Archivi categoria: Politica generale

Il riordino delle Autonomie locali in Piemonte. La proposta del PD. Convegno a Torino con Reschigna e Borghi

Si svolgerà venerdì 2 dicembre 2011 dalle ore 16,00 presso l’Hotel NH Ligure in P.za Carlo Felice a Torino un convegno promosso dal Pd Piemontese dal titolo “Il riordino del sistema delle Autonomie locali in Piemonte. UNA PROPOSTA DEL PD“.
Il tema della cooperazione intercomunale e della modernizzazione del sistema degli enti locali è diventato di stringente attualità, anche in relazione alla necessità di individuare modalità di gestione di servizi fondamentali per le nostre comunità.
Appare sempre più evidente la necessità di coniugare la difesa dell’autonomia dei comuni, che sono presidio di democrazia e di autogoverno, con la costruzione di concrete modalità di gestione comune di competenze e di servizi.
Il Gruppo regionale del Partito Democratico ha predisposto un documento di riflessione e di proposta, che intendiamo discutere con gli amministratori vicini al PD, e con tutti coloro che sono interessati a costruire con noi una posizione. Per questo abbiamo organizzato l’incontro di cui alleghiamo il programma. Si tratta di una questione di grande importanza, su cui ci permettiamo di sollecitare attenzione e partecipazione.

Programma
INTRODUZIONE
Lorenzo Gentile, Responsabile Enti Locali PD Piemonte
COMUNICAZIONI
La proposta del PD sul riordino del sistema delle autonomie Locali in Piemonte Aldo Reschigna, Presidente Gruppo PD Consiglio Regionale
Carta delle autonomie: a che punto sono i lavori Mauro Maria Marino, Commissione Affari Costituzionali del Senato
Cosa succede sul Federalismo Fiscale? Marco Stradiotto, Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo
DIBATTITO
Sono previsti tra gli altri gli interventi di:
Andrea Ballarè, Sindaco di Novara, Enrico Borghi, Vicepresidente ANCI, Umberto D’Ottavio, Presidente Lega Autonomie Piemonte, Amalia Neirotti, Presidente ANCI Piemonte, Lido riba, Presidente UNCEM Piemonte, Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino, Alberto Valmaggia, Sindaco di Cuneo
INTERVENTO DI Piero Fassino, Sindaco di Torino
CONCLUSIONI Gianfranco Morgando, Segretario Regionale PD

Fallimento CO.VER: le prese di posizione.

Apprendiamo, con profonda preoccupazione, della notizia del fallimento di Co-ver industrial.
Ormai non si contano più le aziende che in questi ultimi anni hanno chiuso i battenti nel nostro martoriato territorio.
Come Partito Democratico del Verbano Cusio Ossola non possiamo che esprimere solidarietà a tutti i lavoratori e alle loro famiglie, ma intendiamo anche chiedere con tutta la forza politica possibile che le istituzioni si mobilitino per cercare di salvare gli altri rami della holding verbanese.
Se è vero che stiamo vivendo una crisi mondiale senza precedenti, è altrettanto vero che l’Italia è più in crisi di altri paesi e che il Verbano Cusio Ossola lo è addirittura di più.
Chiediamo che la Provincia convochi al più presto il tavolo di crisi alla presenza del Presidente della Regione e dell’Assessore alle Attività Produttive Giordano per affrontare il tema; inoltre speriamo che dopo il rinoscimento del VCO come “area di crisi complessa” ci si mobiliti affinchè arrivino quelle risorse economiche in grado di dare, a questo riconoscimento per ora solo formale, concreto sostegno  al fine di mettere in campo strategie e progetti per uscire dalla crisi.
Chiediamo, infine, che già da questa sera, il consiglio comunale di Verbania faccia sentire forte la sua voce a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie.

