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Nuova tassa per i frontalieri: grave danno per il nostro territorio

La bozza di finanziaria licenziata dal governo Meloni prevede un prelievo dal 3 al 6% (a discrezione regionale) dal reddito netto dei frontalieri, con contratto precedente al 16 luglio.

“Seguiamo con stupore lo sviluppo riguardante la prossima manovra finanziaria dove, tra le altre misure inique e ingiuste, sembra prendere piede una norma che all’articolo 50 prevederebbe l’istituzione di una nuova tassa sulla sanità che verrà applicata ai vecchi frontalieri.
Esprimiamo la nostra completa contrarietà e ci dichiariamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che verrebbero gravemente colpiti da questa decisione del governo di destra nazionale”, dichiara la Segretaria Provinciale del PD Vco Alice De Ambrogi. “Il governo non scarichi sui frontalieri l’incapacità di investire sul sistema sanitario nazionale e di valorizzare il personale sanitario per permettere a medici e infermieri di rimanere a lavorare in Italia”.

“Rimaniamo sbalorditi da una decisione che, se venisse confermata, rappresenterebbe un grave danno per i frontalieri coinvolti e per il nostro territorio”, dichiara il Coordinatore della Segreteria PD Piemonte Riccardo Brezza. “Una scelta maturata nella totale assenza di confronto con le parti sociali che giustamente stanno lamentando la loro esclusione. Facciamo nostre le criticità fatte emergere dalle sigle sindacali e chiediamo al governo di fermarsi e riportare la discussione al tavolo interministeriale competente in materia”.

“Ancora una volta la destra di governo dimostra la sua totale inadeguatezza, sia a Roma come a Torino”, dichiara il Segretario del PD Piemonte Domenico Rossi. “Chiediamo che il Presidente Cirio faccia sentire la sua voce contro questa scelta del governo che penalizza migliaia di cittadini piemontesi e che rischia di creare pericolose differenza in materia di trattamento fiscale tra i frontalieri di diverse regioni”.

“Per questo territorio il frontalieriato è un’importante fonte di reddito e prima di pensare alle tasse bisognerebbe investire nei servizi” dichiara Silvia Marchionini, sindaca di Verbania.

Da Ossola news

Incontro a Verbania sabato 2 dicembre: i tagli della manovra del Governo Meloni

Manovra: tagli sanità e pensioni, la nuova tassa sui Frontalieri. La legge finanziaria del Governo Meloni e il suo effetto sul VCO.

Sabato 2 dicembre ore 10:00
Palazzo Flaim Verbania Intra

Incontro pubblico con l’on. Federico Fornaro

Che effetti avrà la manovra finanziaria sul territorio?
Una mattinata di approfondimento con l’onorevole Federico Fornaro, deputato del Partito Democratico e membro della Commissione Affari Costituzionali.
Sanità, frontalierato, pensioni, politiche sociali ed economiche: in che modo la riforma impatterà negativamente sul VCO?Tutti i cittadini, le categorie economiche, sociali e sindacali, le associazioni sono invitati a partecipare.

Link volantino da scaricare

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I Comuni del Cusio che vogliono lasciare l’Asl del VCO? Cirio e Preioni se ne assumano la responsabilità.

I Comuni del Cusio che vogliono lasciare l’Asl del VCO? Il risultato della mancanza di una politica di investimenti nel VCO per la sanità pubblica della regione Piemonte. Cirio e Preioni se ne assumano la responsabilità.

Dopo quattro anni di immobilismo assoluto della Regione Piemonte, con la caduta libera della qualità dei servizi sanitari nel VCO, le generiche proposte di questi ultimi mesi (dopo anni di giravolte) del presidente Cirio e del consigliere regionale Preioni appaiono evidentemente poco credibili se, una serie di Sindaci del Cusio, stanno pensando di abbandonare l’ASL del VCO per passare con Novara.
La scelta regionale (ad oggi senza nessun progetto presentato) di una ipotetica demolizione e ricostruzione dei due presidi ospedalieri attuali, non convince nessuno nei contenuti e nei tempi.
Nei tempi, perchè si prospettano molti anni almeno sette o otto per vedere questo progetto eventualmente realizzato. Un’eternità.
Nei contenuti, perchè la proposta del mantenimento dei due ospedali, è fatta senza che sia minimamente chiaro (non c’è uno straccio di documento in proposito) quali reparti si manterranno.
Saranno mantenuti due veri Dea con tutti i reparti che devono avere per poter funzionare? O sarà mantenuto il modello dell’ospedale unico plurisede di oggi con Dea poco efficienti e reparti a scavalco, per un modello che non funziona più?
A tutto questo si affianca una mancanza di investimenti sulla medicina territoriale, i servizi sanitari sono sempre più in difficoltà (nonostante il generoso impegno di chi ci lavora), per le visite si aspettano mesi se non anni, la fuga di medici e infermieri vede l’impiego massiccio e sempre più forte dei medici gettonisti, oltre alla mancanza di medici di base ecc.
Un allarme e una caduta libera della qualità della sanità pubblica nel VCO in questi anni (con il privato che “ringrazia”), e che ora induce alcuni amministratori del Cusio a pensare di passare con Novara non avendo alcuna fiducia nella politica sanitaria della regione Piemonte per questo territorio.
Appoggiamo pienamente la battaglia dei Sindaci per garantire l’integrità dell’ambito territoriale attuale dell’Asl e che in queste ore stanno chiedendo una svolta e la necessità di discuterne al più presto nell’assemblea dei sindaci ASL del VCO.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale Partito Democratico

