Archivi categoria: Lavoro ed Economia

Crisi economica: i prossimi impegni della Provincia

image Da associazioni di categoria e da singole imprese giungono segnali preoccupanti sulla crescente difficoltà che imprenditori ed artigiani riscontrano nell’avere credito da parte del sistema bancario e sui ritardi nei pagamenti da parte degli enti pubblici. Un dato non nuovo, tanto che già lo scorso 17 dicembre Camera di Commercio e Provincia avevano indetto un incontro per valutare la crisi economica, che si era concluso con l’impegno di una futura riunione per fare il punto della situazione.
Alla luce di questo impegno e delle continue segnalazioni, la Provincia ha deciso di promuovere due nuovi incontri, prima con le banche, sulle tematiche connesse all’accesso al credito, e poi con i principali Comuni del Verbano Cusio Ossola sui tempi di messa in cantiere delle opere pubbliche in programma e dei pagamenti per i lavori compiuti.
Le due riunioni hanno luogo nella sede della Provincia, rispettivamente mercoledì 25 marzo alle 10,30 (banche) e martedì 31 marzo sempre alle 10,30 (Comuni).
Al primo sono invitate le associazioni di categoria, la Camera di Commercio e tutti gli istituti di credito che operano in zona; al secondo, oltre alle associazioni di artigiani ed imprenditori, sono stati chiamati i Comuni al di sopra dei 4 mila abitanti.
Per l’assessore alle Attività Produttive, Carluccio Alberganti, le due riunioni “possono costituire momenti di confronto importante e offrire un contributo per meglio comprendere e gestire problematiche rilevanti per gli artigiani e gli imprenditori del territorio”.
Ufficio Stampa Provincia del Verbano Cusio Ossola

Forze di polizia: nel VCO mancano fondi per riparare le auto e per garantire la sicurezza

image IL PD propone di accorpare i Referendum e le elezioni amministrative di giugno in un’unica data, destinando i soldi così risparmiati (oltre 460 milioni, quasi mille miliardi delle vecchie lire) alle forze dell’ordine.
IL PD presenterà Odg nei Comuni e in Provincia e promuoverà una raccolta firme per sensibilizzare i nostri parlamentari locali (Zanetta, Zacchera e Montani fate qualcosa?)
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" Auto ferme in rimessa perché mancano i fondi per ripararle o praticamente quasi inutilizzabili per certi tipi di servizi perché hanno raggiunto ormai la soglia dei fatidici 200 mila chilometri percorsi; agenti sotto organico, pensionamenti o trasferimenti cui non seguono reintegri, e concorsi fermi al palo. E in più tagli economici sempre più pesanti: tutto questo in un momento in cui la gente chiede sempre più sicurezza e visibilità delle pattuglie sul territorio.
A Verbania 60 auto costituiscono il parco mezzi della Questura, ma solo 5 auto hanno i requisiti per poter svolgere servizi di controllo del territorio, le altre 55 (tra furgoni, Fiat Stilo e Punto) servono solo per servizi istituzionali. Diecimila euro i fondi stanziati per la loro manutenzione, una cifra che non basta.
In pratica una volante per ogni turno su tutta la provincia – dicono i rappresentanti sindacali – ma certo non si riescono a coprire tutti i quadranti. “
E poi l’organico: tra Verbania e Omegna mancano all’appello una ventina di agenti e due dirigenti.”

