Archivi categoria: Politica generale

Area Acetati a Verbania: assemblea per discutere le proposte del centro sinistra.

Per riprendere il lavoro del Gruppo sull’Area Acetati del centrosinistra verbanese è convocato un incontro aperto per lunedì 24 ottobre alle ore 21 presso la sala di Madonna di Campagna a Pallanza.
Documento elaborato dopo alcuni mesi di confronto tra le forze politiche e la città attraverso incontri ed assemblee pubbliche sul territorio. Documento che si inserisce su una delle sfide cardine per il futuro di Verbania.
Per leggere l’ultima versione del documento cliccate qui ([download id=”69″]) .
Pubblichiamo il pezzo introduttivo.

L’area “Acetati”, a seguito della chiusura dell’attività produttiva, costituisce un problema
sia dal punto di vista della mancata occupazione sia dal punto di vista urbanistico, se si
considera la sua collocazione in una zona relativamente centrale, ma decisamente di minor
pregio.
Riteniamo sia compito delle forze politiche, soprattutto quelle più sensibili al problema del
lavoro, affrontare la questione dapprima attraverso un’analisi, la più approfondita, della
situazione attuale e poi invitando tutte le forze cittadine interessate a partecipare con idee,
suggerimenti, progetti che si inseriscano come possibili soluzioni dei due principali aspetti
indicati in apertura.
Qualunque proposta, a nostro avviso, deve però contemplare alcuni punti cardine, quali:
1. essere “realistica” e quindi praticabile in tempi relativamente brevi,
2. essere compatibile con la politica della salvaguardia ambientale,
3. essere un elemento di sviluppo socio-economico per la città.
Le ragioni che sostengono questi “punti” saranno evidenziate nel corso del documento e,
ancor più, nei paragrafi che formano l’Appendice. Si è infatti voluto mantenere un
impianto snello nel documento e fornire il massimo delle spiegazioni negli
approfondimenti in Appendice.

VCO area di crisi: ora servono i fondi.

La Giunta Regionale ha approvato la proposta al Ministro dello Sviluppo Economico per il riconoscimento del VCO come area con situazione di crisi industriale complessa.
Ci sono voluti sei mesi, dopo lʼordine del giorno presentato dal PD e discusso e approvato allora in Consiglio regionale, perché la Giunta regionale assumesse una delibera con la quale viene richiesto al Governo nazionale di riconoscere il VCO come area di crisi complessa.
La nostra richiesta è, a questo punto, che non ci sia solo un riconoscimento formale, ma che allo stesso si accompagnino risorse e strumenti capaci di intervenire nella crisi economica del VCO.
Aldo Reschigna
CapoGruppo Consiliare Partito Democratico

Al via l’accorpamento dei reparti negli ospedali piemontesi: tagli al VCO in favore di Novara?

Una dichiarazione del capogruppo PD in regione Piemonte Aldo Reschigna.
Conseguente al piano di rientro concordato tra Regione e Governo, giunge ora nella sua fase operativa la ridefinizione dei reparti ospedalieri sulla base dei posti letto.
Con una circolare inviata il 30 settembre dall’assessorato alla sanità di Asl e ASO, viene richiesto ai Commissari straordinari di ridefinire entro il mese di ottobre la pianta organica sulla base di parametri ridefiniti nella circolare. In particolare per le strutture complesse, il numero minimo di posti letto necessario per poter mantenere una struttura complessa è 19.
E’ evidente il significato di questo parametro. Se applicato così come richiesto dall’assessore, porterà alla ridiscussione di numerosi reparti, soprattutto negli ospedali di dimensioni medio-piccole, con le evidenti conseguenze sul piano del servizio.
Nel VCO in particolare, considerando l’attuale dotazione di posti letto, saranno toccati i reparti di Cardiologia, Malattie infettive e tropicali, Nefrologia, Neurologia, Oncologia, Oculistica, Otorinolarigoiatria, Urologia, Pediatria, Psichiatria, Recupero e riabilitazione funzionale.
Ad un territorio che sta ancora oggi discutendo su dove collocare il laboratorio di emodinamica, rivolgo l’invito a guardare con molta più attenzione quello che a seguito della circolare del 30 settembre potrebbe accadere. Cioè la cancellazione di reparti in specialità indispensabili per i nostri territori e la consegna dei nostri ospedali a Novara.
Quando denunciammo, qualche mese fa, gli effetti della delibera addendum, fummo tacciati di fare del terrorismo. Ora il passaggio alla fase operativa conferma quei nostri timori.
Noi siamo favorevoli a una riduzione delle strutture complesse, intervento avviato già dalla Giunta di centrosinistra. Siamo invece contrari a introdurre tagli sulla base di esclusivi parametri numerici, senza considerare le specificità delle singole situazioni e le necessità dei diversi territori. Si sta compiendo una operazione simile a quella decisa con il taglio del personale, in modo indiscriminato, colpendo realtà meglio attrezzate sul piano del personale insieme con altre già ridotte all’osso, con conseguente caduta del servizio.
La logica dei tagli non si sposa con quella della riorganizzazione. Soprattutto quando manca con evidenza una visione di insieme. Oggi in Commissione è stata presentata una sintesi del piano sociosanitario così limitata e generica da poter essere applicata a qualunque modello sanitario. Aspettiamo un piano organico e più dettagliato, per poter discutere nel merito.

Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

GESTIRE IL CICLO DEI RIFIUTI: la Provincia è immobile.

Conferenza stampa del Pd presso la sede della Provincia a Tecnoparco, lunedì 3 ottobre, alla presenza del segretario provinciale Antonella Trapani, del capogruppo provinciale Giuseppe Grieco e del consigliere Francesco Pesce, del capogruppo in comune Angelo Rolla e del consigliere Giovanni De Benedetti e del coordinatore del circolo PD di Gravcellona Toce Roberto Birocco.
All’ordine del giorno l’immobilismo della provincia sul tema dello smaltimento dei rifiuti; ed è per questo che, simbolicamente, sono stati depositati tre sacchetti dell’immondizia del “nero” davanti all’entrata della sede della Provincia.
Di seguito un riassunto della presi di posizione del Pd e delle sue proposte.
Premessa Nessun progetto a livello locale: che fine ha fatto la norma che il centro sinistra ha inserito nel Piano Territoriale Provinciale per garantire l’utilizzo del sito di Mergozzo per un impianto per produrre biogas con la raccolta differenziata dell’umido? Quali incentivi e risorse la Provincia sta mettendo in campo per mantenere e incrementare la raccolta differenziata? Cosa si farà delle quasi 30 mila tonnellate di rifiuti del VCO dopo la chiusura annunciata del forno inceneritore?

La dismissione programmata del forno è una scelta inevitabile in un prossimo futuro poiché l’impianto di Mergozzo, che pure ha svolto fino ad ora un servizio importante e in condizioni accettabili da un punto di vista ambientale, è tecnologicamente vecchio e di dimensioni “troppo piccole” per essere opportunamente rigenerato con un rapporto costi benefici accettabile.

Il problema è che la Provincia non sta mettendo in campo nessuna proposta per gestire il dopo chiusura. Cosa succederà alle quasi 30 mila tonnellate di rifiuto “nero” prodotte nella nostra provincia? Il rischio è di legarci mani e piedi a soggetti esterni, con l’incertezza dei costi e dei destini del loro smaltimento.

Per quanto ci riguarda queste sono le nostre proposte:

1. Proseguire nella politica della raccolta differenziata “porta a porta”. Dal 2004 al 2009 la Provincia ha cofinanziato – assieme ai Comuni – investimenti per quasi 2 milioni di Euro, mentre nei primi due anni dell’Amministrazione Nobili non sono stati stanziati fondi significativi al riguardo e la raccolta differenziata appare al palo.

2. trasformazione dell’impianto di incenerimento di Mergozzo in impianto a biogas per la produzione di energia; non si tratterrebbe di “bruciare” i rifiuti, ma di recuperare dalla frazione umida. Oltre al risparmio (abbattimento dei costi di smaltimento dell’umido) si avrebbero entrate legate alla produzione di energia elettrica e di calore (teleriscaldamento). Chi fine ha fatto questo progetto?

3. sinergia con aziende private per la realizzazione di impianto/i di trattamento a freddo del residuo indifferenziato; politiche e pratiche di valorizzazione delle varie frazioni differenziate raccolte sono il corollario indispensabile per fare in modo che la raccolta differenziata dei materiali (che ha costi evidenti) possa diventare fruttuosa non solo da un punto di vista ambientale, ma anche economico.

4. garanzie di mantenimento degli attuali livelli occupazionali attraverso ricollocazioni del personale nelle attività sopra indicate; è una questione non secondaria ed è risolvibile anche e soprattutto prevedendo e realizzando da subito almeno alcune delle soluzioni che abbiamo prospettato;

Tutto ciò, nel medio termine, potrà garantire il mantenimento e il miglioramento di un servizio già positivo ed anche il contenimento delle tariffe attuali.

Ogni altra scelta (esportazione dell’indifferenziato) o “non scelta” porta diritto alla dismissione di un grande patrimonio gestionale pubblico, ad un ulteriore impoverimento dell’offerta di lavoro sul territorio provinciale, alla privatizzazione del settore e ad una tariffazione sicuramente fuori controllo.