PD VCO
Ufficio Stampa

Comunicato Stampa su CO-VER Industrial dei sindacati
La dichiarazione del fallimento della CO-VER Industrial srl è un fatto grave e pesante sul piano sociale
per tutto il VCO, ma non del tutto inaspettato.
La proposta concordataria, respinta dai creditori, obbliga tutti gli attori istituzionali, a partire dal
presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola e quelli economici-sociali, a definire in tempi
rapidi una strategia finalizzata a mantenere il maggior numero di posti di lavoro nel nostro territorio.
Al fine di evitare la dispersione di capitale umano, professionale e produttivo dell’azienda è
necessario che si recuperi e si manifesti fiducia per tutto il gruppo CO-VER.
Affinché possibili e potenziali acquirenti manifestino interesse e possano intervenire, è necessario che
si proceda e non si interrompa il lavoro di messa in trasparenza dell’intera situazione del gruppo.
È convocata l’assemblea dei lavoratori per lunedì 28 novembre alle ore 9 presso la sede aziendale di
fondotoce per fare il punto della nuova situazione e per decidere le migliori strategie da adottare per
concretizzare gli indirizzi sopra citati.
FIM FIOM UILM del VCO

 

La dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Verbania della Cover Industry è lʼennesima tegola che colpisce 200 famiglie e un pezzo importante dellʼeconomia del VCO.
Di fronte allʼelenco lunghissimo di aziende chiuse o fallite negli ultimi mesi, è bene che il territorio sappia reagire con urgenza, lasciando da parte ogni timidezza e affrontando questa crisi per quello che é: la crisi più drammatica che dal dopoguerra ad oggi ha attraversato la nostra comunità.
Di fronte alla drammaticità della situazione servono con urgenza provvedimenti straordinari.
Aldo Reschigna, capogruppo PD in consiglio regionale

Consultazioni nel VCO sul piano sociosanitario: tra critiche e perplessità

Aldo Reschigna

Le consultazioni – tranne un paio di eccezioni alle quali ha “casualmente” assistito anche il presidente Cota che si è “perso” tutte le
criticità emerse – hanno confermato le forti critiche e perplessità che in tutte le province vengono espresse sulle proposte della Giunta regionale sul piano sociosanitario.
Le critiche vertono in particolare sulla separazione ospedale-territorio, sullʼinconsistenza dei contenuti delle politiche sociali allʼinterno del piano sociosanitario, sulla mancanza di azioni concrete capaci di trasformare in un piano vero e proprio uno strumento che ad oggi appare fortemente generico.
Se le consultazioni hanno – come noi riteniamo – un significato di reale partecipazione da parte delle comunità locali alla vita della Regione, è
evidente che la Giunta regionale non potrà non trarne le necessarie conseguenze.
Aldo Reschigna capogruppo PD in regione Piemonte

Via libera a Emodinamica a Domodossola, ma molti perplessità sul punto nascite. L’assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino ieri nel Vco ha incontrato amministratori, sindacati e associazioni per presentare le linee guida del Piano Sanitario. Coniando anche un neologismo: «Trattandosi di un ospedale unico su due sedi l’ho chiamato VerbOssola – ha detto l’assessore -. Non ci saranno reparti doppione, ma solo due Dea che sono indispensabili. L’ospedale di Domodossola ha sale operatori belle e dovrà puntare sull’area chirurgica e quello di Verbania sulla medicina».
La riforma tocca profondamente la provincia. «Tecnicamente il punto nascite avrebbe dovuto essere già chiuso perché non ha senso tenere in piedi questa struttura, con 29 persone, con una media di nascite bassa – ha detto l’assessore -. Quelle sono risorse che possono essere utilizzate meglio per dare adeguate risposte alla popolazione. Il futuro di questa struttura sarà però condiviso con il territorio».
Monferino, accompagnato dalla presidente della Commissione regionale alla Sanità Carla Spagnuolo e dal direttore dell’Aress Claudio Zanon, ha delineato le linee guida del piano che dovrà essere visto in Commissione e poi approvato dal Consiglio regionale. «Siamo venuti per ascoltare – hanno detto Spagnuolo e Monferino – abbiamo cercato di capire le esigenze di questo territorio e le criticità. Sono emerse considerazioni, come la situazione socio assistenziale, che dovremo considerare».
Monferino ha messo il dito nella piaga della spesa sanitaria: 5,8 miliardi di euro l’anno con una crescita esponenziale del 5% in più all’anno negli ultimi cinque anni, l’82% del bilancio della Regione, che impone una radicale riforma. In Piemonte ci saranno sei reti ospedaliere: per il Vco la struttura di riferimento sarà Novara. «Il sistema sanitario sarà su tre livelli: ospedali di alta specializzazione, di media intensità e di prossimità – ha detto l’assessore -: questa struttura ci permetterà di avere ciò che serve sul piano della qualità. I risparmi, che saranno nell’ordine di centinaia di milioni, ci consentiranno di puntare sulla sanità territoriale che sarà slegata dagli ospedali. L’ospedale del “VerbOssola” si colloca certamente bene in questa struttura».
Su questa separazione però non concorda il Pd con il capogruppo Aldo Reschigna che dichiara: «Non è funzionale al territorio piemontese. Inoltre mancano dei contenuti sociali all’interno del piano che è troppo generico». E’ intervenuto anche il comitato San Biagio di Domodossola che ha chiesto di dotare il San Biagio di un punto nascite adeguato oltre che dell’Emodinamica.
“DOPPIO DEA «Sarà l’unico reparto che ci sarà sia al Castelli sia al San Biagio»”
Da La Stampa del 23.11.2011