e Segreteria provinciale PD

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Lavori in autostrada e superstrada: quando la fine dei cantieri?

In Consiglio Provinciale un ordine del giorno che chiede tempi chiari e risposte precise ad Autostrade per l’Italia e ad ANAS sugli infiniti lavori in corso (con chiusure della superstrada per lunghi periodi). Si chiede alla Provincia di farsi promotore di una richiesta di riduzioni sul pedaggio della A26 fino termine lavori e di proposte per evitare sovrapposizioni di cantieri

Quando stanno per cominciare le campagne elettorali il centrodestra riesuma tavoli in cui condividere le responsabilità. Oggi si celebrerà il “gruppo di lavoro tecnico sui temi dell’economia frontaliera” in Provincia con all’ordine del giorno l’extra-tassa “salute” da applicare sui frontalieri per spese sulla sanità. Il centrodestra ha tradito anni di promesse su ogni livello, da Roma a Torino, passando per il VCO. E ora per parare i danni fa cassa sui lavoratori e cerca di allargare le responsabilità di queste scelte con incontri con le parti sociali e le opposizioni.
L’amara verità è che anche nella nostra Provincia i rappresentanti delle Istituzioni sono stati deboli e incapaci di difendere i propri cittadini, se non addirittura complici di una strategia di tagli e riduzione dei servizi.
Degli ospedali e di sanità ne abbiamo parlato sempre, ora è tempo di dare ai cittadini risposte anche su viabilità e strade. Ecco perché presentiamo al Consiglio Provinciale un ordine del giorno che chiede tempi chiari e risposte precise ad Autostrade per l’Italia e ANAS sugli infiniti lavori in corso, impegni la Provincia a farsi promotore di una richiesta di riduzioni sul pedaggio della A26 fino termine lavori e si preoccupi di organizzare la viabilità così da evitare sovrapposizioni di cantieri, visto l’ennesimo mancato rispetto dei termini annunciati di fine lavori (si prevedeva dagli annunci sui giornali di togliere tutti i cantieri a ottobre).
Non ci si può ricordare dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese solo quando bisogna inventare una nuova tassa per sistemare le mancate promesse elettorali o i fallimenti del proprio mandato.
Un pensiero va anche ai colleghi Amministratori, ai Sindaci e alle loro giunte di ogni colore politico, perché la totale incertezza in cui versa il nostro territorio sul completamento delle manutenzioni straordinarie alla rete viaria umilia gli sforzi di crescita e competitività del VCO su infrastrutture per le imprese, servizi per i cittadini, rilancio turistico.

ORDINE DEL GIORNO – SICUREZZA E TEMPI CERTI PER LA VIABILITA’ DEL VCO

 

