Si svolgerà venerdì 31 ottobre, alle ore 21.00 presso palazzo Flaim a Verbania un incontro pubblico su "Federalismo
Fiscale: dalle parole ai fatti?"
Il programma prevede alle ore 21.00 Introduzione di Aldo Reschigna Coordinatore provinciale PD VCO. A seguire sul tema dialogano Enrico Borghi Presidente nazionale Uncem, e Roberto Cota Capogruppo Lega Nord Camera dei Deputati
Saranno presenti Paolo Ravaioli Presidente della Provincia del VCO e Claudio Zanotti Sindaco di Verbania
Potete scaricare l’invito cliccando qui.
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Contro la riforma Gelmini avanti ad oltranza!
La riforma Gelmini, a detta del presidente del Consiglio, non sarà ritirata, nè discussa. Polizia nelle scuole e università per sedare le proteste.
I Giovani Democratici insieme al Collettivo Studentesco Punto@Capo, Sindacato Rete Studenti Medi, Giovani di Italia dei Valori, Giovani Comunisti hanno iniziato una stretta collaborazione per proseguire la protesta ad oltranza contro il decisionismo praticato dal governo.
Conferenze stampa, incontri nelle scuole, autogestioni, volantinaggio, notti bianche, incontri con docenti e genitori sono alcuni degli strumenti democratici che stiamo mettendo in campo per fare sentire una voce diversa dal pensiero unico imposto con l’uso della forza da un Governo che ha vilmente posto la fiducia ed espropriato il parlamento dalle funzioni istituzionali di confronto democratico.
"Andremo avanti ad oltranza"
–affermano coralmente Giacomo Molinari dei Giovani Comunisti, Riccardo Brezza del collettivo Punto@Capo e Marco Tartari dei Giovani Democratici- fino a quando non saranno ascoltate le nostre istanze."
E ancora: "Vogliamo una scuola pubblica, che garantisca il diritto allo studio per tutti" rispedendo ai presenti Giovani Padani, Azione Giovani presenti all’ottima iniziativa organizzata dallo stesso collettivo presso il liceo Bonaventura Cavalieri di Verbania.
Questo governo ci ruba il futuro!
Avanti dunque, uniti insieme anche il 30 ottobre in tutte le piazze d’Italia ed anche nella nostra provincia, per la manifestazione organizzata dai sindacati confederali. Iniziative che proseguiranno a novembre unendo la protesta con gli studenti universitari in lotta contro la privatizzazione delle università e del Sapere: il 5 novembre con UDU e sindacati studenteschi nelle piazze delle città universitarie, il 14 novembre con la manifestazione nazionale dei sindacati dei lavoratori dell’università, il 17 novembre per la giornata internazionale degli studenti medi per il diritto allo Studio.
Si inaugura radioterapia e Cattaneo si fà pubblicità indebita.
Oggi si inaugura il servizio di radioterapia presso l’ospedale Castelli di Verbania ed è l’ennesima occasione per una campagna "pubblicitaria" da parte di Valerio Cattaneo di Forza Italia: ennesima perchénon ci scordiamo le analoghe campagne del 2002, del 2003, del 2004, quando i tabelloni della città sono stati invasi con lo stesso stile dallo stesso personaggio annunciando che entro un anno la radioterapia si sarebbe aperta.
Ed è l’ennesima occasione per gridare contro la Presidente Bresso e la sua visione torinocentrica. Anche questo fatto non nuovo se solo ci ricordiamo che pochi giorni addietro, sempre Valerio Cattaneo, non sapendo cosa dire sulla chiusura delle scuole con meno di cinquanta alunni prevista in una legge di quest’anno e ribadita in un decreto legge sempre di quest’anno, ha risposto che la colpa era della Presidente Bresso e della sua visione torinocentrica.
C’è il rischio che a ripetere le stesse cose su tutti i temi almeno lui si convinca che quella detta è una verità: lo lasciamo
tranquillamente in questo sforzo di autoconvincimento.
Non possiamo però accettare, perchéi fatti non corrispondono alla realtà, che Valerio Cattaneo si arroghi meriti che non gli appartengono.
I fatti dicono che la vicenda di radioterapia nasce nel 2002 come impegno corale di un territorio. I fatti dicono che nonostante la strombazzante campagna pubblicitaria, sua, di Forza Italia e di Alleanza Nazionale, del
2002, del 2003 e del 2004, la radioterapia si apre oggi.
I fatti ci dicono che la vicenda di radioterapia è stata utilizzata come campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2004 quando veniva annunciato sempre da loro che si sarebbe aperta entro dodici mesi quando in Regione governava il centro destra.