Non è nostra "demagogia". Sono le affermazioni di ieri delle forze di Polizia del VCO agli organi di stampa locali.
Come PD avevamo già protestato denunciando i tagli alle forze dell’ordine presenti nell’ultima legge Finanziara di Berlusconi e Tremonti. Evidentemente, il nostro è stato un segnale di preoccupazione sensato, visto il grido di allarme delle forze di polizia del VCO. Oggi però tanti soldi si possono trovare e destinare alle forze dell’ordine, anche del nostro territorio.
Infatti, il prossimo giugno gli italiani saranno chiamati a scegliere i propri rappresentanti in Europa e nelle amministrazioni locali. Pochi giorni dopo si dovranno recare di nuovo alle urne per il voto referendario.
La domanda che da tempo pone il PD è perché non accorpare in un unico giorno, l’election day, le due consultazioni, per risparmiare così oltre 460 milioni di inutili spese elettorali (e non far votare i cittadini per due domeniche di fila, addirittura tre se ci saranno i ballottaggi!).
Una proposta di buon senso, una risposta che è vicina alle persone in grande difficoltà con l’estenuante crisi economica.
In effetti, non pare che esistano valide motivazioni razionali per opporsi a questa richiesta se non quelle degli interessi di pochi, e di una persona in particolare, il cui obiettivo rimane quello di svilire l’importanza dell’istituto referendario e ricompattare una maggioranza sfilacciata. Detto in altri termini, a Berlusconi interessa solo evitare che il referendum ottenga il quorum necessario e poco importa se per ottenere il risultato siano bruciati 460 milioni di euro in pochi giorni.
Per questo presenteremo in provincia ed in molti comuni del vco (a partire dai più grandi come Omegna, Verbania, Domodossola, Gravellona Toce, Villadossola, ecc) un ordine del giorno che chiede ai parlamentari locali (Marco Zacchera, Valter Zanetta e Stefano Montani) di appoggiare questa battaglia per far svolgere in un unico giorno referendum ed elezioni amministrative.
Basterebbe un piccolo decreto legge (il governo ne ha fatti già decine) che il Parlamento sicuramente voterebbe in maniera bipartisan.
Inoltre ci mobiliteremo con una raccolta firme e nella campagna nazionale “Presidente, questa è un’emergenza” con cui il Partito Democratico chiede a chi non vuole l’ennesimo strappo al buon senso e un calcio al valore dei soldi, soprattutto quando ce ne sono pochi come in questo periodo di crisi, di inviare una cartolina di protesta contro la scelta di Berlusconi.
Con i 460 milioni che si risparmierebbero, il PD propone di potenziare con uomini e mezzi le Forze dell’Ordine, acquistare il carburante per le volanti, riparare quelle ferme perché rotte, pagare gli straordinari al personale e coprire i buchi nell’organico.
Altro che le ronde! Per la vera sicurezza dei cittadini servono soldi per le forze dell’ordine.

PD
Ufficio stampa

Solidarietà alla redazione de La Prealpina

La notizia del piano di ristrutturazione del quotidiano La Prelpina che ipotizza la chiusura della redazione di Verbania e dieci esuberi fra i giornalisti di tutte le sedi, quasi un terzo dell’intero organico, è preoccupante.
Non solo per il dato semplicemente occupazionale che si aggiunge ai molti segnali di crisi, ma soprattutto per la possibilità che una voce della stampa locale della nostra comunità del VCO, venga ridimensionata o chiusa.
Il lavoro della redazione de La Prealpina del VCO, come per tutte le altre realtà editoriali e televise locali, si è dimostrata importante per far conoscere meglio ai cittadini del Vco i fatti e le realtà del nostro territorio.
 Nel dare il massimo di solidarietà e di sostegno alla redazione locale, ed ai giornalisti che hanno indetto tre giorni di sciopero, il Partito Democratico del Vco in stretto contatto con il coordinamento provinciale del PD di Varese darà il suo contributo per evitare un drastico ridimensionamento di questa realtà editoriale.
PD Esecutivo Vco

Paolo Ravaioli in merito alla polemica “Half Marathon”

image “Per il secondo anno consecutivo la Provincia ha sostenuto la “Half Marathon” perché riteniamo che questa manifestazione abbia un indubbio valore sportivo e turistico. Una bella festa di sport, che ha coinvolto, a diverso titolo, molte persone, tra l’altro in un periodo in cui il turismo non è certo ai massimi livelli. Insomma una giornata che ha confortato la scelta dell’Amministrazione provinciale di contribuire all’evento.
Sorprendono dunque le contrastanti prese di posizione del capogruppo del PdL in consiglio comunale a Verbania, che ha stroncato la “Half Marathon”, e di autorevoli esponenti della stessa compagine, che invece l’hanno sostenuta.
Invitiamo il centrodestra a mettersi d’accordo sull’importanza o meno di eventi come la “Half Marathon”. Per quanto ci riguarda, continueremo a sostenere manifestazioni di grande interesse che promuovono l’attività fisica e l’immagine della nostra zona, grazie anche alle decine di volontari che si sono impegnati in silenzio per far sì che tutto andasse bene”.