«Il Vco per le sue caratteristiche montane gode di un’attenzione particolare: la riorganizzazione non priverà il territorio di alcun servizio, semmai ne aggiungerà visto l’arrivo di Emodinamica». Roberto Cota ha risposto così alle sollecitazioni di comitati, sindacati, sindaci e amministratori intervenuti ieri mattina al Tecnoparco all’audizione della commissione sanità della Regione mirata a raccogliere proposte e posizioni del territorio in vista del nuovo assetto di ospedali e servizi. L’incontro ha preceduto la conferenza pubblica ad Omegna dell’assessore alla Sanità Paolo Monferino. Cota ha partecipato alla prima fase del dibattito che nell’accogliere gli interventi ha invece chiuso le porte ai giornalisti, costretti a restare fuori dalla sala Ravasio e a intercettare indirettamente gli interventi. La richieste di fatto ricalcano quanto già si discute da mesi: dalla necessità di mantenere sugli stessi livelli il servizio del Dea a Verbania e Domodossola, a una ridistribuzione dei servizi che non penalizzi una parte del territorio a scapito di altre.
«Basta con le guerre di campanile, se si è stabilito che la parte medica va a Verbania e quella chirurgica a Domodossola si faccia – dice il sindaco di Verbania Marco Zacchera -. Oltre agli ospedali dobbiamo sapere per tempo cosa succederà sul capitolo dei consorzi dei servizi sociali». Da Bernardino Gallo del comitato «Sos Ossola» l’invito a una «sperimentazione seria e senza giochetti o tatticismi sui numeri per Emodinamica a Domodossola». Di «divisione pretestuosa tra polo medico e chirurgico» ha parlato il tribunale del malato di Domodossola, mentre da quello di Verbania arriva la sollecitazione a «investire in un fondo regionale per i non autosufficienti», mentre i sindacati hanno consegnato il documento comune elaborato con i vicariati.
Da La Stampa del 23.11.2011

Crescere bene, crescere insieme

Domenica 20 novembre 2011, nella Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia, il Partito Democratico promuove la prima Conferenza Nazionale per le Politiche educative 0-6 anni “Crescere bene, crescere insieme”, in programma a Torino, nelle sale del Centro Congressi Lingotto

La Conferenza avrà inizio alle ore 9,30 con l’accredito dei partecipanti. Alle ore 10 si apriranno i lavori in assemblea plenaria con l’intervento del Sindaco di Torino, Piero Fassino. Successivamente si proseguirà in due sessioni: il primo gruppo di lavoro discuterà di “Definizione dei Livelli Essenziali dei Servizi e buone prassi”; il secondo gruppo di lavoro di “Servizi educativi per l’Infanzia e modelli di Governance pubblica”. La conclusione dei lavori è prevista per le ore 18.