I fatti ci dicono che i dodici mesi del 2004 sono passati senza neanche l’apertura del cantiere.
I fatti ci dicono che nonostante i tanti buchi neri della vicenda non abbiamo mai voluta utilizzarla politicamente per raccontare come una esigenza ed una aspettativa di un territorio, si sia trasformata in una operazione mediatica per costruire consenso politico al centro destra anche baipassando le regole e la correttezza delle istituzioni.
Non abbiamo mai voluto strumentalizzare tutto ciò perchél’unico aspetto che ci interessava era fare in modo che questo servizio diventasse concreto per le persone.
Oggi questo avviene e se la politica fosse una cosa seria tutti dovremmo riconoscere l’impegno di tante persone con collocazioni politiche diverse .
Quando la politica non diventa seria si accontenta delle promesse e spende solo soldi per costruire una campagna mediatica con lo scopo di appropriarsi meriti esclusivi distorcendo la realtà dei fatti.
Continuo a pensare che ciascuno interpreti il proprio modo di fare politica secondo i propri stili.
Aldo Reschigna
Consigliere regionale e coordinatore PD VCO
Scuola e riforma Gelmini: una settimana di assemblee nel VCO.
Tra i primi provvedimenti assunti dal Governo, l’ennesima “riforma” della scuola pone non pochi dubbi sul futuro dell’istruzione pubblica di ogni ordine e grado, e di conseguenza sul futuro dei nostri figli e dei nostri territori: i tagli al personale docente e non, il tempo pieno a rischio, il ritorno al maestro unico, la chiusura dei plessi scolastici con meno di 50 allievi, con 816 plessi a rischio in tutto il Piemonte.
Sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati in una serie di incontri pubblici nei prossimi giorni:
– martedì 21 ottobre, alle ore 21.oo, promosso dal coordinamento genitori e insegnanti di Omegna, assemblea pubblica presso l’ITIC di Omegna in via Colombera
– giovedi’ 23 ottobre 2008, alle ore 21.00, presso la sala polivalente “ex chiesetta” al parco c.r.i. a Mergozzo, promosso dal circolo PD di Mergozzo, un incontro pubblico con Liliana Graziobelli, Assessore all’Istruzione della Provincia del V.C.O. e Gabriella Prandi, Segretaria Provinciale F.L.C. C.G.I.L., modera Lorenzo Maffioli, Coordinatore Circolo PD Mergozzo
– venerdì 24 ottobre, alle ore 21.00 al centro d’incontro a S.Anna a Verbania, promosso dal coordinamento genitori e docenti di Verbania, una assemblea pubblica dal titolo "Questa è la scuola che vuoi?".
Giovani Democratici contro il disastro Gelmini nella scuola!
A dir poco scandaloso il modo in cui i nostro avversari politici riescano a lavarsi la coscienza di una "riforma" che (come dimostra l’intervento PDL di Cattaneo e Songa) pare non essere condivisa nemmeno dai vertici regionali dei partiti di destra.
Accusano Berlinguer ed il governo Prodi di una riforma preparata da tempo dalla sinistra ed oggi da loro applicata, in modo falso e sfacciato. Senza nessun pudore strumentalizzano il federalismo da essi sbandierato ai quattro venti, affermando che sarà il governo Regionale (di sinistra ed incapace) ad attuare i tagli e la relativa chiusura delle scuole (85 su 172 nella sola nostra provincia); il tutto mentre alcuni ragazzi di Azione Giovani, Lega Nord e di un famigerato quanto inesistente Movimento Studentesco Padano difendono a spada tratta il maestro unico come "strumento di aggregazione sociale in grado di aumentare la coesione tra sistema educativo famigliare e scolastico", "una riforma che darà una svolta di modernità al sistema di educazione del nostro Paese (ndr. invidiato) ormai arretrato rispetto ai Paesi Europei".
È nostro dovere fare in modo che i cittadini sappiano la verità organizzando una conferenza stampa dei Giovani Democratici, che si terrà luendì 20 ottobre alle ore 17 presso la Sede Provinciale del Partito Democratico a Verbania.
Pronunceremo il nostro "No" a questo tentativo di distruggere la scuola e l’università pubblica, il 25 ottobre a Roma alla manifestazione Salva L’Italia (siete tutti invitati a partecipare gratuitamente contattando il numero 0323 401272), il 30 ottobre manifestando con noi nelle piazze di tutta Italia (anche a Domodossola e Verbania), insieme ai comitati genitori insegnanti nati spontaneamente in questi giorni anche nella nostra provincia.
Crediamo in una scuola in cui si investa sul futuro dei cittadini, non ad un sistema di istruzione come sola voce di bilancio del nostro Paese!
