficio stampa
Acqua e ATO: cambio di rotta di 180° di Nobili e del centro destra!
Il Presidente Sozzani contro il Presidente Nobili sulla questione “acqua”? Lo confermerebbero le dichiarazioni apparse sulla stampa in questi ultimi giorni rilasciate dai due Presidenti delle Province di Novara e Verbano Cusio Ossola.
Per anni il centro destra del VCO aveva accusato il centro sinistra di voler gestire l’ambito insieme con Novara; si diceva “è più conveniente stare da soli”; ora si capovolgono le situazioni ed è Novara che chiede di uscire dalla gestione comune, poiché Nobili ha sbandierato che le tariffe 2011 prevedono aumenti più contenuti nel VCO rispetto a quelli del novarese.
Mettere insieme gestioni profondamente diverse è sicuramente difficile, ma era (ed è) la strada che con fatica, ma anche con coraggio, avevamo seguito nel precedente ciclo amministrativo quando, in larga maggioranza, gli enti locali (Province e Comuni) erano gestiti dal centro sinistra. Allora (2006) si partì da una situazione in cui le tariffe (ma anche i costi) erano più bassi a Novara (soprattutto Novara città) e più alti nelle città del VCO. Si stabilì che, con gradualità e preservando le località di montagna, si sarebbero unificate le tariffe entro il 2011. La gestione del centro destra era partita male, nel senso che la loro prima decisione (fine 2009) aveva allargato la forbice tra le tariffe e aveva sancito (nella delibera d’indirizzo) che ci dovesse essere un impossibile equilibrio tra costi e ricavi in ciascun “ambito omogeneo”.
Ciò è pura demagogia poiché è evidente che i ricavi sono di gran lunga superiori (e i costi sicuramente più bassi) dove ci sono tanti utenti concentrati in territori di pianura (Novara città è l’esempio più macroscopico) rispetto a territori ampi, di montagna e con un numero modesto di utenze (come gran parte del VCO). La decisione assunta nell’ultima Conferenza dell’ATO è solo ragionevole e riporta le scelte nel solco delle indicazioni che erano state fissate al momento della costituzione dell’ ATO e della società di gestione Acque Novara VCO.
Per il resto, ci pare che Nobili e Sozzani abbiano iniziato “il gioco delle parti” e che lo scontro tra di loro non è altro che il venire al pettine dei nodi strutturalmente interni al centro destra: una logica che mette al primo posto gli interessi corporativi piuttosto che quello della gestione solidale un po’ in tutti i campi; ciò diventa più grave se si tratta di gestire un bene fondamentale come quello dell’acqua.
Non sappiamo e non vogliamo intrometterci nella disputa tra chi ha avuto i maggiori o minori meriti all’interno del centro destra nel trovare gli equilibri che hanno portato alle ultime decisioni dell’ ATO; registriamo semplicemente una positiva inversione di rotta rispetto ad una situazione che avevamo ampiamente denunciato a partire dal 2009. Per il prossimo futuro e per le scelte che la Regione dovrebbe compiere a breve (assegnazione alle Province dell’autorità di governo del ciclo idrico integrato al posto degli attuali ATO) siamo per la “gestione associata” di Novara e Verbano Cusio Ossola e segnaliamo come positiva e clamorosa l’inversione di rotta dichiarata da Nobili che contrasta con tutto quanto il locale centro destra (Lega Nord in testa), aveva sbandierato in lunghi anni di sterile polemica compresa l’ultima campagna elettorale.
Rimangono da verificare alcune situazioni che riteniamo anomale come quella dei “Comuni Riuniti” e soprattutto quella di “Idrablu con Domodossola”: sono divisioni all’interno del VCO che Sozzani rileva come “squilibrio” e, al proposito, non possiamo dargli torto. Rimangono anche da verificare i motivi per cui le tariffe approvate sarebbero “più basse rispetto a quelle programmate nel 2006”: ci auguriamo che dipendano da migliorate gestioni, ma temiamo che siano tali per la semplice ragione che non sono stati fatti tutti gli investimenti previsti e che si siano tagliati i ristorni a favore delle Comunità Montane per diverse centinaia di migliaia di euro all’anno (dal 5% al 3% delle tariffe riscosse).