Siamo convinti che solo un grande investimento sulla prima infanzia possa aiutare le giovani generazioni a recuperare gli svantaggi di partenza, offrendo pari opportunità a tutti e a tutte. Vogliamo una scuola che sappia praticare l’incontro tra le culture e l’inclusione sociale e che rappresenti la spina dorsale di un percorso per garantire ai bambini, agli adolescenti, ai giovani un pieno diritto di cittadinanza.
Dobbiamo contrastare le politiche del Governo, che tagliando i bilanci degli Enti Locali e ponendo vincoli sempre più stringenti con il Patto di Stabilità interno, mettono a serio rischio la sostenibilità delle politiche educative per la prima infanzia e nulla fanno per estendere le risposte ai bisogni dei bambini, delle bambine e delle loro famiglie.
Vogliamo rilanciare l’educazione 0-6, perché fornire servizi di buona qualità educativa è la risposta giusta per creare benessere e sviluppo integrale di ogni bambino, per sostenere la genitorialità, per favorire l’occupazione femminile e la conciliazione tra tempi di vita e lavoro.

Ulteriori informazioni o per iscrizionivisitate la seguente pagina

 

Le promesse mancata di Cattaneo: confermata Novara come sede della centrale operativa del 118.

Valerio Cattaneo

Non più di 4 giorni fa il presidente del consiglio regionale Valerio Cattaneo mandava un comunicato stampa bello “pomposo” con il quale difendeva la sede operativa del 118 a Verbania. Di seguito il comunicata stampa di Aldo Reschigna che mette fine (un’altra volta) alle promesse mancate del centro destra locale.
Rispondendo a una interrogazione del capogruppo dell’Idv Andrea Buquicchio, l’assessore regionale Monferino ha confermato oggi in Consiglio regionale che la centrale operativa del 118 per le province del nord Piemonte avrà sede a Novara.
Oltre che al capogruppo Idv, la dichiarazione di Monferino è anche la risposta alle sollecitazioni proposte nei giorni scorsi agli organi di informazione dal presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo per un ripensamento sulla collocazione a Novara della centrale operativa.
Aldo Reschigna, capogruppo Pd in consiglio regionale

Ma quale documento sbagliato.Il documento sul declassamento e’ reale e l’ha presentato ieri l’assessore regionale Monferrino.

Leggiamo con incredibile stupore le affermazioni di stampa che tendono a sminuire il documento sul declassamento dell’ospedale di Domodossola, presentandolo come documento “sbagliato” o chissà cos’altro.
Siamo stupefatti perchè il documento (che alleghiamo e che invitiamo i giornali alla pubblicazione) non è un documento del PD ma un documento presentato ieri dallo stesso assessore regionale Monferrino.
Come fa ad essere superato un documento presentato ieri dall’assessore competente in sanità? L’assessore l’ha presentato per sport, per sbaglio, per distrazione? Ma stiamo scherzando?
Basta leggere le dichiarazioni di ieri sulla stampa regionale dove a Monferrino prevede «una rete gerarchizzata, dove le strutture complesse saranno pochissime e le altre si occuperanno di casi diversi». Ovvero affermazioni in linea con quel documento che parla di declassamento di Domodossola.
Altro che allarmismi. C’è scritto nero su bianco.
Il consigliere leghista Marinello afferma che il documento è invece sbagliato. Quindi, con un dilettantismo incredibile su un tema delicato come questo, dall’assessorato regionale uscirebbero documenti errati che vengono poi presentati ufficialmente in commissione del consiglio regionale?
Chi dice la verità?
E’ l’assessore regionale che deve spiegare perché viene presentato un documento ufficiale in una commissione del consiglio regionale che contiene queste informazioni.
PD VCO
Ufficio Stampa