PREMESSO che
– da diversi anni la viabilità delle arterie principali del VCO, l’autostrada A26 e la Superstrada SS33 del Sempione, sono interessate da lavori di manutenzione straordinaria che condizionano la mobilità di residenti e turisti, con ricadute in termini di qualità della vita, efficienza dei servizi pubblici, sicurezza delle infrastrutture;
– le strategie finora adottate, specialmente in A26, sono state orientate a rimuovere e/o ridurre i cantieri in occasione dei fine settimana e delle festività, favorendo giustamente il transito dei turisti e visitatori, ma con ulteriori ricadute su giorni e fasce orarie tipiche per pendolari e residenti;
CONSIDERATO che, secondo quanto riportato dagli organi di stampa:
– sono previsti da ANAS importanti interventi che prevedono la chiusura della SS33, anche a causa dell’abbattimento di due viadotti tra Anzola e Premosello (e in futuro un terzo a Villadossola) e il proseguo dei lavori di asfaltature e manutenzione straordinaria dei viadotti;
– proseguono i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza delle gallerie e dei viadotti della A26 dalla barriera Lago Maggiore (Arona) a Gravellona Toce, con diversi cantieri aperti;
RITENUTA altamente insufficiente la comunicazione nei confronti di popolazione, di imprese e di Amministrazioni Locali in merito alla strategia e alle tempistiche previste per la conclusione degli interventi;
PRESO ATTO che, per quanto concerne il tratto autostradale A26, le tariffe per i consumatori non hanno finora visto riconosciute scontistiche e riduzioni nonostante l’elevato disservizio subito per anni;
PRESO ATTO che, per quanto concerne il tratto di strada statale SS33, con il passaggio da Provincia ad ANAS si sono allungate ulteriormente le tempistiche per il completamento degli interventi manutentivi prolungando disagi e disservizi, con ricadute anche sulle reti stradali comunali;
CONSIDERATO necessario monitorare lo stato di avanzamento e l’omogeneità di una strategia complessiva che garantisca insieme al completamento degli interventi di manutenzione straordinaria, tempi certi e risposte chiare a residenti e turisti, oltre che una viabilità sicura e di qualità;
IL CONSIGLIO PROVINCIALE impegna il Presidente della Provincia a:
– costituire un tavolo di lavoro presso la Provincia che impegni Autostrade per l’Italia SPA e ANAS SPA a coordinare gli interventi manutentivi al fine di ridurre il più possibile contemporanei disservizi nei due tratti di strada;
– sollecitare in quella sede la stesura di un crono programma dettagliato e preciso dei rispettivi lavori rimanenti, dei tempi previsti per il loro completamento e richieda azioni specifiche per ridurre i futuri disagi ai consumatori;
– presentare i risultati di questo lavoro all’Assemblea dei Sindaci del VCO, per un confronto di merito e di ascolto al fine di ridurre i disagi per i Comuni e garantire massima trasparenza e condivisione delle strategie in atto;

– sollecitare la Società Autostrade per l’Italia SPA a riconoscere ai residenti del VCO uno sconto del pedaggio a risarcimento del prolungarsi dei disagi e fino a completamento degli stessi nel tratto di pertinenza A26.

Emanuele Vitale
Consigliere Provinciale
Progetto VCO
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Ospedali: entro l’estate gli appalti affermava il leghista Preioni. Solo parole e nessun fatto! La sanità è allo sbando e la giunta Cirio si è dimenticata del VCO

La notizia dell’accordo siglato dalla regione Piemonte per la costruzione di una nuova ala dell’ospedale di Borgomanero, è una buona notizia per la sanità novarese. Invece, nel VCO, la situazione rimane disastrosa e a cinque mesi dagli annunci fatti dalla Regione Piemonte, strombazzati dai manifesti affissi dalla Lega in tutti i Comuni, nessuno di noi ha notizia sul futuro degli ospedali del VCO!

Il capogruppo della Lega in Regione Alberto Preioni aveva assicurato, durante un confronto avvenuto alla Festa de l’Unità alla Lucciola, che ci sarebbero state le “gare entro l’estate” (come da titoli dei giornali) per la riqualificazione dei due ospedali.

Se si dava il via all’appalto dell’ospedale nuovo quattro anni fa, oggi sarebbe già in fase avanzata di costruzione (per un progetto voluto dalla maggioranza dei sindaci, medici, operatori sanitari). Ora, invece, ci sono solo vaghe promesse di ristrutturazione, nessun fatto o atto concreto e tra 8-10 anni, se va bene, avremo ancora i cantieri nei nostri due ospedali.

Sarebbe bello anche sapere da quale ospedale si partirà, quali servizi e reparti ci saranno (o continueremo ad avere i due mezzi ospedali di oggi?), come e se avremo il personale per le due strutture, visto che già ricorriamo in maniera elevata ai gettonisti.

La verità è che servono fatti e non un progetto fumoso come quello di riqualificare i due attuali ospedali senza certezze, nemmeno sul mantenimento dei Dea e sulla partenza dei lavori.

Il problema è che entro la fine della legislatura non vedremo nulla, se non molta propaganda, con cinque anni di governo regionale della destra e nessun fatto concreto.
Tutto questo mentre non si riesce a trovare un medico di famiglia, curarsi nel pubblico è diventato sempre più difficile e prenotare una visita un’impresa.

Sulla sanità il VCO è dimenticato dalla giunta Cirio.

Silvia Marchionini
Sindaco di Verbania

 

 

 

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“Se questo è un maschio, dialoghi sulla violenza di genere”. Incontro ad Omegna

Venerdì 17 novembre 2023 ore 21:00 presso circolo Franco Ferraris, via Manzoni 63, ad Omegna iniziativa pubblica:
“Se questo è un maschio, dialoghi sulla violenza di genere”.
Partecipano
Monica Cucchia, psicologa del centro antiviolenza del VCO,
Franca Roda Balzarini, assistente sociale Ciss Cusio
Organizzato dal Partito Democratico Circolo Nadia Gallarotti di Omegna in collaborazione con Arci e Auser.
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