PD VCO
Commissione Ambiente
Segreteria Provinciale
Gruppo Provinciale
BOCCIATA LA PROPOSTA DEL PD DI FINANZIARE LA SECONDA ALA DEL SAN BIAGIO DI DOMODOSSOLA
BOCCIATA LA PROPOSTA DEL PD DI FINANZIARE NUOVI INTERVENTI DI EDILIZIA SANITARIA, TRA CUI LA SECONDA ALA DEL SAN BIAGIO DI DOMODOSSOLA, SENZA AUMENTARE l’INDEBITAMENTO. UNA DICHIARAZIONE DEL CAPOGRUPPO REGIONALE PD ALDO RESCHIGNA.
Oggi la maggioranza di centrodestra ha bocciato in Commissione bilancio un emendamento alla legge finanziaria presentato dal PD che si proponeva di finanziare nuovi interventi di edilizia sanitaria, sulla base delle necessità emerse dai territori, senza peraltro aumentare l’indebitamento.
Tra gli interventi previsti, bocciati dalla Giunta Cota, anche la realizzazione della seconda ala del San Biagio di Domodossola. Incredibile la giustificazione addotta dall’assessore al bilancio per motivare il suo no alla proposta: l’assessore alla sanità – ha spiegato l’ass. Giovanna Quaglia – non ha ancora definito le priorità di edilizia sanitaria e non può quindi aderire alle proposte del PD. Questo, nonostante la Giunta sia pienamente operativa da sette mesi. Il nostro emendamento proponeva anche di reperire le risorse necessarie per i nuovi finanziamenti di edilizia sanitaria attraverso l’utilizzo dei fondi europei Fas, la vendita di immobili delle Asl non destinati a finalità istituzionali di valore inferiore ai 250 mila euro, la creazione di un fondo immobiliare delle proprietà della aziende sanitarie regionali.
La cecità con cui è stato detto di no alla nostra proposta è pari solo all’indeterminatezza con cui questa maggioranza procede nella realizzazione del nuovo bilancio. Un documento caratterizzato da un forte indebitamento, nel 2011 un miliardo e duecento milioni di euro in più, senza alcuna traccia di maggior efficienza e lotta agli sprechi, in un quadro che rischia di condurre la Regione Piemonte alla bancarotta nel 2012.
Riproporremo lo stesso emendamento nella discussione in aula, che comincerà la prossima settimana, convinti della bontà della proposta e dell’azione che intendiamo proseguire in Consiglio regionale.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico
Il San Biagio e gli elettori leghisti
Pubblichiamo una lettera del coordinatore del circolo PD di Domodossola (Nino Leopardi) al direttore di Eco Risveglio.
Gentile direttore,
approfitto della Vostra ospitalità per un messaggio a quegli ossolani che, normalmente, danno la propria preferenza politica alla Lega (ma anche al PdL) e che sono rimasti perplessi di fronte alla posizione dei propri rappresentanti eletti sulla questione del San Biagio.
A diversi di noi del Circolo PD di Domo, durante la raccolta di firme per la petizione al Presidente Cota per lo sblocco dell’ autorizzazione alla seconda ala di degenza del S. Biagio, è capitato di parlare con concittadini che, dichiarandosi leghisti, in piena sincerità condividevano la nostra iniziativa in difesa dell’ Ospedale. Essi, con altrettanta sincerità, ci dicevano che non potevano firmare un documento PD, appunto perché di “fede” leghista. Ci ha colpiti la chiarezza con la quale, alcuni di essi, motivavano la necessità di mantenere e potenziare il nostro ospedale (la vastità del territorio servito, l’ invecchiamento della popolazione, il favorire lo sviluppo del turismo…) ma, allo stesso modo, ci ha impressionati il senso di smarrimento, di fatalismo, come se opporsi a quanto sta avvenendo fosse uno sforzo vano.
