Scalo ferroviario Domo2: le annunciate chiusure mostrano un quadro preoccupante. A fianco dei lavoratori!

Il Partito Democratico della zona Ossola negli scorsi giorni ha incontrato unitariamente le organizzazioni sindacali del settore trasporti in merito alle notizie di chiusure di attività per aziende operanti nel trasporto merci allo scalo di Domo2.

Le annunciate chiusure mostrano un quadro preoccupante, innanzitutto per il risvolto occupazionale: ancora una volta su questo territorio si perdono posti di lavoro e i lavoratori si trovano a casa senza prospettive.

E’ indispensabile ed urgente l’impegno per trovare un impiego a questi lavoratori e, nel frattempo, attivare tutti gli ammortizzatori per garantire la percezione di un minimo di reddito.

Durante l’incontro con le OOSS siamo anche venuti a conoscenza sia delle carenze di gestione dello scalo di Domo 2, sia delle problematiche strutturali sulla rete di collegamento. Le prime riguardano, sull’ area dello scalo, il penoso stato di abbandono – praticamente l’assenza – dei minimi servizi di accoglienza per gli autisti dei camion causa, tra gli altri, di evidenti problemi igienici, così come l’assenza di servizi di guardiania all’ ingresso, con problemi di sicurezza.

Altrettanto gravi i problemi strutturali sulla rete di collegamento, come la mancanza di un doppio binario tra lo scalo e la stazione di Domodossola e, nella tratta tra Domodossola e Varzo, l’impossibilità di utilizzare entrambi i binari per quei convogli merci formati dai carri più performanti.

Come Coordinamento del Partito Democratico, oltre alla preoccupazione per la sorte immediata dei lavoratori coinvolti per la quale attiveremo i nostri rappresentanti presenti nelle Istituzioni, ci colpisce il silenzio che regna attorno alle politiche per il trasporto merci in generale ed in particolare sulla funzione e sul futuro dello scalo di Domo 2.

Ormai da tempo non si fanno più interventi a livello politico o istituzionale che mettano al centro le scelte e, soprattutto, indichino quegli interventi necessari a  garantire un maggior trasporto delle merci su treno anziché su gomma. Sicuramente questo coinvolge l’adeguatezza delle strutture e l’utilizzo, in generale, di  tutti gli scali ed, in particolare, quello di Domo 2, per la movimentazione delle merci.

Crediamo sia indispensabile, a partire dalle amministrazioni locali e poi da Provincia e Regione Piemonte, una azione per rimettere al centro le criticità qui evidenziate.

In questa doverosa azione è pure indispensabile coinvolgere anche RFI, società certamente coinvolta sulle problematiche occupazionali, ma primariamente responsabile delle infrastrutture della rete e degli scali, per le quali si rende necessaria una visione di prospettiva per il necessario sviluppo del trasporto su rotaia.

Il Coordinamento Ossola del Partito Democratico.

Foto La Stampa VCO

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GRAVE E INACCETTABILE IL POST DEL SINDACO DI VERBANIA SULLO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELL’IGIENE AMBIENTALE.

GRAVE E INACCETTABILE IL POST DEL SINDACO di Verbania SULLO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELL’IGIENE AMBIENTALE. Chi ha scelto di scioperare (per migliorare il contratto di lavoro) ha difeso anche i diritti di chi è rimasto in servizio.

Verbania, 17 ottobre 2025 – Incredibile quanto accaduto oggi a Verbania. Mentre Fp CGIL, Fit CISL, UIL Trasporti e Fiadel hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore nel settore dell’igiene ambientale per chiedere il rinnovo del contratto collettivo, salari più giusti, maggiore sicurezza sul lavoro e il pieno riconoscimento della dignità professionale, il Sindaco di Verbania, Albertella, ha scelto di pubblicare un post di ringraziamento “a chi garantisce il servizio nonostante lo sciopero”.

Un messaggio che, pur mascherato da comunicazione istituzionale, trasmette un contenuto politico profondamente divisivo e inaccettabile, perché contrappone i lavoratori tra “buoni” e “cattivi” e riduce un diritto costituzionale a un fastidio da aggirare.

Il ruolo di un’amministrazione comunale – e ancor più di un Sindaco – dovrebbe essere quello di ascoltare e mediare, non di schierarsi contro chi esercita un diritto tutelato dalla Costituzione e regolato dalla legge 146/1990, che garantisce la continuità dei servizi essenziali senza negare la libertà sindacale.

Chi oggi ha lavorato lo ha fatto con senso di responsabilità; ma chi ha scelto di scioperare ha difeso anche i diritti di tutti, inclusi quelli di chi è rimasto in servizio.
Un’amministrazione davvero vicina ai cittadini dovrebbe ricordarlo, invece di alimentare contrapposizioni e svilire il valore del lavoro.

Il diritto di sciopero è democrazia. Il rispetto dei lavoratori è il primo segno di una città giusta.

Riccardo Brezza
Segretario PD VCO

Giacomo Molinari
Segretario Circolo Pd Verbania

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Case popolari: le inefficienze di ATC continuano. Lo denunciano anche i Sindaci di centro destra.

Le recenti affermazioni dei vertici di ATC Piemonte Nord (l’Agenzia Territoriale per la Casa), sul Villaggio Sisma di Villadossola non fanno che confermare quanto il Partito Democratico denuncia da tempo. Se persino il sindaco di Villadossola, Bruno Toscani, è costretto a sollecitare l’ente per le condizioni precarie degli alloggi, significa che il problema non è una lamentela isolata, ma una realtà concreta che coinvolge centinaia di famiglie.

“Non si può liquidare tutto come ‘poco condivisibile’ – dichiara Riccardo Brezza, segretario provinciale del PD – quando a chiedere risposte è lo stesso primo cittadino. Le inefficienze di ATC non sono una nostra invenzione, ma un dato che chiunque viva o entri in una casa popolare nel VCO può constatare. È troppo comodo rifugiarsi in comunicati stampa: servono risposte vere, risorse adeguate e una programmazione chiara degli interventi”.

Fabio Gibertoni, segretario del circolo PD di Villadossola, aggiunge: “I cittadini non hanno bisogno di rassicurazioni generiche, ma di vedere i lavori partire davvero. Le promesse e i numeri snocciolati dall’ente non riparano le piode, non asciugano le infiltrazioni, non sistemano gli impianti, non restituiscono dignità a chi abita questi alloggi. Chiediamo al presidente Marchioni di battere un colpo e dimostrare che non è solo un amministratore nominato in questo o quell’ente pubblico, ma una persona, un dirigente capace di battersi per questo territorio e per i suoi abitanti”.

Il Partito Democratico ribadisce che il tema delle case popolari non è e non deve diventare un terreno di scontro sterile. Qui si parla di diritti fondamentali, di famiglie che aspettano da anni soluzioni concrete e che si vedono spesso trattate con sufficienza. È dovere di ATC garantire manutenzione, trasparenza e tempi certi, non scaricare responsabilità sugli inquilini o sui Comuni.

Per questo chiediamo che l’ente apra finalmente un confronto vero con le amministrazioni locali, con gli inquilini e con le forze politiche, per definire un’agenda chiara di interventi, con cronoprogrammi verificabili e impegni concreti. Non ci accontenteremo più di risposte evasive: le famiglie del VCO meritano rispetto e meritano case sicure, dignitose e vivibili.

Riccardo Brezza – Segretario provinciale PD VCO
Fabio Gibertoni – Segretario circolo PD Villadossola

Foto da sito VCO24.it
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