Dopo le nostre reiterate richieste, oggi in Commissione sanità l’assessore Monferino ha portato le tabelle sulla riclassificazione degli ospedali piemontesi sulla base del nuovo piano sociosanitario, che si sta discutendo in Commissione. Un piano assolutamente generico, che solo gli elementi finora non resi noti – come queste tabelle – possono riempire di contenuti, in modo che le consultazioni sul territorio, da noi richieste, non siano solo una inutile passerella ma ci si confronti davvero nel merito.
Dalla tabella resa nota oggi, l’ospedale di Verbania mantiene il secondo livello, di ospedale cardine, mentre il San Biagio di Domodossola viene riclassificato al 3° livello, quello di ospedale di prossimità. Si chiariscono dunque i destini delle due strutture e si cominciano a smascherare le promesse non mantenute, da noi già da tempo denunciate come tali.
Con la riclassificazione, che fine fa il DEA di primo livello articolato su due sedi, come assicurato dal presidente Cota? All’ospedale di prossimità tocca solo il pronto soccorso. E che fine fanno le promesse più volte ripetute sull’integrazione tra i due ospedali, o la attivazione del punto nascita a Domodossola?
Tutto ciò che denunciavamo nei mesi scorsi si sta rivelando purtroppo esatto. Aspettiamo ora con curiosità l’intervento del presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo, che ultimamente si è speso pubblicamente per il mantenimento della sala operativa del 118 a Verbania. Purtroppo lo ha fatto quando i buoi erano già scappati dalla stalla rimasta aperta. Perchè non lo ha fatto prima? E perché afferma di condividere al 100% la politica sanitaria di Cota, salvo poi prendere le distanze ogni volta che i singoli provvedimenti provocano tensioni nel VCO?
Mi hanno insegnato in politica bisogna accettare gli onori, ma anche gli oneri. Non si può essere nello stesso momento esponente della maggioranza e suo oppositore, quando la maggioranza stessa assume decisioni invise ai territori.
Aldo Reschigna
Capogruppo PD

Sanita’ del VCO: caos e litigi nel centro destra. I cittadini ne pagano le conseguenze.
Cosa succederà al governo Berlusconi non è dato saperlo. Cosa succederà in Regione dopo le dichiarazioni contro il commissario straordinario dell’Asl Corrado Cattrini (di area leghista), da parte del Presidente del consiglio regionale Valerio Cattaneo, coordinatore locale del Pdl, è un eguale mistero. – E’ quanto afferma il segretario provinciale del PD del VCO, Antonella Trapani, che prosegue –  Sappiamo però cosa sta accadendo alla sanità e all’assistenza sociale della regione e del VCO: si sta sgretolando sotto l’indecisione e la confusione generata dagli stessi esponenti della maggioranza Pdl – Lega Nord.
Bisogna ammettere che in quanto a tempismo gli esponenti del Pdl Vco sono maestri.  Dopo le dichiarazioni successive ad una “famosa” cena del sindaco-parlamentare Zacchera (quello che non si dimette) e le relative polemiche nel centro-destra ecco che la guerra viene nuovamente fomentata dal Presidente-coordinatore di partito Cattaneo.
Cattaneo che attacca il commissario dell’Asl Corrado Cattrini (che lo stesso Cattaneo ha contribuito a nominare), accusandolo di essere: ” gravemente inadempiente ai propri doveri. … occorre subito la stesura di un piano della sanità…. e scriverà ogni giorno al commissario della Asl, Cattrini, finché la situazione non si sbloccherà”.
Siamo all’assurdo di una lite perenne dentro il centro destra sul futuro della sanità locale. Ciò che appare chiaro – prosegue la Trapani – è che da oltre un anno a chiedere chiarezza e ufficialità sul futuro sanitario e sociale del nostro territorio è stato il Partito Democratico, con il pressante invito a mettere nero su bianco il piano sanitario locale: richiesta che è stata bollata dal centro-destra come demagogica.
Oggi alle richieste del Pd si “unisce” la voce del Coordinatore locale del PDL. Evidentemente le nostre erano richieste fondate.
Speriamo che, con il contributo “qualificato” del Presidente del Consiglio regionale, si possa finalmente ottenere risposte certe da dare ai cittadini sul futuro della sanità nel VCO, con la presentazione di questo “benedetto” piano per avere risposte su emodinamica nel VCO (quando e come sarà attivata), sul servizio del 118 (che probabilmente sarà spostato da Novara a Verbania), sul pericolo di perdere reparti importanti negli ospedali del VCO, sui tagli economici che impoveriscono i servizi”.
PD VCO – ufficio stampa-