Eh no, cari concittadini leghisti!
Se non lo sapete, ve lo diciamo noi: in Regione, a Torino, non sono lì che aspettano quelli del VCO (e, a maggior ragione, gli ossolani) a braccia aperte. All’ inizio, questo succedeva anche quando, sia in Regione che in Provincia, c’ era il centro sinistra. Per modificare la situazione e spostare investimenti su questo nostro territorio marginale è stato necessario l’ impegno congiunto dei rappresentanti eletti di quella maggioranza, in Regione come in Provincia. Ma dietro – credeteci – c’ era chi, a quegli eletti, ha chiesto continuamente conto del loro operato.
Ora, il nostro scopo non è di “far propaganda”, di elencare la “lista della spesa” fatta per dire “…quanto siamo stati bravi”!
Vogliamo solo segnalarvi che avete eletto , in Regione in Provincia ed al Parlamento, uno “squadrone” che la nostra parte politica non ha mai avuto. Quello “squadrone”, alla prova dei fatti, appare balbettante o, peggio, muto.
Certo, è necessario far cambiare idea a Cota che già a luglio aveva affermato – unico Presidente in Italia – che gli andava bene il taglio della Finanziaria (per il Piemonte sono 400 milioni complessivi)! Lo sappiamo, è difficile, ma Voi, concittadini leghisti (e, più in generale, del centro destra) che credete nella necessità vitale per l’ Ossola di mantenere un Ospedale “efficace”, almeno uno strumento ce lo avete per provare a raddrizzare questa situazione. “Carta e penna” e mandate un messaggio chiaro ai vostri eletti: “il san Biagio si difende ed il consenso non è eterno”.
Noi ci siamo mobilitati perché vediamo buttare all’ aria il delicato equilibrio della Sanità su questo Territorio. Fate anche Voi la vostra parte.
Un cordiale saluto,
Antonio Leopardi, Segretario PD di Domodossola e Trontano.
Taglio del 5 per mille alle associazioni: il PD si mobilita.
Il Partito Democratico del VCO presenterà nei prossimi giorni un ordine del giorno nei Comuni del VCO e, attraverso il gruppo, anche al consiglio della Provincia del Verbano Cusio Ossola per protestare contro il "bel regalo di Natale" che Tremonti ed il govewrno Berlusconi hanno fatto al volontariato nazionale (un "bel" regalo in vista del 2011 Anno Europeo del Volontariato!).
L’ordine del giorno chiede: "si ristabilisca il diritto dei cittadini a veder assegnato all’ente prescelto il 5 per mille delle proprie imposte e non solo una piccola parte. O che almeno si riduca il danno ripristinando il precedente stanziamento, al fine di non sottrarre risorse preziose al terzo settore e al mondo della ricerca scientifica e sanitaria, che ha utilizzato negli ultimi anni le risorse derivanti dal 5 per mille per fare fronte alla progressiva riduzione dei fondi statali alla ricerca".
Nel mirino il taglio previsto dalla Legge di stabilità presentata da tremonti e approvata dalla Camera, che riduce 75 per cento il 5 per mille versato dai contribuenti in favore di enti o associazioni di loro scelta.
Un taglio che limita in maniera drastica la possibilità di operare per molte associazioni di volontariato che basavano sugli introiti del 5 per mille dei cittadini alcune delle loro iniziative basilari. Pubblichiamo il testo dell’ODG (quello per il consiglio provinciale)
Il Consiglio Provinciale del Verbano Cusio Ossola
Premesso che
• Nella legge di stabilità approvata dalla Camera dei Deputati sono previsti pesantissimi tagli ai fondi per il sociale, che non possono non creare forte preoccupazione per il peggioramento delle condizioni di vita che nei prossimi anni dovranno affrontare le cittadine e i cittadini italiani più bisognosi di un supporto pubblico. A questi si aggiunge un taglio del 75% ai fondi del 5 per mille, che avrebbero dovuto essere risorse aggiuntive ma in realtà in questi anni hanno rappresentato una forma di integrazione dei minori stanziamenti di risorse pubbliche per il terzo settore;
• questa scelta equivale ad una vera e propria provocazione per tutto il Terzo Settore e rappresenta un attacco alle associazioni di volontariato che rischiano seriamente di non poter più aiutare i cittadini più fragili e bisognosi;
• in questo modo quasi quindici milioni di cittadini contribuenti che hanno scelto di sostenere il volontariato e il Terzo Settore con il 5 per mille, vengono traditi nella loro libera scelta.