I problemi dei frontalieri: se ne discute in un convegno pubblico del PD

Sabato 21 marzo si terrà a Cannobio un convegno pubblico alle ore 15, presso le Scuole Medie Comunitarie sul tema "Il frontalierato nel VCO: quali prospettive? (per scaricare l’invito cliccate qui).
Interventi:
Il ruolo del frontalierato per l’economia del Vco, Carlo Zanoni, Coordinatore Circolo PD Alto Verbano.
Presentazione dell’interrogazione per l’utilizzo del fondo di disoccupazione presso l’INPS dei Consiglieri regionali Marco image Travaglini e Aldo Reschigna.
Gli scenari futuri, On. Franco Narducci.
Le tutele per i lavoratori: Claudio Pozzetti, Responsabile nazionale CGIL frontalieri e Luca Caretti, Segretario Cisl VCO.
Conclusioni di Angela Migliasso, Assessore al Welfare Regione Piemonte.
Presiede Paolo Ravaioli, Presidente della Provincia del VCO.
Il centro della discussione sarà sulle prospettive del frontalierato nel VCO, e in particolare la tutela dell’indennità di disoccupazione ai lavoratori frontalieri. Da alcune settimane si sentono le interpretazioni e le congetture più disparate sulla vicina scadenza del 1°giugno 2009. è stato diffuso il timore che da tale data vengano meno le prestazioni di disoccupazione in favore dei frontalieri. Esiste anche una disparità di opinioni su chi, in quale misura, e per quanto tempo dovrà corrispondere l’indennità dopo il 1.giugno 2009. Lo stato di residenza o lo stato datore di lavoro?

In effetti dal 1.giugno 2009, in applicazione dell’Accordo sulla libera circolazione, la Svizzera non è più tenuta a riversare all’Italia parte dei contributi prelevati dagli stipendi in Svizzera, che sono finora andati ad alimentare il fondo dal quale l’INPS attinge le indennità di disoccupazione per i frontalieri in applicazione della legge 147.

Però i fondi residui dell’INPS, che oggi ammontano a un attivo di circa 350 milioni di Euro, permetteranno in via transitoria, di pagare le indennità ai frontalieri disoccupati ancora per un periodo stimato in circa 4 anni.
Ciò naturalmente solo se il fondo residuo sarà destinato in via esclusiva al finanziamento della Legge 147, fino ad esaurimento.
Oggi la legge n. 147 prevede che il consiglio di amministrazione dell’ INPS determina l’importo del trattamento per l’anno successivo. Attualmente tale indennizzo consiste nel 50 per cento dell’ultimo salario percepito  per una durata di12 mesi.

É di primaria importanza, con la crisi economica in corso, assicurare il sostegno alle famiglie nelle zone di frontiera garantendo per legge che il fondo depositato presso l’INPS venga utilizzato in modo esclusivo per le finalità fissate nella 147 e cioè il versamento di indennità di disoccupazione ai lavoratori frontalieri licenziati.
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Il nostro Governo deve inoltre promuovere con interventi  legislative una soluzione per dare continuità a questa prestazione, magari  ridiscutendo con la Svizzera l’applicazione di questo accordo. e se necessario rivedere alcuni contenuti nei trattati bilaterali, nel reciproco interesse dei due Paesi.

Questo Convegno, che vede la partecipazione di rappresentanti del Parlamento, della Regione, della Provincia e delle rappresentanze sindacali, si pone come obiettivo fare chiarezza sulla situazione attuale e creare una piattaforma di discussione sui possibili sviluppi nel futuro. Sono invitati a partecipare tutti I cittadini, e in particolar modo I lavoratori frontalieri quali diretti fruitori di tali prestazioni..

Circolo PD Alto Verbano
Coordinamento Provinciale PD del VCO

Disservizi alle poste nel Vco: interrogazione in regione

image I Consiglieri regionali del partito Democratico, Aldo Reschigna e Marco Travaglini hanno presentato un’interrogazione che ha come scopo quello di fare luce sui frequenti disservizi da parte delle Poste nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
“Abbiamo ricevuto segnalazioni dai cittadini di parecchi Comuni della nostra Provincia – affermano i Consiglieri regionali del Partito Democratico, Aldo Reschigna e Marco Travaglini – che lamentano gravi e ripetuti ritardi nella consegna di lettere e bollette, ritardi che, naturalmente, si ripercuotono sugli utenti che non sono in grado di dare risposte ed effettuare pagamenti nei tempi corretti ”.
“Pertanto – sottolineano i Consiglieri Reschigna e Travaglini – abbiamo ritenuto opportuno presentare un’interrogazione per invitare la Giunta regionale ed, in particolare l’Assessore competente, a richiedere alle Poste spiegazioni per i disagi creati alla popolazione del VCO”.
“Comprendiamo perfettamente – concludono Reschigna e Travaglini – che si possono essere verificate momentanee riduzioni del personale delle Poste, dovute a malattia, periodi di ferie ed altri problemi che si presentano in ogni organizzazione ed azienda, ma d’altra parte riteniamo inspiegabile che non si sia provveduto a trovare, in tempi rapidi, una soluzione per ripristinare in modo corretto un servizio primario come quello della consegna della posta”.