Non possiamo stare a guardare mentre distruggono il nostro futuro!
http://www.netwelink.it/vcosat/index.php?option=com_content&task=view&id=3847&Itemid=35
telegiornale VCOSat VideoNovara, 15 ottobre 2008
http://www.vcoazzurranews.info/index.php?option=com_content&task=view&id=968&Itemid=212
Ordine del giorno del PD sui tagli alla Scuola
Pubblichiamo l’ordine del giorno che il Partito Democratico del VCO sta presentando in molti consigli comunali della nostra provincia per dire no ad una riforma della scuola che non sia condivisa,ma imposta senza nessuna discussione, e soprattutto per dire no ai tagli indiscrimanati alle scuole di montagna.
L’ordine del giorno è già stato presentato in consiglio provinciale, al comune di Verbania, di Domodossola, di Villadossola, ad Omegna, Gravellona Toce, Crevoladossola e casale Corte Cerro. Nei giorni prossimi sarà presentato anche in molti altri comuni.
Ordine del Giorno
Al Signor Presidente del Consiglio Comunale di
Il Consiglio Comunale della citta di _____________ Considerato che
Il piano presentato dal Ministro Gelmini non può essere presentato come una Riforma in quanto non ha come presupposto quello di contribuire a risolvere i problemi ma è semplicemente l’attuazione dell’articolo 64 della legge
133/08 (legge finanziaria).Esso, infatti, prevede quasi esclusivamente azioni che vanno nella direzione di un considerevole taglio delle (poche) risorse di cui la scuola dispone.
Preoccupato per
• la considerevole riduzione dell’orario di lezione nelle scuole dell’infanzia e nella scuola primaria, che non prevederà più, in pratica, il tempo prolungato, togliendo, in primo luogo, ai nostri ragazzi opportunità formative e mettendo in difficoltà le famiglie che saranno di fatto obbligate a una spesa ulteriore per coprire l’eliminazione del tempo pieno;
• un provvedimento sulla scuola primaria che va ad incidere pesantemente e negativamente sulla scuola primaria considerata un fiore all’occhiello del nostro paese e considerate tra le migliori in Europa;
• la banalizzazione di fenomeni pericolosi quali il “bullismo”. Il Ministro liquida una preoccupante emergenza in modo estremamente superficiale con la reintroduzione del voto di condotta, come se fosse sufficiente per arginare il
problema;
• l’impoverimento della formazione negli istituti tecnici e professionale dovuta ad una riduzione di orario e al taglio dell’attività pratica e dei laboratori;
• l’accorpamento degli istituti scolastici che, tra l’altro prevederà l’eliminazione di tutte le scuole con un numero di studenti non superiore a 50 (e quindi della quasi totalità delle scuole di montagna); nella nostra Provincia, se non saranno previste deroghe per le zone di montagna e disagiate (nel Verbano Cusio Ossola i comuni con scuole di montagna sono 59 su 77), dovrà prevedere nel piano di dimensionamento scolastico la chiusura di 82 sedi su 179 (46,3%) di erogazione del servizio (plessi o sezioni staccate) poichè con un numero di allievi inferiore ai 50, e dovrà anche prevedere l’aggregazione di due istituti superiori (il “Pacle” e il “Dalla Chiesa” di Omegna) poiché sotto la
soglia dei 300 alunni.
• l’innalzamento del coefficiente di studenti per classe superando quello attuale (già eccessivo) di trenta studenti;
• il taglio degli insegnanti di sostegno. Ancora una volta si penalizzano ulteriormente studenti e famiglie in situazione di difficoltà impedendone, di fatto, l’integrazione con il resto della classe e determinando l’aumento di insuccessi scolastici.
Dichiara
ferma contrarietà nei confronti di un provvedimento fatto passare come riforma ma che riforma non è.
Un paese che si dice evoluto non può considerare la scuola come un istituzione in cui effettuare esclusivamente tagli
di risorse. La scuola è una fonte di ricchezza, opportunità, sapere. Deve essere contributo alla crescita delle nuove generazioni che sono il nostro futuro e quindi essere difesa.
Chiede
che il Ministro dell’Istruzione apra, per il bene delle nuove generazioni, un profondo dibattito su come riformare la scuola italiana, coinvolgendo in esso gli attori principali del sistema quali famiglie, studenti e insegnanti. Una vera riforma che non parta da come e dove tagliare risorse, ma da come migliorare una istituzione che, soprattutto a livelli superiori, ci vede agli ultimi posti fra i paesi più industrializzati.
Auspica
che i parlamentari piemontesi facciano proprie le preoccupazioni del Consiglio, comportandosi coerentemente nelle aule parlamentari.