• questo provvedimento è solo l’ultimo schiaffo per il non profit. Da marzo infatti sono state cancellate le agevolazioni sulle tariffe postali e così oggi inviare bollettini e comunicazioni ai sostenitori costa il 340% in più. C’è inoltre il taglio al fondo nazionale per le politiche sociali: 435 milioni nel 2010, 35 nel 2011.
• nel testo ora all’esame del Senato viene ridotto drasticamente il Fondo per il diritto al lavoro del disabili (L.68), si passa infatti da un assestato per il 2010 di 42 milioni di euro, a 11,76 milioni di euro per il 2011, con una riduzione di ben 30,24 milioni. Ed è previsto per gli anni 2012 e 2013 un ulteriore taglio, arrivando al 2013 con soli 2,73 milioni. Queste risorse sono quelle che vengono date come sgravi contributivi alle aziende, proprio per favorire l’inserimento lavorativo dei disabili. Senza queste risorse si rischia che questo processo attivato con la L. 68 si interrompa, che i disabili siano riconsegnati ad una vita di non lavoro, scaricati sulla propria famiglia e sui servizi sociali (che però non avranno nessuna possibilità di prendersene cura, visti i tagli agli Enti Locali);
• Viene azzerato il fondo per la non autosufficienza. Dai 300 milioni del 2010 allo zero euro del 2011. Ed è noto quanto sia crescente il bisogno di servizi e di assistenza per una fetta di popolazione in continuo aumento.
Nel fare nostre le preoccupazioni di Andrea Olivero, presidente del Forum del terzo settore quando afferma che «La riduzione delle risorse ci dice anche che la sussidiarietà non è l’architrave del nostro welfare, ma solo un lusso che oggi non possiamo più permetterci».
Sostiene
le richieste del terzo settore chiedendo al Governo e al Parlamento di onorare gli impegni, di ascoltare il non-profit e di non colpire i servizi sociali, di non togliere quelle risorse che in applicazione del principio di sussidiarietà i cittadini danno al Volontariato e al Terzo Settore.
Considerato inoltre che
il 2011 è l’Anno Europeo del Volontariato
Nel 2011 verrà infatti celebrato anche il 10° anniversario dell’Anno Internazionale del Volontariato delle Nazioni Unite che nel 2001 dimostrò l’alto livello di attenzione dall’opinione pubblica per i volontari e il loro contributo alla società
Chiede
che si ristabilisca il diritto dei cittadini a veder assegnato all’ente prescelto il 5 per mille delle proprie imposte e non solo una piccola parte. O che almeno si riduca il danno ripristinando il precedente stanziamento, al fine di non sottrarre risorse preziose al terzo settore e al mondo della ricerca scientifica e sanitaria, che ha utilizzato negli ultimi anni le risorse derivanti dal 5 per mille per fare fronte alla progressiva riduzione dei fondi statali alla ricerca.
Impegna
a intraprendere, anche attraverso la commissione consigliare di riferimento, un percorso di ascolto delle realtà e dei soggetti rappresentativi del non profit del Vco per consentire l’adozione di politiche pubbliche utili e condivise al fine della valorizzazione di questi soggetti come protagonisti fondamentali e preziosi del nostro territorio
la Giunta Provinciale a sostenere in ogni sede le istanze del presente ordine del giorno