PD VCO
Ottobre 2011

Mobilitazione contro i tagli ai Ciss

Continua la mobilitazione degli operatori (e di molti utenti)  contro i tagli ai Ciss, ed in particolar modo a quello dell’Ossola contro le “scelte sciagurate fatte a livello regionale e nazionale” con le manovre economiche di questi ultimi mesi.
Tagli pesantissimi che hanno ricadute sia sul livello occupazionale degli operatori sia ovviamente sulle prestazioni offerte alle fasce più deboli  (anziani, disabili ecc).
Potete scaricare cliccando qui il [download id=”65″] da diffondere e far girare, e per avere più informazioni potete visitare la pagina facebook clicando qui.
Da questa pagina abbiamo preso il seguente testo che riassume alcuni dei tagli arrivati.

QUALI SONO I TAGLI?
SAD (Servizio Assistenza Domiciliare, rivolto in particolare agli anziani) : è prevista la riduzione del servizio per 185 ore settimanali (720 ore al mese). Considerato che ogni operatore lavora 138 ore al mese si perderanno 5 operatori, questo significa:
• che 5 operatori della Cooperativa potranno perdere il lavoro (oppure un numero maggiore avrà una proporzionale riduzione di ore);
• che 50/60 utenti perderanno il servizio (ogni operatore ne segue mediamente 10/12). t

SAP (Servizio Aiuto Personale) : Si tratta dell’aiuto che viene assicurato ad alunni con disabilità, al fine di garantire loro una frequenza dignitosa nelle scuole.
> Nel 2010 hanno avuto il servizio 46 bambini per un totale di 488 ore settimanali, impegnando circa 28 operatori.
• Nel 2011, a fronte di 48 richieste pervenute, ci saranno solo 300 ore settimanali a disposizione.

Servizio di Educativa Territoriale : è rivolto al sostegno e alla tutela di minori in difficoltà
e al supporto educativo delle loro famiglie.
• Attualmente è gestito da 5 operatori per 30 ore isettimanali ciascuno.
• Sarà garantito sempre da 5 operatori ma a 25 ore settimanali a testa.

Servizio Trasporti per persone disabili : garantisce l’accesso ai servizi, il trasporto degli utenti che vengono inseriti al lavoro, lo svolgimento delle attività esterne organizzate dai servizi.
> Si prevede la riduzione del 50% dell’orario lavorativo di un autista (da 38 ore a 19 ore settimanali).

Ludoteche :
ve ne sono in funzione 5, con 7,586 accessi annui (1.019 a Baceno; 1.265 a Varzo; 725 a S. Maria Maggiore; 2.698 a Villadossola; 1.879 a Piedimulera).
> Al momento vi lavorano 3 operatori per 24 ore settimanali ciascuno.
> Saranno tutte chiuse dal mese di agosto.

Spazio Neutro : consente gli incontri, vigilati da personale specializzato, fra genitori e figli, nei casi stabiliti dall’Autorità Giudiziaria.
> Si prevede la riduzione di 10 ore settimanali di presenza degli Educatoti Professionali messi a disposizione dalla Cooperativa.

Progetti specifici per persone disabili : sostegno domiciliare, interventi educativi sul territorio, weekend fuori casa, integrazione sociale, soggiorni.
> Per queste attività si prevede un taglio di 160 ore da settembre a dicembre. Si prevede inoltre una contrazione delle spese relative all’acquisto di alimentari e bevande per i servizi residenziali e seniiresiden

Presidenza ConserVco: tutto da rifare? Il neo presidente Cantisani non acceta l’incarico?

Abbiamo letto in queste ore quanto riportato da organi di stampa (Il giornale di Verbania del 30.09.2001)  che danno per certo il rifiuto di Ivan Cantisani ad accettare la presidenza di ConserVco a pochi giorni dalla sua elezione, avvenuta nei giorni scorsi durante l’assemblea dei sindaci e votata dal centro destra (con l’astensione del centro sinistra).
Una proposta avanzata e decisa dal sindaco Marco Zacchera, in quanto Verbania è il maggior azionista della città.
Un fatto clamoroso se confermato.
Ci aspettiamo una cosa sola: che il sindaco Zacchera smentisca al più presto questa voce, perché una società importante come questa, con centinaia di dipendenti, non può essere lasciata senza un Presidente.
Tra l’altro un possibile vuoto di gestione in una fase delicatissima in cui i consigli comunali stanno votando, giustamente, per l’accorpamento tra le due società che si occupano di smaltimento e raccolta rifiuti nel nostro territorio, ConserVco S.p.a. appunto e Valle Ossola S.p.a.
Ci aspettiamo una smentita immediata perché non vogliamo credere ad un fatto come questo che se, confermato, testimonierebbe il dilettantismo politico del sindaco di Verbania e del centro destra del VCO.

PD VCO
Ufficio Stampa